Anime & Manga > Appleseed
Ricorda la storia  |      
Autore: _Briareos_    26/09/2014    0 recensioni
Piccolo spaccato di quello che potrebbe essere accaduto prima che Briareos e Deunan decidevano di lavorare per Due Corna nel film Alpha. Ho in mente di mettere altre fic anche come continuazione, oltre le altre mie fic attualmente in corso.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una mano distante …In un anno non precisato, scoppiarono simultaneamente decine di conflitti in tutto il mondo, dando inizio ad una colossale guerra mondiale…tutte le informazioni andarono perse ed il mondo cadde nel caos….varie potenze presero a sorgere così al posto  delle nazioni di una volta…


Nel 22 ° secolo, dove una guerra mondiale non nucleare ha lasciato il pianeta desolato e distrutto, i governi erano caduti e le poche città  rimasero a lottare quotidianamente per la sopravvivenza in balia di  chiunque, alcune finendo solo come le piramidi nel deserto. La popolazione mondiale fu decimata e coloro che tentavano di sopravvivere, si dividevano in varie categorie. I militari erano chi riuscivano a unirsi alle forze governative che tentavano di sopprimere coloro che vi si opponevano, i mercenari che in base a interessi  vari si univano a gruppi dei tipi più disparati, civili che cercavano rifugio dove capitava sperando nella buona sorte e persone che per non veder finire l'era della distruzione, volevano fare qualcosa con le loro mani.

Un tempo, forse contagiato dall'euntusiamo di vita di Deunan, Briareos voleva cambiare le cose. Ma come poteva, che da solo non era riuscito a evitare quell'incidente che gli procurò un lieve coma, la perdita per via chirugica degli arti che non erano già stati recisi dall'esplosione e un corpo che lo rendeva imponente e tutto fuorchè umano?. Un incidente che aveva cambiato per sempre molte cose nella testa e nella vita del ragazzo, che gli fecero comprendere maggiormente il significato del contetto vero del 'vivere'.

Eppure, dopo che erano scappati insieme dalla base gestita da Kirl, avevano lottato prima in Polizia trovando un muro tra il governo e il vero che accadeva fuori le zone da esso gestita e poi nel mondo vero e proprio, dove si trovarono a sgomitare con tutto e tutti per andare avanti, le cose stavano per andare al peggio ogni giorno che passava nonostante non vedevano la vecchia vita un rimpianto. Non era il loro sogno, il loro paradiso ma era pur sempre un'esistenza  difficile. COme in quell'autuno del 2125, 658 km prima di New York.

"QUanto manca...."

"più di 600 chilometri bimba..."

":...."

"tranquilla, ce la faremo..."

"Credi mai che noi...stiamo sbagliando tutto?"

"Anche se siamo in difficoltà, non siamo certo i tipi da piangere in un angolo..."
ridendo

"Si ma...non dicevo questo! Siamo in un buco in mezzo al niente, nella periferia del mai, nel gran ducato del nulla.."

"Qui passano solo per arrivare nelle grandi città, sperando di raggiungere un posto dove trovare un pizzico di vita..."

"Non lo so per questi che passano, ma noi siamo quasi senza viveri, senza acqua, vestiti sporchi, non vediamo nessuno da giorni e chissà che altro..."

"Lo so, abbiamo dovuto razionare all'osso...mi spiace bimba! Non siamo riusciti a trovare niente..."

"Ho fame, cioè davvero fame..non mangiamo per davvero da una settimana...forse? non me la prendo con nessuno tin-man, è che qui non cè niente...ovunque non cè niente..."

"Mi spiace, avrei voluto che quel cibo non fosse avariato..."

"Fa niente, i crampi per la fame non sono un problema, e anche la caviglia è solo un disagio passeggero però insieme non sono il massimo.."
ridacchiando tristemente.

"Hai ancora quei lividi?"

Deunan alzò la testa verso il compagno, non sapendo se mentire o meno. Lui si avvicinò e alzandole la maglietta, le controllò la schiena dove aveva sbattuto cadendo per la storta. Invece di uno, trovò tre ematomi evidenti sul lato destro e, ricoprendola, le regalò un bacio sulla nuca dicendole di non nascondergli nulla. Poi si voltò a guardare la cittadina per decidere che fare.

"Tranquillo...non stare preoccupato."
sorridendogli posando la fronte sul petto.

Briareos si voltò indietro. Il niente era dietro, il nulla davanti. Si avviò di alcuni passi e udì un gemito. La compagna camminava malamente ed era  parecchio stanca, piegata su se stessa  e con il fiatone a ogni passo. Lo zaino sembrava premerle sulla schiena in avanti, i capelli incollati alla fronte dal sudore le davano un aspetto dolorante esaltato dall'aspetto emaciato della pelle. Lo zoppicare la facevano incedere in continuazione.  Il cyborg rimase ad aspettarla alcuni minuti, stando attento intorno a sè.

"Deunan, ti fa male?"

"No...!"

"Se ti fa male non puoi sforzarlo..."

Deunan si fermò qualche istante, osservò davanti a se mettendo una mano davanti gli occhi a proteggerli dal sole. Il fiatone era la cosa più rumorosa del paesaggio intorno a loro. Dopo aver ripreso fiato, la ragazza iniziò a incamminarsi affiancando il cyborg, finchè quasi non inciampò, presa al volo a un braccio dal compagno. Briareos, nonostante le lamentele della compagna, la prese in braccio e si avviò verso una pietra poco distante, facendola sedere. Si mise in ginocchio e prese la caviglia destra di Deunan, controllandola. Palpandola, Deunan prese a pretestare per il dolore, chiedendogli di fermarsi.

"Ti ho sempre detto di non fare di testa tua...quel drone ti poteva far fuori, ringrazia che ti sei solo storta la caviglia!"

"Andava tutto bene finchè non ne è saltato uno vicino, oltre quello dietro di me..."

"Ad ogni modo, non puoi andare avanti così...preferisco steccartela."

"NO! Non posso più muovermi se me la blocchi..."

"Te lo infiammi...."

"Mi basta un pò di riposo..."

Briareos sbuffò, si alzò pulendosi i pantaloni dalla polvere e sporcizia e osservò tutto intorno a sè. Ruderi in legno e pietra, sembravano mostrare costruzioni di molti anni fa, con mura e giardini. Forse qualche casa in periferia, pensò. Deunan prese lo zaino, controllando dentro alla ricerca di qualcosa. Preparò una bottiglia d'acqua e delle bende, trangugiando qualche sorso dalla prima. Tolte le scarpe e il calzino, si fasciò il piede e la caviglia, poi rimessa la scarpa guardò davanti a lei. Il caldo, l'afa nel vento secco, il sole a picchiare sulle loro teste e per giunta la slogatura. La ragazza sospirò, cercando di non pensare al dolore e poi si voltò verso il suo compagno avvertendo pure i morsi della fame.

"Dove siamo?"

"Il vecchio e arrugginito cartello divelto di prima diceva 'Benvenuti ad Andover'....città della felicità...ci crederesti?"

"Proprio no..."

"COme ti senti..."

Deunan non rispose, continuò a fissarsi la caviglia. Briareos osservò con lo zoom la cittadina poco distante e chiese a Deunan se voleva essere portata a spalla. La ragazza preferì riposare, scegliendo di camminare al suo fianco solo fino  aun punto sicuro. Il cyborg controvoglia, la strinse a se con un braccio sostenendola, trovando edificio in mattoni che un tempo doveva essere un qualche negozio, e entrò dall'enorme buco. Trovarono una stanza con ancora del tetto e non in piena vista e Briareos la fece sedere appoggiata alla parete. Mentre lei si sistemava, lui controllò cosa rimaneva della costruzione, scoprendo che doveva essere una tabaccheria o qualcosa del genere. Ne ebbe conferma quando trovò resti di pacchi di sigarette, accendini rovinati e oggetti per sigari e pipe. QUando controllò il retro, scoprì un mobiletto con un lucchetto nascosto dietro calcinacci e pezzi di mobili rotti. DOpo aver rotto il lucchetto, vi trovò pacchi di sigari, tabacco a sacchetti e accendini di vari tipi.

"Ehi...ho trovato della roba che potremmo scambiare per cibo o altro..."

"Fantastico, la mia caviglia ci porta fortuna..."
in tono sarcastico.

"Dovresti pensare a non affaticarti...vado a controllare più avanti, torno subito..."

"Hai visto qualcosa di interessante?"

Briareos fissò la compagna seduta a terra con le gambe incrociate, con le occhiaie sotto gli occhi e l'aspetto stanco. Le disse di aspettare e uscì, girando con circospezione quelle che un tempo erano le strade fra palazzi divenuti solo a pezzi e disabitati da anni. Passando, notò vecchi ristoranti, cinema, tavole calde, chioschi ormai poco riconoscibili che un tempo erano nel pieno della vita cittadina.  Ripensò a quando da libero professionista, vagava per le città per passatempo o quando aveva un lavoro. ALla vita che popolava quei luoghi e cosa dopo la pazzia umana era rimasto. Un senso di oppressione riempiva il cyborg, ancora di più dopo aver visto una macchina di qualche bambino che l'aveva persa. Si chiese che fine potesse aver fatto quel bambino. Gli venne in mente, senza motivo, una sua discussione con l'amico Gigars sulsuo futuro con Deunan nel mondo devastato. Per Gigars erano in errore a vagare da soli o lavorando per il governo, e gli chiese perchè non stringesse i denti e si occupasse del suo lavoro al fianco di kirl, con casa e cibo sempre a disposizione. Ma ormai Briareos era deciso e Gigars per cercare di dissuaderlo dal fare una stupidaggine peggiore di quella che stava facendo con Deunan, disse come se parlasse tra se come sarebbero stati i suoi figli con la ragazzina dopo alcuni anni. Briareos rispose che non era nei usoi piani futuri, ma che non era difficile immaginarli. Deunan era un quarto africana, lui era un uomo dall'aspetto mediterraneo. NOn ci voleva molto per Briareos, per capire come sarebbe andata. Quel ricordo lo fece sorridere, sopratutto l'immaginarsi i figli con il suo aspetto e il carattere di Deunan.

Quando arrivò davanti al vecchio dipartimento di polizia della città, con la facciata cadente e alcune stanze visibili dall'esterno, decise di aver trovato un buon posto dove cercare. FAcendosi strada fra le macerie, controllò stanze, uffici, celle e ogni luogo potesse essere d'aiuto. NOn trovando nulla. QUando giunse al sotterraneo, sapendo che solitamente era lì che tenevano le armi, fece una macabra scoperta. QUalcuno, era riuscito a serragliarsi là sotto, ma era stato raggiunto trovando la morte. La porta era sfondata e a pezzi, il luogo mezzo distrutto e contò dopo alcuni controlli tre cadaveri ormai scheletrici. Il che significava che erano circa quattro anni là abbandonati. Diede un'occhiata in giro, tutte le teche con le armi erano vuote, scoprì qualche bomba a mano in un cestino sotto delle carte, probabilmente non ispezionato, molti documenti che parlavano della situazione fino al momento della loro morte e cibo ormai più che ammuffito. Un odore acre tra morte e muffa riempiva le narici del cyborg che cercò di far presto per andar via, finchè su una scrivania sopravvissuta meglio di altre, non gli fece trovare una cartella e un chip di memoria. La cartella parlava di informazioni su un gruppo terroristico cyborg che infestava l'area e di uno di loro, il capo che si stava recando a new York con l'intenzione di divenirne il signorotto. Si contavano trenta cyborg ma non era noto altro. Si affermava con note a margine, che il chip di memoria conteneva informazioni e foto che dovevano essere aggiornati.
Briareos, dopo aver creduto che fosse stato quel cyborg l'autore del massacro, prese il chip e lo inserì nello slot al lato delle orecchie, attendendo il caricamento. Nel momento in cui iniziò a leggere il contenuto, qualcosa comparve davanti i suoi occhi. La figura di un cyborg con grandi corna con anelli e poi altre schede alternati a frasi di avviso di problemi al sistema. Briareos iniziò ad avere mal di testa, il software iniziò a sballare creandogli problemi di mobilità, di carica batteria, inizializzazione e scariche elettriche. Si accasciò riuscendo a togliere il chip, perdendo parecchi minuti per riprendersi, subendo quei problemi senza vederli scomparire.
IN preda a scossoni al programma e con problemi a reggersi in piedi, il cyborg uscì verso la strada scoprendo che tutto il suo sistema era in condizioni critiche e non riusciva, anche cercando con piccoli colpi alla testa, a risistemarlo. Decise di tornare da Deunan, ripercorrendo il tragitto all'inverso con difficoltà, attraversando il buco. La trovò dove l'aveva lasciata,  intenta a mangiare qualcosa avvolto in un tovagliolo. Cercando di non farla preoccupare, si accasciò con la schiena alla parete vicino a lei e rimase fermo a osservarla. La sua immagine appariva sfocata, distorta  e tutte le funzioni del software per riconoscere, catalogare, indicare informazioni salvate e altro non potevano essere gestiti. Si passò una mano sulla testa, cercando di capire come sistemare la questione.

"Bri..."

"Dimmi bimba..."

"Qualcosa non va...?.."

"...come stai..."

"Insomma, secondo l'orario è ora di pranzo. A proposito, prendi..."
porgendogli la sua razione.

"Quanto ci rimane."

"Due scatolette e questa focaccia di due giorni fa...è ancora buona volendo, per fortuna era con il pomodoro e ha sapore...almeno alcuni brontolii svaniranno"
gettando indietro la testa pregando di non soffrire la fame per alcune ore

"Allora no, conservali per te..."
ridandoglielo indietro vedendo le immagini saltare.

"Briareos, prendi e mangia!"
porgendogli la focaccia sbattendo la mano sul braccio sinistro.

"Ne hai bisogno tu...appena starai meglio ce ne andremo..."

"Briareos smettila e mangia...non puoi stare senza cibo..."

"preferisco che sia tu a consumarli"

"Briareos, il fatto che tu sia un cyborg non vuol dire che puoi fare superman. Io se non mangio abbastanza ho comunque la possibilità di reggere perchè il corpo prende dal grasso e i muscoli quello di cui ha bisogno. Ma tu, che hai solo gli organi interni, come fai?  non hai il corpo hecaton che ti somministra cibo. Tu non hai nulla da prendere da nessuna parte...quindi non dire idiozie e mangia..."
buttandoglielo sulle gambe.

Deunan prese un paio di sorsi d'acqua dalla bottiglia, controllò che il compagno consumasse la sua razione e chiuse gli occhi per riposare. Li riaprì quando sentì Briareos mugugnare, trovandolo piegato verso le gambe, tenendosi la testa. Deunan nonostante le richieste di spiegazione, si ritrovò a doversi alzare per avere attenzione.

"Dimmi che ti sucede"

"Non ho nulla Deu, davvero!"

"Non sembra..."

"........"

"Andiamo Bri, se hai qualche problema dimmelo...io devo farlo ma non tu? Hai problemi?"

"...ho problemi con la carica elettrica..."

"NOn capisco..."

"Il programma mi indica dei malfunzionamenti al sistema e alla batteria..."

"Hai problemi al sistema? Da quando..."

"Da poco fa...ho problemi con la visualizzazione, non riesco a regolare la temperatura della pelle, a controllare gli arti e ora ho l'indicazione di batteria in esaurimento..."

"Cosa? Che vuol dire che ti stai scaricando?"

"A quanto pare si...il sistema non riesce a regolare il funzionamento dell'apparato hecaton, e non so dove, cè un uso maggiorato di corrente che di solito circola e viene ricaricata all'infinito. Ora invece...esce e non avviene più il circolo completo...se mi scarico non riuscirò più a muovermi..:"

"Cazzo Briareos, da quanto sei così?"

"...credo mezz'ora...io...ho fatto una cosa e sto iniziando ad avere problemi..."

"Hai fatto cosa...come hai fatto a creare problemi al sistema..."

"Credo che sia crashato...tutte le mie funzioni sono dimezzate...cazzo..."

"Bri..."

"Ho trovato un chip, credevo potesse darmi un aiuto su dove andare e cosa trovare...quando l'ho inserito tutto è andato in tilt..."

"Merda!...puoi camminare? Muoverti da solo?"

"Si...a volte però ho problemi ma spero che passi..."

"E come...io non saprei come sistemarti e siamo a quanto dalla prossima città?"

"...658 chilometri da New York..."

"Perchè New York?"

"Perchè nel rapporto che era con il chip si diceva che New York è ancora viva, come città intendo, e ci sono cyborg...credo che sia necessario andare là per capire qualè il mio problema...forse possono aiutarci ma non credo ci siano altri hecaton..non lo so..."

Deunan osservò, ascoltando, il compagno completamente seduto a terra con le gambe distese, che mentre pèarlava muoveva la testa come se volesse scacciare qualcosa non capiva dove. La voce del cyborg era depressa e alcuni gemiti improvvisi, le fece capire che la situazione era più grave del previsto. Sospirò, lei poteva camminare stringendo i denti, lui affermava di essere in grado di continuare sulla loro strada ma si chiedeva se era così o meno. Si grattò la testa, in preda alla frustrazione. Poi, vedendo il compagno immobile, decise di fare qualcosa.

"Hai detto che il sistema ti indica batteria in esaurimento...quanto è già esaurita?"

"L'indicatore mostra otto parti...ne sono scomparsi due..."

"Quanto tempo ci potremmo impiegare per arrivare..."

"Bè, se andiamo a piedi anche una settimana. IN macchina in base a che velocità, dalle 6 alle 9 ore..."

"Te la senti di andare a cercare una macchina o qualcosa per raggiungerla?"

"Intendi New York? Credi che troveremo qualcosa?"

"NOn ti lascio in queste condizioni e non voglio sapere cosa accade se ti scarichi...almeno sistemiamoci in un posto dove possiamo trovare rifornimenti o altro. Proverò a trovare qualcosa per andarci..:"

"NOn ti faccio fare nulla da sola, mai..."
alzandosi a fatica

"E io non permetto a te di finire male solo per la tua idea di protezione...mi è bastato mio padre..."
portando il braccio destro di lui sulle sue spalle e fissandolo seria.

"Scusa bimba, sono stato un coglione a fare quella cosa senza pensarci..."

"Credevi che ci avrebbe aiutato...ora pensiamo a trovare un modo per trovare chi può sistemarti..."

Briareos fece segno di assenso con la testa, incamminandosi con lei verso la strada. Il sole era alto sopra le loro teste arroventando l'aria, facendoli sentire sperduti nel niente. Deunan osservò il compagno che a tratti mostrava segni di dolore e si strinse a lui, dirigendosi verso il dipartimento di polizia per cercare là intorno un posto dove nascondersi.

"Deunan..."

"Dimmi Bri..."

"...stringerò i denti e troveremo il posto che cerchiamo, te lo prometto..."

"lo so, ce la faremo...tu non aver paura...saremo a New York presto..."
incamminandosi tenendosi l'uno all'altro.

'Lo spero bimba, per noi...' pensò il cyborg controllando la durata della sua batteria e ragionando sulle possibilità di trovare una soluzione al nuovo problema in quel periodo già difficile, in un mondo in devastazione.





   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Appleseed / Vai alla pagina dell'autore: _Briareos_