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Autore: ArtemisBlythe    25/09/2014    0 recensioni
Originariamente postato sul LJ Glee Genderplay come Fill per un prompt per il Glee Trans One Sentence Prompt Meme.
Il titolo spiega da se l'argomento della storia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Finn prese un altro sorso dalla bottiglia, assaporando il freddo, liquido amaro che frizzava sulla sua lingua. Ancora non amava il sapore della birra ma
gli dava la giusta attitudine e dopo averne bevuta un po’ non aveva più problemi a parlare con Kurt.

Appoggiò la bottiglia casualmente sul ginocchio e guardò Kurt.

“Quindi, andiamo, Finn. A cosa devo il dubbio onore di essere invitato a trascorrere la serata con te?”

Merda. Il ragazzo utilizza sempre troppe parole. Quando arrivò alla fine della frase di Kurt, Finn aveva dimenticato l’inizio.

“Uh. Ti volevo parlare riguardo ad una cosa” inizio Finn goffamente.

Kurt bevve lentamente dal suo Earl Grey* “ vai avanti”

“uh… um… solo tipo… come ci si sente ad essere… lo sai… come te… come .. lo sai … con i ragazzi..?”

Oh grande, bel modo di esprimersi, Finn.

“Che?” Kurt era riuscito a non strozzarsi con il tè ma la domanda di Finn lo aveva preso di sorpresa.

Finn aprì la bocca e lasciò uscire le parole. Così com’erano.

“voglio sapere come ci si sente ad essere … um Gay. Perché… io sono…io… ci sono delle cose .. io a volte…”

Non riusciva a metterlo a parole.

Kurt sentì il battito cardiaco accelerare. Finn stava dicendo quello che credeva lui?

“pensi di essere gay, Finn?”

“No! Be, no… ma… è strano. Ho volte ho queste sensazioni…” Finn si mosse scomodamente sulla sedia. Com era questo sentimento? Prese un altro sorso di birra e osservò la bottiglia, tracciando cerchi con il pollice.

“tipo, sono un ragazzo e mi piacciono le ragazze quindi non sono gay. Ma a volte non mi sento come un ragazzo e voglio… non so.. fare cose da
ragazza e stare con te durante i pigiama party e avere qualcuno che mi faccia le unghie e i capelli e altre volte non vorrei essere nulla e vorrei che le persone smettessero di chiamarmi “bellimbusto” ma non chiamarmi nemmeno “ragazza” e sarebbe davvero forte coccolarsi come fai con Mercedes ma senza farlo significare nulla e…”

E improvvisamente si rese conto di ciò che stava dicendo e si interruppe brutalmente, arrossendo e non guadando in alto.

Kurt prese un respiro e si calmò sulle sue McQueens di velluto. Prima in modo sbagliato, poi in modo corretto.

“Quindi… Ti piacciono le ragazze? Non vuoi baciare ragazzi?” Finn scosse la testa con veemenza.

“a volte stai bene nel fare cose da ragazzo, essere un ragazzo, uscire con quelli del football, fare commenti sessisti e giocare ad Halo?” Finn annuì, ghignante. “ ma a volte vuoi fare cose da ragazza, fare pigiama party e sistemarti i capelli e le unghie e..”

“e coccolarsi… i ragazzi non si coccolano mai”

“e coccolarsi. Ma a volte non vuoi essere ne un ragazzo ne una ragazza?”

Finn lo guardò, con un raggiante sorriso sul volto.

“Si! Esatto! È strano?”

Kurt lo fissò con un lungo, sguardo simpatico.

“No, non credo che è strano.”

“Allora, che cosa vuol dire, Kurt? Che cosa fa di me?” Finn si sporse in avanti, con entusiasmo.

Kurt mantenne il contatto visivo mentre ripuliva la tazza di tè, riponendo la tazza vuota sul tavolo con estrema cura.  Poi incrociò le mani sul grembo e alzo il mento leggermente, alzando gli occhi verso un angolo del soffitto prima di guardare Finn negli occhi:
 
“questo, Finn, ti rende umano.”
 
 
   
 
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