Ecco a voi la mia
seconda fan-fiction... Spero vi piaccia.
-
Chiara alzati! – la voce di mia sorella mi
rimbombava nella testa.
- Ti
prego! Lasciami dormire – la implorai
tirandomi il cuscino sulla testa.
-Non
vorrai far tardi proprio il primo giorno di
scuola vero? – e già! Il primo giorno di scuola.
Eravamo arrivati a Forks ormai
da una settimana. Mi alzai velocemente e come un fulmine mi catapultai
in
bagno. Mia sorella, Giuly, era già pronta vicino alla porta.
-Ricorda...
Non fare niente di strano – mi raccomando
mentre ci avviavamo a scuola. Già stano... diciamo che la
mia famiglia non è
mai stata normale. Diciamo che eravamo speciali.
Il tempo era uguale da una settimana, pioveva.
-Sai
che ormai riesco a controllarmi – le dissi a
bassa voce.
-Già
ma comunque... mantieni la calma in
qualsiasi situazione. Non possiamo esporci troppo – come se
non lo sapessi già.
Arrivammo a scuola. Mia sorella aveva un anno in più a me e
quindi non avevamo
nessuna lezione in comune.
Ci dirigemmo verso la segreteria dove ci diedero i nostri orari.
-Ci
vediamo a mensa – mi disse sorridendo lei
-Se
sarò ancora viva! – le risposi ricambiando il
sorriso.
Mi diressi verso la mia prima lezione, mi presentarono e mi andai a
sedere
vicino un ragazzo biondo
-Ciao!
– mi salutò e io ricambiai il saluto
Certo
che è proprio
carina!
Pensò. È già, ricordate quando prima
vi ho detto che ero
“speciale”? Bè stavo parlando
esattamente
di questo. Io leggo nel pensiero e prevedo ( quando capita) il futuro
mentre
mia sorella usa la telecinesi ( sposta gli oggetti con la mente).
Roteai gli
occhi e mi concentrai sulla lezione, l’ora passo abbastanza
velocemente.
Arrivata
a mensa cercai subito con gli occhi mia sorella.
Chiara
sono qui! Trovata!
Girai lo sguardo
nella direzione da cui proveniva la “voce” di mia
sorella. La trovai ad un
tavolo con tre ragazzi ed una ragazza, escluso lei. Mi avvicinai e le
arrivai
alle spalle.
-Ciao
– dissi a tutti i presenti alla tavola.
-Ciao
io sono Susy – mi rispose la ragazza e i tre ragazzi si
presentarono, uno con i
capelli castani e gli occhi blu si chiamava Luke, un altro sempre
castano ma
con gli occhi verdi si chiamava Bred mentre un altro con i capelli neri
e gli
occhi castani si chiamava John .
Finalmente
non sono più io l’ultima arrivata, queste ragazze
mi sono simpatiche... questo
era il pensiero
più basso della scuola, era quasi come se sussurrava,
arrivava da una ragazza
con capelli e occhi castani, seduta al tavolo con un ragazzo dai
capelli
bronzei e una ragazza con i capelli neri e corti.
Strano,
chi
sa perché ho visto il loro arrivo. Si
domandava la ragazza con i capelli neri.
Nascondono
qualcosa...
pensò il ragazzo con i capelli bronzei.
-Siamo
già nei pensieri di tutti – sussurrai
all’orecchio di Giuly
Non
avevo dubbi! Rispose
lei
mentalmente.
Appena finì di
mangiare mi diressi velocemente
verso la mia prossima lezione, Educazione Fisica.
Lì
ritrovai la stessa ragazza con i capelli neri della mensa. Mi avvicinai
e mi
presentai.
-Ciao
io sono Chiara. Chiara Bianco –
-Ciao
io sono Alice. Alice Cullen. Chiara per caso sei italiana? –
domanda che mi
avevano fatto in molti quel giorno.
-Si!
Mi sono trasferita qui da poco – le risposi con un sorriso,
lei ricambiò il
sorriso e il professore ci richiamò all’ordine.
Odio
muovermi a velocità
umana pensò
Alice. Solo in quel momento notai che la pelle di Alice era bianca,
quasi
marmorea e i suoi occhio dorati.
Finì
l’ora di Educazione Fisica e mi diressi verso la mia prossima
tappa. Spagnolo.
Dove
a mia sorpresa trovai il ragazzo con i capelli bronzei e un altro
ragazzo, più
robusto con i capelli ricci e neri, tutti e due con la pelle bianca e
di una
bellezza inaudita.
Mi
sedetti vicino a quest’ultimo. Che con un sorriso smagliante
liberò il mio
posto.
-Ciao
io sono Emmett. Emmett Cullen – rispose con un sorriso
-Ciao
io sono Chiara Bianco – dissi ricambiando il sorriso. Anche
lui di cognome
faceva Cullen, ecco perché assomigliava così
tanto ad Alice, forse erano
fratelli.
-Alice
è tua sorella? – chiesi, sul suo viso sempre quel
sorriso.
-Si!
Hai già fatto la sua conoscenza? –
annuì e ricambiai il sorriso.
Non
so
Edward di cosa si preoccupa. Sembra una ragazza normale.
Pensò, non sapeva quanto
si sbagliava. In quel momento mi colpì una
“visione”...
(la
scena
era più o meno questa)
Di
fronte a
me c’era il ragazzo con i capelli bronzei.
-Conosco
il tuo segreto –
mi disse
-E
io il tuo. Uno
mantiene il segreto dell’altro – risposi.
Lì finì la mia visione.
Mi
voltai verso il ragazzo della
mia
visione che mi guardava ad occhi sgranati.
Ma...
è impossibile, come
fa a sapere il mio segreto? E poi qual è il suo? Forse ha lo
stesso potere di
Alice?.
Mi
concentrai sulla lezione. E quindi anche lui aveva visto la mia
visione. Ma
come?
La
lezione finì in anticipo e quindi mi misi ad aspettare
poggiata al muro fuori
l’aula di Giuly. Uscì e appena mi vide sorrise.
-Andiamo?
– le domandai
-Si!
Guido io o tu? – chiese porgendomi le chiavi.
-Io!
– dissi prendendogliele dalle mani. Eravamo venute a scuola
con una BMW nera.
Uscimmo e ci dirigemmo verso la macchina.
E
così Chiara avrebbe i
miei stessi poteri...
riconoscevo la “voce” era Alice. Mi voltai
istintivamente e le feci un sorriso.
Salì al posto del guidatore e mia sorella si
accomodò al mio fianco. Le uniche
due auto nuove erano la mia BMW e una Volvo argentata dov’era
appoggiata Alice.
Nota dell’
Autrice:
Posterò il
prossimo capito tra domani e dopo domani.
Baci Valery...