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Autore: _Alexis J Frost_    19/10/2014    1 recensioni
[ AU Skill x Hajime ]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hajime, Skill
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Venerdì 17, per alcuni considerato solo il "giorno della sfortuna", per altri solo un venerdì come tanti, privo di significato.
L'ultima opzione era sicuramente da attribuire ad Hajime che, come sempre, stava seduta al bancone del Nowhere a strafogarsi di hamburger.
Non aveva nemmeno la benchè minima idea di cosa certuni andassero dicendo sui venerdì 17 e, a dire il vero, nemmeno gliene importava; finchè aveva i suoi hamburger, preoccuparsi del resto non aveva nemmeno senso. 
Per cui, si limitò solo a fare quel che faceva ogni giorno anche se il Nowhere le sembrava vuoto, troppo silenzioso. Da quel che sapeva, Nice aveva insistito con il voler aiutare Art col lavoro mentre Murasaki aveva deciso di occuparsi da solo di un caso poichè troppo semplice e sbrigativo. Per quel che riguardava Birthday e Ratio, non ne sapeva nulla, così come per Honey e Three, ma intuì che probabilmente quest'ultimi due erano ad occuparsi dell'orfanotrofio.
 Alla fine rimanevano solo lei, Master e Koneko .
«Che nooooiaaaaa. » Brontolò la ragazza occhialuta, poggiando la testa sul bancone con aria evidentemente annoiata.
 «Effettivamente oggi c'è troppo silenzio. »Sentenziò Master continuando a concentrarsi sulla macina per il caffè, facendo roteare più e più volte quella macchina con aria pensierosa, nel mentre Koneko si lasciava sfuggire l'ennesimo sbuffo. «Tu che dici Hajime-chan? »
 «Quando torneranno gli altri nessuno si annoierà. » Rispose la ragazza dai capelli corvini, dando l'ennesimo morso al suo hamburger.  Aveva risposto in tono piatto come al solito, ma era d'accordo con gli altri due, su questo non c'era alcun dubbio. Abituata al rumore e al continuo parlare, quel silenzio pareva strano anche a lei, ma non è che potesse farci granchè. Alla fine, era meglio attendere tutti gli altri; qualcuno si sarebbe fatto vivo no?
«Che si sbrighino a tornare. » Brontolò poi Koneko, agitando la sua coda e gonfiando le guance.  «Mi sto annoiando troppo. »


Passarono pochi minuti dall'ennesimo sbuffo della ragazza occhialuta, quando qualcuno finalmente si decise a varcare la soglia del Nowhere.

Non molto alto, capelli indaco, occhi vispi color magenta e sguardo bambinesco ed angelico.
A vederlo, sembrava una versione di Art più piccola e  con i capelli lunghi ma gli altri sapevano esattamente di chi si trattava.
« Ehi Skill! »Trillò Koneko, salutando con un sorriso il ragazzo che con disinvoltura e allegria stava dirigendosi verso di loro, prendendo così posto accanto ad Hajime.
«Buongiorno Koneko, buongiorno Master. » Rispose Skill, voltandosi poi verso la corvina che ancora lo scrutava in silenzio. «Ciao Hajime-chan! »
 «Ciao, Skill. »
Era strano vedere Skill, a dire il vero. Ultimamente era così impegnato con gli studi che sembrava improbabile che avesse trovato il tempo per fare un salto al Nowhere. Doveva affrontare parecchi compiti in classe, per cui passava la maggior parte del tempo a studiare anche se non appena aveva un momento libero,faceva in modo di passare almeno per un saluto.
Forse quello era uno di quei casi allora, per questo era venuto.
«Allora, come state? Gli altri non ci sono?>> Chiese Skill,osservando gli unici tre presenti.
« Oh, bene grazie! » esclamò Koneko. « E no, gli altri erano tutti impegnati per vari motivi. » Ed ancora una volta, quello della ragazza fu solo un brontolio seguito da una lieve risata da parte del ragazzo.
« Oh, capisco. E tu Hajime-chan, non ti annoi a startene qua? »
«Mangio hamburger, quindi va bene. »Ovviamente, solo questa poteva essere la risposta di quella ragazza.
Finchè aveva gli hamburger, andava bene.
«Davvero? Ti basta questo? » E Skill inevitabilmente ridacchiò, pur mantenendo quel suo tono gentile. Sapeva quanto Hajime amasse gli hamburger, ma non credeva che davvero quella ragazza riuscisse a sopportare la noia grazie a questi ultimi.
«mh, sì. Credo di sì. » Rispose poi Hajime, finendo l'ennesimo hamburger e apprestandosi a mangiarne un altro.
«E non ti andrebbe di far qualcosa di diverso? » Chiese nuovamente Skill. Per lui era così strano, a dire il vero. Hajime poteva divertirsi, invece se ne stava là seduta a mangiare hamburger. Non che ci trovasse qualcosa di sbagliato, anzi,  più che altro pensava a quante cose quella ragazza si perdesse. Il mondo poteva mostrare tante di quelle cose, lui stesso per anni aveva sognato di poter visitare chissà quanti posti! Era anche per questo che si stava impegnando così tanto negli studi, se proprio dobbiamo esser sinceri. << Ho un'idea! »
E ancor prima che Hajime potesse rispondere alla sua precedente domanda, il giovane dai capelli indaco balzò giù dallo sgabello avvicinandosi ancor di più alla corvina e mostrandole un largo sorriso. « Che ne dici di andare al Luna-park? »

Andare al Luna-park? Loro due?
Hajime era ancora incredula di quella richiesta da parte di Skill; solitamente era Nice colui che proponeva qualcosa sul momento, invece ,stavolta si trattava di tutt'altra persona.  Già, era parecchio strano, ma in positivo. Non le era dispiaciuta quella richiesta e fu davvero tentata di accettare, soprattutto perchè, da quel che ricordava, era andata al luna-park solo una volta e quel posto ci si divertiva davvero tanto; e c'era anche il camioncino dei gelati il che ne guastava per nulla.
Lanciò,quindi, uno sguardo a Koneko che con fare entusiasta esclamò un «Vai, divertiti Hajime-chan e non preoccuparti, avviserò io Nice! » convincendo così la piccola Hajime ad accettare la proposta.


Così, uscirono dal Nowhere diretti al Luna Park che, fortunatamente, non sembrava poi molto distante. Ovviamente Hajime si era portata due hamburger da mangiare durante il tragitto e questo divertì Skill, che si auto convinse che davvero quella ragazza fosse dipendente dagli hamburger.

« Ti piacciono proprio tanto gli hamburger eh? »

« Sono buoni. »
«Oh, questo è vero! »

Questo era vero, gli hamburger erano davvero buoni, anche lui era d'accordo. Certo, non sarebbe mai stato in grado di mangiarne a quantità industriali, ma sicuramente piacevano anche a lui.
«Non esci spesso, vero, Hajime-chan? » Chiese poi, il ragazzo dagli occhi magenta, dopo qualche minuto di silenzio.
« No. »Mormorò Hajime, finendo in un batter d'occhio anche il secondo hamburger e portando le mani dietro la schiena. << Ma appena ne ha la possibilità, Nice-kun mi porta in giro o al parco. » Aggiunse poi, guardandosi un po' intorno.
« Capisco... »
Allora aveva perfettamente ragione, Hajime non usciva molto spesso, anche se da un lato era meglio così. Skill, la prima volta che la incontrò e ci parlò di persona, aveva avuto la sensazione che lei fosse troppo ingenua per il mondo esterno. Perfettamente in grado di difendersi, ma comunque estranea a quel che c'era realmente fuori. Pur conoscendo quanto il mondo possa esser visto sotto una cattiva luce, lei rimaneva comunque innocente, il che era un controsenso.
Una volta aveva sentito dire da Nice che lei andava protetta, e quelle parole lo avevano colpito inizialmente. Sapeva che per il moro Hajime era come una sorellina minore, eppure non credeva che davvero stare in sua compagnia facesse pensare che doveva essere protetta,finchè anche lui non cominciò a pensarlo.
 «  Guarda, siamo quasi arrivati! »
Esclamò con estrema allegria, indicando il parco poco distante da loro. Erano così vicini da riuscire già a vedere le montagne russe e sentire le urla di chi vi ci era sopra.
Hajime non rispose a quell'esclamazione, si limitò ad annuire con un lieve cenno del capo, mentre osservava le figure distinte delle montagne russe con tanta curiosità. Nel frattempo, si sentì afferrare per il polso e tirare un po'; Ah, era Skill che tutt'allegro si stava affrettando a raggiungere il parco, ovviamente tirandola con sè.
Quanto sapeva essere spensierato quel ragazzo, davvero. Era quasi incredibile il modo in cui ci riusciva e nel pensarlo Hajime sentì le guance calde. Non le stava mica venendo la febbre, vero? Ma non aveva preso fresco, nè fatto qualcosa di troppo stancante. Allora perchè quelle guance calde?
Povera, piccola Hajime che ancora non sapeva cosa significava provare imbarazzo e arrossire. Non poteva certo sapere che non le stava venendo la febbre ma che, piuttosto, si era solo sentita un po' in imbarazzo nel vedere la mano di Skill stretta alla sua mentre pensava a quanto fosse solare e caldo quel sorriso sempre tanto gentile. Già, era qualcosa che mai avrebbe mai immaginato ma che sicuramente in seguito avrebbe capito.


Raggiunsero il parco giusto poco dopo. Ancora Skill teneva ben salda la presa, senza lasciare la mano di Hajime. A dire il vero, non si era nemmeno accorto di tenerla ancora per mano, poichè troppo preso dall'osservare tutto ciò che lo circondava.
Ah, da quanto non andava al Luna-Park? Mesi? Forse anni? Ma chi se ne importava, alla fine; ora era là e poteva finalmente concedersi un pomeriggio libero dopo tante sere passate a studiare. Era pur sempre un diciassettenne, doveva concedersi anche lui un momento di svago ogni tanto. «Hai visto che bello, Hajime-chan? » Chiese allegro, continuando a mantenere quel sorriso allegro sul volto.
Hajime era quasi più estasiata di lui, anche se non lo dava a vedere. La sua espressione mostrava stupore, quasi meraviglia, tuttavia era appena appena accennata. Ma era pur sempre Hajime e si sa quanto sia improbabile che mostri del tutto le sue emozioni; era sempre stata una ragazza molto riservata, ma non era affatto un problema. << E' bellissimo. »
Mormorò appena, stringendo poco di più la mano del ragazzo. Era anche vero che Hajime non parlava molto, eppure quella frase l'aveva pronunciata con così tanta naturalezza da far sorridere ancor di più il giovane Skill che si sentì felice di quelle parole. «Sì, lo è! »

Era tutto così colorato e festoso, sembrava quasi che là dentro la tristezza fosse del tutto inesistente. Tante persone, tutte sorridenti indipendentemente dall'età, si aggiravano per quel parco, dando un'atmosfera così calda da far pensare alla piccola Hajime che il mondo dovrebbe essere considerato come un luna-park. Se i Luna-park rendono le persone felici, se il mondo fosse un Luna-Park allora non vi sarebbe tristezza!
Ma questi erano sogni forse troppo grandi per una ragazzina come lei, quindi era meglio ricacciarli via e concentrarsi su qualcos'altro.
Tipo Skill, che continuando ad avere quell'aria raggiante le stava chiedendo quale giostra volesse provare per prima; ma lei non aveva la benchè minima idea di cosa rispondere. « uhm-- quella. »
"La casa dei Fantasmi", ecco cosa vi era scritto sul cartello che indicava la giostra. Hajime aveva scelto a caso, giusto per rispondere a Skill, non aveva idea di aver proprio scelto un gioco del genere ma non le sembrava un problema.

«Hajime-chan, non ti facevo così temeraria. >> Commentò lui, ridacchiando appena.
«Ho scelto a caso. »
« Davvero? »
«uhm. »
E chi mai avrebbe immaginato che avesse scelto a caso! Skill non di certo, ma non si fece problemi. Anzi, si avviò con lei all'interno della casa solo dopo averla "rassicurata" dicendole parole del tipo : « Neh, io continuerò a tenerti per mano, se hai paura non farti problemi a stringerla. Sola non ti lascio,mh? »
Il perchè fosse stato così protettivo gli era ancora ignoto, ma ad esserlo ancor di più era stato quel calore improvviso che aveva provato all'altezza delle guance. Che fosse arrossito? Oh, cielo no! Non poteva essersi imbarazzato per questo, aveva solo rassicurato un'amica, anche se si trattava di una ragazza.

Non ci volle molto prima che dal nulla sbucasse un manichino di un vampiro che urlava "AAAAAARGH" con una musichetta horror in sottofondo, ma era stato così improvviso che il povero Skill si ritrovò ad urlacchiare più dallo stupore che per altro. Era troppo preso dai suoi assurdi pensieri per potersi ricordare di essere in una casa degli orrori.
«Konbanwa. >>
Buonasera!? Hajime davvero non si era mossa nemmeno di un millimetro e aveva appena detto "buonasera" ad un manichino? Quella ragazza era incredibile, assolutamente! E Skill aveva fatto la figura dell'idiota. Lui ad urlare e lei tranquillissima che salutava i manichini come se fossero persone reali. No, ad essere idioti erano in due, ma meglio in compagnia che da soli. « Hajime-chan, h-hai appena salutato un manichino, lo sai? >>
«Non era una persona? »
«Certo che no! »
«Quindi è per questo che non mi ha risposto. »
Inevitabilmente, il ragazzo dai capelli indaco portò la mano alla fronte, non sapendo che altro fare. Hajime pensava davvero fosse umano, non stava scherzando o altro. Era così buffo anche solo da pensare, eppure al tempo stesso sembrava anche tenero. Cioè, lei sembrava tenera per una cosa simile, se proprio doveva esser sincero ma decise di non pensarci più, nonostante stesse ridacchiando. «Beh, proseguiamo, credo sia meglio. »

Tutto sommato, quella casa non faceva poi così paura anche se Skill per un momento aveva sentito la presa di Hajime farsi più salda. Ora che ci pensava era stato quando erano entrati nella zona più buia della casa-- che Hajime avesse paura del buio? Mh, era una possibilità, infondo ognuno aveva le proprie paure, chi più ,chi meno.  Quindi, tornò subito a sorridere chiedendole nuovamente quale giostra volesse fare, ma ricevette per risposta un semplice "prima ho scelto io, ora scegli tu."
«Allora le montagne russe! » esclamò. « Ci stai? Non è che hai paura,vero? »
A quella domanda la corvina si limitò a scuotere la testa. No, non aveva affatto paura delle montagne russe. Le piacevano, a dire il vero, anche se rimaneva quasi impassibile in qualunque occasione.
Pure quando il vagoncino aveva cominciato ad andar veloce e tutti urlavano (anche se Skill  urlava perchè si stava divertendo e non per  paura), lei era rimasta impassibile. Come se niente riuscisse a scuoterla. Ma andava benissimo così; lei era quel genere di persona che mostrava le sue emozioni solo con chi più si fidava.

Così, quel pomeriggio andò avanti in questo modo, un gioco dopo l'altro. La ruota panoramica, lo stand per il tiro al bersaglio, quelle strane altalene che giravano su se stesse, gli autoscontri; in un pomeriggio riuscirono a godersi ogni tipo di attrazione, divertendosi davvero.
 Skill continuava a ridere, scherzare, emanando quasi luce propria; Hajime invece, rimaneva nel suo piccolo guscio, limitandosi a seguire quella luce dagli occhi magenta, che continuava a tenere per mano nella paura di poterla perdere.

La compagnia di Skill era piacevole, lasciava quasi pensare che tutto potesse esser preso con leggerezza e Hajime cominciava ad apprezzare nel profondo quella sensazione.
Una strana leggerezza mai provata prima. Con Nice aveva provato qualcosa di simile, a dire il vero, eppure Skill trasmetteva qualcosa che non sapeva definire a parole ma che avrebbe potuto tradurre con un "la sua compagnia mi fa sorridere."
Perchè in quel momento, a fine serata, con un gelato alla vaniglia tra le mani, Hajime stava rivolgendo un sorriso a quel ragazzo che aveva appena reso un normale pomeriggio, un qualcosa di speciale e incredibilmente divertente. Qualcosa che avrebbe ricordato di sicuro e non grazie alle foto che gli avevano scattato sulle giostre senza che ne sapessero nulla, perchè i suoi ricordi oramai erano impressi nel suo piccolo cuore apparentemente apatico, e difficilmente sarebbero spariti.
Intanto, Skill si sentiva quasi il ragazzo più felice del mondo. Era riuscito a far sorridere Hajime, credeva impossibile una cosa simile. Invece eccola là, quasi raggiante. Un sorriso piccolo, ma tremendamente gentile illuminato dalle luci del tramonto.
Era così bello quel sorriso che si sentì scaldare cuore, così come le sue guance. Anche queste erano calde, per questo distolse lo sguardo mormorando un semplice  « Ora ti porto al Nowhere, mh. Nice starà in pensiero. » prendendola nuovamente per mano, quasi per paura che si perdesse percorrendo la strada di ritorno.



« Skill! >>
«O-oh, Nice-- ehilà, da quanto tempo eh? »

Ecco, doveva immaginarselo. Era ovvio che Nice avrebbe avuto una reazione da tipico fratello maggiore geloso della sorella.
Ma lui non aveva fatto niente!  Voleva solo che Hajime si divertisse un po', nient'altro. Non doveva essere geloso, nè tanto meno pensare chissà che cosa. Erano solo amici loro due, no?

«Dove siete stati tutto il pomeriggio? »  Chiese il moro, inarcando un sopracciglio.
«Al Luna-park-- Koneko non te l'ha detto? »  Rispose il ragazzo dai capelli indaco, guardando la ragazza con gli occhiali.
« Io gliel'ho detto, davvero! Ma non vedendovi tornare ha pensato chissà che! »  Esclamò in sua difesa Koneko, quasi allarmata.
«Su, Nice. Che vuoi che sia, si sono solo divertiti un po'. »  E qui, arrivò Art che con un sorriso gentile pattò la spalla di Nice, nel tentativo di tranquillizzarlo.
Intanto Hajime, se ne stava buona buona a fissare tutti ad intermittenza, standosene dietro Skill. Perchè Nice faceva così? Era arrabbiato con Skill? Eppure non aveva fatto niente, quindi, perchè arrabbiarsi.
Oh, povera Hajime. Non aveva capito che Nice era solo geloso.
« Sì Art, ma la sta tenendo per mano! » E qua Nice indicò i due, che puntualmente si fissarono arrossendo visibilmente.
Erano due semafori entrambi, sia Skill che Hajime. Ma Nice aveva frainteso tutto!
Sì, anche il loro rossore. Non erano arrossiti per chissà che, assolutamente.
« L'ho tenuta per mano solo per evitare che si perdesse! »  Cercò di spiegare Skill, evidentemente agitato e imbarazzato dal tutto. Intanto aveva lasciato la mano di Hajime che, nel mentre Nice e Skill discutevano e Art voleva sbollire la situazione, se ne era andata al bancone da Koneko e Master.
«Ne sei sicuro? »
«Te lo giuro, Nice! »
E qua intervenne nuovamente Art, che con un sospiro, cercò di far calmare Nice.  «Nice-kun, sono soltanto andati al luna-park. Skill l'ha tenuta per mano per evitare che si perdesse e-- ma  supponendo che  si stiano frequentando, dove starebbe il problema? »
 Brutta mossa, Art.
Quelle parole fecero diventare Skill un autentico vulcano quasi in eruzione. « M-m-m-ma io e Hajime-chan non ci stiamo frequentando! Diglielo anche tu Haj-- » E voltandosi, il ragazzo dai capelli indaco, non trovo Hajime, bensì uno spazio vuoto. « Ha-hajime-chan? »
«Credo che al momento non vi stia ascoltando. »Disse Master, indicando la piccola figura della corvina che stava strafogandosi di hamburger.
Sentiva le guance in fiamme la piccola Hajime e per qualche motivo si convinse che quella non poteva essere febbre, per cui, decise di sfogarsi sul cibo lasciando le questioni a quei tre. Sì, quegli stessi tre che nel vederla là al bancone cominciarono a ridacchiare divertiti, esclamando all'unisono un "Hajime-chan non cambierà mai!",lasciando stare il discorso di poco prima.
Beh, sicuramente Nice da quel giorno avrebbe tenuto d'occhio Skill, eppure, credeteci o no, una minima parte di lui pensava davvero che Skill potesse essere adatto ad Hajime. Non l'avrebbe mai detto al momento, certo, ma se un giorno Hajime sarebbe andata da lui dicendogli che con Skill era contenta, lui sarebbe stato ben felice per quei due. Ma al momento, era un discorso da rimandare al futuro; Hajime era la sua sorellina e lui ne era geloso, quindi argomenti simili erano assolutamente da evitare.






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Ed Eccomi qua con questa one-shot!
Bene, come dire.  Probabilmente è una coppia insolita questa, eppure secondo è troppo, troppo dolce. Adoro la Skill x Hajime, per questo ho deciso di scriverci qualcosa.
Inizialmente, non volevo pubblicare questa fic poichè pensavo che a nessuno piacesse questa coppia, tuttavia, Yume e Simona-san mi hanno convinta dicendomi che non ero la sola a shipparli. ;; <3
E -- niente, spero sia stata di vostro gradimento. ;///;
 

 
  
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