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Autore: Underline    10/10/2014    9 recensioni
*Partecipante al Song-fic's Contest*
Dalla OS:
"Eri quello di cui avevo bisogno, anche se non avevo mai raccimolato il coraggio di dirtelo.
Mi avevi spogliato delle mie maschere e messo a nudo, anche quando ti dicevo che non mi capivi.
Nelle notti fredde d'inverno ti volevo vicino a me, anche se ti dicevo andartene.
L'ho capito solo quando il letto fatto per due persone, si era ghiacciato quanto la neve fuori dalla mia finestra.
E ora, guardandoti per un'ultima volta, vorrei avertelo detto."
Avvertenze: Taylor/Ed Sheeran
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Taylor Swift
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How To Say Goodbye
"L’unica cosa che sapevo quando mi sono svegliata stamattina
È che adesso so qualcosa, qualcosa che prima non sapevo
E l’unica cosa che ho visto nelle ultime 18 ore
Sono quegli occhi verdi e le lentiggini oltre al tuo sorriso
Che, nel profondo della mente, mi fa sentire bene"


Era finita così, per caso. Come tutte cose belle.
Tu eri da una parte della strada, io dall'altra. Io prestavo attenzione al semaforo, tu a me.
Era bastato un attimo, vero?
Forse era stato il tuo istinto a gridarti di avvicinarti, senza prestare attenzione a niente altro che non fossi io. Non avresti dovuto farlo.
Come tutte le cose belle che si rovinavano, anche con te tutto si era svolto al rallentatore.
Un attimo prima eri davanti a me, l'istante dopo non più.
Quando ritrovai il tuo sguardo, intravidi i tuoi occhi sorpresi e la bocca spalancata. Cercai la tua mano attraverso il rumore che la folla ci stava riversando addosso, appena la stringo sentii la familiare sensazione di benessere. Più ti guardavo, più i ricordi vorticavano nella mia mente.
 Non doveva finire così, vero?

Primavera
"Perché l’unica cosa che so è che ci siamo detti “Ciao”
E i tuoi occhi, sembrava stessero venendo a casa con me"

Era iniziato tutti in un chiassoso giorno di primavera. Ero venuta in quel parco per godermi i primi giorni in cui avrei visto sia i raggi del sole che i cigni nello stesso luogo. Copenaghen era una delle città più burbere nei confronti del sole, ma quel giorno era un'eccezione. Dovevi averlo pensato anche tu, dato che eravamo gli unici affacciati da quella ringhiera.
Alle otto di mattina la città si svegliava per incominciare una nuova giornata e non per rimirare dei cigni.
Come se non potessi farne a me, con la coda dell'occhio ti osservavo incuriosita, ma appena notavo un tuo lieve cenno nella mia direzione, cambiavo traiettoria dello sguardo.
Non l'avresti mai saputo, ma la mia non era timidezza, era paura. Paura della mia stessa curiosità. Era passato così poco tempo da quando, l'ultimo uomo entrato mia vita, mi aveva lasciata.
Non saprei dire quanto tempo rimanemmo lì, incatenati alla bellezza lusinghiera di quegli animali alati. Tuttavia ricordavo i tuoi passi attutiti mentre ti avvicinavi a me, con la chitarra in una mano e lo sguardo determinato.
Tu non me l'avresti mai detto, ma io avevo capito che anche tu avevi paura. Lo leggevo nei tuoi occhi mentre ti avvicinavi.
Contrariamente a quanto avessi potuto pensare, la trovai una cosa tenera, tu mi sembravi tenero.
Cominciammo a parlare come due vecchi conoscenti, ci venne spontaneo. Quella fu anche la prima volta che sentii la tua risata, così svogliata e contagiosa. Quella mattina ridemmo così tanto da sentire le guance fare male.
Quando, alla fine, te ne eri andato e mi ero ritrovata di nuova sola, capii che eri riuscito ad abbattere le mie difese. E l'avevi fatto senza accorgertene.
Non avremmo dovuto incontrarci quella mattina, vero?

Estate
"E l’unica cosa che sento sono le farfalle nello stomaco
Una bella sensazione, rifarsi del tempo perduto,
Prendere il volo, mi fa sentire bene"

Per me eri come una pioggia estiva: improvvisa, rinfrescante e, purtroppo, breve.
La prima volta che ho toccato le tue labbra, i fulmini e i tuoni preannunciavano una pioggia di quel genere. C'era stata emozione, timidezza e anche della vergogna. Per te ero ancora indecifrabile. Per me eri ancora troppo e basta.
L'estate passata con te sapeva di tè alla menta e del caldo superficiale che spesso veniva oscurato dalla pioggia.
Passammo l'estate a viverci, a sperimentare i nostri limiti come bambini alla ricerca di qualcosa non specificato.
Tuttavia sapevo che qualcosa sarebbe andato storto. Io non ero fatta per le relazioni durature. Tu eri fatto per amare qualcuno che ti apprezzasse per le lentiggini cosparse sul tuo viso, per gli occhi grigi come neve sciolta al sole, qualcuno che, quando ti avrebbe visto sorridere, non avrebbe potuto fare a meno di accarezzarti una guancia.
Cominciavo a credere di non essere io quella persona.

Autunno
"E tutti i miei muri si ergono dipinti di malinconia
Ma io li abbatterò, li abbatterò e aprirò una porta per te"


Mi piaceva passare la mano tra i tuoi capelli rossi, mi ricordavano le foglie rossicce dell'autunno.
Ti eri lasciato la timidezza alle spalle, tanto da permettermi di sentire la tua voce accompagnata dalla chitarra. Quella volta mi ero ritrovata a ridere e a piangere contemporaneamente e tu mi avevi abbracciata,  pensando fosse colpa tua. Non te l'avrei mai detto, ma quel giorno stavo piangendo per la ragazza che stavi descrivendo in quel testo. Sapevo che si trattava di me e questo mi spaventava, perché tu eri riuscito a leggermi dentro e ancora una volta ti avevo lasciato fare senza accorgermene.* Se te ne fossi andato cosa sarebbe rimasto di me?
Il nostro ultimo litigio era avvenuto l'ultimo giorno d'autunno. Tu mi urlavi contro di smetterla di nascondermi e io ti gridavo di deciderti a lasciarmi. I risultati di quel dibattito furono i pezzi  di porcellana su tutto il pavimento e la porta sbattuta dietro di te.
Non avrei dovuto correrti dietro, vero?

Inverno
"Torna indietro e dimmi perché mi sento come se
Avessi sentito la tua mancanza per tutto questo tempo
E raggiungimi qui stasera e fammi sapere che
Non è solo una sensazione creata nella mia mente"

Ero tornata molte volte al ponte in cui ci eravamo incontrati e ogni volta qualcosa cambiava.
In primavera i cigni avevano lasciato spazio al timido sfarfallio delle farfalle.
In estate quest'ultime erano accompagnate ai cinguettii degli uccellini e al frinire delle cicale.
In autunno si era stabilizzata un'atmosfera strana. Percepivo il cambiamento nell'aria e il quieto silenzio degli alberi che perdevano le loro foglie.
La mattina in cui scese la neve per prima volta, corsi proprio fino a quel ponte, sapevo che ci saresti stato.
Fu in quel momento che mi resi conto di aver cominciato a leggerti dentro anch'io.
Quando intravidi la tua chioma rossiccia fare capolino dalla pesante giacca, agii d'impulso.
Ti corsi incontro senza calcolare il terreno scivoloso. Motivo per cui un attimo prima vedevo te e il momento dopo mi ritrovavo con la vista appannata e gli occhi rivolti verso il cielo.
Invece di aiutarmi a risollevarmi da terra, ti sdraiasti anche tu. Senza dire una parola prendesti la mia mano fredda nella tua, bollente in confronto al gelo dell'inverno. Dopo tanti giorni risentii il tuo tocco delicato.
Non te l'avrei detto, ma la tua mancanza mi aveva scottato la pelle e il cuore.
Le ore che trascorremmo insieme le passammo a guardarci intensamente senza dire niente, le scuse si percepivano nell'aria quanto i fiocchi bianchi che cadevano pigramente.
Ignorammo il freddo pungente, i rimorsi, la paura. Per una volta ignorammo quel "dopo" che tanto temevo.
L' ultimo bacio che assaporai fino in fondo, intenso e carico di promesse, aveva spezzato le ultime incertezze dentro di me.
C'ero io. E c'eri tu. E c'era amore. E mi bastava.
Non avrei dovuto lasciarti andare dopo, vero?
"Tu sarai mio e io sarò tua
L’unica cosa che so è che da ieri tutto è cambiato"

Era finita così, per caso. Come tutte cose belle.
Tu eri da una parte della strada, io dall'altra. Io prestavo attenzione al semaforo, tu a me.
Era bastato un attimo, vero?
Forse era stato il tuo istinto a gridarti di avvicinarti, senza prestare attenzione a niente altro che non fossi io. Non avresti dovuto farlo.
Come tutte le cose belle che si rovinavano, anche con te tutto si era svolto al rallentatore.
Un attimo prima eri davanti a me, l'istante dopo non più.
Quando ritrovai il tuo sguardo, intravidi i tuoi occhi sorpresi e la bocca spalancata. Cercai la tua mano attraverso il rumore che la folla ci stava riversando addosso, appena la stringo sentii la familiare sensazione di benessere.
Continuai a sbattere le palpebre per riuscirti a vedere meglio, per stamparmi il tuo viso in mente.

Eri quello di cui avevo bisogno, anche se non avevo mai raccimolato il coraggio di dirtelo.
Mi avevi spogliato delle mie maschere e messo a nudo, anche quando ti dicevo che non mi capivi.
Nelle notti fredde d'inverno ti volevo vicino a me, anche se ti dicevo andartene.
L'ho capito solo quando il letto fatto per due persone, si era ghiacciato quanto la neve fuori dalla mia finestra.
E ora, guardandoti per un'ultima volta, vorrei avertelo detto. So che non ne avrò più occasione.
"Ti amo" ti sussurro anche se so che non mi sentirai.
Mi sforzo di stringerti la mano, mentre chiudo gli occhi per l'ultima volta.

*The A Team

 



 
Spazio autrice
Questa OS mi si è stampata in mente mentre, casualità delle casualità, stavo ascoltando "Everything Has Changed" e leggevo il regolamento del contest a cui partecipo con questa OS.
Questo e il fatto che volevo assolutamente scrivere su una delle mie ship preferite! :)
È la mia prima volta che pubblico qualcosa nel fandom di Taylor, nonostante io sia una sua fan sfregata.
Spero con questa mia OS vi abbia trasmesso qualcosa, anche solo un pizzico di sorpresa :')
Se invece vi è venuta voglia di buttare il pc/cellulare fuori dalla finestra, avete la mia comprensione ahahaha
Dunque la trama è abbastanza semplice, si parte da un'incidente che porta i ricordi di ciò che è accaduto prima. Ha, quindi, i toni drammatici perché io amo scrivere storie d'amore drammatiche ahahah
Toglietemi tutto, ma non la mia drammaticità :')
Se vi va di leggere qualcosa di mio, vi lascio la mia nuova fanfic. Appena iniziata e casualmente ha Tay come presta volto femminile :')
(cliccate sopra al banner c: )

Trailer Fanfic: Photograph
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Penso di avervi detto tutto quindiiii vi saluto,
Baci Underline!

 
   
 
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