Capitolo 2.
A dream ?
 
D-dove sono ?
Vieni da me.
Seguo la voce che mi perseguita sin da quando mi sono svegliata, quella voce che sta rendendo tutto più difficile e confuso di quanto già non è.
Mi ritrovo in una lunga pianura piena di fiori, con la voce che mi indica la direzione.
Ho terribilmente paura di quella voce, ma…
Ora che ci faccio caso è diversa dal solito.
Non è la stessa che mi dice di non avere un cuore.
E’ più… rassicurante.
Non avere paura, seguimi.
Non ti farò del male.
Il suono diventa sempre più forte avvicinandomi, ma nonostante tutto non capisco di chi sia la voce.
Girati.
Eseguo il suo ordine e mi ritrovo davanti a qualcuno che non mi aspettavo.
Sono io.
Indosso una strana armatura rossa e nera, con degli strani simboli e una scritta in una lingua che non riesco a capire.
Non è inglese, nemmeno latino o greco, non ho mai visto questi simboli da nessuna parte.
Salve Alice.
Sei… sei me ?
Più o meno.
Sono una parte di te, ma sono più reale alla vera Alice di quanto lo sia tu.
Cosa intendi dire ?
Non ho tempo per spiegarti, tu non sei più te stessa. Devi ritrovarti.
Ritrovarmi ? In che senso, io sono qui. Non ho bisogno di cercare.
Il tuo corpo è qui ed anche la tua mente.
Puoi capire quello che vedi attorno a te.
Se vedi una farfalla sai che è una farfalla.
Lo capisci.
Ma se tu vedi qualcuno sorridere all’improvviso vai in confusione.
Come fai a saperlo ?
Perché non riesco più a capire che cosa provano gli altri ?
Alice ascoltami.
Quello che dice la persona nella tua testa è vero.
Hai perso i tuoi ricordi e il tuo cuore e sarà difficile ritrovarli.
Io ho un cuore e lo sento battere.
Ho una semplice amnesia, col tempo ricorderò chi sono.
Non è un’amnesia.
La strega ti ha privato die tuoi ricordi e del tuo cuore perché con essi saresti stata in grado di sconfiggerla, tu non sei una persona normale.
Non lo sei mai stata, sei Alice Rosym, uno dei Cavalieri di Lousfor.
Sei una delle persone più coraggiose che il mondo abbia mai visto e che mai vedrà.
Alice, te ne prego, devi ricordarti chi sei.
Dove sono io è così buio e sono così sola .
Sola ?
Non… non capisco.
Questo è solo un sogno.
Tieni questo braccialetto, ti aiuterà a simulare delle emozioni reali, così non darai nell’occhio.
Riuscirò a provare di nuovo delle emozioni ?
Sì.
Ma non dovrai togliere il braccialetto, non appena lo toglierei l’effetto svanirà e tornerai a non provare niente e a non capire più ciò che provano gli altri.
Lei sta cercando di farti spaventare, vuole che tu provi così tanta paura da non riuscire più ad andare avanti e perdere te stessa più di quanto tu non l’abbia già fatto.
Lei chi ?
Il mio tempo è finito, adesso sta a te.
No, ti prego non andare !
Voglio capire che aspetto ha la strega, come farò a riconoscerla quando la vedrò ?
Ti prego…
All’improvviso la stessa luce di prima mi avvolse e mi ritrovai nuovamente sul marciapiede, di fronte la casa delle persone che mi stavano ospitando.
Era solo un sogno ?
Istintivamente rivolgo lo sguardo verso il mio polso e con mia grande sorpresa vidi il braccialetto del mio sogno.
E’ blu ed azzurro, con gli stessi strani simboli di prima.
“Ehi tu, eccoti finalmente ! Dove eri finita” dice qualcuno alle mie spalle.
Non mi ero resa conto di quanto fosse alto e di quanto fosse carino.
Non ci avevo fatto caso.
Deve essere il braccialetto.
“Oh si, scusa. Ho sentito la testa girare e quindi sono uscita per prendere una boccata d’aria, ora sto meglio!” accenno un piccolo sorriso.
“Cosa ti è successo ?”mi guarda un po’ perplesso.
“In che senso ? Sto bene ora !” sbuffo un po’, mi giro e nascondo un sorriso.
“Stai sorridendo, e ti comporti più umanamente, deve essere per forza successo qualcosa !”. Fa una faccia buffa, e mi guarda come se avesse visto un alieno.
Scoppio a ridere guardando l’espressione nella sua faccia e gli rispondo “E tu sei improvvisamente diventato più simpatico. Questo sì che è un vero miracolo !”.
Mi da un colpetto in testa e fa un finto broncio “ Ehi, mi offendo  se continui e ti lascio per la strada”.
Sorrido ancora una volta  e gli rispondo “ Sono riuscita a ricordarmi il mio nome, almeno così non dovrai affibbiarmene uno tu!”
Stavolta mi guarda sinceramente sorpreso: “ E quindi ? Qual è il tuo nome ?”
Gli porgo la mano e dico “ Piacere, Alice!”.
Mi stringe la mano e risponde “ Erik ! Felice di conoscerti Alice!”.
All’improvviso inizia a piovere ed iniziamo a correre per entrare dentro casa ed evitare di bagnarci del tutto.
Sono così felice di potere nuovamente provare dei sentimenti.
Quanto ti sbagli cara ragazza, hai fatto un enorme sbaglio ricordandoti il tuo nome.
Questa sarà l’unica cosa che sarai in grado di ricordare.


Angolo dell'autrice!
Questo capitolo è venuto più lungo, quindi spero che vi piaccia !

Lasciatemi una recensione per dirmi che ne pensate !