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Autore: Secretly_J    14/09/2014    3 recensioni
Che cosa pensa Irie mentre aspetta Kotoko alla fermata del treno?
Che cosa succede prima che arrivi il treno di Kotoko?
Che cosa pensa mentre parla con Kotoko?
Vi siete mai fatti queste domande? Beh io sì e ho deciso di rispondermi scrivendo questa piccola One-shot. spero vi piaccia ^-^
Dal testo:
Non so ancora come farò ma so solo che lo farò. É la prima volta che faccio qualcosa senza avere un piano in mente. Senza averci ragionato e valutato i pro e i contro. Ma con lei sarebbe inutile. Lei è irrazionale. Qualsiasi piano potessi mai ideare verrebbe demolito e dimenticato solo guardandola in quegli occhi da bambina che si ritrova.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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l'ultimo treno

"Però Kin-chan è stato piuttosto audace"

"Chiederle di sposarlo così all'improvviso..."

Kinnosuke... Le ha chiesto di sposarlo... Non può essere vero...

"Ha addirittura abbandonato l'allenamento per incontrarlo..."

"Può darsi che sia veramente interessata a sposarsi"

E lì inizio a correre... Come non ho mai corso in vita mia...

 

No! Io non ho perso. Io non sono un perdente. Io sono sempre il primo in tutto. Nessuno può battermi. Nemmeno in amore. Sopratutto in amore. Lei non può aver scelto lui. Non può!

Devo correre. Correre prima che sia troppo tardi! Prima che... Non succederà. Io sono il numero uno. E lei è innamorata di me. Non di lui. Non lo può scegliere.

 

Piove sempre più forte e quella stupida di sicuro non ha l'ombrello. Quella stupida... Quella stupida però è riuscita in ciò in cui tutti hanno fallito. Mi ha conquistato con la sua purezza, i suoi modi di fare e con tutto ciò che è... Mi ha conquistato semplicemente perché lei è lei. L'unica persona che non voglio e non DEVO assolutamente perdere.

 

Ho deciso di aspettarla all'uscita dalla stazione. Piove ancora. E lei ancora non si vede. Ormai di treni da Yokohama*  ne sono rimasti solo due.

Eccolo. É arrivato il penultimo treno. Vedo una ragazza con lo stesso suo colore di capelli. Mi avvicino. Anzi corro verso di lei. La prendo per il polso. La faccio voltare.

No... Non è lei...  Mi scuso per il disagio e mi allontano.

Mai. Io non avevo mai fatto una figura del genere. Sicuramente se fossi stato con lei dopo ci avremmo riso sopra o almeno, lei ci avrebbe riso su prendendomi in giro a vita e forse poi, alla fine, mi sarei unito a lei. Io che non rido quasi mai. Però infondo io non sono più me stesso da quando l'ho incontrata. Sono diventato più... Umano. E come ogni umano provo dei sentimenti.

Rabbia, gelosia, paura. Questi i sentimenti che provo ora. senza lei al mio fianco.

Felicità, gioia, amore e altri mille sentimenti positivi. Questi i sentimenti che proverò quando lei sarà di nuovo al mio fianco. I sentimenti che provo OGNI volta che lei è al mio fianco.

Però lei ora non è al mio fianco... In fondo è colpa mia. Se avessi capito prima quali erano i miei sentimenti ora non mi troverei qui.

Capisci il valore delle cose solo quando le perdi. Ed io non sono l'eccezione che fa la regola.

Se lei ha accettato la sua proposta cosa posso fare io? Io l'ho ferita, umiliata, maltrattata, ignorata e tradita. Sarebbe logico che lei accettasse la sua proposta. Ma io conto sul fatto che lei sia illogica, che l'amore sia illogico. Questi pensieri vanno contro qualsiasi mia vecchia filosofia. Ma se voglio continuare a sperare devo ancorarmi con tutte le mie forze a questi pensieri.

 

É appena arrivato l'ultimo treno. Se non scende ora l'avrò persa. Insieme alla speranza e a tutto ciò che sono diventato in questi anni. Grazie a lei. Ma sopratutto avrò perso lei.

Le persone continuano a scendere. Studenti, anziani, lavoratori. Donne, uomini, famiglie, ragazzi. Persone di tutti i tipi. Tranne lei.

Ormai il grosso è uscito. Ora stanno uscendo gli ultimi. Qualche coppia e qualche gruppo di studenti. Un'anziana signora accompagnata forse dal nipote. Un uomo, molto probabilmente un uomo d'ufficio visto il suo abbigliamento, continua a parlare al telefono a volte alzando la voce, a volte muovendo a casaccio il braccio a volte fermandosi per parlare meglio.

Esce una ragazza. Sembra triste. E sembra lei. Voglio evitare di illudermi quindi decido di aspettarla qui. All'uscita della stazione. La pioggia continua a scendere e sicuramente mi ammalerò ma non mi importa. Voglio solo parlare con lei, chiarirmi, sapere cosa gli ha detto e dichiararmi. Non so ancora come farò ma so solo che lo farò. É la prima volta che faccio qualcosa senza avere un piano in mente. Senza averci ragionato e valutato i pro e i contro. Ma con lei sarebbe inutile. Lei è irrazionale. Qualsiasi piano potessi mai ideare verrebbe demolito e dimenticato solo guardandola in quegli occhi da bambina che si ritrova.

La ragazza si sta avvicinando e all'improvviso alza la testa facendo combaciare i nostri sguardi. É lei. Ed è tornata a casa.

Non so ancora che cosa le dirò e come mi comporterò ma per ora decido di rimanere impassibile, facendo in modo che non noti i miei sentimenti. Prima voglio capire cosa è successo...

"Yo" yo? da dove mi è uscito questo yo?

"I-irie kun?" è sorpresa e forse preoccupata

"C-che succede?"

"Perché sei qui sotto alla pioggia?"

Non può semplicemente pensare che sia venuto ad aspettarla? Sembra quasi nervosa, di solito sarebbe saltata iniziando a dire le sue cavolate da ragazza innamorata felice per il fatto che sia venuto a prenderla. Ora invece non sta facendo niente di tutto questo. Sembra quasi... Sembra...Spenta

"Ti stavo aspettando" pragmatico, veloce e senza alcun timbro particolare nella voce. Questo sono io. Questo ero io.

"Aspettando... Me?"

 

*******************************

 

Stiamo continuando a camminare da un po’. Oramai siamo vicini a casa ma io non so ancora cosa è successo con quel tizio. Decido di rompere il silenzio e cercare di capirci qualcosa.

"Hai incontrato quel tipo... Kinnosuke?"

"Ho saputo che ti ha chiesto di sposarlo"

A queste parole vedo che si blocca ma dopo il primo attimo di shock riprende a camminare più lentamente di prima.

"G-già"

"C'é ancora qualcuno a cui interesso"

Non può parlare seriamente... Lei è tornata per me... giusto?

"Allora... cosa gli hai risposto?"

"Come gli abbia risposto non è affar tuo, giusto?"

Il suo tono è un misto tra l'ironico e l'arreso... Questo tono è a causa mia?  É per colpa mia che non è più quella ragazzina spensierata? É colpa mia??

"Immagino di no"

Rimaniamo in silenzio. In fondo non c'è più nulla da aggiungere giusto?

" Io mi trasferisco sai?"

"L'ho deciso con mio padre"

Rimango in silenzio. No che non lo sapevo. Continuo a mantenere la facciata del freddo Irie.

"Altrimenti sarei un ostacolo per il tuo matrimonio, no?" ostacolo? Matrimonio? Che razza di cose sta pensando questa stupida??

"Io... Sposerò Kin-chan."

"Tu sposerai Chris e io sposerò Kin-chan"

"Aiuterò mio padre al ristorante..."

Non ho idea di cosa stia dicendo ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è che lei sposerà Kin-chan. Solo a questo.

"Ti piace... Quel tipo?" Le chiedo quasi impaziente.

Lei si ferma mentre io continuo a camminare quasi indifferente.

"Certo che mi piace!"

A quelle parole non posso che fermarmi a mia volta. La sua voce, anche se non lo dimostra, sembra prossima al pianto.

"Perché a Kin-chan sono sempre piaciuta fin dal primo anno di superiori!" Giro lentamente la testa guardandola. Questa frase mi ha innervosito molto. Come può credere che questa sia una risposta sufficiente? Come può credere che a me basti questa scusa (perché questo è ciò che è. Una semplice e inutile scusa. Non può che essere tale) si sbaglia di grosso

"Ti innamori di quelli che ti dicono che gli piaci?”

“Che c’è di male?”

“Sono stanca di questi cinque anni di amore non corrisposto!”

“Perché non pensi semplicemente a Chris?”

Forse perché non è di Chris che sono innamorato? Ma non è questo quello che dico.

“Tu sei innamorata di me!”
“Non riuscirai ad amare nessun’altro!” le urlo contro sfogando tutta la rabbia, la gelosia e la frustrazione che ormai regnano sovrani in me. tutti sentimenti che il vecchio Irie non avrebbe mai provato.
“Cos’è tutta questa fiducia in te stesso?”

E con questa frase le lacrime, che fino ad allora aveva egregiamente trattenuto, rompono gli argini facendo comparire la Kotoko fragile e sensibile di sempre. La mia Kotoko. Anche se, in questa occasione avrei preferito mille volte vederla sposare con Kinnosuke che vederla piangere per una mia frase.

“È-è così… è proprio così!”
“Hai perfettamente ragione!”
A queste frasi mi avvicino lentamente come quando ti avvicini ad un gatto per non farlo spaventare. Nello stesso identico modo. L’unico cosa a cui riesco a pensare è che lei non deve piangere. Non per me. Ne per nessun’altro. Lei non deve piangere e basta.

“Però cos’altro posso fare?” la mente pian piano si scollega
“Io non ti piaccio” ormai a comandare è solo l’istinto
“Non ti interessa nulla di me” e il cuore

Le poggio una mano sotto al mento. Risalgo pian piano fino alla guancia e poi finalmente mi avvicino per far congiungere le nostre labbra. In un bacio tanto atteso quanto inatteso. Il nostro Primo bacio. Perché è di questo che si tratta: del nostro Primo bacio. Non è un bacio passionale. Non è un bacio da film. Non è un bacio dato per vendetta. Non è un bacio dato per sfizio. Ma è un semplice bacio tra Irie e Kotoko. Il nostro Primo Vero bacio.

L’ombrello è caduto per terra e la pioggia continua imperterrita a bagnarci incurante di quello che sta accadendo. Ci stacchiamo pian piano incuranti di tutto e di tutti.

“Perché… tu…”

La abbraccio semplicemente sorridendo. Perché ora siamo solo io e lei.

“Non dire mai più che ti piace un altro uomo” le sussurro all’orecchio sempre con quel sorriso che non si vuole togliere da mio viso.

“I-irie- kun…”

“La seconda volta”

“Cosa?”

“Che mi baci”

Mi scosto dall’abbraccio per vederla meglio

“In realtà è la terza, no?”

“Eh? Ma…”

Le do un lieve bacio sulla guancia

“Ormai non è più necessario che tu tenga il conto”

Ci riabbracciamo e poi prendo una decisione.

“Kotoko”

“Rientriamo”

 

 

 

 

 

*non sapendo per certo quale fosse la città in cui vivono ma sapendo che era a Tokyo ne ho scelta una che conoscevo e che i sembrava famigliare per non so quale motivo >.<” se qualcuna di voi conoscesse la città giusta e sarebbe così gentile da dirmela provvederò immediatamente a cambiarla. Grazie mille in anticipo ^-^

 

Commento autrice(?)

Buonsalveeeeee ^-^

Ed eccomi qui con questa piccola one-shot su Itazura na kiss anime che io personalmente adoro *-* come avrete potuto notare è tutta pov Irie e spero che l’idea vi sia piaciuta. Per l’avvertimento: allora… perché non ho messo l’avvertimento ooc? La risposta è semplice e ve la darò subito. L’avvertimento non è stato messo perché questi sono i suoi pensieri e io credo che Irie almeno nella sua mente non sia freddo come i suoi comportamenti. Quindi detto questo, se qualcuna (mi sto rivolgendo al femminile ma se ci fosse qualche  ragazzo tra di voi si faccia vivo XD)di voi ritenesse opportuno che metta l’avvertimento lo farò. I discorsi sono uguali a quelli che dicono nell'anime io non ho aggiunto ne tolto nulla. 
Il commento sta diventando più lungo della storia tipico di me -­_-”va beh meglio che me ne vada

Ciaooooo

 

  
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