11/09/2014
2 recensioniAmore non corrisposto.
- Non ci sono riuscito. Mi dispiace. Ho provato, ma è troppo difficile. Se amarti è un oltraggio, non mi importa. Se amarti vuol dire rovinare la vita divisa che ci siamo costruiti, non mi interessa. Io ti amo, ti amo da quando sono nato, da quando ti ho conosciuta, da quando ho visto i tuoi sorrisi, le tue lacrime.. io ti amo. Sono diciannove anni che sono innamorato di te e non riuscirò a smettere. Ti amerò per tutta la vita, anche se tu non ricambierai. Io ti amo, Chisaki Hiradaira. Potrebbe scomparire tutto, ma fin quando ci saremo noi due, io sarei felice. Sono la persona più egoista e stronza di tutto il pianeta, lo so. Ma io ti amo e non ci posso fare niente. Mi dispiace, non ci sono riuscito. Te lo volevo far sapere. Ti volevo dire che questo amore sbocciato diciannove anni fa non è ancora appassito. Perché io ti amo e ti amerò per sempre, Chisaki Hiradaira. E questo lo so. – pronuncia tutte queste parole Kaname, alla sua amata Chisaki. Sono passati cinque anni e tutti, almeno quasi, sono in coppie. Chisaki con Tsumugu, Manaka con Hikari, Miuna ha trovato un ragazzo al liceo di cui si è follemente innamorata e poi ci sono.. Kaname e Sayu. Quest’ultima ha appena trovato un’università perfetta per i suoi requisiti, quella dei suoi sogni. E adesso, infatti, si ritrovano tutti a casa del nonno di Tsumugu dove mangiano insieme, per rammentare i vecchi ricordi. Chisaki è andata un attimo in bagno e Kaname ha trovato una scusa per seguirla, per dichiararsi di nuovo, per la terza volta. Da quasi cinque anni non dice a Chisaki che l’ama, perché quella pensava fino a ora che tutto fosse finito, ma non è così.
- Kaname, smettila. Tu hai una ragazza che ti ama e io sono fidanzata, sai che questo amore non può funzionare, sai che è.. a senso unico. – risponde la ragazza non guardandolo nemmeno in faccia, per la troppa vigliaccheria.
- Chisaki, noi.. non abbiamo mai provato a stare insieme! Tu non ti sei mai accorta di me, hai sempre pensato a Hikari, poi a Tsumugu.. e io, quello che ti ha sempre amata, non è mai stato ricambiato. Perché? Perché mi odi così tanto?! – esclama Kaname piangendo. Da diciannove anni la ama e non è mai riuscito a smettere.
- Secondo te io non mi sono mai accorta di te? Secondo te io non.. ho mai provato qualcosa?!- risponde Chisaki girandosi, mostrando le sue lacrime a Kaname.
- E allora proviamoci! Non mi importa! Sayu adesso dovrà partire per Tokyo e Tsumugu deve andare a Kyoto per quegli esami di oceanografia.. qua rimaniamo solo noi due. Potremmo provare..- dice il ragazzo, ma viene interrotto da Chisaki.
-No, Kaname. Non possiamo. Io prima provavo qualcosa per te, ma adesso.. ho capito di amare Tsumugu. – e poi se ne va nel bagno per sistemarsi il trucco che le è colato ricordandosi dei suoi vecchi sentimenti nascosti. Subito dopo Kaname rientra nella sala da pranzo. Quella casa è molto diversa rispetto a cinque anni fa, infatti Tsumugu ha voluto rimodernarla e ha chiamato Hikari e tutti i suoi amici muratori e architetti. Sì, può sembrare strano, ma Hikari è diventato un operaio edile molto bravo ed è riuscito anche a creare una casa a Shioshishio per se e Manaka.
- Amore, cos’hai? I tuoi occhi sono rossi...- chiede Sayu a Kaname quando torna. Lui mente dicendo che è solo un po’ di allergia, niente di importante. Perché i suoi sentimenti verso Chisaki non sono mai stati importanti, nessuno ha mai dato conto a quelli. Subito dopo dice una battuta spiritosa facendo ridere tutti e maschera la sua faccia, ridendo, divertendosi.. cercando di non piangere.
- Chisaki, hai finito? – chiede Tsumugu aspettando la sua ragazza e quella esce dal bagnetto. È bellissima. I suoi occhi azzurri di mare truccati con un po’ di mascara, una collana di perle fatta da Miuna che non è andata all’università per aprire un negozio di bigiotteria che va a gonfie vele, poiché tutte le perle più preziose le prende dal mare e il suo “amico” lavora con lei al negozio. Quelle meravigliose perle blu che risaltono gli occhi di Chisaki accompagnano il suo splendido vestito lungo color panna. I suoi bellissimi capelli viola sono raccolti in un chignon elegante che rende Chisaki ancor più grande della sua età, dei suoi ventiquattro anni.
- Sei.. bellissima!! – esclama Manaka correndo verso la sua migliore amica e abbracciandola. Anche se fisicamente è un po’ cresciuta, rimane sempre la più bassa, la più dolce e anche quella più “infantile” e semplice. Questa, invece, ha scelto di andare in un’università che si trova in città per continuare gli studi e poi diventare una maestra dell’asilo. La ragazza ricambia e poi va verso il suo fidanzato.
- Vieni qua... – sussurra paino Tsumugu, prendendo per mano la sua amata e poi si gira rivolgendosi verso gli altri amici.
Sapete tutti che io dovrò andare a Kyoto per gli ultimi esami di oceanografia e vi volevamo dare una bella notizia... – dice guardando Chisaki che sorride. –Già abbiamo ricevuto tutte le benedizioni dai nostri genitori, ma vogliamo anche la vostra. A Kyoto c’è anche un buon ospedale dove hanno offerto un posto come infermiera a Chisaki, quindi.. pensavamo di sposarci e poi di trasferirci lì. – continua mentre tutti l’osservano, solo Kaname guarda Chisaki, ma quest’ultima è rivolta verso il suo futuro marito mentre gli tiene stretta la mano. Tutte le lacrime che lui stava riuscendo a trattenere, rigano il suo volto, mentre scappa e esce da quella casa.
- Scusate un attimo. - sussurra piano Sayu mentre rincorre il suo amato. Lui continua a correre e non sa nemmeno da chi o cosa sta scappando. Ah, forse proprio dal suo amore a senso unico che non riesce ad accettare.
- Aspetta! – urla Sayu mentre continua a ricorrerlo, lui si gira e poi si ferma. Si ritrovano lì, dove cinque anni fa Sayu ha dichiarato il suo amore a Kaname. Lì. Alla fermata del treno.
- Perché... mi segui? –chiede Kaname piangendo.
- Perché se ami una persona devi lasciarla andare e se ritorna sarà tua per sempre. Io ti ho lasciato andare per cinque lunghissimi anni e ti amo, sei il mio unico amore e lo sarai sempre. Non riuscirò più a lasciarti dopo quello che ho sofferto, dopo tutto quel dolore che ho provato mentre tu non c’eri. E per questo ti rimarrò sempre accanto. Ecco perché ti ho seguito. – risponde Sayu mentre mostra un sorriso.
- Quindi.. io ho sbagliato a lasciarla andare? – chiede Kaname mentre singhiozza e continua a piangere.
- Hai fatto la scelta giusta. L’hai lasciata andare e adesso lei è felice. Non è bello vedere la persona che ami sorridere? – dice Sayu cercando di rincuorare Kaname.
- Da quanto tempo lo sai? Intendo.. da quanto hai capito che i tuoi sentimenti non sono...– viene interrotto dalla ragazza-
- L’ho sempre saputo. Ho visto come tu provavi a essere dolce con me, a coccolarmi.. ma vedevo che non era reale. Che tu cercavi di provarci, ma non ci riuscivi. Se ami una persona non può liberartene così facilmente, Kaname. Devi trovarne una che ami di più, ma è quasi impossibile. Lo so. –dice Sayu e Kaname l’abbraccia.
- Grazie, Sayu. Tu si che sei una vera... amica. - risponde abbracciandola come se fosse una sorella, niente di più.
- Un’amica, infatti. Perché in questo stupido gioco chiamato amore, i miei sentimenti non contano. Sono sola una stupida pedina, e so anche questo. – sussurra pianissimo Sayu mentre ricambia l’abbraccio di Kaname e incomincia a piangere anche lei.
- Spazio a me -
Questa è la mia seconda storia riguardo Nagi (amo troppo questo anime, stop.) e ho voluto scrivere sul mio personaggio preferito, Kaname. Nell'anime, lui è follemente innamorato di Chisaki, ma lei non lo degna di uno sguardo.. Volevo a dedicare questa One Shot a lui, che ha dovuto soffrire tanto per amore, come la nostra piccola Sayu :( So che è un po' triste ma spero lo stesso che vi piaccia, se volete esprimere critiche, elogi o consigli, recensite! Alla prossima!
L'autrice, Gamblut.