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Autore: Kaliy    13/10/2014    1 recensioni
Non è facile vivere,confrontarsi con le persone e i problemi della vita reale ma prima o poi tutti devono affrontare il mondo.Molte volte ci rifugiamo nel mondo della fantasia,ma ci sono casi in cui la realtà supera la fantasia.
(Siccome non mi piaceva ho modificato la storia dividendo in due soli capitoli.Spero vi piaccia)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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NESSUNO DEVE CONOSCERMI MA LUI HA GIÀ CAPITO TUTTO!

 

 

Non è facile stare in silenzio.

Non è facile rinchiudersi in se stessi.

Non è facile allontanare tutti .

Ma è ancora più difficile esprimersi.

Ancora di più aprirsi ed è ancora più complicato lasciare che qualcuno ci conosca veramente.

La maggior parte delle persone che la società definisce timide sono persone che hanno paura di essere ferite,rifiutate,hanno paura di vivere nel mondo reale.

Questa è la storia di Kris.

24 anni.

Bibliotecaria.

Non ha mai avuto un ragazzo.

Famiglia normale.

Pochi amici.

Insomma Kris è una persona che non vuole dare nulla a nessuno,che non permette a nessuno di avvicinarla,che non vuole confrontarsi con la vita vera e i suoi problemi.

Nessuno la conosce perché lei non si espone, non dice la sua e non sente il bisogno di farlo.

Kris legge e scrive.

Legge per conoscere,scrive per conoscersi.

 

La sua vita è sempre stata monotona, è una persona abitudinaria,precisa e metodica. Fin quando non ha smarrito il suo quaderno.

Ha setacciato la camera ,la casa, la biblioteca,la città ma nulla.

Si è arresa.

Si sente persa.

Si sente cadere in un baratro buio e profondo. Ha appena smarrito la sua vita, tutto ciò che ha vissuto ,che ha provato,tutte le sue esperienze,i suoi sentimenti sono andati perduti per sempre.

 

Bussano alla porta.

Kris apre e l' unica cosa che vede è la sua storia, quella che credeva perduta è lì davanti a lei,nelle mani di uno sconosciuto che la guarda sorridendo.

«Io so chi sei» le dice «ti conosco,conosco le tue idee,i tuoi sentimenti,le tue speranze,la tua vita»

le mostra l quaderno e continua « l'unica cosa che non so è il tuo nome».

Kris rimane immobile davanti a quel ragazzo mentre nella sua testa milioni di ingranaggi cominciano a girare freneticamente, sta cercando di dare un senso a quelle parole che le sono piombata addosso come una secchiata d'acqua gelata.

Come è stato possibile che lo sconosciuto che ora le sta d'avanti abbia letto la sua storia?

Come si è permesso di distruggere il muro che lei aveva faticosamente costruito in tutti quei anni. Quel muro la proteggeva dal mondo,dalle persone e dai problemi.

Nessuno poteva oltrepassarlo, nessuno doveva farlo.

Eppure davanti a lei c'era una persona di cui lei non conosceva nulla che aveva avuto libero accesso alla sua vita.

A questo pensiero le lacrime cominciano a rigarle il viso, le ginocchia non la sorreggono e si accascia sul pavimento.

Il ragazzo è subito accanto a lei, la aiuta ad alzarsi ed entrano insieme in casa.

"Un altra violazione. Nessuno gli ha dato il permesso di invadere ed esaminare anche la mia casa".

Il suo corpo inizia a tremare, la vista le si offusca e la bocca a deciso di non ubbidire.

Vorrebbe urlare e cacciare via quel ragazzo ma non ci riesce , vorrebbe correre via e dimenticare ma le gambe non collaborano.

Una voce calda e profonda,un tocco leggero e altrettanto sicuro, un calore rassicurante, un abbraccio.

« Sta tranquilla piccola,calmati, fai respiri profondi»le sussurra la voce,mentre le mani le accarezzano la schiena.

Dopo qualche minuto Kris riesce a riprendere il controllo del suo corpo e con un tocco leggero scosta lo sconosciuto.

«Bene,finalmente ti sei ripresa»le dice sorridendo«io sono Reiji»le porge la mano«qual'è il tuo nome piccola principessa?».

«Come hai fatto?» chiede Kris visibilmente sorpresa«come hai fatto a capire quel racconto?».

A questa domanda Reiji si apre in un sorriso ancora più splendente « tu dimmi il tuo nome e io ti risponderò» annuncia.

La ragazza sospira soppesando pro e contro ,alla fine si arrende

"sa tutto, una cosa in più non fa differenza" e risponde«Kris,mi chiamo Kris»incrocia le braccia al petto «ora dimmi come hai fatto».

Lui la osserva per qualche secondo« si,ti sta bene questo nome. È semplice,chiaro e conciso,come te.»sentenzia«comunque è stato abbastanza semplice, è il primo racconto» si interrompe per qualche secondo in cui sembra riflettere sulle parole da usare«tutti all'inizio di una storia si presentano, o comunque presentano i personaggi, ma la cosa che non lascia dubbi è la minuziosa attenzione con cui descrivi i sentimenti della principessa, i quali possono essere raccontati in quel modo solo da una bambina che li ha vissuti.»

Poi apre il quaderno di Kris ed inizia a leggere la sua favola.

   
 
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