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Autore: DreamLover4ever    30/09/2014    2 recensioni
Primo viaggio con le amiche.
Una città lontana chiamata Seoul.
Un'intera estate da passare insieme, con la speranza nelle avventure più disparate.
Incontro con sei ragazzi affascinanti.
Quattro ragazze quasi donne.
Un gruppo di giovani uomini chiamato Teen Top.
Un incidente li ha uniti. Un'estate piena di emozioni e avventura li attende.
In un viaggio che va compiuto soprattutto col cuore, quale sarà il traguardo? Quale lo sviluppo?
L'estate, che è da sempre stata soprannominata "La Stagione delle Passioni", riserva per questi ragazzi sorprese inaspettate.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eleonora POV
 
Finalmente, dopo lunghissime ore di viaggio e altre ore di check-in, io e le mie amiche ci troviamo esattamente sopra la ricca terra di Seoul.
È un aeroporto come tutti gli altri, ma questa è la città che i vari idol mi hanno fatto follemente amare, ma soprattutto sono qui con le tre migliori compagne con cui avessi mai potuto pensare di passare un'intera vacanza estiva!
Quando l'idea di fare un viaggio insieme ci era venuta in mente, avevamo subito pensato, genitori e salvadanaio permettendo, ad un luogo più vicino all'Italia, tipo Londra o qualcosa del genere. Brigitta aveva subito obliterato la questione perché ha il terrore dei voli, eppure eccola qua, proprio vicino a me, ad aspettare di scorgere nella pedana circolare i nostri bagagli. Francesca aveva probabilmente già intravisto il suo poiché la vedo lottare a distanza, in ogni modo, contro tutta la gente riunita lì, cercando di tirare giù un'enorme corazza trascinabile a quattro ruote; quando ci riesce, viene verso di noi con estrema tranquillità, scostando con slancio un ciuffo marrone dei suoi corti capelli a caschetto.
Parto anch'io verso la trincea, e me ne esco quasi subito fuori con un bagaglio allegramente molto più contenuto, rispetto al primo! Mi dirigo verso le mie amiche, per trovare, Margherita, magicamente, con il suo bagaglietto da stiva in mano e Brigitta scomparsa.
-dov'è Britta? - chiedo leggermente sconvolta, data la quasi nulla esperienza di lei in faccende riguardanti a viaggi di lunga distanza, ma anche a tutte le altre cose in generale, a dirla tutta.
-è vero dov'è Bitta?? -chiede Margherita, in principio di un'ansia, all'unica di noi che era probabilmente stata vicina alla scena: Francesca, che molto tranquillamente, col suo assolutamente naturale tono urlante di voce, risponde -ah ma è andata a prendere il suo bagaglio!
-cosa??? -Mary si mette a cercare convulsamente con lo sguardo l'oggetto dei nostri affanni.
-noncelafa noncelafa noncelafaaaaa!! -mi metto ad aspettare ansiosamente che la folla attorno al gommone mobile si dissipi un poco per poter trovare quella chioma disordinata di ricci bruni che sto sperando di vedere da un momento all'altro.
Adesso, so che tutto questo può sembrare vagamente esagerato, ma Francesca è una ragazza che ha in questo momento rinnegato ogni sport, ma con i muscoli della quale non c'è niente da scherzare, Margherita è una montanara estremamente esile, ma che è abituata a spostare ciocconi di legna appena tagliata(molte volte pure da lei stessa) a causa di tutti i campi-beneficenza a cui partecipa, e io, nonostante sia la più bassa e molto probabilmente la più debole delle quattro, avevo fatto un grande numero di viaggi in aereo(essendo per metà indiana, e dovendo quindi certe volte andare a trovare i miei parenti), che mi avevano resa pratica di tutte queste interessantissime cose, ma Brigitta... Brigitta è una semplice ragazza non sportiva, che non è ancora andata nemmeno dal nord al centro-Italia, non abituata a trasportare pesi e che si è portata nella valigia, persino il piumone, tanto per essere sicuri, in giugno!! E poi, ha appena attraversato la più grande paura della vita!!! Io non sarei al massimo delle mie forze!
-è vero forse farà un po' fatica a tirare giù le sue cose -aggiunge Francesca, dopo aver riflettuto per un po' da sé.
 
 
Brigitta POV
 
Ho finalmente trovato la mia valigia. Provo ad avvicinarmi alla pedana, come hanno fatto le altre ragazze, ma prima che riesca ad afferrarla, è già lontana, e tutta questa gente non mi permette nemmeno di inseguirla come ha fatto la Francy, mi chiedo come abbia fatto, a dire il vero, a esserne uscita ancora viva! Penso che dovrei prima aspettare che la folla diminuisca un po'. Mi dispiace solo far aspettare le ragazze!
Ormai rimangono solo sette o otto valigie, e ora che ho riafferrato la mia, non ho intenzione di lasciarla così facilmente! Provo a tirarla più che posso, mentre corro con le poche forze che mi rimangono dopo una notte insonne, ma entra in quello stupido scompartimento dove per un po' non si vede più. La ribecco quasi immediatamente, mentre esce da quell'insensato tunnel, subito dopo altre due valigie. La afferro di nuovo. Devo assolutamente tirarla giù prima che finisca il giro.  I muscoli delle mie braccia non ricordavano tutto questo peso, qualche ora prima, quando l'avevo portata all'aeroporto di Milano, con le rotelline certo, ma l'avevo comunque portata io! In un ultimo estremo sforzo, la trascino verso di me con tutto il mio peso. E infatti mi cade completamente addosso, mentre io vado contro e travolgo, con eccezionale fascino da balena, uno degli ultimi passeggeri rimasti ancora qui vicino.
Cerco di rialzarmi più in fretta possibile, per quanto me lo permettano i quaranta chili sulla mia schiena, e blatero velocemente -scusi! Mi scusi non l'ho fatto apposta sta bene? - ma poi, lo sguardo sorpreso e interrogativo in quei scuri occhi a mandorla, mi colpiscono in un imbarazzo più grande di quanto non lo sia già -I'm very very sorry! -, lui, che si nel frattempo si era rialzato, mi toglie pacatamente quel soffice batuffolo di piume azzurro dal mio fondoschiena -are you ok? Can you stand up? -ha un accento persino più sbagliato di quello che uso io, ma così estremamente adorabile da sembrare perfetto.
-oh, yes! You are not hurt, right? -chiedo preoccupata quando riesco a mettermi seduta, ma il suo sottile sopracciglio alzato mi fa capire che decisamente non sono nella situazione di fare una domanda simile. Sta invece aspettando che io mi alzi. È così tanto giovane (probabilmente ha solo qualche annetto in più di me), ma sicuramente ha fascino cento mila volte maggiore nella sua semplice maglietta bianca e cappello nero.
Provo ad alzarmi in fretta da quel pavimento lustrato, mentre dei ragazzi, probabilmente amici dell'affascinante ragazzo che ho quasi ucciso, gli fanno delle domande, indicando certe volte me, in una lingua che deduco sia coreano, essendo noi attualmente in Corea.
 
 
Margherita POV
 
-l'ho vista! Andiamo! -esplodo appena riesco a intravedere Britta, per altro in una situazione che non sembra tanto piacevole. Corro verso quella direzione con valigia e valigetta per mano, mentre Nora e Fra mi seguono, appena rinvenute in loro, e prese ognuna le proprie cose.
Un gruppetto di ragazzi anoressici la circondano. Li supero velocemente per vedere meglio quello che veramente m'interessa. Brigitta si è rialzata in piedi, dolorante e frastornata, mentre prova a mormorare qualche "sorry" ogni tanto.
-Briggy, tutto a posto? -chiedo in cerca di una risposta positiva.
Anche Ele e Francy la raggiungono, diminuendo a gradi il loro panico.
Francesca scoppia improvvisamente in una sonora ed intensa risata, provocando occhiatacce maligne da parte mia e di Eleonora, che abbiamo, diversamente da qualcun altro, notato anche la presenza ravvicinata di estranei. Britta ha invece messo su uno sguardo un po' disperato-implorante per farla smettere. Quello sì che era esilarante. Cerco di controllarmi con tutte le mie budella, riguardando di tanto in tanto le facce di quei tizi, per non fare figure che avrei poi preferito non aver mai fatto. Eleonora non sembra della stessa opinione, dato che inizia quella sua risata contagiosa fastidiosamente-acchiappa attenzione, cercando di contenersi, dicendo più a se stessa che altro -don't laugh, stuppit Francy!
Questi ragazzi, che probabilmente hanno solo qualche annetto in più di noi, invece, sono stranamente irrequieti, tanto che il loro strano comportamento riporta alla luce il contegno anche a tutte noi.
-aren't you... -Ele si avvicina un po' di più a costoro, con una dito alzato e la fronte corrugata col fare deciso e allo stesso tempo confuso, affinché sentissero meglio quello che aveva da dire -aren't you the Teen Top?
I ragazzi, che io intanto ho contato siano sei, rivolgono immediatamente, contemporaneamente ed involontariamente tutta la loro attenzione su di lei. Alcuni di loro ridono, per non far notare l'improvvisa tensione, altri cercano di formulare qualche risposta, e altri ancora cercano di fare entrambe le cose.
-hahaha yes! We are Teen Top, and I'm Teen Top's Niel! -ride a disagio uno con i capelli marroni e labbra da gorilla.
-Teen Top? -interviene Fra con la sua delicata voce da tromba, mettendo subito in allarme i ragazzi, che fanno agitatamente degli "sssht" confusi.
-so you are Teen Top? What is Teen Top? -continua lei come se non sentisse la loro disperazione e la nostra preoccupazione.
Il piccoletto biondo platino che le è vicino, in preda ad un raptus, le blocca la bocca con una mano, beccandosi istantaneamente una sonora sberla in piena faccia, e facendo rimanere tutti noi bloccati dallo sconcerto. Non abbiamo nemmeno avuto tempo di capire la scena!
Gli amici del biondino, appena riscossi, lo schermiscono con varie parole giappocinesicoreane(che ovviamente non capisco, ma in un momento simile è prevedibile quello che uno potrebbe mai dirti, mentre ci si sta soffocando dal ridere).
-Francy! -inveiamo tutte all'unisono contro di lei, che, sentendosi in colpa, va dal biondino con una faccia dispiaciuta(insomma, quando non si può usare di lingua, si usa il linguaggio corporale, per intendersi!) -are you hurt?
Lui, d'istinto, indietreggia di qualche centimetro, per poi dire titubante -no...?
-really you have to be more cautious when you block someone's mouth from behind!
Ok, oggi, come prime cose arrivate in Corea, Brigitta ha travolto uno sconosciuto e Francesca ha preso a sberle un suo amico, sconosciuto pure lui: eccezionale inizio! Spero solo che non ci siano altre sorprese per noi...
-hello, I'm Teen Top's L-joe -riprese il piccoletto -I'm really really sorry, but please do not scream our name!
-we... can't... people can't know we are... here! -finisce in qualche modo la sua frase in inglese, uno con la pelle talmente lucentosa che mi ha fatto venire la carie tutte le volte che l'ho guardato -annyasewo I'm Teen Top Ricky mida!
-annyasewo, I'm Eleonora -fa la mia amica appassionata di cose giappocoreane -is it because you do not wear make-up? -scherza lei, guadagnandosi un'occhiataccia da me.
A quanto pare era una battuta alquanto divertente, perché un'altro biondino, un po' più alto di quello preso a schiaffi, si è messo a ridere battendo le mani allegramente(tipo la canzone di Winnie the Pooh, ma senza quasi provocare rumore) -our manager do not want us to be seen here now.
È così appagante sentire, soprattutto quando sei stata rimandata in inglese per due anni di seguito al liceo(precisiamo, la sufficienza è al 78%...), che c'è gente che non sa pronunciare o persino parlare bene l'inglese!
-why? -chiesi all'improvviso interessata alla vita dei famosi.
-because we are now preparing for a comeback after a long time of solo performances, so we want to direcly surprise the fans without spoilering anything -rispose il biondo bassino di prima(a dire il vero non è che sia basso, anzi è alto come me, ma rispetto agli altri ragazzi, sì, è basso!)
-it's not for the make-up -aggiunge realmente serio un ragazzo con il naso a patatino.
-hey blondie! -fa improvvisamente Francesca, diretta al suo nuovo amichetto -I'll treat you something! -probabilmente, ripensandoci, si è sentita vagamente in colpa -you know, for the slap before!
Hey blondie?? Istintivamente mi scappa un fischiettio di scherno. Ops! Eleonora scoppia in una risata irrefrenabile, pronunciando, di volta in volta, la parola "blondie" nei toni più flirtanti in cui le è possibile in questo suo stato di idillica ilarità.
Ci stanno guardando tutti! Sento le mie guance bruciare dalla vergogna, ma ommioddio grazie Nora per essere più stupida di me!
Anche i ragazzi sembrano estremamente divertiti, da quanto riesco a capire dalle loro varie risa, contenute e non.
Britta, ci espone la sua risatina altamente ed inconsciamente fastidiosa, proponendo poi -so let's everyone go to a bar?
Accettiamo tutti di ottimo grado, soprattutto perché Blondie deve ancora ricevere l'offerta fattoglisi, e c'incamminiamo verso il primo bar che ci è saltato all'occhio.
Ah, che inizio allucinante!(ironicamente parlando, chiariamoci!)
 
 
Francesca POV
 
Ok, oggi ho preso a schiaffi una persona, e adesso gli sto offrendo la colazione! Così sono a posto, no? Quella persona che mi sembra si fosse presentata e della quale non mi ricordo il nome però sembra vagamente evitarmi, e avere leggermente il terrore di me. E chi sa perché mai?!
Prendiamo ognuno il proprio cibo e ci sediamo su un gigantesco e magnifico divano a mezza ciambella che avrebbe potuto ospitare almeno una dozzina di persone. Ovviamente, doveva capitarmi dall'altro lato, di fronte a me, proprio quello stupido biondino che sta palesemente creando tensione tra di noi -hey! That slap was not that hard! So stop pretending to be afraid of me! -lo faccio balzare sul suo sederino proprio mentre stava addentando la sua brioche.
Lui mi guarda. Io lo guardo. Lui mi guarda. Io lo guardo. È un gioco davvero così tanto stupido! Ma si sta accorgendo che io mi sto accorgendo del suo stramaledettissimo disagio che mi sta iniziando a causare stramaledettissimi sensi di colpa?? Forse è per quello che lo sta facendo! Lo guardo più intensamente. Lui mi guarda più intensamente. Io lo guardo ancora più intensamente. Lui distoglie lo sguardo.
SÌ!! Ho vinto!!!
Ricevo due calci da sotto il tavolo e un'occhiata rimproveratrice da sopra il tavolo dalle mie dolcissime compagne di viaggio(apparentemente!).
Ridacchiano tutti stramaledettissime risate evidentemente false.
-haha yeah...! -prova a rispondermi il biondino. Biondo schiarito anche per un finlandese, lineamenti spigolosi, occhi spigolosi e magrezza più che spigolosa.
-so from ... where are you coming from? -chiede, chiaramente intenzionato ad alleggerire l'atmosfera, il ragazzo con lisci capelli neri lucenti, pelle candida lucente, sopracciglia da Spock, lucenti, e sorrisetto stranamente carino con denti lucenti.
-we are from Italy! -rispondo io. Mi sento più a mio agio con questo ragazzo lucente.
-ah good, where in Italy? -fa inconcepibilmente veloce il ragazzo dai capelli biondo sporco, occhi cinesamente grandi, testa piccola e pomo d'Adamo decisamente non piccolo.
-in Brescia! -chiarisce Britta, con la sua solita aria da buona nonna.
-so it's north Italy! -aggiunge Ele sorridente.
-hahaha we have been near Italy recently, in our world tour! -sorride gigantemente(nel senso, più gigantemente di come ha fatto fino ad ora!) il ragazzo con labbra vagamente più grandi del normale, lisci capelli marroni e sorriso simpatico.
Già, un sorriso porta ad un altro, e i sorrisi portano cose positive. È uno dei motivi per cui mi piacciono queste tre stupide amiche(in estate! Perché in periodo scolastico, una è esageratamente depressa ed irritante, una esageratamente depressa e cupa e l'ultima esageratamente irritabile...) e per cui mi stanno iniziando a piacere questi incredibilmente giovani e magri ragazzi, che a quanto pare sono una boy band, famosa per altro, dato che hanno fatto anche un tour mondiale!
-in France and in Spain! -intervenne anche, sorridente pure lui(haha sembra una reazione a catena!), il ragazzo da neri capelli lisci, testa leggermente grande, naso leggermente a patata, e un neo vicino alle labbra e i muscoletti non ancora troppo pompati che attraggono l'attenzione più che leggermente -Europe is good!
-the weather is good! -aggiunge il piccolo biondo.
-the scenery is good! -esprime il biondo più grande.
-the food is good! -precisa il ragazzo luminoso.
-the good is good! -irrompe il bruno.
-the beds are good -finisce quello all'inizio travolto da Briggy, fino ad allora in silenzio, dai capelli neri più lunghi di quanto all’inizio sembrassero, muscoletti visibili e piccoli occhi annoiati o addormentati(?). Lo guardiamo tutti indecisi se essere ammagliati o scandalizzati.
-aaaah, I really want to go to Italy! -ignora completamente il suo compagno quello bruno.
-Rome! -precisa quello piccolo.
-Venice! -corregge quello col naso a patatino.
-Venice! -conferma il biondo col grande pomo.
-Brescia! -scoppia entusiasta il lucentoso ragazzo, dopo aver meditato qualche tempo in silenzio.
-oh, please come to... I mean, go to Brescia! -annuisce soddisfatta Mary.
-yes, go to Brescia! -annuisce Nora.
-go to Brescia! -annuisce Briggy.
-to Brescia! -annuisco io.
E i ragazzi esclamano allegramente un sacco di "Brescia": questo sì che è marketing!
Finiamo tutti la nostra colazione, prendiamo la nostra allegra roba e usciamo dall’aeroporto.
 
 
Eleonora POV
 
Siamo usciti dall’aeroporto in mezzo alla calda luce del tardo mattino e tutto quello che vedo è un paesaggio relativamente uguale all’Italia, ma forse con lampioni diversi... e ovviamente la lingua. O magari, poiché siamo ancora dentro la proprietà aeroportuale, la civiltà sudcoreana non ha avuto tanto spazio per esprimersi?
-where are you going now? –ci chiede Chunji con apparente intenzione di fornirci argute informazioni.
-in Seoul! –risponde molto fiduciosamente Francesca.
-where in Seoul? Where in Seoul? –insiste ancora Ricky, fiducioso.
-not completely in the center, but I think a little far in Seoul –fa Brigitta, solo un po’ tentennante.
I ragazzi ci guardano con espressione chiaramente sbigottita.
Mi ricordo improvvisamente di qualcosa che avrebbe dovuto venirci in mente molto prima. Prendo nervosamente il mio cellulare dalla tasca della borsa per guardare l’ora. Sono le 9:30. Ossantoddio ossantoddio ossantoddio! Lo sapevo! Se entro le 11:00 di oggi non firmiamo il contratto per l’affitto dell’appartamento che avevamo prenotato per i prossimi tre mesi, essendo gli hotel troppo cari, avremo la prenotazione automaticamente cancellata. E se non mi ricordo male, la ricerca di una casa è sempre molto impegnativa ed impossibile da svolgere e ottenere entro un pomeriggio!
Vortici sgorganti nel mio stomaco rischiano di tirarmi fuori la colazione, mentre sento il disagio fastidiosamente ottimistico delle altre ragazze. I Teen Top sono invece palesemente senza parole: in memore forse della loro disastrosa auto-organizzazione in Guam?
Scorro velocemente tra le mie foto e vado a trovare quella con l’indirizzo della nostra prossima possibile abitazione. Come pensavo, il tragitto aeroporto-casa è descritto come conseguibile fra i 60 e i 80 minuti. In poche parole, o partiamo ora o saremo costrette ad alloggiare sotto i ponti per un bel po’!
-we’re going in … -pronuncio oscenamente l’indirizzo, dissimulando un sorriso più spensierato personalmente possibile –I’ll go find a taxi! –aggiungo alta quantità di dolcezza alla mia espressione, stavolta per non mostrare i miei animi contrastanti, mentre mi allontano.
Appena mi avvicino alla mandria di taxisti, ne individuo subito uno con aria simpatica e onesta. Ora, non che il mio intuito non sbagli mai, ma mi fido abbastanza di esso. Gli vado incontro sorridendo timidamente, e, in qualche modo, con il mio meraviglioso strascicante e balbettante inglese, riesco ad ottenere il passaggio da un mini-furgoncino a nove posti e un enorme bagagliaio.
Faccio segno alle mie compagne di raggiungermi, pregandole, con il linguaggio corporale, di portare anche i miei bagagli.
Lo so che mi odierò a vita per ciò che sto facendo. Avevo avuto un culo grande come l’universo ad aver incontrato i miei idoli proprio lì, nel momento stesso in cui eravamo arrivati in quel paese, ed ora sto sprecando l’unica opportunità della mia vita per passare un po’ di tempo con loro a distanza ravvicinata per andare a firmare uno stupidissimo contratto. Una vera fan avrebbe scelto pure la vita sugli alberi, se questo le avesse garantito di dialogare qualche secondo in più con il proprio idol. Sfortunatamente, per quanto appassionata io possa essere, in me vincerà sempre ed indubbiamente la ragione, e su questo non c’è niente da scervellarsi. Sospiro alla mia grande moira, che almeno mi aveva lasciato fare colazione e discorsi, in quel stupido inglese totalmente teorico degli italiani, con gli idol del mio core.
Le tre beate mi raggiungono aiutate dai sei splendidi cavalieri soprannominati Teen Top.
Mettiamo tutte le valige nel bagagliaio, aiutate dal taxista.
Abbracciamo uno ad uno tutti i ragazzi, Francy molto tranquilla, noi altre leggermente vermiglie in volto, come del resto alcuni di quei giovani uomini.
Già, è arrivato il momento di dirci addio. È stato bello, molto bello … finché è durato!
Ancora non mi sto accorgendo di quello che sto vivendo, soprattutto perché sono ancora in post-trance da viaggio, ma solo assolutissimamente sicura che domattina mi metterò a saltare, urlare di gioia e piangere di melanconia da peretta fangirl.
-thank you for your time! –faccio degli inchini veloci e agitati, che avevo preso l’abitudine di fare quando dovevo salutare in momenti di imbarazzo.
Prima che finissi gli inchini, un uomo mi urta, in mezzo alla sua corsa sfrenata, facendomi volare quasi a terra. Con fatica, riesco a ritrovare l’equilibrio, mentre altri uomini mi corrono da dietro.
Certo che sono tutti di fretta!
-ma che cazzo fa?! Ma vaffanculo! –gli inveisce dietro Francesca veramente infastidita.
-tutto bene? –mi chiedono Brigitta, i ragazzi e il taxista(da dentro la macchina) in coro in quattro lingue diverse.
-si si, yes yes! –rispondo distratta, avendo piuttosto adocchiato qualcosa che fino a qualche secondo fa non mi ricordo fosse lì.
-ma che inculati stai bene? –fa Margherita a scoppio ritardato.
Raccolgo una scatoletta rosso vino grande più o meno quanto una custodia per occhiali –could it have felt from the man who bumped onto me?
 
 
Margherita POV
 
Prendo la scatoletta rossa che Eleonora aveva in mano. Sembra piuttosto costosa, probabilmente ci sarà qualcosa di importante dentro, oppure qualcosa di davvero inutile appartenente ad un tizio ricco da far schifo.
Guardo verso la direzione che aveva preso quel cavalleresco uomo, poi il taxi, e di nuovo dall’altra parte. Non sembra tanto lontano, posso ancora raggiungerlo –arrivo subito! –devo riuscire a trovarlo, dargli questo coso e ritornare qui entro dieci secondi sennò Nora ritorna a mettere ansia!
Inizio a correre velocemente guardando nervosamente in giro.
-Mary! –sento chiamare diverse volte da dietro.
Mi giro, in mezzo alla corsa, un paio di volte verso di loro per farli capire alla cazzo qualcosa tipo “aspettate lì che arrivo subito!”, ma ovviamente loro mi stanno seguendo come dei cagnolini stupidi.
Evito che una macchina m’investa e mi guido verso colui che i miei occhi definiscono come traguardo.
È un’area piuttosto deserta del parcheggio, quindi non è stato difficile trovarlo.
Rallento fino a camminare con media andatura. Ora anche quei nove esseri stupidi mi hanno raggiunta. “Cacchio, divento sempre più brava in matematica!” rido fra me.
Continuiamo ad avvicinarci al nostro uomo, tanto da riuscire ora a distinguere bene i suoi tratti. È circondato da un gruppo di uomini muscolosi, pelati e in giacca e cravatta nera, nonostante il caldo tipicamente estivo. Non sembrano andare d’accordo.
Questo inizia a mettermi un po’ a disagio. Guardo accanto a me i ragazzi. Anche loro stanno pensando la stessa cosa.
In questo momento sto realmente combattendo contro me stessa per intervenire o no. Forse è solo una nostra impressione, e in questo caso sarebbe imbarazzante se facessimo una scenata. Oppure quel tizio davvero non è in una delle sue situazioni migliori, e sarebbe imperdonabile non aver fatto qualcosa!
Vedo improvvisamente un uomo in nero bloccare quello che aveva perso la scatola da dietro, mentre gli altri aprono la porta del furgoncino lì vicino e lo ficcano dentro.
Oh cazzo!
Mi muovo senza pensare. Ma vengo frenata dalle ragazze. Mi giro verso di loro sconvolta, in cerca di una risposta per avermi fermata.
“non è il momento!” mi stanno dicendo con lo sguardo, dove vedo il mio stesso scontro.
In parte sento alcuni dei ragazzi imprecare, mentre vengono allo stesso modo fermati dai loro compagni.
Mi rivolgo di nuovo verso quegli uomini. Alcuni di loro sono già saliti nel furgone, altri invece si stanno guardando in giro.
Cerco disperatamente di memorizzare il numero della targa.
Ci hanno visti.
Non abbiamo più tempo di stare a dormire.
Corro istintivamente e furiosamente con tutte le mie forze.
Non so dove sto andando.
Dietro percepisco inconfondibilmente i passi pesanti degli uomini che ci inseguono.
Non riesco a fare altro che seguire i ragazzi davanti a me.
Non so dove sto andando.
La vista del nostro taxi in lontananza mi da un barlume di ragione in quella follia.
Quando in passato mi ero immaginata in una situazione simile, scappare lasciando uno sfigato al proprio destino era l’ultima cosa a cui avevo pensato.
Ora non riesco a fare altro che scappare.
Riusciamo a raggiungerlo. Saliamo tutti in preda all’angoscia. Chiudiamo rapidamente le porte. E sento dire tutti “parta! Parta!”. La macchina parte, con grande smarrimento dell’autista. Io non riesco a fiatare.
 
 
Brigitta POV
 
Sono seduta, tremante, in un furgoncino da nove posti riempito da undici persone.
Non riesco ancora ad elaborare ciò che è successo appena qualche secondo fa. È stato tutto troppo veloce. Troppo assurdo. Ohccavoli ohccavoli ohccavoli abbiamo appena assistito ad un rapimento! Troppo terrificante. Mi copro la bocca con le mani sussultanti.
Ci stanno seguendo? Ho le orecchie tappate e quasi completamente insensibili e la schiena rigida come un ghiacciaio.
La targa! Qual’era la targa? Cerco di ricordarmi, ma tutto ciò che mi appare davanti agli occhi sono macchie scure in una strada indefinibile.
Siamo tutti in silenzio. Nessuno osa fiatare. Sono sicura che stiamo pensando tutti più o meno alla stessa cosa. Eppure nessuno dice niente.
Improvvisamente sento un rumore martellante. Sobbalziamo. Mi giro intorno. Il ragazzo al quale ero finita addosso sta guardando con occhi sgranati il suo cellulare. È solo un cellulare, sospiro sollevata. E cosa pensavo che fosse?
Il ragazzo si mette il cellulare vicino alla guancia e parla a lunghi intervalli di tempo, con monosillabi incomprensibili.
-perché riesco a capirti?! –sbotta di colpo Mary. La guardo confusa. Anche gli altri la stanno guardando confusa. I Teen Top le rivolgono esclamazioni e interrogativi, da quanto capisco dalle intonazioni. La Mary sembra ancora più sconvolta –l’ho chiesto prima io!
E io capisco sempre di meno.
Da fuori sento un clacson continuo di motocicletta. Inizio di nuovo a sudare freddo. Una voce da donna urla qualcosa all’autista.
Una donna? Allora è possibile che non sia una di loro!
Il taxista si dirige verso un’area di sosta, frena la macchina, scende da essa e ci apre i portoni.
Che significa? Ho la testa totalmente vuota e il cuore che martella a suoni da record.
Una donna dai corti capelli lisci e neri ci intima di scendere.
Scendo titubante insieme agli altri, per nulla a mio agio.
Una donna alquanto bella, sulla sua trentina, non troppo alta, slanciata, con pantaloni attillati e sguardo freddo ci guarda, specialmente guarda me e le ragazze, mentre parla, probabilmente in coreano, con una voce ferma e decisa.
-ma che cazzo! Mi dici come faccio a capirti mentre il tuo labiale dice altro!?? –prorompe di nuovo Magghy.
La donna la osserva attentamente e le agguanta di mano la scatoletta vermiglia che ancora teneva con sé. La studia scrupolosamente, la apre e prende una specie di piccola spilla –lo sapevo, era per questo!
-UAAAH! –sobbalziamo io, Ele e Francy, prese alla sprovvista. Come faccio all’improvviso a capirla!??
 
 
Francesca POV
 
Come cazzo faccio a capire tutto d’un tratto!?
Guardo quella donna probabilmente con la faccia più totalmente e naturalmente sbigottita in mio possesso. Non è possibile che ad un tratto sappia parlare l’italiano, soprattutto quando le sue labbra si muovevano in modo completamente diverso dal suono che io ne sentivo.
Di tutta risposta, lei ci da in mano una spilla a ognuna di noi ed a ognuno dei ragazzi, prese dalla scatola che tiene delicatamente tra le dita –penso che vi siate cacciati in guai parecchio grossi –ci guarda per chiedere conferma.
-come fa a dirlo? –azzarda il ragazzo biondo scuro.
-in anzi tutto, il fatto che voi abbiate questo congegno estremamente segreto e del quale sanno solo i più grandi esponenti del nostro mondo è più che sufficiente.
-ma comunque non … -mi blocco. Ho molte domande. Troppe domande!
-uno fra i suoi vari funzionamenti è appunto quello di un perfetto traduttore universale –ci azzittisce con una fredda occhiata –e poi perché, avendo fatto parte dei servizi segreti, ho una particolare conoscenza in questo campo.
Oh cazzo!! È una TARDIS in miniatura!!
-haha, servizi segreti! –fa involontariamente sopracciglia da Spock, per poi ammutolirsi subito.
-avete un’abitazione? –continua a chiedere quella donna, notando i nostri bagagli.
Ele guarda l’ora sul suo cellulare –non più –cerca di rimanere ferrea e salda, tenendo comunque gli occhi categoricamente spostati di qualche centimetro da quelli della donna.
-perfetto! –dice quell’abominevole donna capace di zittire tutti con la sola forza del pensiero –così sarà più facile per me controllarvi tutti.
Noi la guardiamo ancora una volta interamente scioccate.
-non vi preoccupate, sono la truccatrice dei Teen Top e non una completa estranea.
Eppure questo non mi toglie affatto le preoccupazioni!
-molto bene –continua la truccatrice –in qualche modo, io posseggo, a insaputa di tutti, esattamente l’appartamento vicino a quella dei ragazzi. Voi ragazze starete lì per tutto il tempo in cui rimarrete in questo paese, oppure fino a quando io non riuscirò a risolvere il pasticcio in cui voi vi siete cacciati.
Provo a guardare le mie compagne. Già, questo non era un invito, ma un ordine!
-chiaramente non ve lo sto chiedendo, ma ordinando –precisa lei infatti –poi, con calma, risponderò alle vostre innumerevoli domande.
Quindi, se non ho capito male, stiamo per passare i nostri tre mesi di estate, controllate da una truccatrice pazza e in compagnia di sei ragazzi palesemente in sottopeso, chiamati Teen Top, uno dei quali avevo leggermente preso a sberle?
Un inizio davvero eccezionalmente ottimistico, no?
 
 
 
 
 
Ecco Eleonora(Ele, Nora), Margherita(Mary, Magghy), Francesca(Francy, Fra) e Brigitta(Briggy, Britta), in ordine dalla vostra sinistra alla vostra destra, mentre si avviano a prendere le loro valigie. (non sono una gran meraviglia di disegni, ma spero possa essere un aiuto alla descrizione delle protagoniste femminili della storia!)

 
 
 
 
 
I Teen Top(!!!) mentre osservano l’uomo con la scatoletta che scappa. Adesso, io so che non ci assomigliano un gran che e che una bella foto sarebbe probabilmente più gradita, ma loro sono così carini!! (è il primissimo quasi ritratto in assoluto che faccio, quindi spero possiate perdonarmi!)

 
 
 
 
 
La truccatrice “pazza”, che avrebbe dovuto avere gli occhi freddi e cattivi, mentre zittisce tutti con lo sguardo! (invece sembra una ventenne che sicuramente non ha un passato da agente segreto…..)

Prima di tutto premetto che è la mia primissima fanfiction, quindi imploro tante critiche e suggerimenti per migliorare!!
Io avevo promesso e giurato a me stessa che non avrei mai fatto una fanfiction perché comunque, per esempio in questo caso, i Teen Top hanno la loro propria vita e io non sono una veggente, ma la mia mente contorta ha continuato a fantasticare su queste meravigliose creature. Quindi, ho semplicemente deciso di dare una logica alla mia perversa immaginazione.
In questo primo capitolo non è tanto lo spazio dedicato propriamente ai Teen Top, che rimangono solo di cornice. Ma vi prometto che li farò partecipare molto di più d’ora in poi!!(solo che questa volta mi serviva di più delineare i personaggi delle ragazze e dei fatti che avrebbero condotto queste ad un’estate indimenticabile!)
Spero davvero vi possa piacere e che in qualche modo questo capitolo vi invogli a seguire questa piccola avventura romantica, sentimentale, spero anche un po' misteriosa e comica.
Ringrazio tutti tantissimissimo per aver letto fino a qui!
Tantissimi bacini!
   
 
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