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Autore: Diamont Duchess    15/09/2014    1 recensioni
“Lei è una guerriera , Clarice. La nemica è morta , il bambino è salvo. Lei è una guerriera”
Forse il Dr Lecter aveva ragione nell'averle scritto così. Ma ormai che senso poteva avere esser una guerriera senza armi e senza riconoscimenti? ( Capitolo II)
Clarice Starling , Agente dell'FBI, dopo lo strepitoso successo ottenuto con la cattura di Buffalo Bill , viene sollevata dal suo incarico per una disastrosa operazione costata la vita a due agenti del Bureau.
Nel segreto della sua camera , nasconde due lettere del famigerato Hannibal Lecter , il Cannibale pluriomicida evaso dal carcere di Memphis sette anni prima.
Ancora le grida degli agnelli infestano le sue notti tramutando i suoi sogni in incubi terrificanti.
Quando smetteranno di urlare?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarice Starling, Hannibal Lecter
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I

 
Sospesa temporaneamente dall’FBI . Sbattuta fuori da quell’organismo che aveva servito per troppo tempo e al quale aveva dedicato tutte le sue forze e tutta la sua vita.
Fino ad adesso, alla veneranda età di 32 anni e mezzo , non si era concessa nemmeno un attimo di riposo l’agente , o sarebbe meglio chiamarla, l’ex Agente Speciale Clarice Starling.
Sempre dietro a scartoffie , dietro ad una scrivania , pronta a dare il massimo per un’istituzione che forse non meritava tutto l’amore che Clarice aveva donato.
E adesso si trovava sbattuta fuori dall’FBI per il caso Evelda.
Non pensava che si arrivasse a tanto , addirittura esonerarla fuori dalle sue mansioni era un po’ eccessivo, ma il Dipartimento di Giustizia che parlava per bocca di quel viscido Klender aveva espresso, in accordo con i massimi dirigenti dell’FBI , la condanna dell’Agente Starling.
Aveva cercato di difendersi attorno a tutti quei lupi, ma non ci era riuscita.
Per quanto avesse cercato di spiegare come fossero andate realmente le cose , come tutta l’operazione – costata la vita a ben cinque persone di cui una in particolare , l’Agente Brigham , era rimasta uccisa – fosse stata organizzata in modo pessimo, come , per quanto Evelda ( trafficante di Droga famosa in tutta l’America per il suo commercio ) avesse sparato per prima e lei , per legittima difesa, aveva sparato uccidendola, ma risparmiando il bambino che portava in braccio ,ma a niente erano valse le sue parole davanti al Tribunale dell’Inquisizione, come ora lei lo vedeva.
Aveva dovuto abbandonare la sua pistola d’ordinanza insieme al distintivo, per quanto il capo della sua sezione gli aveva assicurato che in un modo o nell’altro, per quanto adesso fosse stata sospesa dal suo lavoro, sarebbe tornata se non ci fossero state accuse schiaccianti.
Ma Clarice sapeva bene, mentre usciva dall'imponente edificio dell’FBI, che non  sarebbe ritornata facilmente in servizio. Era una sensazione la sua, non certezza, ma temeva che lo diventasse presto.
Alzò la testa verso il cielo osservando , con una certa malinconia, le nuvole che iniziavano a condensarsi sopra la sua testa.
Da lì a poco avrebbe piovuto e lei non aveva nemmeno la sua Mustang sotto mano. Imprecò a bassa voce quando una piccola goccia d’acqua le scese sulla guancia.
Con un dito la raccolse , affrettando il passo  ed allontanandosi sempre più velocemente dall’edificio dell’FBI, quella fortezza che sapeva di aver conquistato anni prima grazie al caso “Buffalo Bill” e che adesso la rispediva a casa senza troppi complimenti.
Una seconda ed una terza goccia la colpirono sulle braccia nude.
Non era un buon segno, affatto.
Clarice dovette iniziare a correre sempre più velocemente per sfuggire a quelle nuvole che sembrano inseguirla, ma ecco che nuove gocce, questa volta molte di più, la colpirono sul capo proprio mentre la donna cercava, nella sua borsetta , le chiavi della Mustang.
Finalmente riuscì a trovarle, aprì la portiera della sua splendida e amata macchina  e ci si infilò dentro , sbattendo con forza la portiera e sfogando in quel modo tutta la rabbia che aveva dentro.
Non mise subito in moto, non desiderava partire subito, ma fermarsi a riflettere qualche istante dato che fuori era pressoché impossibile.
Sbattuta fuori dall’FBI , anzi “Temporaneamente sospesa dal servizio fino all’Udienza , data che le comunicheremo a breve “ come aveva detto Klender  con quell’aria da saputello , con le scarpe lustrate e il sapore di una donnaccia ancora sulle labbra.
Cosa avrebbe mai da dire suo padre adesso?
Sua figlia sbattuta fuori e quasi senza lavoro… A quel pensiero Clarice sferrò un colpo al volante della macchina . In qualche modo doveva sfogare la sua rabbia e quello le parve il metodo migliore.
Si fermò a guardare le gocce che cadevano sempre più veloci sul parabrezza rendendo così impossibile la vista a Clarice sull’ampio parco che circondava il Dipartimento.
Sospirò profondamente sprofondando nel sedile, sconfitta e delusa da una “giustizia” che non sembrava capire le sue intenzioni.
Dal caso “Buffalo Bill” non aveva avuto un singolo avanzamento di carriera, nemmeno uno, sempre compiti minori, di poca importanza.
Solo quel caso l’aveva resa famosa o almeno nota ai suoi superiori.
La stampa aveva parlato di lei solamente in tre occasioni : la cattura di Buffalo Bill, il tremendo disastro con l’operazione Evelda e… i suoi colloqui con il Cannibale di Baltimora.
Non appena la sua mente tornò a “quei momenti”, la mano, come se fosse stata mossa da una paura irrazionale, infilò le chiavi ed girandole, accese il motore della macchina il quale , con il suo ruggito meccanico , risvegliò Clarice da pensieri che la ossessionavano tacitamente da troppi anni.
Si passò entrambe le mani fra i capelli mentre avvertiva che lentamente la vista le si appannava.
Lacrime iniziavano a formarsi nei suoi occhi, lacrime di delusione e di rabbia, ma Clarice fu talmente forte da non permettere loro la discesa sulle guance
Doveva esser risoluta in qualche modo.
Avrebbe continuato comunque ad avere accesso ai luoghi pubblici dell’Fbi, non a tutti gli archivi, ma almeno, in qualità comunque di agente sospeso da servizio, avrebbe potuto compiere delle ricerche su casi ancora irrisolti.
Non era definitiva , si ripeteva mentre metteva in moto la sua Mustang , la decisione .
Klender avrebbe potuto sbraitare quanto voleva per sbatterla fuori, ma la decisione spettava all’FBI e non sembravano tanto convinti i suoi diretti superiori di volerla radiare fuori per sempre.
Una fitta al cuore le si aprì quando la Mustang velocemente si allontanava dagli ampi edifici dell’FBI che l’avevano vista per qualche tempo una protagonista .
Ora , senza più quel suo distintivo, si sentiva praticamente nuda.
Avrebbe dovuto imparare a tenere a freno la lingua o almeno tenerla tra le labbra in modo che non fosse sempre così puntigliosa.
Ma era difficile tradire il proprio carattere.
La pioggia continuava a battere sul parabrezza , una tristezza si era ormai impadronita di Clarice che non riuscì a dissimulare tale sentimento nemmeno ad Ardelia.

 

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Spazio Autrice : Non ero sicura di pubblicare questa mia prima vera Long Fic , ma grazie agli incoraggiamenti di molte persone, ho deciso che valesse la pena pubblicarla. In verità non sarei arrivata nemmeno al secondo capitolo se non fosse stato per due persone che fin da subito mi hanno seguito, leggendo ogni capitolo con entusiasmo . Sono loro che mi hanno spinto a pubblicare questo mio racconto ed io l'ho fatto sperando che possa suscitare in voi l'attenzione per questa bizzarra e inusuale coppia . Era sempre nei miei pensieri scrivere una Fan Fiction che avesse come protagonisti Hannibal Lecter e Clarice, trovando questa coppia estremamente originale . Ho deciso di ispirarmi al "Silenzio degli Innocenti" e ad "Hannibal" di Thomas Harris per personaggi e alcuni avvenimenti per quanto , già da adesso, abbia iniziato a distaccarmi dalla trama originale. Non credo ( sono ancora all'inizio e non mi impongo alcun limite ) di far converge in questa storia Mason Verger e sua sorella Margot , distoglierebbero l'attenzione dai personaggi principali : Hannibal e Clarice.
Al contrario ho voluto tenere nella mia storia personaggi come Ardelia Mapp ( amica di Clarice) , Jack Crawford ( superiore di Clarice ) e Klender ( vicedirettore del Dipartimento di Giustizia) . Non so ancora come andrà a finire.
Scriverò sperando di attrarre la vostra attenzione! 

Ogni Recensione è ben accetta , positiva e non . Non posso fare altro che imparare dalle critiche e migliorarmi sempre di più.

Un Saluto dalla Vostra Clarice

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