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Autore: JadesRainbows    08/10/2014    2 recensioni
{Raccolta carachter meme | AU | OOC in alcune parti | crack | sostanzialmente demenziale}
#1: In un attimo gli è chiaro cosa chi abbia prodotto quel lamento.
#2: Quella è la seconda pessima mossa che commette in meno di dieci minuti.
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace! O forse no.




Hinata trotterella sereno per il corridoio della scuola, diretto al bagno.
«Bagno, bagno, bagno-ba!» canticchia, nel mentre.
Spensierato e poco accorto come al solito, apre di schianto la porta del bagno dei maschi.
Un verso grottesco rompe la sua allegria. Subito, il ragazzo dai capelli arancione vivo si paralizza. In un attimo gli è chiaro cosa, o meglio, chi abbia prodotto quel lamento.
Un altro ragazzo è seduto sul pavimento, probabilmente in seguito a una caduta all’indietro.
Gli inconfondibili capelli corti e biondi, la spiccata statura –che si può notare senza difficoltà anche se è seduto a terra- e gli occhiali dalla montatura nera non lasciano dubbi sulla sua identità.
Non è Kageyama, quindi Hinata può evitare di andare nel panico e cercare di salvare la pelle, ma non sa esattamente come sentirsi o cosa fare con Tsukishima. Non gli ha mai fatto del male prima d’ora, quindi non può conoscere la sua reazione. Inoltre non sono mai andati d’accordo; dovrebbe comunque scusarsi?
Continua ad osservarlo, mentre i sudori freddi  causati dall’ansia che gli mette addosso quella situazione gli inumidiscono la pelle della nuca e delle tempie. L’altro, nel mentre, si tiene entrambe le mani sul naso con un’espressione sofferente.
Non sembra stare bene, constata Shoyo.  Visto come stanno le cose, decide di fare la cosa più ovvia in assoluto.
«T-tsukishima… scusami! Aspetta, lascia che ti aiuti.» enuncia leggermente esitante, prima di avvicinarsi con le braccia protese verso di lui, intento sul serio ad aiutarlo.
È vero, quel tipo non gli è mai andato a genio in modo particolare, ma gli sarebbe sembrato scortese negargli l’aiuto che gli doveva dopo avergli sbattuto letteralmente la porta in faccia.
Il biondo, dal canto suo, alquanto irritato, rifiuta la proposta di Hinata.
«Posso farcela da solo.» blatera con una voce nasale che in una situazione differente avrebbe senz’altro fatto scoppiare a ridere il più basso fra i due.
Mentre Shoyo arretra di un passo, Kei si accinge a togliersi le mani da davanti al naso per appoggiarle a terra e fare leva per rialzarsi in posizione eretta.
Il ragazzo dai capelli rossicci non tarda a notare quel rivolo di sangue non indifferente che cola da una delle narici del più alto. Si allarma in un batter d’occhio.
«Tsukishima! Il tuo naso!»
«Che ha che non va il mio naso?»
Appena Kei stacca le mani dal pavimento per darsi lo slancio, Hinata si accorge che ha lasciato una macchia di sangue sulle piastrelle. Doveva essersi inavvertitamente sporcato anche le mani.
«Sanguina!» chiarisce la situazione, Shoyo, mentre agita l’indice a puntare il naso del biondo.
«Merda. » è l’unica parola che dice, con il suo solito tono pacato e statico. Malauguratamente, il bagno non dispone di specchi, perciò Kei si vede proprio costretto ad accettare l’aiuto di colui che ha causato tutto ciò.
Mentre il biondo preme un dito sull’intervallo di pelle fra il labbro superiore e il naso con il capo reclinato all’indietro, Hinata, resosi conto della situazione, si precipita dall’altra parte del bagno per prendere un paio di salviette.
In un battibaleno è di ritorno e, nonostante l’aiuto che gli sta offrendo, Tsukishima sembra squadrarlo con disprezzo dall’alto dei suoi venti centimetri in più.
Hinata lo fissa, come in attesa e il biondo risponde all’occhiata, non capendo esattamente cosa voglia adesso.
«Abbassati che non ci arrivo!» esclama, ad un tratto, Shoyo. Il che sembra far scappare una risatina a Kei, ma dopo quel minuscolo accenno di divertimento, la comunicazione fra i due si blocca di colpo. Il biondo rimuove il dito da sotto il naso e si siede sul bordo di un lavandino, mentre in combinazione si protende in avanti con il busto.
 Il ragazzo dai capelli rossi procede a rimuovere il sangue dalla parte inferiore di viso di Tsukishima, talvolta inumidendo la salvietta con un po’ d’acqua, mentre il silenzio gli fischia nelle orecchie.
C’è una domanda che gli martella nel cervello da un po’ e forse non avrà più occasione di porgliela, se non sfrutta quella che ha proprio in quel momento, ma vuoi per orgoglio, vuoi per vergogna, vuoi per la poca confidenza che hanno i due, proprio non riesce ad aprire bocca.
Quando le poche salviette di cui si era munito alcuni minuti fa sono completamente imbevute di sangue e acqua, Shoyo corre a prenderne un altro paio.
Appena è di ritorno, il ragazzino si prende il tempo per esalare un profondo sospiro. Dopodiché, appena prima di rimettersi a rifinire il lavoro quasi concluso, si decide a parlare: «Tsukishima… tu non dici mai quello che pensi, però a me piacerebbe sapere una cosa: cosa ne pensi di me?» segue una breve pausa, poi si affretta ad aggiungere miriadi di dettagli confusi, in modo che Kei non fraintenda.
«Cioè, insomma, siamo compagni di squadra, dovremmo andare tutti d’accordo –anche se non mi va particolarmente di andare d’accordo con te- ma almeno mi piacerebbe sapere cosa pensi di me e magari sfruttare l’informazione per… riuscire a diventare… compagni… migliori.» fatica molto a pronunciare l’ultima parte e si vede. Shoyo odia perdere e in quel modo gli sembra di aver subito una sorta di sconfitta contro Tsukishima, ma doveva chiederglielo per forza se voleva placare il suo tormento.
Il biondo, in risposta, lo fissa confuso e stranito dalla questione.
«Mmh? Dovresti saperlo. O almeno averlo intuito. Ti trovo irritante, fastidioso e troppo basso.» detto ciò, con disinvoltura, si scosta dal suo appoggio contro il lavandino con una spinta, senza usare le mani che, precedentemente, ha infilato nelle tasche della divisa nera.
Con passo tranquillo si appresta a dirigersi verso la porta del bagno, senza dare a Hinata il tempo di replicare.
Sulla soglia si ferma e, senza girarsi, borbotta: «Grazie, comunque.»





Buongiorno fandom! (per favore, prendetevi qualche attimo per leggere le note, ci sono dettagli riguardanti la raccolta che credo dovreste sapere)

Sono tornata prima del previsto, dev'essere per forza l'apocalisse, quindi preparate i bunker in cemento armato.
Volevo farlo da un sacco di tempo, ma non ho mai avuto l'ispirazione -e la voglia- sufficiente per cominciare.
Beh, ecco l'esordio del mio carachter meme! Un caracher meme, in breve, è una cosa stupida in cui prendi dieci personaggi a caso da un'opera e li numeri a tua discrezione (sempre con numeri da uno a dieci). Seguono venti situazioni assurde (che non devi assolutamente leggere prima di aver numerato i personaggi, altrimenti non c'è divertimento) con personaggi combinati completamente a caso. Ad esempio, che ne so: [3] ha comprato un unicorno domestico a un'asta su ebay. [3] chiama [6] per invitarlo a vedere il suo nuovo acquisto e a fare una cavalcata insieme.
Roba del genere c'è davvero, non sto esagerando. Non uguale sputata, ma cose che sfociano nel nonsense e nel sovrannaturale ce ne sono a più non posso.
Ad esempio, stavolta dovevo far dire a Kei cosa ne pensa di Hinata. (per ora è molto tranquillo, ma aspettatevi il peggio disagio)

Il carachter meme che sto scrivendo io l'ho trovato su deviant art per caso, ma ho perso il link, sorry. Magari ve lo posto alla prossima. 
Non so con quale cadenza aggiornerò, ma posso dirvi che sto già mettendo per iscritto la seconda situazione. Non spoilero nulla, crogiolerete nell'attesa! *feeling such a bad gurl*
Comunque se notate eventuali errori non esitate a farmelo notare!
Ora la smetto di infastidirvi. Questa volta dovevo spiegarvi un paio di cose, siccome è la prima shot. Giuro che la prossima proverò ad essere più breve. 
Ma prima una cosa: L'AU e -soprattutto- l'OOC non sono messi lì per la mia paura paranoica di sforare accidentalmente in questi generi, no. Sono lì perché non credo che il trio dei Trash Kings in un apocalisse zombie e un Kageyama stripper siano così tanto non AU e non OOC.
Detto ciò, buona giornata! <3 

-Lady Blue

 
  
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