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Autore: RYear    20/09/2014    4 recensioni
[CreepyPasta]
[CreepyPasta]"Era passato un anno da quel maledetto giorno.
Un anno dal suo trasloco in quella cittadina. Un anno dal suo incidente e da quella sensazione quasi di adrenalina che lo stupefaceva ogni volta.
Aveva perso la ragione, ormai era un killer. Aveva ucciso la sua famiglia, centinaia di persone senza farsi scrupoli. Aveva dimenticato cosa significasse essere umano, prima di incontrare lei".
Genere: Horror, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeff the Killer, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SPAZIO AUTRICE
One Shot su uno dei miei personaggi preferiti delle creepypasta. Una storia un po’ sdolcinata, lo ammetto. Non è granché, ma avevo quest’input ed ho voluto scriverla. Mi scuso per eventuali errori grammaticali o altro. Leggete e recensite, accetto anche critiche! (Credo ce ne saranno molte). Buona lettura :)


LA BELLA E LA BESTIA - JEFF THE KILLER


Era passato un anno da quel maledetto giorno.
Un anno dal suo trasloco in quella cittadina. Un anno dal suo incidente e da quella sensazione quasi di adrenalina che lo stupefaceva ogni volta.
Aveva perso la ragione, ormai era un killer. Aveva ucciso la sua famiglia, centinaia di persone senza farsi scrupoli. Aveva dimenticato cosa significasse essere umano, prima di incontrare lei.
Di giorno, nascondendosi, la osservava andare a scuola, ritrovarsi con gli amici in un locale, fare la sua passeggiata quotidiana con il suo cane. Aveva avuto mille occasioni per poterla uccidere in qualsiasi modo, ma non c’era riuscito.
Di notte era diventata un’abitudine andare in camera sua e restare ore nascosto in un angolo buio ad osservarla dormire.
“Che cosa sto facendo?” ripeteva a se stesso. Non poteva tornare il vecchio Jeff, umano e vulnerabile. Non voleva, eppure anche quella strana sensazione si affievoliva ogni qual volta la vedeva.
Quella notte i suoi sogni erano disturbati: continuava ad agitarsi nel letto mentre la lieve luce della luna piena che filtrava dalle finestre le illuminava i suoi lunghi capelli biondi. Poi, si alzò di scatto cercando di scacciare quell'incubo. In quell’istante lui li rivide: i suoi grandi occhi verdi che scrutavano, impauriti, la sua camera.
Si sentiva osservata. Jeff tentò di nascondersi quanto più possibile: non avrebbe voluto spaventarla per colpa delle sue sembianze, ma era inevitabile oramai. E non sarebbe ricorso alla sua solita tecnica “uccidi e fuggi”. Non ci riusciva. Non con lei.
Poi lo vide.
Sembrò indietreggiare nel suo letto cercando di riacquisire la calma.
“C…chi sei?” scosse la testa “No, lo so. Tu… sei Jeff” avanzò lentamente verso lei quasi intimorito.
“La mia fama mi precede!” scherzò col suo sorriso stampato, letteralmente.
L’espressione di lei si addolcì. Sentì, per un istante, di potersi fidare. Non era lì per porre fine alla sua vita, lo sapeva, se lo sentiva.
“Cosa ci fai qui?”
“Dovresti tornare a dormire”
“Non ho sonno, ormai”
“Allora dovresti scappare spaventata. Potrei ucciderti”
“No. No che non puoi. L’avresti già fatto”
“Non mi conosci”
“Posso provarci”
“Non hai paura di me?”
“Un po’” esitò “ma ho una strana sensazione di… sicurezza. Infondo, anche tu eri come me, no?” in quei casi Jeff si sarebbe adirato, ma adesso non lo fece.
“Come ti chiami?” le chiese solo.
“Madlyn” seguì un breve istante di silenzio “Perché fai tutto questo?”
“Non lo so” sospirò “Credo sia difficile da spiegare”
“Provaci. Ormai, ho tutta la notte”
Cautamente Jeff si avvicinò al letto e si sedette ai piedi; le diede la sua spiegazione dei fatti, ovviamente illogici e privi di ragione.
“Sono un mostro, lo so”
“Probabilmente no. Sei stato un mostro, ma puoi cambiare il tuo futuro. Puoi smettere di fare tutto ciò. TU puoi decidere cosa farne della tua vita”
“Ma… guardami! Come posso girare per la città senza far paura neanche ad una foglia?!”  quasi urlò.
Madlyn cercò di capire i suoi ragionamenti, di scoprire il suo carattere. Si pose una domanda, che non esitò a chiedere.
“Da quanto tempo mi osservi?”
“Tutti i giorni. Da un paio di mesi”
“E non mi hai uccisa…”
“Non ci riesco. Q…Qualcosa mi blocca” Madlyn sorrise.
“Sai cosa ti spinge a non farlo?”
“Purtroppo no” si meravigliò di come riuscì a parlare così facilmente e tranquillamente con una persona. Non lo faceva da troppo tempo, ormai.
“Jeff tu provi qualcosa. Hai dei sentimenti! Questo è già un cambiamento!”
“Non so neanche perché ne sto parlando ora, con te! Non mi conosci, non sai nulla di me ed io nulla di te! Io non posso cambiare! Io sono la bestia! Non potrò mai più essere così, come te”
“Umana?”
“Bella”
“Non sempre conta l’aspetto fisico!” – scherzò.
“Nel mio caso credo di si”
“Non è la carne o un ammasso di capelli o la capacità di parlare e camminare a renderci umani, ma ciò che abbiamo dentro”
“NO, CAZZO!” si alzò dal letto ed estrasse dal nulla il suo coltello sporco di sangue incrostato e vite di gente innocua strappate via “IO SONO UN KILLER!” continuò ad urlare “Torna a dormire”
“Tutti meritano una seconda chance. Perfino uno come te”
“Per uno come me esiste solo l’inferno” la fissò con i suoi grandi occhi ed il suo sorriso inquietante. Le puntò un coltello alla gola, pronto a squarciarla, ma qualcosa lo bloccò.
L’ultima cosa che vide fu il volto di Madlyn – rigato da una lacrima - che per mesi aveva amato di nascosto. Poi, cadde a terra dissanguato, con un coltello al cuore.
“Ti sbagli, sono io la bestia, Jeff” sussurrò piangente “buon inferno”.

 

COMMENTO POST-OS DELL'AUTRICE (lol)
Del tipo "Perfino per i più forti, insensibili, spietati, l'amore è l'unica debolezza. L'amore uccide".
Ad essere sincera non ero molto convinta all'inizio, non so se esista un'altra storia così, non ne ho lette altre, ma avevo in mente quest'idea e poi.. sì, l'ho scritta!
Sicuramente molti si chiederanno "Da dove ha cacciato fuori il coltello quella Madlyn?" o "E' bastato così poco per uccidere Jeff?" o anche "E' così psicopatica da parlare con un killer senza temerlo?". Probabilmente è tutto molto scontato o patetico, improbabile e folle, ma ormai è andata!
Spero che il finale vi abbia lasciato di stucco (è un barbatrucco! Ok, la smetto.)
Recensite, dite la vostra!
Xo,
_R.
 
   
 
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