Fumetti/Cartoni americani > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Myddr    19/09/2014    3 recensioni
Come sarebbe andata se Loki avesse subito capito come sbrogliare il filo del destino?
Cosa sarebbe successo se si fosse dimostrato meno arrendevole nei confronti di Hela?
Come sarebbe finita se, dopo tutto, Thor avesse ascoltato suo fratello?
"Oh, non crucciatevi... ha guadagnato un futuro migliore."
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rating: giallo
Coppie: no


A dispetto del titolo, non sarà tutta e completamente incentrata sul rapporto fra Loki e Thor... no, bugia. Sarà incentrata su quel rapporto, sempre conflittuale nei fumetti Marvel, ma valuterà un contorno più ampio – lo stesso identico presentato da Rodi, con i fantastici disegni di Ribic, nel volume "Thor&Loki: fratelli di sangue". Questa serie di capitoli è direttamente ispirata a quell'opera, la riprende nella maggior parte dei tratti, e cambia molti di quelli salienti. Il volume mi è piaciuto molto, ma quando sono arrivata in fondo... la conclusione mi ha convinta che volevo una versione alternativa di quella fine – troppo triste dal mio punto di vista.
Mi sono quindi imbarcata in questa (epica?) impresa di rivedere, per gusto personale, alcuni punti. Sperando di compiacere anche qualche lettore, perché sono sicura che altri hanno pensato quello che ho pensato io.
Non sono abituata a pianificare tutto quello che c'è in ogni capitolo: rischierei di ammazzare il carattere dei personaggi. Motivo per cui, lascio loro sempre ampi spazi di manovra. Ho indicato un certo rating (giallo) per i capitoli, ma in alcuni cambierà, se le scene che ho in mente andranno in porto come vorrei. Avrò quindi cura di aggiornare dei cambi con un paio di righe in testa al capitolo.
Da notare che riesco a essere prolissa anche nelle note introduttive... XD
Ultimissima cosa: Harebell, grazie mille per il supporto tecnico. Valira... ti aspetto al varco!!
Detto questo... enojoy reading!! ^w^/



Loki&Thor: fratelli di sangue
Capitolo 1: Dolci Vittorie


Quando l'alba era sorta sulla dorata Asgard, i raggi del sole avevano iniziato a riflettersi sulle guglie d'oro e sui cristalli, illuminando di mille sfumature la pietra gialla delle costruzioni. Mentre la vita si svegliava, una manciata di araldi aveva iniziato a visitare ogni piazza della città, portando l'unico annuncio che nessun asgardiano avrebbe mai voluto trovarsi ad ascoltare. La reggenza di Odino come Protettore dei Nove Regni era crollata, diceva il proclama, tutti avrebbero dovuto raccogliersi nella piazza antistante il palazzo reale per salutare il suo nuovo signore.
E il nuovo signore non aveva tardato a presentarsi alla folla impaurita, tronfio in vesti verdi e nere, il viso arrogante sollevato e cinto dall'elmo cornuto. La lancia che un tempo era stata il simbolo della regalità di Odino era ora nelle sue mani. Conquistata con il sotterfugio, sibilavano la gente gettando occhiate di odio al nuovo sovrano. Loki Laufeyson non avrebbe potuto vincere che con la menzogna, e non era possibile amare un sovrano che avrebbe portato il caos e regnato attraverso bugia e terrore.
Loki abbatté la lancia sulla pietra dell'ingresso del palazzo. Il colpo risuonò aspro e forte, e zittì le genti, che alzarono lo sguardo verso di lui. Il Mistificatore sorrise loro.
«Portate mio fratello.» ordinò asciutto al terzetto di spaurite guardie affiancate al colonnato che raccoglieva il trono di pietra. Gli armigeri si inchinarono e presero congedo. Li seguì andarsene con un misto di orgoglio e compiacimento. Aveva dimesso tutta la guardia reale, non aveva potuto fare altrimenti, ma i fedeli mercenari con cui li aveva rimpiazzati sembravano soddisfatti di poterlo servire senza fare domande. Gli occhi verdi di Loki tornarono alla folla. I cittadini erano sgomenti, terrorizzati e disorientati dal cambiamento. Li comprendeva, in fondo, ma non aveva importanza cosa ora pensassero di lui. Non erano loro l'oggetto della sua furia e della sua vendetta. Loro non avrebbero pagato. Li avrebbe governati con giustizia, come era sempre stato nei suoi intenti da quando, secoli prima, Odino aveva dichiarato che presto avrebbe passato il trono a uno dei suoi figli, a quello più meritevole. Ma questo era accaduto prima. Prima di quel giorno, prima che lui potesse scoprire le sue vere origini.
Il Dio degli Inganni stirò un ampio sorriso sul viso e avanzò fino alla scala di pietra. Le guardie tornarono un attimo più tardi, trascinando suo fratello Thor quasi incosciente e incatenato ai ceppi. Il tronco posato sulle sue spalle, cui le mani erano strette da anelli troppo duri e saldi perché potessero essere rotti, gravava le spalle del Dio del Tuono, piegandolo e prostrandolo. Loki guardò gli armigeri avvicinarsi e gettare Thor in ginocchio. L'assemblea fu scossa dall'incredulità.
«Asgard! Io ho sconfitto mio fratello Thor e piegato Odino. Io ho conquistato Gungnir, la lancia del comando, e con essa il trono. Asgard! Io, Loki Laufeyson, sono il nuovo sovrano e Protettore dei Nove Regni!» dichiarò l'ingannatore con un compiacimento profondo come mai ne aveva provati. Non importava che la città gli fosse contraria: il tempo li avrebbe aiutati ad abituarsi al nuovo comando. Non importava neanche che ora gli gridassero maledizioni: presto avrebbero compreso l'iniquità del regno di Odino.
Thor trovò la forza di sollevare il viso su di lui e scoccargli uno sguardo irato, rovente... e sconfitto. Loki sorrise ancora «Prostrati Dio del Tuono.» ordinò asciutto «Prostrati di fronte al tuo conquistatore.» continuò inginocchiandosi davanti a lui. Strinse una mano alle sue guance, deformandogli l'espressione. Lo respinse e si rialzò «Prostrati, com'è tuo destino, al cospetto di Loki Laufeyson.» levò le braccia, fissando il popolo incredulo «E con te si prostri tutta quanta Asgard, davanti al suo nuovo e legittimo signore.» concluse abbattendo la lancia sulla pietra.
Gli occhi annebbiati di Thor continuarono a tradire la rabbia che gli covava dentro, ma dalla posizione svantaggiosa in cui si trovava non poteva opporsi, non poteva ribellarsi. Il capo si abbassò con stanchezza, un sospiro di dolore gli abbandonò il petto. Davanti alla rinuncia del Dio del Tuono, al popolo non restò altro da fare che inginocchiarsi. E pregare perché prima o poi qualcuno rovesciasse il nuovo e legittimo sovrano.
«Basta così. Il sovrano di Asgard deve occuparsi di questioni ben più importanti dell'umiliazione di qualcuno ormai caduto così in basso. Conducetelo nelle prigioni e lasciamo che la nuova era di Asgard abbia inizio.» la gelida risata del Mistificatore ruppe il silenzio tombale in cui tutti erano precipitati. Nessuno aveva ancora trovato il coraggio di parlare. Anche la nuova corte, anche le guardie che lo servivano: guardandosi intorno, l'ingannatore li vide tutti immobili, prostrati e con gli occhi fissi a terra «Ma come? Tutti con gli occhi bassi?» ironizzò ilare «Nessuno che osi volgere uno sguardo furtivo alla divina magnificenza di Loki?» si aggirò fra le persone più vicine, accostandosi a una donna che aveva contratto le labbra «Su, coraggio...» la sfidò «Eppure non molto tempo fa tutti ci guardavano dall'alto in basso carichi di derisione e disgusto. Sarà pur rimasto ad Asgard qualcuno abbastanza ardito da non nascondersi dietro questa improvvisa fedeltà.» chiese retorico, soffermandosi a guardare la giovane. Una parola e sarebbe stata sua, una parola e chiunque di loro sarebbe stato suo, ma cosa avrebbe ottenuto? Falsa approvazione? Falso rispetto? No, non era così sciocco. Si allontanò da lei con stizza, ma qualcuno, dietro a lui, gli mollò un calcio «Chi osa?» tuonò voltandosi. Un uomo e una donna avevano tirato indietro un ragazzino che lo stava fissando con astio.
«Perdonalo, mio signore... è solo un bambino...» supplicò la madre, cingendo la vita del figlio con un gesto protettivo.
«“Solo un bambino”, dici? E in quanto tale degno forse della pietà di Loki?» sibilò il sovrano afferrando il bavero degli abiti del piccolo, strappandolo verso di sé. Strinse l'altra mano al viso del ragazzino «Loki e pietà non sono mai stati pronunciate insieme, donna! Ti appelli a qualcosa di cui il tuo signore è del tutto privo.» alle sue parole la folla trattenne il fiato «Chiedi scusa al tuo signore, piccolo.»
«Tu non sei il mio signore, non lo sarai mai. Né me lo sentirai dire. Non importa cosa mi farai.» replicò il bambino scalciando con forza per vincere la presa dell'ingannatore. Lo sguardo di Laufeyson si assottigliò iroso, gli occhi verdi incontrarono quelli azzurri e risoluti del ragazzino.

«Tu non sei mio padre!» urlò il giovane Loki a Odino, assiso sul suo trono di pietra scolpita. Quando aveva saputo, la furia era stata così profonda, così intensa che non era stato in grado di placarla. Era irrotto nella sala del trono, riversando insulti e veleno sull'uomo che lo aveva cresciuto. E che lo aveva ingannato, tacendogli troppe cose. Odino non lo aveva mai amato e gli aveva mentito, crescendolo nell'illusione di essere suo legittimo figlio tanto quanto lo era Thor, suo fratellastro. E non solo lo aveva ingannato, ma aveva anche cercato di usarlo. E non lo aveva mai amato, mai, mai, mai! «Io non sono figlio di Odino!» sbraitò ancora Loki, avvicinandosi a lunghi passi. Odino appoggiò una grossa mano sul bracciolo di roccia, piegandosi verso di lui «Hai ucciso mio padre e mi hai preso in ostaggio.» sì, quella era la verità. Lui era un ostaggio di Asgard, un ostaggio che avrebbe potuto impedire una guerra. Non era nulla più di una moneta di scambio «Non mi piegherò mai al tuo volere, neppure se ordinassi a tutte le armate di Asgard di costringermi a farlo!» gli aveva urlato in faccia, senza riuscire a impedire che gli occhi si inumidissero e che lacrime di frustrazione gli rigassero il volto.

E ora quel ragazzino sembrava provare i suoi stessi sentimenti.
Il cuore di Laufeyson si riempì del dolore del ricordo, della mestizia di quell'evento da cui tutto aveva avuto origine. Se solo Odino avesse parlato, se lo avesse reso partecipe dei suoi piani, se avesse detto la verità... se solo Odino avesse avuto il coraggio delle proprie azioni, forse il suo cuore non sarebbe marcito.
L'espressione di Loki si rabbonì, lasciò a terra il bambino e gli appoggiò le mani sulle spalle, in un gesto paterno e rassicurante «Piccolo uomo, non devi disprezzare il tuo nuovo signore per ciò che di lui senti sussurrare da altri. Un tempo ero proprio come te... giovane, solo e pieno d'odio...» si inginocchiò davanti a lui, continuando a trattenerlo. Indicò la folla chinata e gli sorrise con gentilezza «E guarda ora dove sono arrivato. Che ti sia d'ispirazione a sognare dove potrai giungere tu, un giorno, con questo tuo carattere.» disse sollevandogli il viso abbassato e impaurito. La madre del bambino portò le mani alla bocca, terrorizzata dalla scena. Il marito, al suo fianco, la abbracciò pur senza riuscire a esserle di conforto «Il mio regno sarà un regno paritario, che premierà il carattere e la volontà, e chi saprà darsi da fare. Tu sarai il mio coppiere.» dichiarò strappando il ragazzino dai genitori, sospingendolo verso una serva «Preparatelo.» comandò mentre la madre scoppiava in lacrime e il padre lo fissava con la supplica nello sguardo. Ricambiò l'occhiata con supponenza «Oh, non crucciatevi... ha guadagnato un futuro migliore.» concluse ironico, dando loro le spalle. Si avviò a grandi passi verso l'ingresso della sala del trono «Sfollate tutte queste persone e riportare mio fratello nella sua cella.» ordinò agli armigeri, che si affrettarono a disperdere le persone e a sollevare di peso Thor.
Era così, nell'astio e nell'incomprensione, che era destinata ad avviarsi una nuova e grande era per Asgard? Era fra quell'astio e quell'incomprensione che Loki Laufeyson avrebbe regnato? Non importava, si disse il Mistificatore. A quei problemi avrebbe pensato dopo, ora era giunto il momento di godere delle comodità della sala del trono. Della sua sala del trono.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Myddr