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Autore: dasolaconte    12/10/2014    4 recensioni
- Tu che tipo di equazione saresti? -
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- x è l'incognita. -

Il gessetto batteva sulla lavagna mentre la professoressa continuava a spiegare.
Lui si girò e mi osservò.

- Tu sei la mia x. -

Disse solamente, bruciandomi con lo sguardo innocente, e io rimasi in silenzio ad osservarlo.
Mi fece un semplice sorriso e tornò a seguire la lezione, scribacchiando appunti sul suo quaderno disodinato.
Sospirai, in quel momento mi sentivo 1/2x; ma poi lui mi strinse la mano e tornai ad essere la sua incognita intera.
Non prestai molta attenzione alla lezione, ma riuscii a capire tutto facilmente; mi sentii comunque sollevata quando suonò la campanella di fine ora e ne approfittai per stiracchiarmi sulla sedia poco elegantemente. 

- Ehi ameba muoviti a fare la cartella che perdiamo il pullman. -

Non mi ero nemmeno resa conto che quella fosse l'ultima ora e che finalmente fossi libera di tornarmene a casa, magari a dormire visto che ero talmente stanca da avere mal di testa, cosa che accadeva spesso dall'inizio della scuola.
Fatto sta che buttai, letteralmente, i libri nello zaino e lo misi in spalla, seguendo la figura che mi stava aspettando fuori dall'aula.

- Se fossi un equazione, tu di che tipo saresti? -

Rimasi a pensare per qualche secondo per poi chiedere che volesse dire.

- Intendo: saresti un'equazione determinata, indeterminata o impossibile? -

Sorrisi pensando che quella domanda fosse tanto buffa e semplice quanto seria e studiata.

- Direi impossibile. - pronunciai d'istinto, ma lo vidi stare in silenzio a riflettere, quasi non mi desse più considerzione. Solo un minuto dopo, quando pensavo il discorso già concluso, lo sentii ribattere: - Secondo me saresti indeterminata, non impossibile. - sentenziò abbassando lo sguardo su di me.

Io lasciai cadere una cuffia dandogli la mia completa attenzione.

- Perché? -

- Perché un'equazione indeterminata si ha quando alla fine si ottiene  0x = 0; vale a dire che qualsiasi numero potrebbe sostituire la x, perché qualsiasi numero moltiplicato per zero dà sempre zero. Mi segui? - Annuii. - Bene, tu sei indeterminata. Puoi essere qualsiasi cosa, ma essere sempre te stessa. Puoi essere qualsiasi cosa senza che gli altri sappiano cosa sei realmente; ma ciò non cambia nulla, perché per qualunque sfaccettatura tu decida di assumere, il risultato rimane invariato. Voglio dire che sei complicata, ma comunque vera. Solo, mi piacerebbe a volte saperti determinata e riuscire a capirti completamente, ma so che non è possibile. -

Sinceramente non lo credevo nemmeno capace di certe considerazioni e rimasi turbata dalle cose che mi disse, cercai di ribattere la punta di delusione con cui pronunciò le ultime parole.

- Veramente, credo che se fossi un'equazione sarei una di quelle infinitamente lunghe e difficili - feci una pausa - e che probabilmente nessuno abbia seriamente perso tempo a cercare di risolvermi senza lasciarmi lì a metà; quindi potrei anche essere una semplice equazione determinata. -

- Lo scopriremo comunque. - 

- In che senso? -

- Bhe, non sarò un genio in matematica, ma provare a risolverti non mi costa nulla. - E lo vidi sorridermi mentre mi metteva un braccio intorno alle spalle. Non riuscivo a realizzare quanto fosse importante averlo al mio fianco e quanto in realtà tenesse a me; il mio lato realista diceva che tutto questo prima o poi sarebbe finito, ma mi dicevo comunque che me lo sarei goduto fino alla fine.



 






Uh, era da tanto che non pubblicavo qualcosa su questo sito, ma oggi ho deciso di condividere questa storia nata inizialmente da un delirio durante l'ora di matematica. Spero vi piaccia e sarebbe carino ricevere qualche recensione.
Ciao.

PS. Ho inviato la richiesta per cambiare il nickname, non sarò più quindi xlouiswings, ma, se approvato, dasolaconte. 
  
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