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Autore: dj_stregatta1990    13/10/2014    0 recensioni
bene ragazzi/e è la prima volta che la pubblico e che scrivo una storia quindi abiate pietà di me... questa storia l'ho iniziata acora nel 2004 e poco a poco la sto sistemando. quindi se vi piacerà il prima capitolo, bhè seguitemi! ;) si accettano critiche e commenti positivi! XD
Genere: Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Al risveglio vide che era disteso in un letto soffice, si guardò in giro, non era la sua solita stanza, ma un’altra, ad un tratto entrò un ragazzo, anch’esso era un vampiro, aveva i capelli castano chiaro e gli occhi color nocciola era molto giovane quasi un’adolescente, ma non era solo con lui c’era un altro vampiro, aveva in mano un vassoio d’acqua e un fazzoletto immerso. “finalmente ti sei svegliato!! Come ti senti?” chiese uno dei due vampiri. “ ma dove sono? E tu chi sei? Mi hai portato te in questa stanza?!” domandò Claus ancora un po’ disorientato. “ che sbadato non mi sono presentato, mi chiamo Matt!! No, ti ha portato il maestro Armand… te lo vado a chiamare… aspetta un attimo…”. Claus provò a fermarlo, ma ormai era già uscito dalla stanza e anche l’altro uscì con lui rimanendo da solo, si rialzò dal letto anche se era ancora debole e a ogni suo movimento la testa gli girava all’impazzata decise di andarsene lo stesso fuggendo dalla finestra e appena l’aprì entrò Armand, era un vampiro con i capelli argentati non tanto lunghi e gli occhi dello stesso colore dei capelli con alcune sfumature in azzurro chiaro, era alto e con un fisico stupendo, i vestiti gli cadevano addosso perfettamente come una seconda pelle, per un attimo pensò a Darcia e al suo fisico molto simile al suo, ma quello del suo maestro era di gran lunga molto più bello e perfetto, la sua età mortale era di circa trent’anni più vecchio del suo maestro Darcia, il vampiro si avvicinò a lui in modo molto tranquillo nel suo volto c’era un grazioso ghigno e aveva la mano tesa verso Claus in modo di non lasciarlo andare e che anche Claus doveva porgerli la sua mano, ma non lo fece, non voleva scappare, ma solo essere liberato per poter ritornare da Darcia il suo, a volte odioso, maestro, in quei momenti sentiva la sua mancanza e sperava di rivederlo il prima possibile, Armand con aria un po’ offesa nel gesto di Claus si fermò davanti a lui e sorrise senza dire nessuna parola, intorno al giovane vampiro intanto si erano radunati altri vampiri e per lui non c’erano più vie di fuga. Si sentiva come un topo in trappola. Claus in quei momenti non sapeva più che fare e provò a parlare con Armand che lo stava guardando. “ tu sei Armand, vero? “esatto giovanotto!! Ti chiederai perché ti ho salvato la vita e forse perché ti sei sentito male quella notte… ho azzeccato?” disse con estrema calma. “si esatto. Ma poi me ne potrò andare? La prego!!” “chissà… il tuo maestro Darcia non ti ha insegnato che non bisogna mai bere quando il cuore si ferma?! Ti ho salvato perché voglio che tu ti unisca a noi, ci stai?” chiese diretto il vampiro. “conosci il mio maestro Darcia? Unirmi a voi? È fuori discussine!!”. Armand cambiò completamente modo di porsi e sentendosi rifiutato dall’offerta data a Claus ordinò ai vampiri di ucciderlo bruciandolo sul rogo, Claus però oppose resistenza e uscì dalla stanza da letto sgattaiolando giù per le scale cercando di trovare una via di fuga, ma non conosceva la strada e ogni corridoio alla fine si rivelava un vicolo cieco, ormai si sentivano i passi degli altri vampiri avvicinarsi sempre di più e pensò che per lui fosse la fine, i vampiri ormai erano sempre più vicini e Claus si sentiva quasi soffocare, era in panico non sapeva più dove sbattere la testa e pregava invano che giungesse Darcia a salvarlo. Il Suo Darcia. Claus si appoggiò al muro e capì che ormai non restava più molto tempo, ma ad un tratto apparve un’ombra, era il suo maestro e capì immediatamente che era venuto a salvarlo, si voltò verso Claus con un’aria imbronciata e lo prese subito per la mano correndo verso l’uscita, sembrava che conoscesse molto bene la strada, all’improvviso però arrivarono i vampiri che crearono una barriera davanti a loro, ma Darcia con un gesto fulmineo saltò sopra le loro teste e li osservò con un’aria superba e infine rise nel suo solito modo maligno. Quando ormai il peggio sembrava passato e la via d’uscita era vicina apparve Armand che gettò a terra Darcia con un pugno in pieno volto, Claus rimase paralizzato, ma reagì subito scagliandosi contro il vampiro, intanto Darcia si era ripreso e corse via verso l’uscita prendendo Claus per il bavero della maglietta, sapeva benissimo che Armand per ora era meglio evitarlo e non affrontarlo. Appena furono tornati a casa Darcia era ancora evidentemente arrabbiato con Claus. “ che diavolo pensi di fare, eh?! Perché eri con loro!! Volevi tradire il tuo maestro?! Te lo dico subito… non avvicinarti mai più ad Armand! Tu sei solo Mio Claus! Mio!” disse con tutto il fiato in corpo. “ no non voglio tradirti! Armand mi ha salvato la vita ecco perché ero con loro!! Ma perché ce l’hai a morte con lui? “almeno lui mi ha spiegato perché ero quasi in fin di vita”…” rispose a mo’ di scuse. Darcia sghignazzò. “come immaginavo… hai bevuto il sangue fino a che il cuore smettesse di battere… sei proprio un pivello Claus… e comunque non sono affari tuoi perché odio Armand… e ora vattene ho voglia di riposare, ah, c’è la tua fidanzata che ti aspetta, ma prima cambiati… non credo che faresti una bella figura preso così”. Darcia voltò le spalle al suo allievo e si distese sul divano con il braccio che gli coprì gli occhi, sembrava stremato, e molto probabilmente era ancora furioso con il suo giovane vampiro. Claus non aprì bocca e lasciò Darcia li a riposare, forse aveva bisogno di un po’ di tranquillità e si diresse nella sua stanza per cambiarsi gli indumenti e uscire subito per incontrare Sarya. Giunse nel boschetto e come previsto c’era lei ad aspettarlo, questa volta non stava disegnando era vestiva in modo molto maschile con i capelli legati in un’unica treccia e portava con se alcune pistole e teneva in mano un crocifisso, Claus capì che stava cacciando “quelli della sua specie” e con molta calma senza che se accorgesse si avvicinò a lei e alzò la mano in segno di saluto come un semplice essere umano e lei ricambiò il saluto con lo stesso gesto. “ Ma come mai sei vestita in questo modo??” chiese il giovane vampiro. In lei c’era un senso di tristezza e non rispose, appoggiò a terra le pistole e il crocifisso, si slegò i capelli e si incamminò verso il lago immergendosi poco a poco come se volesse farsi un bagno, Claus aveva frainteso il suo gesto e spaventato per quello che poteva succedergli si immerse anche lui, l’acqua doveva essere fredda perché vedeva lei tremare. Claus si mise dinanzi a lei e Sarya lo abbracciò e sprofondò il suo viso nel petto, voleva un po’ di conforto da qualcuno soprattutto da lui, come se stesse cercando amore, il giovane vampiro l’allontanò e gli appoggiò le mani sulle spalle guardandola fissa negli occhi. “ che volevi fare!!” chiese allarmato. “ sai hai un buonissimo profumo… sei una persona buona Claus” mormorò lei. Il ragazzo rimase un po’ sorpreso da quelle dolci parole, ma non sapeva in verità chi lui fosse e si gettò all’indietro e guardò il cielo stellato, era di mille riflessi anche se ormai erano già giunte le tenebre, ma la luna le illuminava, Sarya intanto si era allontanata un po’ da lui e si stava lavando completamente senza farsi nessun problema se con lei c’era anche Claus, lui intanto si immerse e nuotò fino ad arrivare al centro del lago e rimase cullato dall’acqua, ad un certo punto arrivò anche Sarya e Claus le prese con le sue mani le braccia e tutti e due guardarono il cielo, all’improvviso però lei abbassò lo sguardo e si mise a piangere, il vampiro si sentì in colpa pensando che era per causa sua se piangeva, non le aveva dato nessuna risposta e sentì tutti i suoi pensieri più profondi e con un gesto avvicinò il suo viso a quello di Sarya e sorridendo teneramente gli sfiorò le labbra con il pollice per poi prendere posto le labbra di lui e subito dopo i loro baci si approfondirono, diventando più sensuali quasi erotici, Claus la strinse forte a sé gettandosi tutti e due nelle limpide acque del lago. In quel momento, nascosto tra i fitti alberi c’era Darcia che vide tutta la scena e sentì un forte senso di gelosia avvolgerlo completamente e pianificò un piano per eliminare Sarya una volta per tutte o almeno per allontanare lei dal Suo Claus. Passò qualche ora e Claus insieme a Sarya uscirono dall’acqua bagnati fradici, si sedettero per terra e si tennero per mano. Il giovane vampiro si sdraiò e guardò Sarya, ma non disse nulla, era incantato da lei, troppo bella pensava per essere vera. Ma fù lei a rompere un po’ il ghiaccio che si era creato dove nessuno dei due parlava. “ sai, i tuoi occhi sono bellissimi sembrano di un vampiro!!” Prima che Claus potesse rispondere intervenne Darcia uscendo allo scoperto. “ infatti lo è!” ringhiò con rabbia contro di lei. “ Darcia!!!!!!!” ribatte il giovane vampiro. “ No Sarya non è vero, sta mentendo… non sono un vampiro!!!” continuò il giovane vampiro, mentendo spudoratamente. “ tu saresti Darcia?! Claus che significa tutto questo a chi devo credere!!” era sbalordita. “ non mi credi? Guarda qua allora!!” “ Darcia che vuoi fare!! Dai, non scherzare, la stai spaventando…” “ è uno scherzo vero?” disse lei. Il vampiro per mostrare a Sarya che non mentiva, spezzò un ramo abbastanza grande e trafisse Claus sullo stomaco, trapassandolo da parte a parte, appena lo tolse la ferita però si rimarginò subito e Sarya rimase li, senza parlare con gli occhi spalancati dal terrore. Claus provò ad avvicinarsi per calmarla, ma Darcia lo fermò e se lo portò via lasciando Sarya da sola nel panico più profondo, il giovane vampiro provò a ribellarsi al suo maestro, ma fu invano, era come sbattere i pugni contro un muro di cemento armato. Ritornati a casa entrarono nella sala da pranzo e Darcia appoggiò a terra Claus, sembrava una bambola e rimase seduto fino all’alba senza mai muoversi, Darcia provò a chiamarlo, ma non rispondeva così lo lasciò da solo, appena vide la luce del sole illuminare la stanza si spostò fino alla sua bara, chiuse il coperchi e per tutto il giorno non riuscì a riposare. La sera dopo aprì il coperchi ed uscì di nascosto senza che Darcia se ne accorgesse per cercare Sarya, corse vicino al lago, tranne per quel pezzo di legno sporco ancora di sangue, ma non c’era e quindi decise di scendere in paese e chiedere più informazioni possibili, molti avevano negato l’esistenza di Sarya, ma altri dissero di averla vista lavorare come cameriera in un bar, Claus lo cercò in tutti i bar che conosceva e molti altri che non sapeva neppure l’esistenza, ma doveva trovarla, voleva rivederla anche se sicuramente non sarebbe stato un incontro romantico e tranquillo, appena la trovò entrò subito, Sarya lo aveva notato, ma distolse subito lo sguardo e fece finta di niente servendo i tavoli come se lui non esisteva, all’improvviso però Claus riuscì a raggiungerla passando inosservato tra la folla e la chiamò, ma lei non rispose al suo appello e si voltò solo per un momento, aveva uno sguardo assente e si voltò subito sorridendo come se nulla fosse a un cliente. Era ugualmente splendida per lui, con la sua bellissima treccia, le sue labbra che fino a poche ore fa erano sue, la voleva, anche in quel momento un po’ così, non voleva solo lei, ma anche il suo corpo, però capì che lei ce l’aveva a morte per quello che era successo e di sicuro lo voleva eliminare dato che era un vampiro e lei la cacciatrice, però lui non si rassegnò e decise di fare tutto il possibile per fare pace anche se era impossibile che succedesse. Uscì dal locale e rimase lì fino a che non chiudesse e aspettò Sarya fuori dalla porta, lei credeva che se ne fosse andato e uscì senza problemi, ma una mano la afferrò a la prese con se portandola in un vincolo cieco e lontano da occhi indiscreti. Sarya capì poco dopo chi era e cercò di scappare, ma Claus la tenette stretta e iniziando a ruggire. “ ti prego ascoltami!! Ho poco tempo per spiegarti tutto e spero che mi ascolterai…” implorò lui. “ non voglio ascoltarti!! la nostra storia è chiusa anche se realmente non è mai iniziata!! E ora lasciami andare o dovrò ucciderti!!” ribatte lei furiosa. “no non ti lascerò andare fino a che non mi avrai dato l’opportunità di ascoltarmi!!” Alla fine lei si rassegnò e decise di non scappare, voleva sentire cosa aveva da dire il vampiro. “ va bene sentiamo… le parole di un vampiro!!” “ ritorniamo come una volta, quando ci siamo conosciuti, ti va?! Sarà difficile, ma insieme ce la faremmo!!” chiese con dolcezza sperando che lei capisse il dolore di quell’anima dannata. “ NO!! Io – io vi odio!! Non potrai mai capire il motivo!! Vattene!!” rispose lei ancora più furiosa di prima. “ bene la metti su questo piano?! Allora proverai cosa significa essere un vampiro!!” Claus si avvinghiò a Sarya e bloccò ogni suo movimento tenendola appoggiata la muro e abbassò la testa verso il suo collo slacciandole il corpetto e sbottonando alcuni bottoni della camicetta incominciò a succhiargli il sangue, lei però cercava di respingerlo in tutte le maniere, ma Claus era molto più forte di lei e la tenne ferma bloccandole i polsi con una mano, il suo carattere era completamente cambiato era quasi irriconoscibile in sé c’era solo rabbia e la voglia di uccidere e non c’era spazio per l’amore nei confronti di lei, il vampiro capì che il suo amore non sarà mai ricambiato essendo che era una creatura dannata e lei non lo voleva, lei l’odiava, lo disprezzava. Si sentiva rifiutato. Sarya incominciò a vedere le immagini sfuocate e la testa girargli in modo pazzesco e provò di nuovo a fare allontanare Claus da lei che era ancora avvinghiato, il piano del giovane vampiro però fu interrotto da alcuni passanti forse stranieri che videro la scena, Claus si voltò verso di loro e li guardò in modo cagnesco per farli allontanare, ma loro rimasero li fermi, forse impauriti, il vampiro però non voleva staccarsi da Sarya, ma alla fine fu costretto ed attaccò i due passanti e li uccise tagliando la gola ad entrambi, sentì altre voci umane avvicinarsi e decise di scappare via. Lasciò la ragazza mezza morta e se ne ritornò a casa, ma prima di lasciarla le baciò la bocca e poi le sussurrò all’orecchio. “per questa volta ti risparmio la vita, ma la prossima volta sarà la tua fine!!” “ maledetto… vampiro… prima o poi ti… uccido…” Claus gli mise la mano davanti alla bocca. “ shhh… non parlare piccola mia…” Il vampiro con un salto sparì dalla sua vista. Mentre era nella strada per tornare a casa incrociò Darcia che stava venendo proprio dalla parte opposta alla sua e lo fermò, Claus lo stava guardando con lo stesso sguardo che aveva guardato Sarya per l’ultima volta. “ ma dove diavolo eri finito!! Ehi e quella faccia?! Sei così… dolce… e sei anche sporco di sangue…” “ non sono affari che ti riguardano!! Perché mi sei venuto incontro?! Conosco benissimo la strada…” “ credevo che ti fossi alleato con Armand e sono venuto a cercarti!! Ma vedo che hai voglia di prenderle o sbaglio?” “ Armand, Armand.. te lo già detto che non mi metterò mai con lui.. torniamo a casa… sono stanco…” il giovane vampiro era sul punto di crollare. “ ehi ma che hai?! se vuoi sfogati pure…”disse in modo un po’ paterno il vampiro. Il giovane vampiro abbassò lo sguardo e incominciò a singhiozzare, Darcia lo abbracciò e cercò di calmarlo, Claus si sfogò parlando di quello che era successo con Sarya e per alcune cose incolpò anche Darcia che si scusava anche se le sue scuse non erano del tutto sincere, c’era sempre un filo di menzogna in mezzo, Darcia capiva benissimo lo stato d’animo del suo giovane allievo, sapeva che l’amore per quelli della sua “specie” era quasi impossibile se poi di mezzo c’era un essere umano. Poco a poco ritornarono a casa e intanto Claus si era calmato tornando come prima con il suo solito carattere, ormai era quasi giunta l’alba e non restò altro che entrare nella sua bara, questa volta però Darcia entrò anche lui nella bara di Claus e tutti e due si addormentarono, il giovane vampiro sentì il corpo del suo maestro contro la sua schiena, sentì i suoi muscoli sotto la maglia e il suo respiro sul suo collo, le sue braccia stringerlo forte e le sue dita intrecciate alle sue, una cosa quasi sensuale, ma era troppo stanco per sperimentare qualcosa di nuovo. Nel frattempo la banda guidata da Armand fece irruzione nell’abitazione di Sarya, lei però era già pronta a lottare. “ che volete!! Pure voi siete dei vampiri, Non è così? Sparite subito se non volete morire!!” La ragazza puntò contro la gola di Armand un coltello, ma Armand si mise a ridere. “ hahaha… tu ci vuoi uccidere? Ma non farmi ridere…” “ facciamo gli spiritosi!! vi manda Claus?” “ Claus?? no, cara mia… lui non centra assolutamente con questa storia!! “maledetto traditore” Prima che Sarya potesse attaccare Armand alcuni vampiri gli si avvicinarono bloccandole ogni movimento e la avvelenarono con del sonnifero portandola al loro covo, ma prima per fare un dispetto a Claus gli lasciarono un biglietto sulla fessura della porta. Claus gli aveva percepiti e spalancò subito gli occhi scendendo le scale, ma ormai era troppo tardi e trovò soltanto il biglietto con scritto: Salve Darcia e Claus, ho preso in ostaggio la vostra amica Sarya, se la vuoi rivedere chiederò a Claus di mettersi dalla mia parte… sapete dove trovarmi… firmato Armand
   
 
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