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Autore: Heaven On Fire    22/10/2014    2 recensioni
Vi siete mai chiesti perché la luna sorrida? Be', io ho la risposta...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un lontano paesino, sperduto tra le lande desolate di una terra sconosciuta, viveva il figlio di un nobile signore possedente di terreni.
Era d'animo gentile, come pochi ne esistevano. Era amato dalle persone e tutte le ragazze del posto lo volevano in matrimonio.
Egli, però, desiderava ardentemente vedere il mondo che esisteva oltre alla distesa di terra e campi; desiderio purtroppo irrealizzabile, dato che il padre voleva che egli seguisse le sue orme, volente o nolente.

Tutte le notti il ragazzo si addentrava nel bosco, si sedeva su una roccia che sporgeva su un dirupo e raccontava la sua vita alla grande sfera luminosa che pareva galleggiare nel cielo stellato.
Lui la osservava affascinato, come se tutte le volte la riscoprisse.
Nessuno a quel tempo si interrogava troppo sulla sua provenienza, ma il ragazzo sentiva la forza che emanava e i segreti che custodiva, perché ella sorgeva solamente quando tutti erano nei propri letti a dormire beatamente, come se volesse nascondere qualcosa.
Una notte, però, la sfera misteriosa scomparve, privando tutti della sua bellezza.
Solitamente era lei che illuminava la via di casa, ma adesso l'oscurità avvolgeva il bosco e il giovane si perse tra frasche e cespugli.
Mentre camminava, cercando la via, improvvisamente inciampò in qualcosa, ma si riprese in tempo per non cadere a terra.
Quando si girò per vedere su cosa fosse caduto, rimase abbagliato dalla bellezza della cosa su cui aveva posato gli occhi.
Una ragazza giaceva a terra e quasi sembrava che dormisse. La sua carnagione era bianca come il latte, i capelli sembravano d'argento vivo e aveva indosso una veste bianchissima; si meravigliò di come il tutto sembrava brillare di luce propria.
La prese tra le sue braccia e sfruttando quella flebile luce il ragazzo ritrovò il sentiero portandola nella stalla di un contadino vicino per aspettare che si risvegliasse, senza rischiare che il padre lo scoprisse.

Il mattino dopo, alle prime luci del giorno, egli era già li con del cibo per ristorare la povera sventurata del bosco.
Quando lei si svegliò inizialmente si spaventò, ma quando diede al giovane la possibilità di osservarla meglio, lui notò con sua gran sorpresa che i suoi occhi erano di un azzurro mai visto, tanto che parevano di ghiaccio.
I due passarono tutto il tempo insieme, lei disse di chiamarsi Luna e mentre le settimane passavano, loro stavano lentamente iniziando a innamorarsi.
Passavano insieme tutto il loro tempo e lei tutte le notti s'illuminava sempre di più.
Il padre, però, con con il passare dei mesi iniziò ad avere dei sospetti sul figlio, quindi una sera lo seguì in una delle sue passeggiate abituali e vide i due insieme.
Perciò, quando il ragazzo se ne fu andato, l'uomo minacciò la ragazza di morte se non lo avesse lasciato andare.
La mattina dopo il giovane si recò nella vecchia stalla, posto dove la ragazza ormai viveva, e trovò un biglietto da parte di lei:

Mio amato, perdonami se ho dovuto farlo.
Ci vedremo stanotte, nel posto dove ci siamo amati la prima volta.”

Il ragazzo disperato la cercò ovunque, ma senza risultati, per poi chiudersi in casa e li restò anche per i giorni che seguirono.
Egli, ormai distrutto, decise di porre fine a quella sofferenza che lo lacerava da dentro e, durante la notte, decise di recarsi al dirupo nel bosco.
Arrivato, però, vide qualcosa che mai si sarebbe aspettato.
Lei era sempre stata li, nell'unico posto che lui aveva ignorato e finalmente l'aveva ritrovata.
Più luminosa che mai, la sfera adesso era tornata in cielo, ma non era più liscia, bensì gli sorrideva.

Passarono gli anni e il giovane mise su famiglia e carriera, ma da quel giorno, tutte le notti, egli si recava sul dirupo da quel meraviglioso sorriso, fiche un giorno non decise finalmente di ricongiungersi con la sua amata.
Lui la chiamava come la prima ragazza che gli aveva rubato il cuore e da quel momento il nome per la sfera luminosa fu trovato tra la gente: Luna.

Lei lo amava da la prima volta in cui lo aveva visto guardarla affascinato. Voleva amarlo come una persona, ma il fato li aveva fatti trovare per dividerli, anche se nel profondo i loro cuori sarebbero sempre stati uniti.



Angolino della scrittrice



Questa storia era già presente sul mio profilo, ma è stata revisionata e sostituita.
Mi chiederete perché non ho cambiato semplicemente il testo e io vi rispondo: perché si.
Quando sono tornata a leggerla la prima cosa a cui ho pensato è stata:

Che schifo. Chi è quell'idiota che ha scritto questa cosa così male? Io.
Beh, spero che adesso non debba tornare e schifarmi di nuovo :')
Ok, vado.

Un abbraccio,

Sophie


   
 
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