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Autore: Kopa    23/09/2014    3 recensioni
Ino e Sakura partono per una semplice missione ma vengono attaccate da un gruppo di banditi. Ino rimane gravemente ferita e potrebbe non sopravvivere. Shikamaru si ritrova ancora una volta impotente a sperare che un suo caro amico si salvi. Nel frattempo ha una discussione con la sua ragazza Temari che lo mette di fronte ad una drastica scelta. È la mia prima fiction su Naruto concentrata principalmente su Shika e sul rapporti che ha con Ino e Temari. Spero possa piacervi e buona lettura! :)
P.S. l'OOC è tutto per Temari, non l'ho mai adorato come personaggio quindi dubito di averla descritta seguendo la sua vera personalità
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Il sesto mozzicone di sigaretta cadde a terra per poi essere schiacciato con forza da uno scarpone nero. Il suo proprietario sbuffo con forza, afferrando quella che sarebbe diventata la settima sigaretta in quasi quattro ore. Più il tempo passava più l'ansia cresceva, e più l'ansia cresceva più lui rischiava di perdere il controllo di se stesso. Perché  quella donna doveva essere sempre così impulsiva?

"-Fai attenzione-
 -Tranquillo Choji, è una missione semplice,
   non mi succederà nulla-
 -Nessuna missione è semplice, ricordi? Asuma 
  sensei lo diceva sempre.
 -Sì me lo ricordo anch'io cosa credi?! Non preoccuparti,
  tornerò per l'ora di cena. Shikamaru?
 -Sì?-
 -Ricordati che mi devi una ciotola di ramen!-
-Sì lo so, seccatura. Quando tornerai te la pagherò-


Un filo di fumo si alzò pigramente, perdendosi nel cielo nero della sera. Shikamaru sbuffò di nuovo, stringendo con la mano libera la ringhiera su cui era appoggiato.  Choji gli aveva portato un caffè un'ora prima, in silenzio, ed era rientrato in ospedale pochi minuti dopo, non appena si era accorto che le urla provenienti dall'interno appartenevano ad Inoichi. Shikamaru lo guardò allontanarsi, chiedendosi come Choji fosse in grado di mettere sempre da parte le sue emozioni quando si trattava di aiutare gli altri. Lui invece era solo capace di nascondere tutto dietro una maschera di menefreghismo ed apatia, e veniva corroso dall'interno dalle sue stesse emozioni. Non riusciva a togliersi quella dannata scena dalla mente, per quanto si sforzasse di pensare ad altro l'immagine di una Ino sporca di sangue e fango, priva di sensi, portata in spalla da una Sakura che gridava e piangeva continuava a tormentarlo.
Perchè Ino? Perchè devi sempre proteggere chiunque anche a costo della tua vita?


"Avevamo appena attraversato il confine,
 eravamo stanche e abbiamo abbassato la
guardia. Ci hanno attaccate all'improvviso e Ino...
l'ha fatto di nuovo, mi ha protetta di nuovo!
Mi dispiace ragazzi, mi dispiace!"


-Ti ho trovato finalmente- una voce femminile lo riscosse dal suo stato di trance. Riconobbe subito la persona che aveva parlato, si girò lentamente e puntò il suo sguardo atono (vuoto) sulla kunoichi che si trovava di fronte a lui.
-Ciao anche a te, Temari. Cosa ci fai a Konoha?-la ragazza in questione lo guardò leggermente stizzita prima di fare qualche passo avanti.
-Dovevamo vederci oggi, ricordi? Sono stata ad aspettarti per quasi due ore-gli disse quasi ringhiando, ma Shikamaru nemmeno se ne accorse. Lo aveva completamente dimenticato, ma non voleva dirglielo.
-Ti chiedo scusa però ci sono state delle...complicazioni-il suo sguardo si concentrò sul pavimento grigio del balcone ospedaliero, incapace di guardarla in faccia.
-So cosa è successo, me l'ha detto la Hyuga; avevo deciso di andare a casa tua e l'ho vista correre in lacrime. Capendo che doveva essere successo qualcosa di brutto, e che il tuo ritardo ne era una conseguenza, l'ho fermata e mi ha raccontato tutto, pare che la tua biondina sia molto amata in questo villaggio. Quasi metà Konoha è qui dentro con la testa immersa in un fazzoletto. L'ho sempre detto che siete gente troppo morbida, soprattutto le vostre kunoichi.- la sua voce era piena di sarcasmo, e Shikamaru sospirò. Temari non aveva mai sopportato Ino, non importava quante volte lui le avesse detto che non c'era mai stato niente di sentimentale tra loro, lei sembrava non volerlo ascoltare. Da quando si erano fidanzati aveva sempre mostrato un forte astio nei confronti di Ino, sebbene quest'ultima avesse sempre tentato di essere gentile con lei.
"Quella lì è una vipera ma ti rende felice, per ciò non voglio scatenare una lite. E un pò la capisco, anche io sarei gelosa se il mio ragazzo avesse un rapporto come il nostro con un'altra donna" Ino era vendicativa, dispettosa e seccante però teneva molto a lui, e Shikamaru lo sapeva bene.
-Come sta?-chiese Temari, stanca del silenzio del moro. Il ragazzo tremò leggermente prima di rispondere, lo sguardo ancora concentrato sul pavimento.
-Ha varie lesioni superficiali, ed è stata colpita allo stomaco e al fegato, due punti vitali..-

"Asuma era stato colpIto a quattro punti vitali"

 -...e quando è arrivata respirava a fatica. Sakura era con lei, ha cercato di guarirla ma quando si è accorta che non era in grado di farcela da sola l'ha presa e l'ha portata qui. Fortunatamente erano vicine...-

"Ino aveva tentato di salvare Asuma allo stesso modo.
 Ma non c'era riuscita, non poteva fare nulla"

-...sono certo che se la caverà-

"Asuma era morto"


Un silenzio carico di tensione cadde tra i due, l'unico suono che si udiva era il continuo chiacchiericcio proveniente dall'ospedale. Shikamaru continuava a fumare pigramente, la mente persa nei suoi pensieri. Doveva offrirle una ciotola di ramen; una volta uscita dall'ospedale lo avrebbe fatto. Lei, lui e Choji sarebbero andati a cena insieme, come facevano sempre almeno una volta a settimana. Ino avrebbe scelto il solito tavolo da quattro e sulla sedia vuota alla sua sinistra avrebbe messo un piccolo mazzetto di Nontiscordardime. Avrebbero mangiato e riso insieme delle buffonate di Choji, sarebbero andati al lago ad osservare il cielo per poi tornare a casa con la promessa che la mattina dopo si sarebbero visti per fare un pò di allenamento e perfezionare il loro gioco di squadra. Sì, sarebbe andata così.
-E se lei morisse?-chiese Temari a bruciapelo, e Shikamaru senti una stretta al petto. Le immagini che si era costruito prima si infransero lasciando un enorme buco nero. Alzò la testa lentamente, la sua espressione apatica sostituita da puro sgomento.
-Cosa?-sussurrò, per un attimo gli parve di aver perso la voce. Quella domanda lo aveva scosso talmente tanto che la sua maschera di indifferenza era stata distrutta, fatta a pezzi .
-Non sei un bambino e hai già visto un tuo amico morire. Potrebbe essere una possibilità, se lei morisse tu cosa faresti? Ti deprimeresti di nuovo come quando se ne andò il tuo sensei o andresti avanti?-non lo aveva detto con cattiveria, non odiava Ino cosI tanto da volerla morta. Temari era fatta così, schietta e insensibile, e a lui era sempre piaciuto questo suo carattere forte.
Ma non ora.
Non cercava abbracci o parole di conforto. Ma non voleva sentire nemmeno quelle parole.
Ino non sarebbe morta.
Non poteva morire.
Non poteva abbandonarlo anche lei.
-Allora?-insistette Temari prima di indietreggiare all'improvviso, spaventata dallo sguardo cupo di Shikamaru.
-Lei. Non. Morirà-c'era rabbia nelle sue parole e respirava faticosamente. Le mani erano strette a pugno e la sigaretta era caduta a terra ancora accesa. 
-S-Shikamaru, io non volevo insinuare che..-tentò di dire Temari, ma il moro non la lasciò finire.
-Non mi importa cosa intendevi con quelle parole, non mi importa se la odi e sei gelosa di un rapporto che esiste solo nella tua immaginazione, non mi importa di niente. Se sei qui per dire cattiverie allora vattene-soffiò, lasciando Temari sgomenta e incapace di ribattere mentre le parole dette dal suo fidanzato le ronzavano nella mente trasformando il suo stupore in collera. Indietreggiò ancora per sicurezza prima di parlare di nuovo, velenosamente.
-Sono realista, mio caro. Ti sei forse dimenticato  che noi ninja rischiamo continuamente la vita? Per quanto tu desideri che ce la faccia non è detto che andrà così, devi accettare il fatto che potrebbe morire e se pensi che io farei salti di gioia se accadesse sei un completo idiota! Non la sopporto, è vero, e non mi piace il vostro rapporto ma so quanto tu soffriresti senza di lei-
-Io morirei senza di lei!-gridò Shikamaru talmente forte da farla sobbalzare. Lui non urlava, rimaneva sempre in disparte e risolveva qualunque problema con calma e tranquillità-Se dovesse succedere qualcosa a lei o a Choji non sarei più in grado di andare avanti. Ecco perché non voglio nemmeno pensare alla sua morte!-
-Quindi...-sussurrò Temari cercando inutilmente di mantenere un'espressione fredda e composta-sebbene io ti starei vicino, ti sentiresti comunque morto senza Ino?-Shikamaru a quelle parole la guardò come se fosse una pazza.
-Temari, non dirmi che hai iniziato questo discorso, mettendo in ballo l'incerta sopravvivenza di Ino, perchè volevi sapere a chi tenessi di più?-lei aprì leggermente la bocca ma non disse nulla e abbassò lo sguardo. Non voleva leggere il disprezzo nei suoi occhi. Shikamaru non capiva, non era mai stato in grado di capire i suoi sentimenti. Lei lo amava immensamente, non aveva mai provato una sensazione così forte per qualcuno ma...il modo in cui guardava Ino non gli piaceva. E sebbene più di una volta entrambi le avessero spiegato la situazione lei continuava a non sopportare tutto questo. Voleva che Shikamaru guardasse solo lei in quel modo, che fosse lei la sua ancora dI salvezza, che fosse lei la sua unica migliore amica; avrebbe fatto di tutto per lui ma sapeva che non sarebbe mai riuscita ad essere l'unica donna nel suo cuore, e sebbene la sua reazione fosse esagerata e infantile non poteva acettarlo. Lo voleva per se, non voleva condividerlo con nessun'altra. Soprattutto se "l'altra" era un'avvenente bionda con atteggiamenti civettuoli.
-Non pensavo fossi così, ti ritenvo diversa da tutte le altre-le disse Shikamaru che aveva capito tutto dal suo silenzio-forte, matura, scaltra. Se ho deciso di avere una storia con te è proprio per tutte queste ragioni, eppure non pensavo che ti saresti rivelata una donna così possessiva-
Temari alzò di scatto la testa, guardandolo negli occhi color pece e un silenzio carico di tensione cadde nuovamente tra loro. La rabbia dentro di lei cresceva sempre di più, come poteva definire il suo amore possessione? Come aveva osato? Come non poteva capire i suoi sentimenti?
-Tu...-ringhio, ma un forte grido alle sue spalle la interruppe.
-Shikamaru! Ce l'ha fatta, ce l'ha fatta!- un Choji sorridente e con gli occhi lucidi fece la sua comparsa, troppo felice e sollevato per rendersi conto del dramma in corso su quel balcone-E si sta svegliando-aggiunse con un leggero singhiozzo.
Temari non fece in tempo a voltarsi di nuovo verso il moro che Shikamaru si stava già dirigendo quasi di corsa dall'amico. Stava andando via, e non avevano ancora finito di parlare. Non poteva permetterglielo. Non poteva.
-Scegli!-gridò all'improvviso senza nemmeno pensarci un momento, gli occhi che stavano diventando lucidi. Non ce la faceva più, quella storia la stava corrodendo dentro. Troppe notti in bianco passate a riflettere, a chiedersi se lui la volesse più di Ino. Se lui la amasse più di Ino.
Shikamaru si fermò senza voltarsi.
-Cosa?-chiese, e al suono della sua voce il cuore di Temari si incrinò. Era carica dI gioia, non lo aveva mai sentito parlare così neppure quando anni fa al posto di Ino c'era Choji. Il suo migliore amico. 
"Non farlo scegliere" le disse una voce nella sua testa. La sua coscienza? Forse, ma Temari non poteva più tirarsi indietro ormai. Lo aveva fatto troppe volte.
-Me o lei-lo vide irrigidirsi e subito si sentì in colpa. Come poteva fargli una cosa simile? Perchè?

                                                                                          "Perché devo sapere se sono l'unica"

-Temari-disse con una dolcezza che non pensava uno come lui possedesse. Si voltò, il suo sguardo era talmente triste che faceva male guardarlo-Tu sai quello che provo per te, sei la donna perfetta con cui potrei avere una famiglia. Ti amo più di quanto credi, ma...-fece una piccola pausa, alzando gli occhi al cielo, un sorriso triste si fece strada sul suo volto-...anche se sarà difficile e doloroso, anche se immaginerò sempre una vita con te, anche se sarò insoddisfatto con un'altra donna, so che potrò innamorarmi di nuovo un giorno. Non alla stessa maniera, ma ci riuscirò. Non posso dire lo stesso di Ino. Lei non è solo la mia migliore amica, è una sorella. Abbiamo condiviso gioie e dolori, senza di lei io sarei perso. E l'affetto che provo nei suoi confronti è insostituibile, non ci rinuncerò mai. Mi spiace Tem, davvero. Non vorrei farlo, non sai quanto mi fa male ma se starai meglio così allora va bene. Scelgo lei-
Il tempo sembrò fermarsi. Il vento non le agitava più i capelli, non sentiva più freddo. Non sentiva nemmeno le lacrime che avevano iniziato a scenderle dagli occhi fino a raggiungere il mento. Temari osservò soltanto Shikamaru voltarsi e correre lontano da lei, verso Choji.
No.
Verso Ino.
E solo in quel momento si accorse di quanto fosse stata egoista per averlo costretto a fare una scelta del genere.
E quanto fosse stata stupida a proporre una cosa simile perchè, se non si fosse fatta guidare dalla gelosia e da un amore cieco, avrebbe capito tutto fin dall'inizio e non avrebbe distutto il loro bellissimo rapporto.
Una sorella.
Ino è sua sorella, e non c'è amore al mondo che possa essere più forte.

***

Era seduta sul letto, bianca quasi come il lenzuolo, ma sorrideva. E i suoi occhi erano aperti, vispi e luminosi.
Vivi.
Stava osservando Sakura, seduta su una sedia accanto a lei, che singhiozzava e borbottava parole che solo Ino poteva sentie. Le stava sussurando anche lei qualcosa, accarezzandole i capelli rosa, e quella scena era così privata da far sentire Shikamaru in imbarazzo.
All'improvviso i suoi occhi si spostarono da Sakura a lui e Choji. Il suo viso si illuminò, e se Shikamaru fosse stato un poco più incline a mostrare i suoi sentimenti sarebbe scoppiato a piangere. Lo fece Choji al suo posto che, urlando tra le lacrime il nome della bionda, si lanciò verso di lei per poi essere prontamente bloccato da Sakura.
-Fermo! È appena uscita dalla sala operatoria, se le dai uno dei soliti abbracci spacca-ossa ce la dobbiamo rimandare di corsa-disse, non riuscendo a mascherare la sua ilarità. Era stata in pena anche lei, forse più di tutti lì dentro.
-Hai ragione...sigh...è che sono così felice...sob...che stia bene!- esclamò Choji tra le lacrime.
-Sì sì lo so. Vado ad avvertire Inoichi che può vederla, rimanete voi con lei. Torno subito Ino- disse Sakura rivolgendo all'amica un enorme sorriso.
-Va bene fronte- quanto era flebile la sua voce, se ShIkamaru non fosse stato nella stanza non avrebbe mai creuto fosse sua.
-Ino, ci hai fatto preoccupare tantissimo- borbottò Choji sedendosi sulla sedia dove prima si trovava Sakura.
-Scusa Choji, avrei dovuto seguire meglio i consiglio di quel brontolone di Asuma-disse con un leggero sorriso stringendo l'enorme mano di Choji.
-Shika-sentendosi chiamare il ragazzo alzò lo sguardo dalle loro mani intrecciate e la guardò. Gli sorrise, facendogli cenno di avvicinarsi. Avanzò lentamente, come se avesse paura di farle male, e si guardò intorno. Non c'erano altre sedie
-Ehi, genio, sei rimasto imbambolato? Puoi sederti sul letto, ecco sposto le gambe. Oppure puoi metterti sulle ginocchIa di Choji-era bianca come un cencio e debole quanto una formica, eppure era ancora capace di prenderlo in giro.
-Tzè, sei una gran seccatura lo sai?- si sedette sul letto e non fece in tempo a dire altro che Ino gli prese delicatamente la mano, la testa bassa e gli occhi nascosti dai capelli. Avvicinò la sua mano e quella di Choji alla sua fronte, appoggiandosi ad esse.
-Perdonatemi-sussurrò con voce rotta-Sono un'idiota, io volevo salvare Sakura, non volevo vederla morire senza poter fare nulla come...-la sua voce fu rotta da un forte singhiozzo che scosse tutto il suo piccolo corpo-come è successo con Asuma sensei. Ma non ho pensato nemmeno un momento a voi che sareste rimasti, al dolore che avreste provato. È chi resta che soffre, lo so così bene. Scusate, non lo farò più- la sua voce fu rotta da un altro singhiozzo e sia Shikamaru che Choji sentirono le sue lacrime silenziose bagnare le loro mani. Con la stessa delicatezza che si userebbe per prendere un bambino appena nato, si avvicinarono e la strinsero tra le loro braccia, poco prima che i suoi singhiozzi si trasformassero in un pianto disperato. Nessuno dei due aveva mai immaginato che si sentisse responsabile della morte del suo maestro. Ma sarebbe servito qualcosa dirle che non era così? Che nemmeno Tsunade in persona sarebbe riuscita a salvarlo? No, e lo sapevano entrambi. Per questo rimasero zitti, stringendola e accarezzandole la testa. L'importante è che lei sapesse che loro erano lì, avrebbero fatto di tutto per non lasciarla e che erano pronti ad afferrarla se quel suo enorme peso l'avesse fatta vacillare. Loro erano lì. E, consapevole di ciò, Shikamaru pianse senza vergogna, lasciò che tutte le lacrime trattenute fino a quel momento sgorgassero libere. Pianse per la paura che aveva avuto di perderla, per la tensione accumulata, per la sua relazione finita. E poi pianse dalla gioia, perché lei era lì, era viva, non lo aveva lasciato come Asuma.
-Quando uscirai-disse con voce roca-andremo a mangiare ramen, devo offrirti una ciotola, rIcordi?-la sentì ridacchiare. Si mosse quel tanto che bastava per guardarlo in faccia e gli regalò uno dei suoi meravigliosi sorrisi che ebbero il potere di scaldargli il cuore.
-Ovvio-gli rispose ridacchiando e, guardandola negli occhi, Shikamaru fu certo di aver fatto la scelta giusta.

***

Ci avrò messo quattro ore più o meno? Spero che vi sia piaciuta e ne sia valsa la pena. Scusate se per caso è scomoda da leggere ma sto usando un tablet ed è una faticaccia (io e la tecnologia non andiamo d'accordo)
E mi scuso anche per come ho trattato Temari, sono stata troppo pesante XD
Però sappiate che non ho voluto renderla crudele perché la odio o la disprezzo o altro. Dovevo inserirla in un contesto in cui Shikamaru avesse dovuto scegliere tra lei e Ino e non mi è venuto in mente qualcosa di meglio.
Coooomunque ho finito di rompervi, fatemi sapere cosa ne pensate e alla prossima!









 
  
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