24/10/2014
2 recensioniLo sapevano tutti. Asahina Iori era nato fragile.
Era nato malato.
La fortuna di avere tanti fratelli, era che era facile trovare un donatore compatibile.
E il più compatibile della famiglia era il terzo figlio, Kaname.
Il ragazzo era affezionato a tutti i fratelli.
Ma con Iori era diverso.
Se quello che provava per i suoi fratelli era affetto fraterno, quello per il fragile Iori era classificabile come “amore fraterno”
Quel bambino, dopo l’operazione, era rimasto comunque fragile.
I suoi fratelli facevano di tutto per evitargli lavori pesanti, in modo di non indebolirlo ulteriormente.
-Kananii…Perché nessuno vuole che io dia una mano?
-Perché ti vogliono bene.
-Ma io voglio aiutare! Perfino Yuusuke fa più cose di me!
Ed era vero.
Spesso davano all’undicesimo figlio incarichi che il decimo si sognava.
Kaname guardò il fratello, restando zitto.
-È perché mi ammalo spesso?
Iori si sentiva un peso.
Iori, 8 anni, un peso per la famiglia Asahina.
-Iochan, non è colpa tua.
- Vado in camera mia.
Iori piangeva spesso.
Perché si sentiva in colpa, nonostante ciò che diceva kaname.
Era colpa sua.
Lui era troppo debole per fare qualcosa, era troppo debole per stare con gli altri bambini.
Perciò, quando piangeva e si sentiva solo, studiava.
Aveva acquisito informazioni dai libri dei fratelli maggiori.
Quella sera, Kaname decise di far visita al fratello minore.
-Iochan, ti va che ti legga una storia?
-Kananii, so leggere- rispose freddo il decimo.
Il terzo guardò la scrivania.
-Dannazione, hai preso ancora i libri di Masanii?
- Glieli ho chiesti.
Si, lo aveva chiesto, ma la risposta era stata un no gentile da parte del primo.
Ma lo aveva preso comunque, era un nuovo libro che Masaomi aveva preso per i suoi studi universitari, e non lo aveva ancora letto.
-Io, su, mettiti sotto le coperte.
- Le favole leggile a Yuusuke o a Fuuto. O al piccolo Wataru.
Ma Iori in quel momento aveva più bisogno di affetto, nonostante il suo modo di fare.
- Iochan, hai 8 anni, comportati come un bambino della tua età.
-Ma…
-Iori.- Il volto di Kaname era di una serietà mai vista.
Il piccolo ebbe quasi timore del terzo, non lo aveva mai chiamato per nome.
Quindi, si sistemò sotto le coperte.
Kaname si sistemò in parte a lui, con il suo libro nero in mano.
E iniziò a leggere.
“Tanto tempo fa, in una casetta sperduta nelle montagne, viveva un bambino molto malato.”
-Kananii. Perché tutti mi odiano? Anche a scuola mi trattano male.
-Perché la gente ha paura del diverso, soprattutto quando il diverso è speciale.
“ Questo bambino viveva allegramente nonostante la malattia con i suoi fratelli.”
- Ma io non sono speciale. Ho solo letto i vostri libri di scuola.
- Tutti sono speciali, ma tu sei speciale in modo diverso.
“Nonostante le sue condizioni peggioravano a vista d’occhio, il bambino sorrideva. Sperava in un miracolo”
Piano piano, si accorse che il minore si era addormentato.
Provò ad alzarsi, ma il più piccolo teneva stretta con la sua debole manina la manica sinistra, mentre con l’altra tratteneva il libro.
In quella stanza illuminata solo da una debole luce fatta da una lampada, Kaname sorrise nel vedere il volto sereno di Iori.
Nonostante non credesse in Dio, il diciottenne pregò.
“Dio, fate in modo che rimanga felice per sempre. Se lo fate, prometto di diventare perfino monaco, guarda.”
Non voleva più vedere in suo fratello un ragazzo fragile.
è bello quando altri autori ti fanno pensare a cose fluff(perchè è fluff, no?)
Iori malato, io sono un mostro ma... Spiegherebbe molte cose... come il fatto che finisce all'ospedale nel videogioco dopo aver aspettato ema!
Che poi praticamente da fragile in campo fisico diventa fragile in modo psicologico...
AHH, MOSTRO.
Oh, la parte della sera la ho presa da una immagine su pixiv di una autrice che ha fatto tante cose belle su iori, ma anche su gl'altri!
... ho pronto anche il capitolo di memory, e probabilmente i primi 4 li modificherò, visto che ho completamente modificato il 5 per renderlo più serio.
beh, spero vi piaccia, e che se trovate problemi ma anche no, recensirete...
-eris