24/09/2014
0 recensioniFinn prese un profondo respiro.
“Sono transgender”
Puck lo guardò, un espressione di leggera confusione sul viso.
“intendi che vuoi essere una donna?”
Finn fece un sorriso a metà.
“No… io…” Finn fece una pausa registrando la faccia di Puck che mostrava sollievo, poi disgusto e poi confusione di nuovo.
“che cazzo vuol dire, amico .. che significa?”
Finn scosse la testa. Era meglio continuare oramai, il danno era fatto.
“sono nato donna, ma sono un ragazzo. Vivo come un ragazzo da quando avevo sette anni, da quando ho iniziato la scuola qui a Lima, da quando ci
conosciamo noi.”
“…che CAZZO?”
Puck lo stava fissando a bocca aperta, i pugni tesi per riflesso sui fianchi, la vena sulla sua fronte che si gonfiava ogni volta che si arrabbiava.
“amico, non cambia nulla! Sono sempre io, lo stesso di prima” Finn cercò di spiegargli.
“cosa vuol dire non cambia nulla! ? certo che cambia! Ho appena scoperto che il ragazzo a cui dicevo tutti i miei segreti da quando ero un ragazzino è una fottuta ragazza e tu mi dici che non cambia nulla?”
“non sono una ragazza! È quello che sto cercando di spiegarti, sono un ragazzo!” A Finn sembrava di implorare.
“hai una figa li in mezzo?” Puck indico al cavallo dei pantaloni di Finn, la sua faccia storta in un ghigno.
Finn abbassò gli occhi, sentendo la faccia arrossire. Non si aspettava questo. Pensava che Puck sarebbe stato sorpreso, scioccato, confuso, ma non questo…
“Si. Hai la figa; sei una ragazza. Che cosa hai fatto con le tette, huh? Le hai nascoste sotto le ascelle?”
“Puck… fermo… come puoi…”
“come posso IO? Come posso IO? Tu sei quello che ha mentito per tutto questo tempo! Pensavo che fossi un normale ragazzo e ora decidi di dirmi che il mio migliore amico è una specie di stramboide?”
“Puck non lo sono!”
Puck barcollò all'indietro, come se fosse stato spinto, l'odio e la rabbia che solcavano la fronte.
Finn senti un groppo in gola, e le lacrime che cercavano di uscire agli angoli degli occhi.
“Puck… io non…”
“stammi lontano, Finn … o chiunque tu sia! Fottiti dalla mia via! Io non ti conosco. Non ti ho mai conosciuto…”
Si girò con un rantolo soffocato, le sue Nike stridevano sulle piastrelle mentre irrumpeva alla cieca attraverso il gruppo di studenti diretti verso gli armadietti.
Kurt si staccò dal gruppo appena vide Finn in piedi stordito, scosso nel mezzo del corridoio, fissando la schiena di Puck che si allontana
rapidamente.
“Finn… Finn…? Che è successo? Cos’hai?” Kurt posò una mano sulla spalla del ragazzo e guardò preoccupato il volto sgualcito del fratello.
“io- Io gli e l’ho detto” Finn mormorò, le sue sopracciglia che cadevano.
“oh Dio…” Il cuore di Kurt mancò un battito e chiuse gli occhi.
Le cose erano appena peggiorate.
“Sono transgender”
Puck lo guardò, un espressione di leggera confusione sul viso.
“intendi che vuoi essere una donna?”
Finn fece un sorriso a metà.
“No… io…” Finn fece una pausa registrando la faccia di Puck che mostrava sollievo, poi disgusto e poi confusione di nuovo.
“che cazzo vuol dire, amico .. che significa?”
Finn scosse la testa. Era meglio continuare oramai, il danno era fatto.
“sono nato donna, ma sono un ragazzo. Vivo come un ragazzo da quando avevo sette anni, da quando ho iniziato la scuola qui a Lima, da quando ci
conosciamo noi.”
“…che CAZZO?”
Puck lo stava fissando a bocca aperta, i pugni tesi per riflesso sui fianchi, la vena sulla sua fronte che si gonfiava ogni volta che si arrabbiava.
“amico, non cambia nulla! Sono sempre io, lo stesso di prima” Finn cercò di spiegargli.
“cosa vuol dire non cambia nulla! ? certo che cambia! Ho appena scoperto che il ragazzo a cui dicevo tutti i miei segreti da quando ero un ragazzino è una fottuta ragazza e tu mi dici che non cambia nulla?”
“non sono una ragazza! È quello che sto cercando di spiegarti, sono un ragazzo!” A Finn sembrava di implorare.
“hai una figa li in mezzo?” Puck indico al cavallo dei pantaloni di Finn, la sua faccia storta in un ghigno.
Finn abbassò gli occhi, sentendo la faccia arrossire. Non si aspettava questo. Pensava che Puck sarebbe stato sorpreso, scioccato, confuso, ma non questo…
“Si. Hai la figa; sei una ragazza. Che cosa hai fatto con le tette, huh? Le hai nascoste sotto le ascelle?”
“Puck… fermo… come puoi…”
“come posso IO? Come posso IO? Tu sei quello che ha mentito per tutto questo tempo! Pensavo che fossi un normale ragazzo e ora decidi di dirmi che il mio migliore amico è una specie di stramboide?”
“Puck non lo sono!”
Puck barcollò all'indietro, come se fosse stato spinto, l'odio e la rabbia che solcavano la fronte.
Finn senti un groppo in gola, e le lacrime che cercavano di uscire agli angoli degli occhi.
“Puck… io non…”
“stammi lontano, Finn … o chiunque tu sia! Fottiti dalla mia via! Io non ti conosco. Non ti ho mai conosciuto…”
Si girò con un rantolo soffocato, le sue Nike stridevano sulle piastrelle mentre irrumpeva alla cieca attraverso il gruppo di studenti diretti verso gli armadietti.
Kurt si staccò dal gruppo appena vide Finn in piedi stordito, scosso nel mezzo del corridoio, fissando la schiena di Puck che si allontana
rapidamente.
“Finn… Finn…? Che è successo? Cos’hai?” Kurt posò una mano sulla spalla del ragazzo e guardò preoccupato il volto sgualcito del fratello.
“io- Io gli e l’ho detto” Finn mormorò, le sue sopracciglia che cadevano.
“oh Dio…” Il cuore di Kurt mancò un battito e chiuse gli occhi.
Le cose erano appena peggiorate.