Nagisa è seduto sul letto della camera d’albergo che condivide con Rei, le gambe appena incrociate, il viso per metà affondato sul cuscino che sta stingendo al petto.
Il ragazzo dai capelli scuri lo sente tirare su col naso, piano, timidamente, quasi non volesse farsi sentire. Regna il silenzio più assoluto in quella camera, tra loro. È la prima volta, da quando lo conosce, si ritrova a pensare Ryuugazaki.