Storie originali > Azione
Ricorda la storia  |      
Autore: Paraca_nel_cuore    11/09/2014    0 recensioni
Italia 2021....il presidente del consiglio viene rapito...mandano in missione me e i miei compagni per ricercarlo, passano tanti giorni e alla fine........
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
STORIA DI SOLDATI EROI Il giorno dopo il G20 si aspettava il rientro a casa del premier. Questo rientro non avenne….. Erano tutti preoccupati…..c’era chi diceva che era scappato, chi era contento pensando a una nuova elezione, Intanto le maggiori forze dell’ordine si erano mobilitate….dopo qualche giorno arrivò la chiamata dell’ambasciata italiana dalla Germania….. Un contadino aveva visto il premier italiano abbordo di una macchina che andava verso un bosco, però la macchina non era guidata da lui…..ma da persone incappucciate, si pensò quindi ad un rapimento. Allora si decise di mobilitare l’esercito….. Mandarono in missione me e i miei compagni. Decidemmo di partire di notte per poi arrivare di giorno e cercare un luogo dove montare l’accampamento….la mattina seguente siamo arrivati a destinazione…..abbiamo perlustrato il bosco e dopo un paio di ore di cammino abbiamo trovato il luogo adatto per il nostro accampamento….dopo aver montato le tende, abbiamo riempito alcuni sacchi con la terra e li abbiamo messi in tutta la circonferenza dell’accampamento….ci siamo riposati....e ci siamo detti che ormai era troppo tardi per partire in perlustrazione…cosi siamo andati a dormire e per non andare incontro a pericoli 10 dei nostri uomini sorvegliavano l’accampamento….la mattina seguente tutti in piedi all’alba…chiamo a raccolta tutti i miei uomini…”TU,TU,TU…..venite con me”, mi portai dietro 10 dei miei uomini gli altri dieci restarono al campo a sorvegliare dandosi il cambio com’era successo la notte…nel bosco trovammo solo un pezzo di giacca strappato appeso al ramo di un albero non era granché perché non sapevamo neanche se apparteneva al premier…tornati all’accampamento mandai i miei uomini a riposare apparte 2-3 che sono rimasti di guardia…la notte restai io a fare il turno di guardia insieme ai miei compagni….a un certo punto sentii un rumore come dei cingoli di un carrarmato….suonai subito la campanella…tutti in piedi vestiti e armati pronti a respingere l’attacco nemico…il carrarmato sparò….per fortuna non prese nessuno…penso a un piano…ecco ci sono…mi mimetizzo tra i cespugli salgo sul carrarmato…tutto liscio finora…apro la botola non c’è nessuno…capisco che è una trappola…sento un ticchettio è una bomba e penso…sono troppo giovane per morire….salto dal carrarmato e mentre lo faccio grido è una bomba….lo scoppio causa una pioggia di rottami…che mi feriscono lievemente per fortuna…vengono a soccorrermi….mi curano e vado a riposarmi…affido per la notte i miei soldati a un mio compagno fidato…il mattino dopo mi sento più in forma di prima…ci prepariamo…chiamo a raccolta i soldati ne scelgo 10 più freschi.…partiamo…dopo un paio d’ore di cammino troviamo una casa ci avviciniamo lentamente, troppo tranquillo penso…sfondiamo le porte…non troviamo niente se non delle tracce di sangue e altri indizi che ci fanno capire che i sequestratori sono 10 circa…intanto allertiamo le pattuglie di paesini vicini di stare allerta e di chiamarci se vedono qualcosa sospetta…continuiamo a camminare e sentiamo fischiare, è un uomo, sta pisciando non ci ha visti…chiamo il mio cecchino, gli faccio mettere il silenziatore….mira alle gambe del uomo e spara...l’abbiamo catturato, non si può muovere, ha un GPS in tasca lo lasciamo nella casa che abbiamo trovato….lo portiamo all’accampamento…non vuole parlare….allora ci riposiamo, il giorno dopo lo chiamano i suoi compagni gli chiedono dov’è, noi gli facciamo dire che è nella casa dove si trovavano prima….loro dicono che lo stanno andando a prendere, staccano….raccogliamo tutte le tende non lasciamo traccia dell’accampamento…mettiamo tutto dentro la casa in un ripostiglio…ci mimetizziamo con i cespugli e gli alberi…gli facciamo un imboscata…sono 7….”siete circondati” gli grido…li catturiamo, li leghiamo per bene con corde e catene. In tasca hanno alcuni GPS li buttiamo più lontano possibile, vengono chiamati dai restanti rapitori, gli facciamo dire che per quella notte restano la a dormire, ci riposiamo, alcuni restano di guardia. La mattina seguente li facciamo parlare minacciandoli di morte…ci facciamo portare alla casa dove tenevano il premier, circondiamo la casa, avanziamo piano piano, sfondiamo le porte controlliamo per bene non c’è nessuno…allora andiamo dai prigionieri e ne feriamo uno…gli diciamo che se non parlano li uccidiamo…cedono facilmente…ci dicono che c’era un passaggio segreto che portava in un paesino nelle vicinanze…un paio di minuti dopo riceviamo la chiamata di una pattuglia in zona…ci dicono che hanno visto il premier abbordo di un auto con altre 4 persone … porto con me 6 dei miei soldati più valorosi…gli altri li lascio con i prigionieri….cominciamo a correre…sbuchiamo in una strada e ci sono degli uomini in motocicletta, ci facciamo portare nel paesino più vicino….incontriamo la pattuglia che ci dice la targa della macchina che in quel momento sfreccia davanti a noi è una JEEP….gli corriamo dietro con la macchina della pattuglia e le motociclette, do l’ordine di sparare alle ruote….ne centriamo una….si fermano, gli grido di scendere dalla macchina con le mani in alto e di buttare le armi a terra…cedono subito…..io e un mio compagno andiamo a prendere il premier…mentre gli altri vanno a catturare i sequestratori…chiamiamo gli elicotteri gli do le coordinate di dove ci troviamo…chiamo anche gli altri miei compagni rimasti a guardia dei prigionieri, gli dico di seguire le nostre tracce e di aspettare su quella strada…mando un mio soldato a prenderli con la macchina. In mezz’ora sono tornati…andiamo nell’ospedale vicino, facciamo fare dei controlli al premier, per fortuna tutto apposto. Ci riposiamo nel bar più vicino, e sentiamo l’arrivo degli elicotteri, atterrano saliamo abbordo insieme ai prigionieri, partiamo, si va…finalmente torniamo a casa sani e salvi. Consegniamo i prigionieri a chi di dovuto che li portano in prigione, per poi decidere nei prossimi giorni che cosa farne....il Premier si prende un mese di vacanze e dopo torna a fare il suo lavoro…noi verremo ricordati nei libri di storia…e torneremo a fare la nostra solita ma bella vita da alpini paracadutisti, con un riconoscimento in più.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: Paraca_nel_cuore