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Autore: _alohomora_    08/10/2014    1 recensioni
Una ragazza fredda e vuota può riempire delle pagine per creare storie piene?
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ladra di storie

 
«Obsession, it takes control
obsession, it eats me whole.» 



 
Mentre scende goffamente dal palco con un piccolo salto - niente scale - Lary sente a malapena il piccolo applauso che chiude Of the Night. Ancora rossa in volto, si lascia cadere sulla sedia accanto a Lea. I ragazzi sono ancora sul palco e attaccano con la canzone successiva. Dopo aver preso un grande sorso dal bicchiere dell'amica senza neanche conoscere il suo contenuto, Lary la guarda e chiede -Quanto mi sono pubblicamente umiliata da uno a dieci?- Sul viso di Lea si apre un grande sorriso. -Sapevo che avresti brillato! Se non fossi stata così nervosa saresti stata ancora meglio.-
Lary le scocca un'occhiata scettica. -Puoi dirlo che ho fatto schifo-.
Lea rotea gli occhi e sospira: -Sei impossibile.-
Dopo alcuni minuti e parecchi sorsi di quello che si rivela essere piña colada, Lary riesce a respirare normalmente e sorride perfino a Dan quando lui la guarda.
-... dig them out, let’s finished what we’ve started...-
Lary riconosce la canzone che avevano suonato al parco. Lo stile musicale della band comincia a farsi chiaro, ed è un stile unico che l'attrae. La voce di Dan è confortante e Lary avverte una sensazione di calore riempirla mentre vede il ragazzo che le sorride imbarazzato un’altra volta, inciampando nel testo. Un’ondata di immagini e sensazioni felici sembrano riempirle la mente negli ultimi giorni con lui, una sensazione particolare che riesce a paragonare a come si sente quando si trova davanti ad un camino avvolta nelle coperte col suo libro preferito. Quindi felice.

Quando torna a guardare Lea la vede immersa nella lettura del suo diario, le sopracciglia aggrottate per… la concentrazione?
-Hey- le dice.
Dopo alcuni secondi, ragazza alza controvoglia lo sguardo dalla pagina. –Cosa?-
-Grazie per aver dato a Dan quella registrazione.-
Le  sopracciglia di Lea questa volta si alzano e annuisce prima di tornare a rivolgere l’attenzione al suo diario. E’ un po’ comico vedere una ragazza che legge, in un club. Sembra fuori luogo. Io probabilmente sembro più fuori luogo di lei.
Il pubblico, che prima sembrava scontroso, non sembra reagire male alla band e ci sono perfino un paio di ragazze bionde che ballano.
Poco dopo i ragazzi terminano l’ultima canzone del set, e ringraziano il pubblico con un –Noi siamo i Bastille- balbettato da Dan e scendono dal palco seguiti da un piccolo applauso, che forse però era indirizzato alla band successiva che già aveva preso il loro posto.
-Allora, che ne pensate?- chiede Kyle eccitato quando le raggiungono al tavolino. Sembrano tutti accaldati, soprattutto Dan che, come Lary, prende un grande sorso dal primo bicchiere che trova sul tavolino.
-Io vi adoro!- dice Lea entusiasta quanto lui.
-Tu stavi leggendo fino a pochi secondi fa- ribatte Lary divertita.
-Questo non vuol dire che non abbia ascoltato la musica.-
-Comunque, io amo il vostro sound- dice Lary sincera. Dan alza lo sguardo su di lei, gli occhi stranamente grandi. –Davvero?-
-Dovresti cantare ancora con noi qualche volta, hai una bella voce- le dice Woody che per una volta sembra serio. Prima che Lary possa rispondere, due ragazze compaiono al tavolo. Sono le stesse che ballavano poco prima, e ora Lary vede che sono gemelle, due identiche facce con il trucco sbavato e le pance scoperte.
Si infilano fra Dan e Kyle e poggiano in modo quasi sincronizzato i loro bicchieri sul tavolino. Posano i loro occhi su Dan, e la più vicina a lui gli mette una mano sulla spalla. Lary si aspetta una voce da da bambina, invece quando parla è profonda. –Hey, vi abbiamo sentiti cantare, siete fantastici- dice. Usa il ‘voi’ ma si rivolge a Dan, e hanno a malapena dato un’occhiata agli altri ragazzi, ignorando completamente Lary e Leah. Dan guarda 
negli occhi la gemella che ha parlato con sguardo sorpreso, sbattendo lentamente le palpebre come un cane smarrito. Come per valutare se fosse sincera. Poi si illumina e dice: -Oh, grazie! Abbiamo appena cominciato la band, stiamo girando a suonare in vari pub e…- l’altra ragazza lo interrompe, la sua voce seducente come quella della sorella. – Vuoi Volete venire al bancone? Conosco il barista che fa dei drink incredibili, può farci fare il primo giro gratis. Ti dobbiamo almeno questo, per aver ascoltato la tua voce.-
Lary apre leggermente la bocca, lo stomaco che ribolle. E non solo per il loro dubbio uso della grammatica. Dan le guarda un secondo prima di stringere le spalle e dire –In realtà sono più un tipo da birra, anche quella te la fa gratis?- La bionda più vicina gli afferra la il braccio e gli rivolge un sorriso accattivante prima di strascinarlo verso il bar, seguita dalla sorella. Dan si gira a guardare Lary prima di sparire tra la folla.

Appena si sono allontanati, Woody riacchia. –Dan sembrava colpito da un fulmine. Forse era davvero per le ragazze che ha cominciato la band.- poi lancia un’occhiata a Lary e aggiunge velocemente –se non fosse che a Dan non interessano gemelle bionde incontrate in un locale scadente.- Lary alza gli occhi al cielo e cerca di infilare le mani in tasca, come fa quand’è nervosa. Trova solo i lati del vestito nero che indossa, senza tasche. Da un’occhiata al bar, ma il locale ha cominciato a riempirsi e non riesce a individuare nessuna criniera castana o capelli-spinaci biondi piastrati. Leah le tocca una spalla e Lary si gira per vederla porgere il diario. –Davvero l’unica cosa che vuoi fare ora è leggere le mie storie?-
-Sempre e comunque. Questa qui mi è piaciuta moltissimo.- Infila il quaderno nella tracolla di Lary e dice. -E piaci a Dan, quindi togli quel muso.-
Lary sospira e alza ancora gli occhi al cielo. I ragazzi stanno finendo le birre, e Woody dice: -Noi andiamo a riportare gli strumenti nel furgone. Con la gente che viene qui dopo mezzanotte potremmo ritrovarli coi graffiti o…
-o non ritrovarli affatto- aggiunge Kyle.
Will dice in tono confortante -Ti veniamo a cercare quando ce ne andiamo per portarti a casa, okay?- Lary annuisce rincuorata. Per qualche motivo pensava che l’avrebbero lasciata lì.
I ragazzi si dirigono verso il retro del piccolo palco e quando Lary si gira a guardare Leah, lei sembra appena essere uscita da un sogno. –Quanto ho letto? Non mi ero accorta che fosse arrivata tanta gente.- Il suo sguardo passa velocemente da una parte all’altra del locale e ha cominciato a graffiarsi i lati delle unghie.
Oddio. Oh no.
Lary le prende le mani, e gli occhi pieni di panico di Leah si posando finalmente sui suoi. –Hey- le dice con voce calma. –Va tutto bene, okay? Usciamo a prendere un po’ d’aria.-
Lary la prende per il braccio e la trascina con sé, come aveva fatto la gemella capelli-spinaci, solo che lei ha un valido motivo. Cerca di farsi strada fra la massa di corpi, le risate e il rumore crescente. La mano di Leah comincia a agitarsi nella sua, tremante, e lei la stringe più forte, puntando all’uscita.
Un ragazzo le si para davanti. –Hey belle.- La sua faccia col sorriso smagliante e i piercing al naso sono a pochi centimetri dal viso di Lary, che guardandolo meglio si accorge che i piercing non sono solo sul naso ma praticamente su tutto il corpo. –Volete venire al bar con me? Il primo giro gratis, conosco il barista- e fa l’occhiolino. Lary cerca di ignorarlo e sorpassarlo, ma lui le prende un braccio. –Dai, voglio passare la sera con voi, dove trovo due ragazze più belle?- Lary sente il che il respiro di Leah comincia a farsi affannoso, la mano che quasi spezza la sua con la sua presa. Si scrolla di dosso la mano che la tiene e riesce a far passare una persona tra loro e il ragazzo per separarsi da lui, prima di ricominciare a spingere la calca.

Raggiungono l’uscita. L’aria fredda le colpisce in pieno, coprendole di brividi dopo il caldo del locale.  –Leah, siamo fuori adesso. Puoi respirare.- Spera non sia stato troppo. Prega che Leah si calmi. E lo fa.
Lary lascia andare la sua mano che ha finito di tremare, con un leggero sospiro di sollievo. Leah si appoggia al muro di mattoni, le braccia strette al petto, e si fa lentamente scivolare sulla schiena fino a sedersi sull’asfalto. Lary la imita.
–Scusami- sussurra Leah dopo un po’.
-Adesso chi è che chiede scusa quando non deve? Non credo tu abbia scelto il disturbo d’ansia.
-No, l’ansia ha scelto me.
-A te non piace stare in una folla, a me non piace stare sola con una o due persone. Siamo una bella coppia di asociali noi due.
-Se fossimo normali ora non saremo sedute tra bidoni di spazzatura su un pavimento che puzza di urina.
-Secondo me è il marchio di un gatto.
Si scambiano un’occhiata e scoppiano a ridere.
-Quando mi stavi portando fuori, cosa ti ha detto quel tipo? Non lo sentivo nemmeno. Ero terrorizzata, pensavo volesse rapirmi.
-E’ probabile. Voleva darci da bere e…- Lary si blocca.
-Cosa?- chiese Leah.
Lary sgrana gli occhi e scatta in piedi.
-Ha detto che ci avrebbe dato da bere gratis perché conosceva il barista. Esattamente come le due al bancone. Non può essere una coincidenza. E Dan…-
Adesso è Lary ad avere il respiro affannoso. Pensa a Dan con un bicchiere in mano, un gruppo di sconosciuti che lo circondano. A come prima, al tavolino, aveva preso un bicchiere a caso senza conoscerne il contenuto. 
-Aspetta Lary… non farmi tornare lì dentro!-

La voce di Leah sbiadisce dietro di lei mentre torna nel vortice di persone. 





Heya!
No questa storia non è morta muahaha, i pochi che la leggevano ormai l'avranno dimenticata ma qualche giorno fa l'ho rcordata (...) e mi è tronata voglia di continuarla. Ormai lo schema è due capitoli ogni ventordici anni. But anyway, ho già scritto un altro capitolo quindi spero di risuscitare questa fic perchè in fondo un po' mi piace :(
_alohomora_

 
   
 
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