Il piccolo Nagumo stava seduto alla scrivania in camera sua a fissare con ostilità il quaderno, le braccia incrociate sul petto, la fronte aggrottata, l’espressione cupa e pensierosa, i capelli arruffati per tutte le volte che lui ci aveva passato le mani dalla disperazione. Seduto vicino a lui, Suzuno lo fissava in un misto tra il divertito e lo spazientito, cercando però senza molto successo di rimanere serio.
- Allora, hai capito o no? – chiese il bimbo dai capelli argentei.
- No, non riesco proprio a capirle queste maledette H, uffa! – strillò dondolando la sedia all’indietro, rischiando di cadere. Fuusuke afferrò prontamente lo schienale della sedia e lo riportò alla giusta posizione.
- Sta attento, stupido di un tulipano, se cadi ti fai molto male, e io non voglio averti sulla coscienza. – disse, battendo la manina sui libri di scuola per riportare l’attenzione del rosso sui sopracitati. – Quante volte dovrò spiegartelo?
- Infinite, temo… - sospirò lui disperato, abbandonandosi sulla superficie di legno.
- Insomma, non ci vuole un genio: se si compie un’azione ci vuole l’H, altrimenti no. Leggi, non è difficile: “ho mangiato una mela” ci vuole l’H perché si compie un’azione, “vuoi una mela o una pera?” non si compie nessuna azione e infatti l’H non c’è.
Il bimbo dagli occhi del colore del miele si grattò la testa confuso.
- Quindi se io voglio scrivere “ho giocato a calcio” ci vuole l’H perché ho fatto qualcosa, no? – chiese conferma con un non così vago velo di disperazione nello sguardo ambrato.
- Oh! Finalmente l’hai capito, grazie al cielo! – esclamò Suzuno lasciandosi cadere contro lo schienale della sedia.
Gli occhi di Haruya si illuminarono, il suo viso era così luccicante che sembrava un altro bambino dispettoso come lui gli avesse lanciato in faccia un’intera scatola di brillantini di tutti i colori possibili ed immaginabili, il piccolo sorrise incredulo.
- Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! Ho capito come si usano le H! – gridò schizzando in piedi e saltellando in guiro per la camera. L’altro tirò un sospiro di sollievo: non avrebbe più dovuto ripetere ogni singolo giorno quando usare le H e quando no.
Fatto sta che Nagumo continuava a dimenticarsi di applicare il ragionamento di Suzuno mentre scriveva e i suoi quaderni erano perennemente segnati di rosso sulle maledettissime H.
- Hitomiko-onee-chan! Hitomiko-onee-chan! Suzuno sta morendo! – urlò aggrappandosi alla sua gamba e affondandoci il viso, bagnandole la gonna azzurra di calde lacrime.
Lei per tutta risposta sorrise intenerita.
- Ma no Nagumo, Suzuno non sta morendo, – disse accucciandosi di fronte a lui e mettendogli una mano in testa, accarezzandogliela. – ha solo la febbre.
- Non è vero, sta morendo, sta morendo! – insistette lui cercando di asciugarsi gli occhi con le manine strette a pungo. – Non apre gli occhi, è pallido e si lamenta! Sta morendo onee-chan aiutami!
Lei si alzò, lo prese per mano e lo ricondusse nella camera dell’albino. Subito Haruya corse al suo capezzale, appoggiando le braccia al letto e affondandoci il mento, osservando il viso dell’altro preoccupato. La ragazza prese la pezza che stava appoggiata alla fronte bollente del bimbo malato e andò a bagnarla, per poi riappoggiarcela con cura. Lui aprì a fatica gli occhi, sbattendo ripetute volte le palpebre per mettere a fuoco la scena. Riuscì finalmente ad inquadrare Nagumo che si protendeva verso di lui con le guance bagnate e gli occhi arrossati dal pianto e sorrise.
- Stupido, sto bene. – sussurrò con voce roca e flebile, allungando una manina tremante ad accarezzargli i capelli rossi come una fiamma scoppiettante, e dalla forma che avrebbe dovuto ricordarla, ma a lui continuava a sembrare solo e soltanto un tulipano.
Quello lo guardò apprensivo. – Sicuro di non star morendo?
- Certo, baka di un tulipano appassito.
Segmento dell'autrice (perché l'angolo non è più SWAG)~
Hi, my dear mouse warriors! Finalmente mi rifaccio viva, non esagerate con i benvenuti e gli spupazzamenti, eh, mi raccomando! *le lanciano una padella in testa* Ma che- Grazie eh!
Ok, mi spiccio che sta sera voglio andare a nanna presto che sono uno straccetto distrutto. Queste due cose non erano minimamente state pensate per essere appaiate, ma pubblicarle da sole, visto che erano entrambe così corte, e visto che si parla sempre dei miei piccoli e teneri Nagumo e Suzuno... Beh, io li metto insieme, perché io può, e voi no. Ecco. *altra padellata* Ma- AHIOO!!
Allooora... Si ringrazia la noia per avermi dato l'ispirazione, Marina Dust99 perché magari in una delle due riconoscerà parte dei nostri abituali scleri ruolando - CIAU NEE-CHAAAN!! ^3^ - , il blocco che mi ha assalito impedendomi di inventarmi nulla di decente e costringendomi a pubblicare questi obbrobri scritti nel cuore della notte e, ultima ma non per questo meno importante, l'insonnia che mi fa star sveglia fino a mezzanotte quando sono fortunata consentendo alla mia mente malata di partorire ciò.
Ultima cosa, se vedete che sono un po' assente, vi prego di perdonarmi, oltre alle solite cause quali scuola, sport, pigrizia, eccetera, e oltre al fatto che ho finalmente installato Paint tool SAI e ho cominciato a disegnare in digitale e ci sto rigettando gran parte del mio (poco) tempo libero, c'è da aggiungere che il periodo non è dei migliori, per me, ho avuto tutta una serie di problemi, tecnici e personali, che mi hanno tolto completamente la voglia e la capacità di scrivere cose non fin troppo deprimenti (altra causa per la quale vi pubblico cose di quest'estate accumulate sul mio cellulare). Spero possiate perdonarmi, se non sono in vena di scrivere, presto i miei "problemi" dovrebbero risolversi, quindi sperate pure in un mio ritorno, perché presto o tardi, Seth risorgerà dalle sue ceneri.
~Seth
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Ahahahah, credevate davvero che vi avrei lasciato così, con una frase profonda e basta? Ma vi posso sembrare io?
... Sì, sono io, quindi... CIAO! *gestanze strane*