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Autore: Serenella88    29/09/2014    0 recensioni
Per ricordare, riorganizzare, leggere o rileggere episodi accaduti o solo relativamente citati di Guido, Azzurra e Davide nella serie Che Dio ci Aiuti seconda stagione. Si tratta di pezzi mancanti (missing moments) e di pezzi seguenti il finale di quella stagione. Tali racconti sono stati già pubblicati a puntate sulla pagina facebook Guido, Azzurra e Davide ღღღ Che Dio Ci Aiuti dove saranno sempre ugualmente disponibili. Buona lettura.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1. Un matrimonio per tornare in pista


Guido è nel bar del convento, abito elegante, blu scuro, papillon, camicia bianca immacolata, capelli gelatinati, cammina e sembra piuttosto nervoso. Davide è seduto a uno dei tavolini e sta colorando un disegno. (Suor Angela) “Senti tu hai deciso di consumare il pavimento a furia di andare avanti e indietro?” gli chiede la consorella per stemperare il nervosismo del professore.

(Guido) “Senta Suor Angela non ci si metta anche lei, eh! Buono si, ma questo è troppo! E’ mezz’ora che aspetto, io quando do un appuntamento sono puntuale, io!”

(Suor Angela) “Azzurra no, non proprio!”

Guido la guarda di traverso

“Hai ragione lei è molto ritardataria, lei” continua il suo discordo la suora.

Entra Margherita e fischia “Aspetti Azzurra, si stava sistemando i capelli, a che ora avevate appuntamento?”

(Guido) “Trentacinque minuti fa!”

(Margherita) “Allora ancora dieci minuti e arriva?”

(Guido) “Come dieci minuti?” poi guarda la religiosa che pulisce un tavolino “Suor Angela!”

(Suor Angela) “Eh! E che vuoi da me? Diciamo che con Azzurra è così. Noi le diamo appuntamento tre quarti d’ora prima dell’orario previsto e lei arriva al momento giusto!”

(Guido) “Eh no, eh no, io me ne vado, adesso basta”

(Suor Angela) “No Guido aspetta, aspetta non la mollare lei ci tiene tanto a questo matrimonio” cerca di convincerlo la suora.

“Eccomi qua!” Azzurra entra in sala. E' davvero uno schianto. Indossa un abito nero a fascia, corto, seno in rilievo e gambe in bella mostra, con completo di borsa e scarpe rosa shocking! Capelli mossi e raccolti ai lati, appuntati con un fermaglio fatto di piccoli Swarovski!

“Tesoro ma come sei bella!” la accoglie suor Angela

“Mamma mia, sei davvero una principessa!” le fa eco Margherita.

Guido la guarda smarrito e non profferisce parola!

(Davide) “Azzurra… Azzurra ma se sei così bella al matrimonio si innamorano tutti di te?”

“Magari nano, magari, diciamo che questo è l’evento giusto, a questo matrimonio ritorno in pista, è la mia occasione!”

“Adesso andiamo” la richiama Guido infastidito “Che sei già in ritardo di 45 minuti”

(Azzurra) “In ritardo? Ma quando mai! Io… Io sono sempre puntuale, lo sanno tutti!” Davide ride e Guido la precede dirigendosi fuori verso il taxi.

Quando arrivano in chiesa, la cerimonia è ancora in corso di celebrazione, quando entrano molti si voltano a guardarli e soprattutto i maschietti indugiano lo sguardo su di lei! Guido tossisce e le si accomoda accanto quasi per proteggerla dagli sguardi inopportuni.

Al lancio del riso fuori dalla chiesa, Azzurra saluta e incontra tutte le sue (ex e presunte) amiche, si aggancia al braccio di Guido e quasi lo stritola “Ehi, ehi così mi fai male”

(Azzurra) “Scusa, però ti prego sorridi, ti prego, fingi di amarmi follemente”

(Guido) “Ma si può sapere cosa gli hai raccontato?”

(Azzurra) “La verità, che stiamo insieme e che tu non puoi fare a meno di me”

(Guido) “Si, certo, la verità proprio!”

(Azzurra) “Oddio, Chanel! Sta venendo proprio qui, oddio!”

(Guido) “Ma chi la stilista? Ma non è morta?”

(Azzurra) “Ma certo che è morta! Infatti lei è Ila, però noi la chiamiamo così perché si occupa di moda, sa sempre tutto in fatto di tendenza, insomma di solito non si va a un matrimonio senza avere un suo parere sull’abito! Ed io non la chiamo più da 6 mesi, mica le posso chiedere cosa mi devo mettere in convento!”

“Azzurra Leonardi che piacere vederti cara!”

(Azzurra) “Ciao Chanel, è un piacere anche per me, lui è…”

“il professor Guido Corsi” la interruppe lei e a lui non fecero aprire bocca “lo sanno tutti mia cara che state insieme”

“Ecco!” disse soltanto Guido.

La ragazza presunta intenditrice di moda la squadrò da capo a piedi e Guido vide Azzurra impacciata come se stesse sostenendo un esame “Però! Raffinato non c’è che dire! Elegante, ben portato, ma nero Azzurra mia! Ad un matrimonio non si va mai vestiti di nero ne di bianco! Almeno visto che è un ricevimento giornaliero sei stata brava a non presentarti in abito lungo, come ha fatto quella sfigata della figlia dell’ingegner De Benedictis, stavolta mi sente, gliene devo dire quattro assolutamente! Buon proseguimento piccioncini!”

Lui si voltò e Azzurra gli mandò un bacio “Grazie… grazie! Ho passato l’esame con Chanel! YUUUU!”

(Guido) “Ma voi siete tutte matte sul serio! Ma dove sono capitato? Intanto tu da domani dici a tutti che ci siamo lasciati e che non stiamo insieme altrimenti se lo viene a sapere Beatrice si mette male Azzurra! Io ti ho solo fatto un favore, non ti ho consentito di riempire tutta Modena di bugie su di noi!” alzò il tono della voce.

(Azzurra) “Shhhh! E non gridare, mamma mia! Non ti preoccupare domani metto un post su facebook e sistemo tutto io! E poi non preoccuparti tutta la gente che c’è a questa festa ha frequentato l’università solo per convalidare gli esami e fare la seduta di laurea, non c’è nessun punto comune con Miss Moscetta! Non lo scoprirà mai!”

(Guido) “Eh lo spero!” grugnì lui.

“Azzurra, ma sei bellissima, ma come ho fatto a farmi sfuggire un’occasione così!” le disse un ragazzo avvicinandosi con fare sbruffone.

“Eh, come hai fatto a farti sfuggire un’occasione così, ma si sa come si dice ogni lasciata è persa!” rispose Guido per lei e lo fece allontanare “E comunque non credevo che andare in giro con te, significasse lottare nella giungla!”

(Guido) “In che senso? Nonostante sei accompagnata da me, non ti levano gli occhi di dosso, ci provano senza ritegno, secondo me è colpa del vestito!”

(Azzurra) “Perché cos’ha il mio vestito?”

(Guido) “Ha troppo poco, ecco!”

(Azzurra) “Ma se l’ho pagato 300 euro!”

(Guido) “Non ho detto che l’hai pagato poco, ma che è troppo scollato, troppo corto, ti copre a malapena quello che c’è da coprire!”

(Azzurra) “Il mio vestito è perfetto, l’ha detto anche Chanel! E poi mi hai aiutato tu a sceglierlo, di cosa ti lamenti!”

(Guido) “Io? Ma che dici?”

(Azzurra) “L’altro giorno in giardino, ti ho chiesto se dovevo prenderlo corto per lasciare scoperte le gambe o scollato per il seno!”

(Guido) “Veramente io non ti ho risposto e tu a quanto pare hai fatto tutte e due!” disse lui guardandola “Non fa una piega!”

“Zuzù!”

“Camy?” si avvicinarono e fecero gli auguri agli sposi.

(Camilla) “Adesso facciamo la foto, ho deciso di fare le foto con tutte le coppie di amici singolarmente e poi dopo voglio fare il lancio del bouquet qui sul piazzale della chiesa!”

(Azzurra) “Ah bene, bene!”

(Camilla) “Ovviamente ti voglio in prima fila, magari lo raccogli tu e i prossimi potreste essere voi!” A Guido stava venendo un colpo, cominciò a tossire nervosamente e dovette allentarsi il colletto della camicia.

Al lancio del bouquet fu un’altra delle invitate a prenderlo, facile, si sarebbe sposata il mese dopo! Lui la trovò circondata da due o tre ragazzi che scherzavano e flirtavano con lei.

(Guido) “Azzurra, cara, credo che sia arrivato il momento di andare!” Era particolarmente irritato. Salutarono e si avviarono. “Se per domani non smonti questa storia che stiamo insieme, non rispondo di me Azzurra e stavolta non ci sarà suor Angela che tenga!”

(Azzurra) “Ahhh! Ti ho detto di stare calmo, stai calmissimo, guarda! Certo che dico che ci siamo lasciati, ma che ti credi, venire qui ha alzato tantissimo le mie quotazioni! Guarda qui, contatti, email, cellulari, bigliettini da visita, da domani saprò io come farmi consolare! Sarò la più figa di fine anno!” Lui la guardò scrollando la testa. “Anzi devo mettere un post anche su twitter, si si si e devo mandare un messaggio su whatsapp, per forza!”

Mentre scendevano le scale della chiesa, ai cui piedi c’era un taxi ad aspettarli, Azzurra dovette aggrapparsi nuovamente a lui.

(Guido) “Che succede adesso?”

(Azzurra) “Le scarpe”

(Guido) “Chi viene per giudicare le scarpe direttamente Prada?”

(Azzurra) “No… ahi, la scarpa, cavolo, mi si è rotto il tacco!”

(Guido) “Eh si, mi dispiace, ti sei fatta male?”

(Azzurra) “No… no… ma adesso come faccio a camminare?”

(Guido) “Appoggiati, su piano, su!”

Erano così vicini ed era bello essere accompagnata così amorevolmente da lui, ma Guido sapeva essere dolce, disponibile, accomodante e al tempo stesso formale, freddo e distaccato, quando furono in taxi, fu chiamato dal rettore e liberatosi dal papillon si fece lasciare direttamente all’università. Lei tornò al convento scalza e un po’ sconsolata, ma poi le si illuminò il viso, dal giorno seguente doveva usare le informazioni ricevute a quel matrimonio a suo vantaggio, una lista di pretendenti ecco cosa avrebbe fatto!

 

Conoscersi è la regola, riconoscersi è raro, non perdersi è la splendida eccezione.

Massimo Bisotti

  
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