Da giorni Sofia era sempre meno sicura di se. I pensieri le riempivano la mente e lei sapeva che, per sfogarsi, per non pensare a nulla, per sentirsi meglio, aveva bisogno di stare sola e di trovare un occupazione diversa dallo studio delle leggende su ciò che era; proprio scrivendo storie con un quaderno, una penna e le sue idee che passava la gran parte del tempo.
(Ambientata in un momento imprecisato subito dopo la fine del primo libro)