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Autore: Amelie5397    14/10/2014    1 recensioni
La storia di una donna che ha dato la vita per l'uomo che amava. E che l'ha amata in modo spregevole. Helena Mathis e la sua tragedia d'amore.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Helena Mathis a quarantadue anni si ritrova vittima di colui che definiva amore, colui che una volta le aveva chiesto di sposarla con le lacrime agli occhi. Dolore. Ancora dolore. Quell’uomo che tanto aveva amato e che tanto continuava ad amare, era la fonte del suo dolore, della sua disperazione da due anni a questa parte. Aveva messo anima e corpo in quel matrimonio precedentemente ostacolato dai suoi stessi genitori. Gliel’avevano ripetuto così tante volte quei due, troppe volte. –Non fa per te- dicevano. Ma lei, convinta del suo amore, accecata da quegli occhi, da quel volto, tirò avanti per la sua strada, sicura di lui, o meglio, di loro. Insieme. Era tutto ciò che aveva desiderato, l’uomo della sua vita. E adesso invece si ritrovava vittima di quell’amore soffocante, possessivo ma soprattutto…violento. Leandro era impazzito da un po’ di tempo. Amava sua moglie come nessuno al mondo non rendendosi conto però che quell’amore che lui provava era diventata un’arma a doppio taglio. Era sempre stato un uomo estremamente geloso ma Helena riusciva a gestire abbastanza bene la cosa, finché un giorno, tra una discussione e un’altra, uno schiaffo fece arrossare la guancia della donna. Gli occhi spalancati e le lacrime. Leando non se ne rese nemmeno conto, si accasciò davanti a lei scusandosi migliaia di volte. Ma da uno schiaffo si passò ad un pugno, dal pugno al calcio, dal calcio agli oggetti. E fu quando Helena vide quel maledettissimo coltello tra le mani di suo marito che il suo volto diventò il ritratto del terrore. Leandro con fare minaccioso le si avvicinò al volto con l’arma ad un centimetro dalla guancia e senza nemmeno accorgersene sulla pelle colava il sangue caldo della donna. Dopo essersi reso conto di quello che aveva appena fatto fece uno scatto indietro, lanciò il coltello per terra e uscì di casa, sbattendo la porta. Helena si accasciò lentamente per terra, singhiozzando, e sentendo bruciare la ferita che le era appena stata inflitta. In silenzio cercò di ricomporsi e asciugando le lacrime, capì qual’era la cosa più giusta da fare. Era stato appena toccato il limite. Prese un foglio un po’ ingiallito da un cassetto dello studio, una penna e si sedette in cucina. Una lettera, per Leandro, per concludere questa storia una volta per tutte.
“Leandro, ti scrivo questa lettera perché oggi, dopo l’ennesima violenza da te subita ho capito che questa vita non ha più senso, non ha più senso continuare ad amare un uomo che di me non ha rispetto. Perché si, il mio amore per te è ancora presente, nonostante tutto. Abbiamo vissuto momenti indimenticabili nella nostra storia ma poi, un giorno, tutto è cambiato. Non ti saprei nemmeno dire quale sia il motivo di tutto questo. So solo che non sei più lo stesso, non sei più quell’uomo dolce che mi ha fatto innamorare tempo fa, quell’uomo che con le sue parole riusciva a sciogliermi e trasmettermi calma e tranquillità. Non siamo più una coppia, non siamo più nulla. Siamo diventati due estranei che vivono, quasi per costrizione, nella stessa casa. Voglio mettere un punto a tutta questa sofferenza. Ci soffro io ma allo stesso tempo ci soffri tu. Tornassi indietro, lo giuro, ti risposerei altre cento volte. Ti amo e ti amerò per sempre.”
Di nuovo quella maledettissima arma, adesso nelle mani di lei. Un colpo secco, al petto. Tutto svanisce, la luce diventa buio, i colori si spengono, le sofferenze finiscono. Passano i secondi, i minuti, le ore. Le chiavi girano nella serratura, il portone si apre, e la disperazione avvolge quella casa, quelle stanze, quei mobili.
Leandro con il volto incredulo di chi spera in un allucinazione, in un brutto sogno, si lancia sul corpo esanime della moglie, piange. Vede la lettera, prova a leggere quelle parole, tremando. Solo adesso capisce. Ha distrutto con le sue stesse mani la cosa più bella che Dio gli avesse donato. La donna che lo aveva amato fino all’ultimo respiro di vita.
  
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