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Autore: ladyzaphira    26/09/2014    3 recensioni
*Completa*
Universo 2003-2004:
Una bellezza esotica e pericolosa, come un serpente nascosto nella sabbia.
Un amore letale, feroce e passionale.
Lei è la dolcezza nell’amaro, è il piacere nel dolore, è il desiderio nell’ignoto.
Lei è la morbidezza, la calma, l’amore, ma è anche il mistero, la violenza, la lussuria …
Lei è figlia del deserto e della notte. La luna è il suo sole, la sabbia e il deserto i suoi tutori.
Lei è il demone che lo ha ferito, sottomesso, e abbandonato; lei è l’angelo che lo ha cullato, consolato, e amato …
... Lei è la donna che ha conquistato il suo cuore …
Lei è Mayra.
Genere: Angst, Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Black eyes: Mayra's chronicles'
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“E questo è il quanto …” terminò Mayra guardandosi le unghie.
 
Karai d’altro canto le stava lanciando una serie di occhiate omicide.
 
Come si era permessa ad intromettersi?! Che cosa voleva?! Perché di SICURO voleva qualcosa, ne era certa!!
Mayra non faceva mai niente per niente.
 
Nemmeno Leo era riuscito a staccare gli occhi di dosso alla nuova arrivata, seppur per un motivo COMPLETAMENTE diverso. E per quanto si sforzasse di distogliere lo sguardo, semplicemente non ci riusciva.
La guardava sentendosi avvampare, era così bella …
In particolare gli piacevano i suoi occhi, neri, nerissimi!! Sembravano due perle nere e preziose; affascinanti e misteriosi.
 
“In pratica ci state dicendo che quel pazzo di Shredder intende far precipitare un’intera città … !!” sbottò Raph “… Solo per prendere uno stupido fulcro anti-gravitazionale!?”
 
“Esatto!!” esclamò Mayra allegramente, indicandolo col dito come se fosse la conduttrice di un quiz a premi in cui uno dei partecipanti aveva appena azzeccato la risposta.
 
“Non è divertente Mayra!!” la rimproverò aspramente Karai.
 
“Già” concordò Leonardo “Spero solo che con questo vi siate finalmente rese conto …”
 
Karai inarcò un sopracciglio all’uso del plurale.
 
“… che è ora di abbandonare Shredder” terminò l’azzurro.
 
“Noi abbiamo il dovere morale di servirlo” replicò Karai “E lo serviremo per sempre”
 
“Tsk, dovere morale” brontolò Mayra “Quando spari questo tipo di scempiaggini vedi di parlare solo per te, per piacere”
 
“Ma scusa, se non è per dovere morale” cominciò Mikey confuso dall’atteggiamento così non curante dell’altra donna “Perché anche TU stai con Shredder?”
 
“Perché essere sua “Figlia” è divertente” rivelò lei ghignando.
 
“Ti diverte la prospettiva di uccidere migliaia di persone?!” squittì Donnie scioccato.
 
“Non ho detto questo” precisò Mayra con una tranquillità sconvolgente.
Neanche stessero parlando di organizzare un pic-nic!!!
“Mi piace combattere e allo stesso tempo fare la bella vita, tutto qua, e con Shredder posso farlo” spiegò “Tuttavia come la moralista qui presente” fece indicando una sempre più irritata (Per non dire furiosa) Karai “Neanche a me va giù che ci vadano di mezzo persone innocenti”
 
-Se non altro è sincera- pensò cupamente il leader, nonostante non approvasse un ragionamento così egoista, salvo per l’ultima parte fortunatamente.
 
“Ok, d’accordo abbiamo capito” sbuffò Donnie “Ma sentite, anche se decidessimo di aiutarvi come faremmo con il generatore anti-gravitazionale?” continuò “Non lo si può semplicemente spegnere …”
 
“Beh, io credo di avere la possibilità di aiutarvi a risolvere questo piccolo problema tecnico” esclamò ad un tratto una voce metallica proveniente da … niente meno che dal borsone di Donatello?!
 
“Ma cosa …?” fece il genio sorpreso.
 
“Ehi!! Qualcuno ci stava ascoltando” disse Mikey “E sembrava … il professor. Honeycut!!” realizzò.
 
Donnie aprì rapidamente il borsone per trarne fuori il suo piccolo palmare.
“Non è possibile …” mormorò “Ma questo E’ davvero il professor. Honeycut!!”
 
“Buonasera” saluto difatti il loro vecchio amico, da tempo trasformato in una specie programma informatico.
 
“Professore, ma lei è … è vivo?!” disse Raph incredulo.
 
“Non è possibile” sussurrò Leonardo “L’abbiamo vista tutti sacrificarsi per bloccare l’invasione dei Triceraton e della federazione sulla terra”
 
“Oh, dici davvero? Peccato che io non ricordi nulla di tutto questo” raccontò il professore “La mia memoria si ferma al momento in cui Donatello stava cercando di rendere invisibile il mio segnale ai Triceraton; tuttavia devo dedurre che il download di emergenza della mia memoria che avevo programmato in caso di pericolo abbia funzionato alla perfezione”
 
Donnie fissò il suo palmare con gli occhi spalancati.
Ma certo!! Ora era tutto chiaro, tutte quelle chiamate strane (Tipo qualcuno che cercava di mandargli un fax) erano del professore che stava cercando di scaricare la sua memoria nel suo air-drive!!
Geniale, semplicemente geniale.
 
“Professore, lei è davvero un genio” affermò il viola estasiato.
 
“Ti ringrazio” rispose gentilmente l’ex-scienziato “In ogni caso, senza volerlo ho sentito ciò che stava dicendo ehm … signorina …?”
 
“Mayra …” rispose l’interpellata lanciando una breve occhiata a Leonardo.
 
-Allora è così che si chiama- pensò l’azzurro, magnetizzato dagli occhi neri di lei.
 
“Grazie alla mia conoscenza della tecnologia Triceraton, credo di essere in grado di assumere il controllo del fulcro anti-gravitazionale e quindi far scendere LENTAMENTE la città di Pechino sulla terra” terminò il professore.
 
“Davvero?” esultò Michelangelo “Così salverebbe milioni di vite professore, e non immagina nemmeno quanto gliene saremmo grati!!”
 
“Allora posso pensare che ci sia un accordo tra noi?” chiese Karai.
 
Le tartarughe si scambiarono un’occhiata tra loro, dopo di che fu Leo a parlare per tutti “Ok, ma c’è ancora un piccolo problema” sottolineò “Come facciamo a raggiungere Pechino?”
  
Questa volta furono le due sorelle a scambiarsi un’occhiata.
“Lasciate fare a noi” dissero all’unisono.
 
Poche ore dopo, come promesso, le due guerriere avevano preparato ogni cosa, ogni singolo dettaglio della missione era stato studiato alla perfezione.
Non potevano permettere Shredder le pizzicasse, non caso contrario …
 
-Poi chi lo sente più a quello …- pensò Mayra annoiata mentre faceva cenno a degli uomini di Saki (Tecnici per lo poi) di strascinare dentro al dirigibile di Chaplin l’ultima delle quattro casse “Speciali”.
 
“E’ tutto a posto qui, Mayra?” domandò Karai affiancandola.
 
“Liscio come l’olio del mio bagnoschiuma” schernì lei sorridendo.
 
Era tutto pronto.
 
“Cosa c’è dentro quelle casse Karai?”
 
Impiccioni grassoni a parte …
Hun notando tutto quel movimento si era fatto avanti, con l’intenzione di capire che cosa stesse macchinando l’odiosa Karai.
 
 
Nonostante fosse arrivata da poco tempo, Mayra aveva intuito fin da subito che tra quei due non scorresse esattamente buon sangue, sembrava quasi che il biondone fosse geloso del rapporto che aveva sua sorella con papuccio.
Tsk, povero scemo.
 
“E perché hai deciso di partecipare anche tu alla missione?” domandò Hun.
 
Mayra si schiarì rumorosamente la gola “E io?” sibilò lanciando un’occhiata truce all’omone “Faccio parte del paesaggio?”
Se c’era una cosa che Mayra odiava di più al mondo oltre a far del male a degli innocenti, e agli ipocriti moralisti/buonisti tipo sua sorella: Era l’essere ignorata o messa in secondo piano.
 
“Oh, ehm Mayra …” borbottò Hun grattandosi la nuca imbarazzato “Scusa non ti avevo notata”
 
“Scuse accettate” tagliò duramente la bruna “E comunque c’è un motivo se io e Karai siamo qui …”
 
“E sarebbe?” domandò Hun.
 
“… Non sono affari che ti riguardano” cinguettò Mayra avvicinandosi all’uomo “Non ti offendere caro, sono ordini di Shredder e tu NON vuoi avere rogne con Shredder vero?”
 
“N-No, certo che no!!” si affrettò a dire il capo dei dragoni purpurei “Non farei mai niente per contrariare lui o … te” aggiunse con un sorriso ebete sulla faccia.
 
-Che patetico- pensò Mayra –Far innamorare i tipi come lui è fin troppo semplice, tutti uguali-
 
“Bene, allora puoi ritirarti” lo congedò “Vai anche tu, e avvertimi quando raggiungeremo Pechino” aggiunse poi rivolta a Karai.
 
La corvina annuì, seguendo Hun.
 
Una volta rimasta (Finalmente) da sola, Mayra incominciò a girare per le casse, battendo leggermente sul legno.
“Chi sei?” domandò.
 
“Michelangelo” rispose la voce del minore degli Hamato dall’interno.
 
Un’altra cassa.
“Chi sei?”
 
“Raphael, che diavolo c’è?”
 
“Nulla per cui valga la pena farti salire la pressione” replicò Mayra tranquilla, ridacchiando per la risposta burbera.
 
Lì conosceva da appena poche ore e già aveva inquadrato (Almeno a grandi linee) che tipo di carattere avesse ognuno dei fratelli.
 
Continuò così finché non trovò la cassa che gli interessava, quella di Leonardo.
Aveva deciso che lo avrebbe conosciuto meglio, e ora lo avrebbe fatto perché Mayra fa SEMPRE ciò che si predispone di fare.
 
Senza nemmeno avvisare, la ragazza aprì il coperchio della cassa e ci si infilò dentro, rapida e silenziosa come gatto.

......................


Quarto cappy!! ^^
Un ringraziamento speciale a tutti quanti voi ragazzi!! Come sempre!! 
Oh!! Ho una sopresa per voi!! 
http://elegirl.deviantart.com/art/Mayra-484333989 Questo è l'immagine di Mayra!! Tanto pr farvi un'idea di com'è!! XD
L'ho fatta con un programma di dollmaker, spero vi piaccia!!
  
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