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Autore: Shiver414    15/10/2014    0 recensioni
L'amore sboccia come un fiore, un fiore dai petali bianchi, candidi, puri, macchiati dal peccato scarlatto della bramosia. Cos'è un vampiro? Un demone che gode nell'uccidere, nel cacciare. Ma cosa succede ad un vampiro che impara ad amare?
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tadaaaaan u.u eccomi con un nuovo capitoloooo u.u lo so ci ho messo tanto per pubblicarlo, non me ne vogliate ahaha 
Buona lettura,
Shiver ⌒ω⌒

 
Capitolo 17.
Il cimitero delle streghe.

 
Continuai a seguire Chris che instancabile correva a perdifiato verso la foresta.
«Non lontano da qui» Ansimò. «C’è un cimitero di streghe. Lei è lì.» Se lei era Angelica, che ci faceva in un cimitero di streghe? Più ci avvicinavamo più sentivo la presenza opprimente della magia. Rabbrividivo all’idea di mettere anche solo un piede in quel luogo. Non era un vero e proprio cimitero, ma una specie di santuario naturale in cui inspiegabilmente c'è una forte concentrazione di magia. Gli antichi credevano che il forte campo magico fosse dovuto alle streghe sepolte lì, ma esistono vari "cimiteri" in cui nessuna strega è sepolta.
«Ci siamo.» Disse rallentando. C’era una strana ed inquietante nebbia che faceva capolino tra gli alberi, faceva capriole e si dissolveva. Chris si avvicinò ad un albero e indicò una strana fonte luminosa che si stagliava nel mezzo della radura. Sembrava la sagoma di una persona che fissava il cielo. Tutt’intorno all’improvviso si materializzarono altre luci e uno strano bisbigliare riempì il silenzio di quella notte.
«Cos’è?» Chiesi leggermente turbato.
«Le streghe stanno decidendo se esaudire la sua richiesta o no.» Ero sempre più confuso. «Nella mia visione c’era questa radura. Angelica era al centro e piangeva. Mi chiedeva di aiutarla, che era buio, faceva freddo ed era sola.» Fece un mezzo sorriso. «Abbiamo ancora un po’ di tempo prima che le streghe si riuniscano.
» Sospirò e mi guardò. «Rebecca non ha avuto il coraggio di raccontarti tutta la storia. Non pensare che sia una codarda, semplicemente è una mamma.» Prese un respiro profondo e mi fece cenno di sedermi. La terra umida e ricoperta di foglie morte. Poggiò una mano sulla corteggia di un albero e iniziò a fissare il cielo. «Quando Rebecca fu catturata dagli umani, come tu ben sai, era incinta. Jared l’aiutò a fuggire, e credo tu sappia anche questo. Ma non sai che la creatura che aveva in grembo era davvero tuo figlio.» Sgranai gli occhi. Angelica era… «Era un maschietto e ti somigliava tantissimo. Si chiamava Benjamin.» Notò la mia espressione sconvolta e aggiunse «L’ho visto i ricordi di Rebecca.» Mi rivolse un sorriso gentile. «Il bambino raggiunse la maturità, smise di crescere e divenne un vampiro bello e forte. Tu ormai avevi abbandonato l’Inghilterra, Jared era diventato un vampiro e Rebecca era felice.» Cosa? Ma cosa stava dicendo? Non potevo far altro che ascoltare in silenzio, senza sapere come reagire. « Purtroppo si innamorò di un’umana. Il ragazzo decise di rivelarle tutta la verità e questa l’accettò. Conosceva il suo uomo, sapeva com’era il suo cuore e lo amava. Lo amava al punto da decidere che per lui avrebbe fatto tutto, persino nutrirlo con il suo sangue.» Un sospiro. «Benjamin era un vampiro ancora giovane, pensava di avere sufficiente autocontrollo ma…» Non volle terminare la frase. Si portò una mano sullo stomaco e cercò le parole giuste per ricominciare. «Uccise la sua amata. Non sopportò il dolore e decise di rivelare la sua identità agli umani. Fu catturato ed eseguito nel giro di un giorno. Rebecca era impotente, non sapeva come salvare il suo figlio adorato. Non poté far altro che guardarlo morire sul rogo, tra le fiamme cui l’aveva condotto il suo peccato più grande, l’amore. Jared e Rebecca assistettero al funerale della giovane ragazza con un peso che gravava sul loro petto. E se ci fosse ancora una speranza per lei? Rebecca contattò una strega che recuperò l’anima della ragazza dal mondo degli spiriti e fece un sortilegio al suo corpo. La ragazza tornò in vita come vampiro, ma non ricordava più nulla della sua vita da umana.» Mi guardava come se si aspettasse una risposta. Dovevo dire qualcosa? «Angelica?» Disse sperando che si accendesse la lampadina dell’intuizione.
«Potremmo salvare così Angelica?» Chris rise. «Che c’è?» Dissi irritato.
«Rifletti.» Si accucciò fino ad arrivare alla mia altezza. «Come fa Angelica ad essere figlia di Jared e Rebecca?» E allora capii. Rebecca mi aveva detto che Angelica era la figlia che portava in grembo quando fu catturata. Se quello che Chris aveva detto era la verità allora Angelica non era figlia di Rebecca, ma era… «Angelica era la fidanzata di mio figlio.» Chris sorrise soddisfatta.
«L’incantesimo di quella strega è la conseguenza del comportamento di Angelica.»
«Perché stai facendo tutto questo?» Le chiesi all’improvviso. «Non volevi nemmeno aiutarci all’inizio.»
«Ho visto la mia morte. Se vi avessi aiutato sarei morta.» Si accomodò sul tappeto di foglie imputridite. «Sono entrata nella mente di Angelica, ho visto tutta la sua vita, persino quella che non ricorda. Ha sofferto tanto, la sua parte razionale è sempre sveglia da qualche parte, vede quello che il suo lato bestiale compie, ma non può far nulla se non nascondere in un angolino remoto tutto ciò. La sua vita è stata una sofferenza continua e Rebecca ha sofferto con lei dal momento della sua rinascita. Il suo corpo e il suo spirito erano giunti al limite. Un ibrido imperfetto muore nel giro di pochi mesi, massimo anni.» Un cosa? Stavano succedendo troppe cose tutte in una volta. La mia mente non riusciva a resistere a tutta quell’assurdo avvicendarsi di… Non c’era nemmeno un termine che descrivesse a pieno quanto faceva schifo quella situazione.
«Ibrido imperfetto? Cos’è?» Chiesi atono.
«Un vampiro che un tempo era stato umano, come te.» Mi indicò con il suo lungo dito diafano. «Tu sei un ibrido, perché da uomo sei diventato vampiro. Angelica è come te con la differenza che la sua trasformazione non ha mai avuto fine. Il suo corpo rigetta ancora la natura vampirica, è un processo che non avrà mai fine se non con la morte.» Avevo sentito di una storia simile tanti anni fa. Un uomo era tornato all’improvviso dalla morte e aveva iniziato a sterminare interi villaggi, senza controllo.
«Lasciami capire. Angelica è stata resuscitata? Sarebbe come dire che era uno zombie.» Risi di me stesso.
«Più o meno con la sola differenza che una parte della sua natura umana sopravviveva ancora.» Mi guardò fisso negli occhi. «Era… è una ragazza forte.»
«Che richiesta ha fatto alle streghe?» Voltò lo sguardo verso la radura.
«Vuole essere libera.» Quel bisbiglio divenne sempre più forte e capii che non c’era più tempo. Le streghe avevano deciso.
«Quale potrebbe essere l’esito?» Chris mi guardò con uno sguardo pieno di pietà.
«Infinite. Io ho visto solo che c’era una possibilità per te di riaverla.» Si appollaiò dietro un cespuglio ed iniziò ad osservare il centro della natura. La sagoma luminosa al centro della radura era ancora lì, stavolta con il viso rivolto verso di noi. Angelica mi sorrise e mimò qualcosa con le labbra. Era felice di vedermi.
«Ti amo.» Dissi a fior di labbra. Era una specie di figura evanescente che si confondeva con la nebbia, ma riuscivo a vederla. D’un tratto comparvero altre luci. Erano forse le streghe?
«La vecchia sapeva cosa sarebbe successo?»  Chris annuì. «Quindi sa anche cosa succederà?» Annuì di nuovo.
Un urlo si levò dal centro della radura, una cantilena persistente faceva da fondo a quel suono agghiacciante. Era uno spettacolo macabro e spaventoso. L’aria era satura di magia, morte e qualcos’altro che non riuscivo a capire.
Una figura, un’esistenza corporea si fece largo tra le luci e si piazzò davanti ad Angelica. Era una figura familiare. Con voce roca e insistente invocò dei nomi, sembravano tutti antichi, quasi ancestrali.
«MOSTRATI.» Disse infine con voce ancora più alta. Una figura eterea si affiancò alla vecchia. In vita doveva essere stata una donna alta e snella. Angelica le sorrise dolcemente, quasi la conoscesse.
«Quella è la strega che…» Dissi senza riuscire a pronunciare il resto della frase. Chris mi rispose con un’occhiata. Avevo ragione.
Tutte insieme le streghe iniziarono a recitare una formula magica in una lingua antica e sconosciuta. Avevano preso la loro decisione. Quale sarebbe stata?
Un fascio di luce si irradiò dallo spirito di Angelica. Una luce così forte da costringermi a chiudere gli occhi e nonostante ciò era comunque troppo intensa.
Cosa mi avrebbe aspettato una volta aperti gli occhi? 


La storia sta per giungere al termine... Cosa succederà ad Angelica? Le streghe quale decisione prenderanno?Quante domandeeeeee u.u 

 
   
 
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