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Autore: Mew_vale    15/10/2014    4 recensioni
- Allora Dom, fai il tuo prezzo.
- 1327. – Risponde l’amico. Han non lo ascolta. Han fissa il fuoco sperando di vederne uscire la sua amata… Ferita, senza una gamba, escoriata anche… Ma vederla uscire. Come aveva fatto Dom. Ti prego…. Ma da lì non ne uscì nulla se non fiamme, caccole, detriti, caldo, fumo e altre nubi.

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Una piccola one-shot sulla morte di Giselle che spero apprezzerete!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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In mezzo alle FanFic che ho da concludere, mi metto a scrivere questa one-shot? Ebbene sì! XD Mi sono accorta che non è ancora nato niente su Fast&Furious, e mi è venuta questa storia come in un lampo di genio!
La storia è incentrata su Han e sul suo dolore per la perdita di Giselle, su cui nel sesto capitolo non si sono soffermati essendo la morte di Giselle avvenuta verso la fine. Magari di questo si parlerà nel settimo episodio che uscirà in primavera, ma nel frattempo eccovi due righe sul tema. Dedico due righe alla morte di Giselle e spero di stupirvi! Buona lettura!


NOTE: I pensieri di Han sono scritti così.

Un flash. Rivede la sua Giselle che pochi attimi fa la ha lasciato la sua mano, si è gettata nel vuoto, ha estratto con agilità (ecco, aveva scoperto un’ altra cosa di lei, maneggiava con grazia le armi anche a pochi passi dalla morte) la sua pistola, l’ ha puntata alle sue spalle e ha freddato l’ uomo che stava per freddare lui. Dopo di chè è sparita nella nebbia, nella confusione, nel vuoto. Lui è rimasto lì con la mano tesa urlando Noooo… e poi il suo nome, Giselle!. Interdetto. Incredulo. Bloccato.
Han smonta dalla sua macchina mentre tutti guardano increduli l’aereo, anzi il pianeta come l’ aveva definito Roman, divorato dalle fiamme. Dentro di esso, Owen Shaw: si sera salvato? Era scappato con quel dannatissimo cip? No, non puó essere. . Dentro all’ aereo era rimasto anche Dom… E Dom? Non può essere morto anche lui!
Tutto il team osserva la scena col cuore in gola, aspettando di vedere il loro leader, il loro amico, il loro fratello uscire trionfante dalle fiamme. Letty scende dalla jeep e si avvicina preoccupata all’ aereo infuocato. Non ha memoria di lui ma il cuore la spinge ad avere paura… Lo stesso cuore che ha spinto la mia Giselle a sacrificarsi per me. Perché?. Si erano fidati di Raley, se c’ era un colpevole nella tragedia che aveva colpito Han e tutto il team era proprio da ricercare nella poliziotta-spia di Owen Shaw. Perché non se ne erano accorti? Perché non si erano resi conto che il gioco era stato condotto da Shaw fin dall’ inizio? Se vi avvicinate a Shaw è solo perché lo vuole lui., aveva detto Braga a Brian in carcere. E così è stato. Ogni fottutissima volta era stata Raley a farli avvicinare a Shaw e tutto aveva portato a questo. Al rapimento di Mia e poi alla morte di Giselle. Alla traccia trovata da Hobbs nel nascondiglio abbandonato da Shaw (perché era impossibile che un criminale internazionale della sua fama avesse lasciato per caso una traccia simile). “No, questo posto è perfetto per Shaw. Palazzi, scappatoie, facile accesso alla metropolitana.”*, aveva detto. Lei gli aveva condotti lì… “Sveglia e cazzuta” l’ aveva definita Hobbs. E poi il viaggio in Spagna, l’ inseguimento con il carro armato e l’ asso nella manica di Shaw: Mia. Si erano fatti fregare fin dall’ inizio, avevano sbagliato tutto e Giselle era morta. Perché.
- Han, dov’è Giselle? – Gli chiede la mora, notando il suo viso distrutto e non vedendo la loro amica. Lei e Brian gli vengono incontro abbracciandolo. Perché lo hai fatto… Era davvero necessario? Non c’era altro mezzo per salvarmi la vita se non quello di abbandonarmi proprio quando mi sono accorto di amarti perdutamente? Proprio quando volevo “fermarmi” con te?. In pochi istanti Han ripercorre tutti i momenti passati con lei… Da quando l’ aveva vista aggraziata ma decisa, ironica e pungente caricare quella Gerico con il pollice e puntarla contro Rom, con un leggero ghigno in faccia. E’ stata nell’ esercito. Mussai., aveva pensato Han guardandola maneggiare quell’ arma in modo sicuro e preciso. Si erano capiti subito. Si erano osservati. Studiati. Si erano divertiti… Oh, eccome! A rubare cento milioni di dollari a Rio. Han era rimasto conquistato dalla sua furbizia: con eleganza e astuzia si era spogliata del suo copricostume e si era avvicinata ai gorilla di Reyes. Era riuscita ad avvicinarsi a lui sfoderando tutto il suo fascino, ed aveva preso la sua impronta palmare. Era indubbiamente bella, sexy. Ma non era questo che aveva fatto innamorare Han, no. Si era innamorato di lei guardandola guidare. Guardandola praticare tutte quelle attività prettamente maschili, unendo un pizzico di sensualità. Un mix perfetto. Lei era perfetta. Insieme avevano passato di tutto, ogni avventura, avevano girato il mondo… Era una “cittadina del mondo”, era intuitiva, si adattava ad ogni situazione. Un po’ come lui che “era in grado di svolgere ogni ruolo”. Un camaleonte. Erano simili.
- Allora Dom, fai il tuo prezzo.
- 1327. – Risponde l’amico. Han non lo ascolta. Han fissa il fuoco sperando di vederne uscire la sua amata… Ferita, senza una gamba, escoriata anche… Ma vederla uscire. Come aveva fatto Dom. Ti prego…. Ma da lì non ne uscì nulla se non fiamme, caccole *, detriti, caldo, fumo e altre nubi.
Le settimane successive trascorsero. Senza di lei. Avevano ottenuto l’ amnistia, la libertà ed erano ricchi. Ma a che prezzo? A casa Toretto si stava dando un barbecue ma lui… Lui era con la testa altrove. Ad un passato in cui sentiva la sua risata, in cui guidava lucenti auto sportive con lei seduta in braccio, giorni in cui lei c’era. Semplicemente.
- Ne sei proprio sicuro allora? Andrai a Tokyo?
- Sì, è una cosa che devo fare.
- Ehi, amico. Noi ci siamo. * – Gli dissero alzando la bottiglia di corona extra.
Los Angeles era una bella città. Sì, aveva i suoi amici... Ma avevano parlato così tanto di Tokyo lui e Giselle… Voleva andarci. Voleva farlo per lei, convinto che l' avrebbe sentita sempre vicino.

FINE.

* La scena in cui Raley, Tej e Hobbs sono di fronte ai monitor. Le parole esatte non le ricordo, pardon!
* No, non è una parolaccia! XD Intendo definire le scintille luminose che spesso “schizzano” fuori da un rovo.
* Come sopra, non ricordo le parole esatte. Questa è la scena finale del barbecue!

E’ orrenda e corta, lo so! xD Volevo scrivere qualcosa su Fast & Furious… Commentate anche se non vi piace eh, non mi offendo!!! =) .
   
 
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