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Autore: Overfire    01/10/2014    0 recensioni
Salve gente ! Dite la verità, pensavate che messer Megatron e compare misterioso si fossero arresi ? Sbagliato ! il nostro " amico " sconosciuto non si era fatto vivo, ma ora ha deciso di uscire allo scoperto per sterminare gli Autobot e impossessarsi del cannone ibrido, quello che non sa è che c'è un quarto qualcuno in questa storia, chi sarà ? Ma soprattutto, è un Desepticon o un Autobot ?
Genere: Avventura, Generale, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Transformers: il cannone ibrido & co'
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Optimus, Ratchet e Shade erano finiti in una zona desertica
- Ma cosa diamine è successo ? E soprattutto, dove diavolo siamo finiti ? – si chiese il medico, la femme ondeggiava da una parte all’altra, barcollando vertiginosamente
- Mi gira la testa – disse piano prima di perdere l’equilibrio cadendo a peso morto all’indietro, intanto il comandante si era seduto e si premeva la mano sulla ferita nel disperato tentativo di fermare la copiosa perdita di energon
- Forse riusciamo a contattare la base – il mech bianco e rosso accese il com-link
*Ratchet a base, mi sentite ?* disse
*Ratchet ? Ratchet sei tu ??* la voce speranzosa di Arcee si fece sentire
*No guarda sono il coniglio pasquale !* sbottò con una vena sarcastica
*Grazie a Primus ! Siete tutti interi ?* chiese lei, lui si guardò intorno, osservò le condizioni dei compagni
*Non proprio, sei in grado di agganciare le nostre coordinate ?*
*Sì vi mando un ponte terrestre, ma cosa intendi per “non proprio” ?*
*Prepara l’infermeria, ti spiego dopo*
*D’accordo* la chiamata si chiuse e un vortice azzurrino si aprì davanti a loro.

Dall’altro lato erano tutti in tensione, non avevano idea di cosa fosse successo ai loro compagni in quel lasso di tempo in cui erano spariti, quando li videro uscire tirarono un sospiro di sollievo, ma ben presto la loro gioia si tramutò in ansia
- Ma che è successo ? – chiese Milee
- Lunga storia, in poche parole i Desepticon ci hanno catturati, hanno conciato per le feste Overfire, poi Nightmare Clip ha scatenato il pandemonio e un suo trabocchetto ci ha separati – rispose Ratchet
- Chi è Nightmare Clip ? – chiese Zeo imboscandosi nella conversazione
- Una vecchia conoscenza di Overfire, io non ne so molto, ma se permetti ora dovrei sistemare Optimus – tagliò corto, il prime stava peggiorando a vista d’occhio, di diresse a grandi falciate verso l’infermeria e cominciò a lavorare.


Intanto in un luogo sconosciuto:
Era in mezzo alle montagne, c’era neve e ghiaccio ogni dove
- Ma possibile che ci debba finire sempre io in mezzo alla neve ??? – si lamentò, sentiva solo il silenzio, avvertì una sensazione di solitudine, di solito Ratchet o Optimus avrebbero sbottato, le avrebbero detto qualcosa, ma in quel caso era sola, sola e nessuno sarebbe venuto a salvarla. Il pensiero le cadde sul prime, era gravemente ferito, per colpa sua, ancora una vola rischiava di morire, ciò la faceva sentire uno schifo; gli si era affezionata fin da subito, gli voleva un bene nell’anima, forse qualcosa di più che semplice amicizia, ma non ne era sicura. A quel punto, capì davvero quello che provava, era così calda quella sensazione, scioglieva il ghiaccio che aveva addosso e le dava la forza e la determinazione necessari finchè (e se) qualcuno sarebbe venuto a salvarla. Camminò per ore, il ghiaccio limitava i suoi movimenti, le costava uno sforzo immenso fare ogni singolo passo, cadde in ginocchio mentre lacrime di disperazione scendevano roventi sul suo volto, aveva finito le forze. Nonostante ciò si rimise in piedi, doveva aspettarlo, sapeva che sarebbe venuto sin in capo al mondo pur di salvarla, fece ancora qualche passo, poi senza che se ne rendesse conto il suo corpo non resse lo sforzo e finì lunga distesa sulla leve fredda, mentre la tempesta infuriava seppellendola viva.


Alla base:
Milee e Zeo non toglievano un secondo gli occhi dallo schermo in cerca di qualunque segnale che potesse suggerirgli dove fosse finita la predacon. Un lampo balenò sullo schermo, un puntino giallo che indicava la posizione di Overfire apparve e così come era comparso scomparve
- Oh no, m**** ! – esclamò Milee, in una frazione di secondo saltò giù dalla sezione rialzata e corse in infermeria come una furia.
- Ratchet ! – urlò
- Che succede ? Perché fai tanto baccano ?? – le chiese stizzito
- I-il segnale di Overfire, è apparso ed è sparito ! – rispose trafelata
- Imposta le coordinate del ponte terrestre su quelle del segnale – ordinò Optimus seduto sulla barella
- Dove credi di andare ?! – lo rimproverò il medico
- A salvarla, non posso permettermi che le succeda qualcosa – rispose il prime serio, scese e si precipitò nella sala centrale. Un ponte terrestre fu aperto, lui lo attraversò in ansia, non aveva idea di dove fosse finita Overfire, perciò non aveva nemmeno una minima idea di cosa aspettarsi. Una ventata gelida lo avvolse, era finito in una landa desolata in mezzo ad una bufera di neve
- No… - disse piano, cominciò a correre chiamandola nella speranza che rispondesse, ma niente
- Overfire per favore rispondi – urlò esasperato, stava perdendo ogni certezza, poi una luce azzurrina sfavillò da sotto la neve e in un atto disperato si mise a scavare in quel punto. Dopo poco vide emergere il volto familiare della femme, era quasi completamente congelata, continuò a scavare finche non ebbe liberato tutto il corpo, le sollevò il busto
- Overfire, Overfire, rispondimi ti prego – la scosse leggermente nella speranza che si svegliasse, ottenendo però scarsi risultati. La prese tra le braccia e tornò alla base, non poteva perderla, no, contava troppo per lui, lei aveva sempre fatto sparire quella solitudine che provava dentro, si sentiva male al solo pensare di non sentirla pronunciare il suo nome preceduto dal solito “ yo “ da rapper, percepiva quel calore e quella forza che gli dava la sua compagnia scemare come cenere al vento. Corse per il corridoio come se non ci fosse stato un domani, verso l’infermeria, una volta raggiunta si precipitò dentro chiamando il medico con tutto il fiato che aveva in corpo
- Per la miseria che cos- si interruppe quando vide Optimus con la predacon quasi completamente congelata tra le braccia
- Stendila sul tavolo termico, deve sciogliersi il ghiaccio prima che possa intervenire – disse poi riprendendosi dallo shock iniziale, il prime ubbidì per poi sedersi da una parte in attesa. Rimase lì tutto il tempo ad osservare ogni singola mossa che faceva il medico finchè non ebbe finito.

Era in confusione, non capiva cosa fosse successo, l’ultima cosa che si ricordava era la neve che la seppelliva, aprì gli occhi, davanti a lei c’era il volto familiare del medico Autobot
- Ratchet, dove sono ? dov’è Optimus ? – chiese leggermente agitata, lui sorrise
- Sei alla base – rispose
- E Optimus ? Dov’è ? – insistette, voleva, anzi, doveva saperlo a tutti i costi, l’Autobot si girò verso sinistra
- Optimus – lo chiamò, niente
- Optimus ! – esclamò, l’altro per la sorpresa cadde all’indietro con la seggiola, ciò fece ridere Overfire come se non ci fosse un domani, lui sentendo la sua risata scattò in piedi.
- Overfire ! – disse sorpreso
- Yo Optimus ! – fece lei mettendosi seduta, lui la strinse forte e la predacon ricambiò
- Che sollievo vederti tutto intero, avevo una paura matta – disse la femme affondando la faccia nel suo petto
- Quando ero in mezzo alla tempesta, per un attimo mi sono arresa, ho pensato che non ne sarei uscita viva, che nessuno sarebbe venuto a salvarmi e che non ti avrei rivisto, al solo pensiero di non tornare qui, dagli altri, da te, mi è salita la disperazione, faceva più male delle ferite – continuò, il prime rimase ad ascoltarla in silenzio, conosceva quella sensazione, o qualcosa di simile, quando i Desepticon avevano distrutto la vecchia base e lui era rimasto sepolto, da una parte aveva paura di non poter più vedere i suoi amici, ma dall’altra era sollevato, certo non erano completamente al sicuro, però erano momentaneamente fuori dalla portata dei radar nemici. Continuò a tenerla stretta, quanto gli era mancato quel calore così confortante, quanto glie era mancata la sua presenza, erano solo poche ore, ma gli erano sembrate un’eternità. Un botto interruppe quel momento di riunione, si separarono
- Per il diavolo, ma cosa diamine succede ????! – esclamò la predacon sorpresa
- Andiamo a vedere – le rispose, la prese per mano e corsero nella sala centrale, da cui era venuta l’esplosione.


 

  
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