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Autore: sof_chan    21/09/2014    2 recensioni
Riscrittura della mia vecchia storia "La bestia nel cuore"
Ho eliminato il precedente lavoro perché ritenuto completamente acerbo come modalità di scrittura.
"Vampiri...Bestie con sembianze umane. Uniti dal sangue e in vita per il sangue. Vampiri, capaci di amare come un essere umano"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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e al filo rosso che ci lega a Vampire Knight

 

 

Occhi che tutto sanno


“Eccoti qua,
come un angelo in mente,
come un albero che
c'è da sempre...”

 

Piove incessantemente.
Una pioggia fitta e violenta, dispensatrice di doveri e obblighi.
Pioggia pungente e testarda, che si avvinghia tra i vestiti e scivola, lesta, nella pelle e fra le ossa, occultando il senso della realtà.
Mi fermo un attimo a guardare il collegio, sono completamente bagnato e inerme.
Dovunque posi lo sguardo ricordi carichi di nostalgia mi risucchiano.
Sigillo il mio cuore, nonostante ciò che è successo oggi, nonostante un altro anno sia passato, e volto le spalle a quella triste visione.
Per le strade la neve è alta e camminare è più difficile di quanto pensassi.
D'un tratto un uccello selvatico leva un grido acuto e si alza in volo. Mi fermo e rimango in ascolto. Dio... Quanto vorrei avere la forza di urlare, di gridare il mio peccato e librarmi, finalmente libero...
Continuo a restare in ascolto, in attesa del mio grido che non ha voce.
Silenzio, come se a questo mondo non fosse rimasta anima viva.
O forse sono io che non esisto?
Dove sono? Chi sono? Non lo so più.

 

 

Mi dirigo verso casa, un piccolo appartamento che mi permette di adempiere al mio lavoro isolandomi da dialoghi e persone che non voglio affrontare.
Una crisalide d'aria che protegge ciò che rimane della mia razionalità oggi fin troppo turbata.

Apro con urgenza la porta.
La soffice luce che proietta la candela è debole, fievole, sembra quasi l'ultimo battito d'ali di una farfalla morente.
Butto violentemente per terra la giacca, ancora macchiata di quel sangue, e poso la Bloody Rose sul tavolino vicino al letto.
La fame mi consuma, era da tempo che non mi rendevo talmente arrendevole alla voglia di sangue.
Mando giù con cupidigia una manciata di compresse ematiche disciolte nell'acqua e all'improvviso i suoni scompaiono. Non come quando entra acqua nelle orecchie: semplicemente i suoni, i rumori delle cose si sono spenti. Tutto muto, ancora... Nessuna voce, nessun tintinnio.
Non sento nulla.

L'ombra dell'arma si innalza prepotente sul muro, distogliendomi da quel mondo di irrealtà e incorporeità che troppo spesso mi avvolge.
Promessa...
Ecco il sapore nostalgico di questa pistola.
Quanto tempo è passato dall'ultima volta che mi sono perso tra le onde di quelle iridi gentili?
Già. Il tempo!

 

Come passava tragicamente veloce!
La felicità è davvero come le nuvole, che cambiano forma in ogni momento. Brillano dorate per sprofondare poi nel grigio, ma non si fermano un attimo, mai uguali a se stesse.
Anche il tempo, per quanto splendido sia, come per capriccio, o per scherzo, finisce per fuggire troppo in fretta.
E lei oggi era così maledettamente vicina e lontana...

La Bloody Rose mi guarda con fare perentorio e accusatorio.
In un certo senso osservarla è come guardarmi allo specchio, in lei si racchiude parte di me stesso, come un prolungamento silente della mia coscienza. È l'unico filo, superstite alla tempesta, che resta ancorato ad un presente macchiato dal passato.
-Mi spiace...- Una scusa rivolta a chi? Alla mia compagna metallica, complice di una promessa o a me stesso, completamente succube di quel vortice d'emozioni che padroneggiano il mio cuore?
L'ho rivista.
Un incontro beffardo e improvviso, è ciò bastava a rimescolare le carte di questa partita truccata in partenza.
Era sola, ferita e bellissima.
Un colpo, unico e sordo. Ma non sono io che premo il grilletto, no...
Sono i suoi occhi che mi colpiscono, dolci e caldi da far male, da ferire molto più di qualsiasi gancio al petto.
Sconfitto.

 

Io muoio e resuscito ogni giorno.
Come un Cristo disperato, risorgo.
Una volta iniziato il nuovo giorno, mangio, se richiesto parlo con gli altri. Se piove apro l'ombrello e mi asciugo i vestiti bagnati. Assolvo alle mie missioni di cacciatore, torno a casa e chiudo gli occhi, il più velocemente possibile per preservarmi da futili pensieri che tormentano, prosciugano.
Ma in tutte queste azioni con c'è nessun senso. Sono come note stonate di un piano strimpellato per gioco.

Eppure...Cos'è questo peso allo stomaco?
Mi accascio sul letto completamente esausto.
E non per il lavoro portato a termine qualche ora prima.
Uccidere quei livelli E era stato semplice, come ogni volta. Una pura macchina da guerra, il miglior Vampire Hunter lavora nel migliore dei modi, questa è la mia legge!
L'odore dei proiettili bruciati che dissolvono quelle bestie placa la mia guerra interiore, la cenere nauseabonda, sprigionata dai loro corpi, incenerisce anche parte di me stesso, insieme alla mia coscienza.
E mi sento libero!
È così che deve andare, è così che doveva essere anche oggi.
Se solo non l'avessi vista...

Chiudo gli occhi e ripercorro le immagini ancora vivide di questa mia giornata.
Avevo deciso di portare dei fiori a mio fratello Ichiru.
Il motivo preciso di questa mia necessità mi è ancora sconosciuto, so soltanto che avevo un'irrefrenabile bisogno di stare con lui, di ritrovare quella forza e stabilità che troppo spesso vacilla.
Probabilmente il nesso collante tra me e la realtà è proprio la parte di Ichiru dentro di me.
L'ancora che non mi fa perdere in un mondo fatto d'oscurità e sangue è la parte umana del mio gemello.
Oh Ichiru... Se solo fossi ancora qui.
Mi basterebbe sentire la tua voce che continua a dirmi “Lotta per quello che credi!”

La sua lapide bianca era in contrasto con quella lacerata dei nostri genitori.
Tutti morti.
La famiglia Kiryu sterminata per mano dei vampiri.
Anch'io sono morto, ferito dalla stessa lama.

 

Vampiri...
Bestie con sembianze umane.

 

Vampiri...
Odore forte, pungente, nostalgicamente conosciuto.

 

Vampiri...

 

Yuki

 

Era a terra, ferita, così piccola e indifesa.

L'immagine del vampiro svanisce ai miei occhi, occultato dal ricordo di una ragazzina coi capelli corti.

L'istinto vince!

Difenderla, era l'unica e importante cosa da fare, che IO dovevo fare!

La prendo tra le braccia portandola al sicuro.

Al sicuro... Che strano, è proprio la sensazione che ho sentito io stesso.

Mentre stringevo debolmente quel corpicino, inebriandomi del suo profumo di rose, che mai ho dimenticato, mi sentivo così perfettamente a casa.

Finalmente nel posto giusto!

Quesiti su quesiti, irrisolti perché improvvisamente annientati dal suo sguardo intimidito e sorpreso.

Nessun discorso, nessuna parola o frase non necessaria. Semplicemente i nostri sguardi inchiodati, iridi nostalgiche travolte dalle onde tempestose che profumavano di ricordi e attimi sfuggenti.

I miei erano occhi di ghiaccio, scrutatori, complici di quel nodo alla gola che mi attanagliava.

Continuavo a stare zitto, limitandomi a fissare ogni suo breve movimento.

Lei, sempre troppo vicina a me e per questo fino ad allora presenza trasparente, ora mi stava davanti, giovane donna che diventa adulta.

Come un cristallo su una superficie piatta, che, a seconda dell'angolazione da cui lo si guarda all'improvviso rilascia una luce stupenda.

Si avvicina lenta al mio collo, inspirando avidamente come se le fosse mancata l'aria.

Ed io muoio a quel contatto.

 

Ma ho fatto una promessa.

Indosso la mia maschera di non curanza e la incito ad allontanarsi dal mio collo, quello marchiato dal tatuaggio che cela il mio peccato.

I suoi occhi rossi, cremisi.

Possibile che...? No, non si sarebbe mai macchiata di un sangue impuro di un livello D.

Lei ha Kaname...

Ed io mi ritrovo di nuovo solo, a fronteggiare me stesso.

Breve attimo di paradiso il mio che infrango con la mia minaccia dura, sprezzante.

-Prova ad avvicinarti e ti uccido!

Bugiardo, folle e inguaribile bugiardo.

Mi chiedo se riuscirò mai a raggiungere il mio obiettivo: uccidere tutti i vampiri.

Uccidere te!

 

Un forte boato di vetri rotti, un sorriso amaro il tuo che si allontana da me.

Non riesci a padroneggiare ancora i tuoi poteri di Sanguepuro mi dici.

Il tuo modo ingenuo e puro di scusarti ti rende ancora più bella.

Sei leggermente voltata dall'altra parte della finestra, per evitare la luce che filtra, volteggiando, per la stanza come minuscole ali di farfalla che si posano sul tuo volto donando alle tue espressioni gentili sfumature. Continuo ad osservarti come se stessi ammirando un bene prezioso.

Poi mi prende l'inquietudine mentre tu vai via.

Lontana...

 

 

Sono steso sul letto, il sonno non arriva.

L'agitazione di quest'incontro mi accompagna, ancora.

Ma non posso accettare niente che non sia saldamente ancorato alla realtà. Non posso accettare una logica che non ha lo stesso peso della reale sensazione della presenza di Yuki.

Un'altra manciata di compresse ematiche, un altro modo di allontanare bisogni e legami dalla mia gola ardente.

Mi giro e rigiro nel letto, alla ricerca di un sogno.

A volte capita anche a me di confondere il sogno con la realtà, e capita che io stesso non sappia dire se una cosa in passato è veramente accaduta, oppure è solo frutto della mia fantasia.

Yuki, la mia dolce Yuki è morta in quella fredda sera di neve, due anni fa.

Devo dimenticare, dimenticarla...

Nonostante il suo profumo che mi culla tra le braccia di Morfeo.

Nonostante il suo nome che invoco, inconsciamente, prima di addormentarmi.

Nonostante tutto.

 

 

-...Yuki!

 

 

 

 

Note dell'autrice: Sono ritornata con la mia storia “La bestia nel cuore”.

Il lavoro precedente mi lasciava completamente delusa e vergognosa della mia pessima scrittura. È passato quasi un anno dalla pubblicazione del primo capitolo ed eccomi ancora qua a riscrivere la mia prima storia su Efp.

Ringrazio chi già mi seguiva, spero di rincontrarvi in questa mia nuova stesura.

Ringrazio anticipatamente chi mi seguirà per la prima volta.

Mi augurobdi concluderla, almeno stavolta! ^^

Baci da sof_chan.

   
 
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