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Autore: Violet_Pendragon    21/09/2014    0 recensioni
Salve cari lettori, oggi vi propongo questa fanfiction riguardante il mio idolo Mika che ora è un giudice di X Factor. la storia mi è venuta in mente proprio mentre guardavo X Factor così mi sono messa a lavorare su questa storia. Spero che vi piaccia
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Suona la sveglia. Non mi andava di alzarmi, ma non volevo nemmeno che il rumore persistente interrompesse il mio bel sogno così con un movimento pigro tiro fuori la mano e cerco disperatamente la sveglia. Non ne potevo più di quel rumore insopportabile, ma le lenzuola mi si erano attorcigliate intorno alla mia mano: getto la spugna e affondo la testa nel cuscino, ma il rumore continua ad echeggiare nella mia testa. Persi la pazienza e con un movimento veloce mi alzo e scaravento la sveglia sul muro pieno di poster. Questa si rompe i.n mille pezzi. “Segnorina Capuleti!” disse Babi, la mia governante, con il suo persistente accento spagnolo. “E’ la tierza sveglia che rompete nell’arco di una settimana” “Lo so Babi, ma è insopportabile” dissi io scoppiando a ridere e buttandomi nuovamente sul letto. “Mmmm…. Cosa devo fare con te signorina cara?!” disse lei entrando nella mia stanza per poi scoppiare a ridere insieme a me e buttarsi sul letto. “Dai alzati che sono le 10 passate!!” disse per poi svanire nel corridoio.
                            Mi alzai (ormai il sonno era passato) e mi avviai verso il bagno. Avevo ancora gli occhi chiusi così andai a sbattere contro la pota del bagno che pensavo fosse aperta. “HAY!!” gridai massaggiandomi il naso. “Tutto bene Lucrezia?” grida dalla cucina Babi. “Tutto bene” urlai a mia volta. “Va bene” disse lei e continuò a canticchiare una melodia già a me nota. Entrai in bagno (questa volta con gli occhi aperti) e mi guardai allo specchio. Ero stranamente carina. Avevo i capelli legati in una specie di treccia che ormai era disfatta, la mia faccia era palliduccia e le labbra screpolate  . in tutto questo risaltavano i miei occhi verdi smeraldo; feci un sorriso ed incominciai a prepararmi. Uscita dal bagno ero semi-decente. Infatti avevo ancora il mio splendido pigiama formato da pantaloncini neri e una maxi magli con sopra i doni della morte (si adoravo ed adoro tutt’oggi Harry Potter e Snoopy).
                               Mi tuffai nell’armadio in cerca d qualcosa da mettere:…quello è troppo grande…quello è brutto.... non c’era niente che mi piacesse, ma poi lì in fondo all’armadio c’erano un paio di jeans ed una maglietta grigia con sopra un disegno d Godzilla. Mi infilai alla svelta i vestiti e scesi al piano di sotto; Babi stava ancora canticchiando la melodia. Presi una tazza e ci misi dentro il latte e caffè. “Babi che canti?” dissi buttando giù il primo sorso di latte. “Ma come!! Conosci tutte le sue canzoni a memoria, hai la stanza tappezzata di suoi poster e il tuo sogno più grande è incontrarlo e non riconosci questa canzone?!” disse lei scoppiando a ridere. Era “Grace Kelly” una delle canzoni del mio idolo: MIKA.
Presi il telecomando ed accesi la televisione:” Mancano meno di due giorni all’inizio di X Factor e i nuovi giudici: Morgan, Fedez, Victoria e… Mika” sentendo il suo nome mandai di traverso il latte e caffè. Continuai ad ascoltare:” I quattro saranno a Roma già da oggi, ma per motivi di privacy, non hanno voluto rivelare dove andranno a stare in questi giorni”. Feci quasi cadere la tazza per lo shock, non potevo credere a quello che avevo appena sentito: MIKA ERA A ROMA!!. Non riuscivo ancora a crederci il mio idolo era nella mia città!! Feci un sorriso come quello dello Stregatto e Babi se ne accorse. “Vai a cercarlo magari lo trovi a girovagare per Roma e gli fai da guida turistica!” disse dandomi la borsa. Non dissi una parola ma mi limitai ad abbracciarla. Uscì di casa in fretta e furia. Abitare nel centro di Roma significa che conosci più o meno le scorciatoie per andare dove ti pare. Così ne presi una e mi ritrovai davanti a piazza Navona. Mi misi le cuffiette nelle orecchie ed incominciai ad ascoltare le sue canzoni quando ad un certo punto andai a sbattere contro un ragazzo con la chitarra. “Scusi tanto no volevo farlo apposta!” mi affrettai a dire. “Non si preoccupi”. Stava suonando una canzone che conoscevo: la cantava la mia mamma per farmi addormentare. Così mi levai definitivamente le cuffie e incominciai a cantare. Ricordavo le parole a memoria anche se non la cantavo da tanto tempo:

“Sono grande ormai, e conosco la realtà, ma non mi arrenderò mai e non posso piangere: non io...non io"
"Non ho più fiducia, ora non credo più a quei bei racconti sempre pieni di poesia...magia e fantasia.."
Non avevo mai cantato in pubblico, ma ero molto brava perché si riunì una piccola fola intorno a noi.Finita la canzone la piccola folla di persone ci fece un applauso. Mi girai saluta e ringraziai il ragazzo che mi aveva dato la possibilità di catare. La piccola folla di persone si dileguò in pochi minuti ed io incominciai ad andarmene quando sentì una voce. "Wow!" disse quella voce che avrei riconosciuto ovunque. Mi ero pietrificata sentendola così dopo pochi secondi incominciai a girarmi lentamente. "Sei bravissima! Complimenti!! Come ti chiami?". Era lui! Era proprio lui!! Il mio idolo: MIKA!! "M-mi chiamo Lu-Lucrezia" dissi io cercando di non svenite. "Piacere Lucrezia. Io sono Mika. Quanti anni hai?" disse lui sfoggiando il suo splendido sorriso. "Ho 15 anni da poco" "Tu abiti qui?" chiese lui. "Si si abito qui... vuoi che ti faccia da guida turistica?" chiesi io. NON mi ero accorta che per tutto il nostro breve discorso non gli avevo tolto gli occhi di dosso. Lui scoppiò a ridere sentendo quella strana domanda "Ma si! Andiamo?" detto questo appoggiò il suo braccio lungo le mie spalle e incominciammo a camminare. Gli feci visitare tutta Roma, ma verso le due del pomeriggio mi venne fame così proposi di andare a mangiare qualcosa: lui ovviamente disse di si. Con mia grande sorpresa era un grande amante del cibo eppure era così magro. Non mi sentivo per niente a disagio con lui, mi faceva ridere ed avevamo gli stessi gusti in fatto di cibo anche se mi sentivo piccola in confronto a lui. Più lo guardavo più mi innamoravo di lui. Mi perdevo nella sua voce: qualsiasi cosa dicesse mi faceva pensare che la perfezione esisteva e che ce l'avevo davanti agli occhi. Amavo i suoi occhi, i suoi capelli, la sua corporature, TUTTO!! Ma non volevo che credesse che ero come le altre Fan che gli sbavavano dietro. Volevo che mi vedesse come mi vedevano tutti: una ragazza sicura di se, ma ribelle,che insegue i suoi sogni. Feci del mio meglio per farlo e credo che ci riuscì alla perfezione. Verso le quattro del pomeriggio passammo davanti all'Hard Rock: pessimo scelta. Quando i passanti (tra cui anche dei paparazzi) ci videro, ci vennero letteralmente addosso. D'istinto lo afferrai per la mano ed incominciai a correre. Conoscevo una scorciatoia che conduceva direttamente a casa mia. Corremmo più velocemente possibile e, appena arrivati alla porta d'ingresso ci buttammo letteralmente dentro casa. Gli caddi sopra, ma non ci feci caso piuttosto cercai di chiudere la porta di casa. Appena in tempo perché i paparazzi e le fan erano arrivati davanti alla porta. Appoggiai la testa sul suo petto e restai lì per qualche secondo prima di alzarmi di scatto come se mi fossi bruciata. Diventai rossa come un peperone... Ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere come dei bambini. Lo aiutai ad alzarmi, ma prima che fosse del tutto in piedi io inciampai sul tappeto, ma prima di toccare terra lui mi prese e mi tiro contro di lui così finimmo in una sorta di abbraccio. "Oddio scusa" dissi io liberandomi dalla sua presa anche se mi sarebbe piaciuto restare in quella posizione per sempre. "Non fa niente. Grazie per avermi salvato dai paparazzi e se per caso ti tormenteranno sappi che farò di tutto per farti lasciare in pace. Allora questa è casa tua?" disse dando un'occhiata in giro. "Si vuoi fare un giro?" dissi. "Okay". Gli mostrai tutta la casa e per ultimo gli mostrai la mia stanza, ma mentre stavo per aprire la porta mi ricordai che la mia stanza era tappezzata di suoi poster. Ma ormai era troppo tardi perché avevo già aperto la porta. "Allora anche tu sei una mia Fan?" disse facendomi un sorriso. "Si ma stai tranquillo non sono quel genere di fan che ti salterebbe addosso" mi sbrigai a dire mettendo le mani dietro la schiena. "Lo avevo capito subito... Qual'è la tua canzone preferita?" "Stardust" "E' anche la mia... Bhe ora io devo andare ma prima..." dicendo questo mi diede un post-it giallo e una penna biro "...dammi il tuo numero che domani facciamo colazione insieme okay?". Presi il post-it e gli scrissi il mio numero. "Okay". Lo accompagnai alla porta sul retro, ma prima che uscisse controllai allo spioncino se fuori c'era qualcuno. Fortunatamente non c'era nessuno così Mika uscì tranquillamente. Prima di andarsene via però mi salutò e mi diede un bacio sulla guancia. "Ci vediamo domani Lucrezia" e poi svanì nella viuzza illuminata dalla fioca luce dai lampioni.
   
 
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