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Autore: TanatosWyrda    19/09/2014    2 recensioni
Destiel.
Angst.
What if?
Demon!Dean e Dying!Cas
SPOILER NONA STAGIONE.
Dalla storia: "Non erano più gli occhi di Dean. Erano gli occhi di un demone.
L’uomo afferrò l’angelo per il bavero, avvicinando il viso al suo, fino a sentire il respiro dell’angelo sulle labbra."
Sarà il sentimento che lega l'Angelo e il Cacciatore più forte del marchio di Caino e della maledizione di cui si fa portatore?
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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“Dean … Dean!!”
 
Ma il cacciatore si era fermato.
 Era immobile, al centro della cappella, i pugni stretti, lo sguardo fisso sulla parete alle spalle dell’angelo.
 
 
La luce della luna filtrava attraverso le finestre colorate, e, oltre i vetri impolverati, si intravedevano le stelle brillare.
 
“ Dean!” , ripeté l’angelo .
 
 
Al familiare richiamo il cacciatore  parve ridestarsi.
Castiel parve rassicurato, e, voltandosi tornò ad esaminare la parete spoglia .
“Percepisco un entità malvagia… in questa stanza, c’è il Male…”, mormorò sfiorandola, “…non so, …qualcosa mi sfugge.”
 
L’angelo faceva scorrere le dita nodose sulla superficie polverosa, la fronte corrugata e i grandi occhi blu socchiusi .
 
 
“Dean credo che …” proseguì  voltandosi.
Ma si interruppe.
 
Il cacciatore non era più al centro della stanza.
Era di fronte a lui e stringeva  nel pugno la prima lama, il marchio di caino, scintillante, pareva bruciare sull’avambraccio scoperto.
 
“ Dean …?” sussurrò , per la prima volta preoccupato.
 Ma il cacciatore non lo stava ascoltando.
Gli occhi erano ciechi, il nero, allargandosi come una macchia d’inchiostro, aveva coperto tutto il verde.
Non erano più gli occhi di Dean. Erano gli occhi di un demone.
 
L’uomo afferrò l’angelo per il bavero, avvicinando il viso al suo, fino a sentire il respiro dell’angelo sulle labbra.
Ma subito, sollevatolo, lo scaraventò contro le grate delle vetrata, che si infranse, sparpagliando frammenti variopinti sul pavimento polveroso .
 
“Dean , Dean!  Ti prego non-”, tentò, cercando di rialzarsi, ma non riuscì a finire la frase, il cacciatore aveva già coperto la distanza fra loro e, senza esitazione aveva colpito con il dorso della mano l’angelo inginocchiato ai suoi piedi.
 
Ogni volta che l’angelo sollevava il volto, il cacciatore lo colpiva .
 
Non c’era pietà negli occhi di Dean, nessuna traccia dell’affetto che lo legava all’amico, nessuna traccia del sentimento che lo legava a Castiel .
Ogni colpo andava a segno, incurante dei rantolii dell’angelo, dai dolci lineamenti stravolti dal dolore e dalle percosse.
 
 
Dean sollevò ancora una volta la lama sopra la testa, pronto a colpire di nuovo .
 
“Dean, ti supplico…” , la voce di Cas era ridotta a un sussurro.
 
Un altro colpo.
 
“ Dean … Basta….Ti prego!” , esclamò l’angelo stremato,facendo appello alle ultime forze.
“Io ti ho sempre…protetto, siamo…siamo una famiglia,ricordi?”, sollevano gli occhi  ormai lucidi verso quelli neri e spietati di Dean.
Dean esitò.
L’angelo ne approfittò : “ Dean, lo so che sei lì dietro, dietro a quegli occhi neri , non sei un mostro, tu sei … tu sei Dean Winchester. Tu sei mio…amico.” , ormai tratteneva a stento le lacrime , “ Io, Io non voglio perderti.”, inspirò profondamente, -era così stanco-  “ Tu… sei sempre stato , tu sei tutto quello che ho.”
 
 
Dean però alzò nuovamente la prima lama , pronta a calarla su Castiel.
 
Castiel  si aggrappò con una mano  alla giacca del cacciatore, issandosi, cercando di avvicinarsi al suo viso, mentre con l’altra stringeva il tessuto della camicia, le nocche bianche per lo sforzo.
 
Non piangeva , ma continuava a fissare quegli occhi neri, i blu pieni di disperazione.
Risalì l’avambraccio, appoggiando la mano in corrispondenza dell’impronta che, tanti anni prima, gli aveva lasciato, fino a quando non riuscì a sfiorare il viso dell’amico con le dita, sorridendogli a fatica.
 
Dal nero, riaffiorò il verde autunnale tanto amato dall’angelo, per cui aveva sempre lottato.
Ma fu solo per un secondo.
 
Il nero tornò ad offuscare lo sguardo di Dean, che, questa volta, non esitò.
Dean  affondò la lama nel costato di Castiel, stringendolo a sé.
 
Senza smettere di stringerlo, spinse la lama ancora più in profondità, sotto lo sguardo confuso di Castiel.
 
La grazia abbandonò l’angelo.
 
Ma Dio fu misericordioso.
Prima che la vita lasciasse per sempre il corpo  di Castiel  , il verde tornò nello sguardo di Dean che incontrò,come tante volte in passato, quello del suo angelo, che, beandosene per l’ultima volta, guardò l’amico con uno sguardo così traboccante di sentimento che l’altro non poté trattenere le lacrime.
Sapeva che Castiel lo aveva perdonato.
L’angelo sarebbe stato sempre dalla sua parte.
Anche allora, mentre moriva.
 
L’angelo sorrise e, un momento dopo, la scintilla che aveva sempre animato lo sguardo dell’angelo, si spense.
 
 
Castiel se ne era andato, e Dean ne stringeva il corpo ormai esanime.
 
 
 




































NDA. Saaaalve.
spero che la fanfiction piaccia e spero di non aver disseminato i miei soliti ORRORI di battitura e soprattutto spero che l'angst sia uscito bene , visto che  è da un po' che non scrivo e sono fuori allenamento <3 Quindi siate clementi, anche se ovviamente si accettano tutte le critiche, purchè costruttive :)


Baci!




 
   
 
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