11/10/2014
1 recensioniLe Ceneri della Fenice
Introduzione
Vi siete mai chiesti cosa significa essere immortali o cosa comporta esserlo?
Magari per qualcuno l’idea dell’immortalità può sembrare assurda
Per altri qualcosa da bramare
Ma l’essere immortale va oltre di ogni aspettativa umana.
Non senti più il bisogno di sfamarti, di dissetarti,
perfino il semplice riposo è una cosa tabù
Non stiamo parlando di creature della notte come vampiri o licantropi o qualsiasi altra diavoleria inventata dalla mente umana.
Quelle schifezze non esistono.
Stiamo parlando di una leggenda,
la leggenda della Fenice di Fuoco.
Lo so, sembra una favola da raccontare ai bambini per farli addormentare la sera
ed è anche vero che le leggende sono spesso inventate
ma quasi sempre nascondono un filo di verità
Come faccio a sapere queste cose?
Bhe, è lungo da spiegare, posso solo dirvi : Post Fata Resurgo!
Capitolo 1
Una nuova compagna di scuola.
Sono le 6:00 del mattino, mi sono svegliata da circa un’ora e non avendo sonno ho iniziato a guardare fuori dalla finestra
In lontananza si sentiva il brontolare di un temporale e l’aria sapeva di pioggia, il sole doveva ancora tramontare, perciò fuori era buio, non si vedeva praticamente niente, se non per quel breve istante dove il cielo si ricopriva di lampi silenziosi creando un po di luce.
Un tuono improvviso mi fece sussultare e in pochi secondi si sentì il tintinnio regolare della pioggia, prima flebile poi sempre più forte.
Misi istintivamente una mano sulla collanina che portavo, era incisa una frase
Post fata Resurgo
Letteralmente, dopo la morte continuerò a rialzarmi
Tenendo ancora la catenina tra le mani riguardai fuori dalla finestra, la pioggia non cessava, anzi
-Proprio oggi doveva piovere?-
Guardai di nuovo l’ora, quasi le 7:00 era ora di prepararsi per andare a scuola.
Mi alzai di malavoglia dal’letto e iniziai a vestirmi
Canottiera nera con il pizzo, sopra un’altra canottiera rossa più corta, legghins neri con stivaletti neri e scaldamuscoli neri…
Il mio colore preferito? Il nero ovvio!
Mi pettinai i capelli, indovinate il colore?
Rosso fuoco, tutti mi chiedono se me li coloro, ma la verità è che non ci faccio proprio niente, sono rossi naturali
Un pò di matita nera e mascara… nero
Mi misi anche il mio piercing al naso e fui pronta per andare a scuola…
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-È tardi! È tardi! È TARDI!-
-Se ti fossi alzata prima ora non staresti impazzendo per prepararti-
-Perché non mi hai svegliata April?-
-Guarda che l’ho fatto! Solo che non mi hai dato ascolto!-
Chelina guardò l’amica e le fece la linguaccia poi corse in camera a vestirti
Era già passato un’anno dalla morte della madre di Chelina e la ragazza si era trasferita da April
In un anno cambiano molte cose, ad esempio ora Raph e Chelina erano una coppia ufficiale,
Al contrario April e Donnie ci stavano ancora lavorando ma erano prossimo al fidanzamento
Mikey era scomparso lasciando, però, un biglietto indirizzato ai fratelli e alle due ragazze
Mikey, nel biglietto, diceva di essere andato via di casa per pensare, a primo impatto nessuno capì ma poi era chiaro che Michelangelo, l’aveva fatto per non creare altri disagi alla famiglia.
I fratelli vollero subito andare a cercarlo ma furono fermati dal maestro che disse loro di rispettare la scelta di Michelangelo e che ci sarà stato un motivo se aveva agito così.
-Allora ti brighi?-
-Un attimo e sono subito da lei!-
-Cheli non scherzare!-
Chelina uscì (finalmente) dalla stanza, indossava dei jeans blu scuro con una felpa grigia aderente e sotto si intravedeva una maglietta bianca
-Eccomi! Ma come mi hai chiamato?-
-Cheli… perché?-
-Lo sai vero che mi chiamo Chelina e non Cheli-
-Lo so, ma è un soprannome che ti ho dato, carino no?-
-Si dai, può andare-
April guardò l’ora e ebbe un mini infarto
-Cheli! Sono le 7:30 tra 10 minuti dobbiamo essere in classe!-
-Muoviamoci!
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Cuffiette alle orecchie e zaino in spalla, fortunatamente aveva smesso di piovere ma il cielo era ancora carico di nuvoloni grigi
Zaino bianco, ma che avevo modificato con l’indelebile nero e rosso
La canzone di skillet, mio cantante preferito, si interruppe e lo schermo del mio cellulare si illuminò
Un nuovo messaggio
-Non incendiare nessuno mi raccomando, è il tuo primo giorno di scuola, fai una bella impressione xD-
-Che deficiente-
-Sta tranquillo Nick, l’unica persona che incendierò sarai tu se non la smetti di sfottere!-
Inviai il messaggio, non ci volle molto che arrivò la risposta
- D: !!!-
-Messaggio ricco di significato!-
Stavo per riascoltarmi la musica quando…
-Ahia! Ma guarda dove vai!-
-Oh perdonami! Nulla di rotto spero?-
Guardai la ragazza che mi aveva appena travolta, mi dava la mano per aiutarmi ad alzarmi
Ritrassi la mia e mi alzai da sola
-No tranquilla, tutto ok-
-Mi chiamo Chelina tu?-
-Rouje-
-Ma non significa rosso in francese?-
-Si ma si scrive diversamente, la pronuncia è simile comunque-
-Sei francese?-
-Non proprio, mio padre lo era, non l’ho mai conosciuto-
-Oh mi dispiace, tua madre?-
-È morta circa un’anno fa-
-Oddio, faccio sempre delle domande fuori luogo-
-Sta tranquilla non lo sapevi-
-Anche la mia se n’è andata un’anno fa-
-Ma che terribile coincidenza-
Chelina stava per rispondermi quando una ragazza dai capelli rossi e occhi azzurri la raggiunse
-Cheli, dai che è tardi!-
-Si, bhe ciao Rouje-
-Ciao-
Presi il telefono e scrissi a Nick
-L’ho trovata!-