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Autore: elybetta    21/10/2014    10 recensioni
Immaginate che Mika non sia la superstar che è ora, ma solo Michael, un ragazzo normale, con tutta un'altra storia alle spalle, altre esperienze e tutt'altre ambizioni.
E poi immaginate Daphne, una ragazza di venticinque anni che si trasferisce a Milano per inseguire il suo sogno di diventare giornalista.
Cosa accadrà quando i due s'incontreranno?
Una storia ricca di emozioni e sfaccettature, una storia che insegna che non si giudica mai un libro dalla copertina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi tremano le gambe. Guardo fuori dal finestrino ed osservo la città, i palazzi, le case i negozi e le vie piene di persone, molto diverso dal paesino di mare da dove vengo io, dove non c’è mai nessuno, fino all’inizio della bella stagione. In quei periodi si riempie di persone, famiglie, ragazzi, ma tutti si fermano per poco tempo e finita l’estate ritornano le strade vuote e le spiagge abbandonate e quasi tristi. Ma il mare, il mare mi mancherà tantissimo, anche d’inverno. Vado sempre la quando voglio stare da sola e riflettere, mi siedo sulla sabbia e guardo le onde infrangersi sulla riva e sugli scogli, è un’atmosfera quasi magica, che mi fa stare meglio qualsiasi cosa accada. Ora dove potrò rifugiarmi? E soprattutto con chi potrò sfogarmi? Qui non conosco nessuno! Guardo di fianco a me, la mia migliore amica storica che guida, anche lei ha la faccia da funerale, proprio come la mia. Sono contenta di trasferirmi a Milano, qui potrò tentare di realizzarmi e coltivare le mie ambizioni ma, lasciare tutto, è la cosa più difficile del mondo, ma almeno sono sicura che questo mi farà crescere. Anche se nel mio paese avevo tutto, amici, famiglia, il mare, non ero felice. Lavorare al bar dei miei per tutta la vita? No grazie! Fare la giornalista? Si! Quello era il mio sogno fin da quando ero piccola, scrivere articoli, indagare, magari avere un giornale tutto mio, beh ora forse sto esagerando ma spero comunque di poter arrivare al mio obbiettivo un giorno, e quale città migliore di Milano?
“Guidare qui è un incubo!” quasi urla Francesca distraendomi dai miei pensieri.
“Beh tanto io la macchina non ce l’ho, non avrò di questi problemi” la butto sul ridere io.
“Per adesso non ce l’hai…ma presto diventerai una ricca e snob milanese, magari sposata con un milionario e allora altro che una macchina, ne avrai una per ogni occasione!” mi dice Franci sorridendo, come se stesse sognando per me. Io scoppio a ridere, poi torno a guardare fuori dal finestrino riconoscendo la via dove si trova il mio appartamento.
“Siamo arrivate” dico sentendo un vuoto allo stomaco.
“Lo so” risponde la mia amica parcheggiando. Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso la porta preceduta da tre scalini. Restiamo li a fissarla per un po’, poi prendo le chiavi ed apro. Non appena entriamo si sente un forte odore di chiuso. Apro le finestre e guardo la casa dove abiterò da oggi in poi. Il piccolo salotto è unito alla cucina, piccola anche lei, in un angolo una scala a chiocciola rossa, salgo e vi trovo la camera da letto, abbastanza grande rispetto al resto della casa, poi scendo e guardo il bagno, una doccia abbastanza piccola ma carina. In due parole, piccola ma accogliente.
“Basterà qualche modifica qua e la e sarà perfetta!” dice Franci, poi mi abbraccia forte.
“La tua casa!” mi urla poi saltellando. Già, casa mia! Il sorriso mi si apre piano, e l’agitazione cresce in me ancora di più, ci siamo! La mia nuova vita sta per cominciare.
Torniamo alla macchina e scarichiamo i miei tre bagagli più qualche scatolone e un borsone di cibarie riempito da mamma e papà che avevano paura io morissi di fame. Passiamo almeno tre ore a mettere le cose a posto, con la musica ad alto volume, cantando e ballando come due pazze, ma poi arriva il momento che vorrei non arrivasse mai.
“Ok, io vado” dice Franci girando la testa dall’altra parte. Non riesce nemmeno a guardarmi, so che un po’ ce l’ha con me per questa mia scelta, da piccole ci eravamo promesse di stare insieme per sempre, di non lasciarci mai. Ma la vita cambia, quando si cresce si capisce pian piano che bisogna affrontare determinate cose, ma quella parte bambina di noi vorrebbe fosse sempre tutto facile, bello e spensierato, com’era tutto qualche anno fa. Gli corro incontro con già le lacrime che mi rigano il volto l’abbraccio e dopo qualche secondo la sento singhiozzare, ti prego non fare così, per un secondo penso di mandare tutto a fanculo, tornare indietro ed andarmene con lei e gli altri a mangiare una pizza al solito locale sul porto.
“Mi mancherai! Che cosa farò senza di te?” le dico mentre piango sulla sua spalla. Ad un tratto poggia le mani sulle mie spalle e mi guarda negli occhi, che sono gonfi e rossi come i miei.
“Ce la farai! Realizzerai i tuoi sogni, e poi conoscerai qualcuno anche qui! Non sarai sempre da sola, e tutte le vacanze estive ci rivedremo e ci sentiremo sempre!” mi dice per poi riabbracciarmi.
“Vero? Non mi dimenticherai?” mi chiede poi.
“No mai, come potrei dimenticare il mio mirtillo!” dico sorridendo.
“Ed io non dimenticherò mai la mia fragola!” risponde subito lei. Ridiamo ricordando i nostri soprannomi inventati a sei anni. Lei mi chiamava fragola per i miei capelli rossi e le mie lentiggini, io allora iniziai a chiamarla mirtillo per i suoi capelli neri, tagliati a caschetto che formavano quasi un tondo. La guardo salire in macchina e la rincorro fino a quasi la fine della via salutandola con la mano. Non appena vedo la sua macchina sparire dietro l’angolo mi sento sola. Mi guardo intorno, le persone sui balconi mi guardano, ma non mi salutano, ognuno qui si fa gli affari suoi. Rientro in casa e finisco di sistemare le mie cose mentre però continuo a piangere, mi mancherà così tanto. Quando ho finito tutto sono le sette di sera, mangio un panino veloce, sono troppo stanca, e poi faccio una lista con le cose da comprare, come tinture per muri e cose del genere. Da domani comincerò a cercare un lavoro, sono ansiosa, ho già tutti i curriculum pronti da inviare ad ogni giornale o rivista esistente. Speriamo in bene, l’ansia è tanta ma è molta anche l’eccitazione, chissà che mi aspetta d’ora in poi. Vado a letto, nella mia nuova stanza pensando e ripensando ad ogni cosa, menomale che la stanchezza si fa sentire, facendomi appesantire le palpebre e cadere in un sonno profondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciaooooooooo… :)
Eccomi tornata con un’altra LONG. Io sono strafelice di pubblicare di nuovo…spero lo siate anche voi! E spero soprattutto di non deludervi con questa nuova storia.
Mi siete mancate tutte tantissimo! Non vedo l’ora di leggere le vostre recensioni(se mai ce ne saranno) e di rispondervi :)
Allora, lo so che come primo capitolo non è granché, nel senso, non succede niente di eclatante, ma è solo un’introduzione, nel prossimo capitolo ci sarà già più carne al fuoco non preoccupatevi! ;)
Per questa settimana pubblicherò oltre oggi ovviamente anche giovedì e sabato…perché questa storia per ingranare ha bisogno di più tempo e non voglio annoiarvi, poi per settimana prossima vedrò…tanto sapete già che io avviso quasi sempre! XD
Oddio come mi mancava scrivere ste cose! Ahahahaha ok basta! XD
Per i banner ad ogni capitolo ringrazio DemonWithAShotgun...se seguite o siete fan di supernatural cercatela é bravissima
Per oggi vi saluto e spero tanto che questa storia vi piaccia tanto quanto l’altra…io già la amo…non vi dico altro! Ciao ciaooo un bacione gigante a tutte! <3 <3 <3 <3
  
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