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Autore: Tama_Max_Niels_Loki    14/09/2014    0 recensioni
Nel vostro destino è scritto questo: regnerete fianco a fianco, forza, astuzia, saggezza e intelligenza riunite in due persone. Camminerete l'uno accanto all'altra, in un sentiero di luci e ombre, come un riflesso quando osserva l'altra sua metà sulla superficie di un lago."
Storia ambientata in Irlanda, protagonisti un fratello e una sorella, che dovranno imparare a contare l'uno sull'altra, seguendo le leggi della natura, che guida i loro cuori.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Comincio questo capitolo con una piccola citazione data da una mia amica ^^
Filosofeggia, scrivi, esprimi la tua arte dandole sfogo e sfarzo.


 

Forse a voi sembrerà strano, eppure è così. Non ho mai desiderato diventare un capo, ma è quello che diventerò quando dovrò succedere a mio padre assieme a mio fratello, perché così funziona nel mio clan: per fare in modo che le decisioni vengano prese nel modo più equo possibile devono essere due fratelli a guidare il nostro popolo, e come figlia del re presente investirò questo incarico nel modo più adeguato, o almeno spero.
Mi chiamo Eileen, che in celtico significa "raggio di sole". La storia del mio nome è divertente, come mi raccontava mia nonna il giorno della mia nascita era terribilmente tempestoso, con tuoni, lampi e grandine, ma poi un raggio luminosissimo squarciò le nuvole come una spada e in breve tempo la tempesta si dissolse. Era da molto che una tempesta non passava così velocemente.
Mio fratello invece si chiama Regan, "discendente del re". Sono stati meno fantasiosi con lui, diciamocelo. Però quando nacque tutti capirono subito che aveva un'innata attitudine al comando: era sempre il bambino che in modo tranquillo faceva riappacificare i peggiori litiganti, ascoltava tutti e aveva un consiglio buono per ogni situazione. Non ci assomigliamo molto nel carattere, ma nell'aspetto fisico sì: abbiamo entrambi morbidi capelli color mogano e la pelle chiara, siamo alti, caratterisca della famiglia di nostro padre, e slanciati come cervi.
L'unica differenza tra di noi sta negli occhi: i miei sono verde chiaro, i suoi di un verde scuro che a volte sembra castano.


 

Ripenso al nostro rapporto mentre sono distesa a letto ad ascoltare la pioggia. Sono arrivata a casa da tempo, e ho ancora qualche minuto prima della cena. Fino ad ora ho sentito le urla dei nostri servitori che richiamavano gli animali nelle stalle e nelle aie perché si riparassero dalla pioggia e i sospiri dei lavoratori che ricominciavano con sollievo a svolgere lavori meno pesanti come tessere o riordinare armi e attrezzi.
Avrei avuto anche io qualcosa da fare, quasi sicuramente, ad esempio qualche orlo da ricucire, vista la mia adorabile tendenza a impigliarmi in ogni pianta possibile e immaginabile, ma in questo momento non riuscivo a fare altro che percepire ogni piccola cosa che mi circondava. È un esercizio che adoro fare per rilassarmi. Chiusi gli occhi abbandonando la testa sul cuscino e inspirando a fondo.
Sentii il profumo del cuoio dei miei stivali e del mio parabraccio appoggiati poco distante, il fruscio del lembo di lana del mio mantello sollevato da un refolo d'aria entrato dalla finestra, e il picchiettare sempre presente della pioggia contro il muro esterno del castello.
In questo stato di concentrazione profondo udii dei passi avvicinarsi alla mia stanza, e dalla cadenza riconobbi l'andatura di mio fratello che si avvicinava con la sua solita calma. Entrò facendo ruotare silenziosamente la porta sui cardini, e un'attimo dopo percepii un soffio sul viso. Non so perché, ma si divertiva a svegliarmi così, forse perché la mia espressione di reazione era divertente da vedere. Probabilmente somigliava a uno sguardo omicida lanciato a occhi chiusi. Aprii un occhio per farlo contento.
<< Cosa c'è? >>
<<È pronta la cena, stasera abbiamo zuppa di funghi e cervo, e so che è una delle poche cose che ti fa alzare dal letto.>> mi rispose sorridendomi.
Aveva proprio un bel sorriso, bianco, con un'adorabile fossetta sulla guancia sinistra. Era strano che non avesse ancora trovato una moglie... Avendo diciannove anni ormai doveva iniziare a guardarsi intorno... Uscì dalla mia stanza e io mi alzai dal letto, rimettendo un paio di ciocche al loro posto nella treccia mentre passavo davanti allo specchio, e calzando gli stivali seguii mio fratello alla nostra sala comune.



Salve mondo!
Lo so, è da un secolo circa che non aggiorno la storia, se così si può definire, ma purtroppo la stanchezza è onnipresente ^^''
Spero che questo piccolo capitolo introduttivo vi sia piaciuto, io mi sono divertita a scriverlo perchè è stato interessante :)
Qualcuno conosce metodi per obbligarsi a pubblicare più spesso?? Se sì, fatemeli sapere ;)
Tama

 

  
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