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Autore: xthesoundofsea    25/10/2014    1 recensioni
Non era giusto per noi.
Lui è molto famoso e lei non merita tutte le conseguenze.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Danny O'Donoghue, Glen Power, Mark Sheehan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Restava a guardare alla finestra quel panorama che, anche la mattina, toglieva il fiato. L'appartamento che aveva affittato ad un prezzo davvero conveniente insieme alla sua amica, era davvero magnifico.
Adatto per due persone con una vista magnifica e quasi vicino al luogo dove lavora.
-Dani..- ecco che la sua amica Sole spuntò dalla sua camera da letto.
-Cosa hai perso ora?- chiese Daniela di rimando.
-Come fai a conoscermi così bene?- disse la sua amica rassegnata.
-Anni e anni di duro lavoro.- disse posando la sua tazza nel lavabo della cucina. - è sull'armadio in bagno.-
Vide scomparire la sua amica ad una velocità impressionante.
-Sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo.- disse Sole correndo da una stanza all'altra.
-Correggiti: siamo in ritardo!- Daniela prese il suo cappotto che, nonostante il freddo pungente di Londra in quei giorni di novembre, non aiutava a ripararsi dal freddo.
-Ti aspetto giù!- disse prendendo anche la borsa e uscendo di casa.
-Scendo subito.-
Scese le scale canticchiando un motivetto che aveva ascoltato una settimana prima alla tv. Aprì il portone e subito un vento freddo la colpì al viso.
Alzò la sciarpa che aveva indosso fino a coprirsi metà volto. Le mancava la sua patria per il sole, il mare e le molte giornate di caldo. Non era affatto abituata a quel clima torrido.
All'improvviso vide dal lato opposto della strada un uomo vestito di nero con occhiali da sole, un cappello e anche una sciarpa a coprirgli il resto del volto.
Lo vide dirigersi verso di lei, mise le mani in tasca. Questo comportamento fece subito insospettire la giovane ragazza che portò le mani alla sua borsa pensando fosse una rapina.
Si tranquillizzò subito sentendo un tintinnio provenire dalle tasche del ragazzo. Tirò un sospiro di sollievo e sorrise credendosi davvero sciocca.
Nel tempo stesso che il ragazzo aprì il portone, vide la sua amica scendere le scale con una certa fretta. Il ragazzo restò alla porta e la tenne aperta per lei. Sole sorrise a quel gesto.
-Quanti altri anni devo aspettarti?- disse nella sua lingua madre più per abitudine.
-Sono qui, non ti basta?- Sole sorrise e la prese sotto braccio trascinandola verso la metropolitana.
-Hai visto quel ragazzo che mi ha tenuto aperta la porta?- chiese portandosi un dito alle labbra.
-Certo che l'ho visto, o per meglio dire ho visto solo parte del suo viso visto che era tutto incappucciato.-
Lei annuì distratta mentre i suoi occhi azzurri vagavano nella cabina della metropolitana.
-Secondo te abita nel nostro palazzo?-
-Ah, da cosa lo hai capito, genia?- chiese con un filo di ironia Sole all'amica alludendo alle chiavi.
-Che scema..- sorrise e lasciò cadere l'argomento.
Arrivate in caffetteria corsero subito negli spogliatoi, anche se non era lo Starbucks era davvero un posto accogliente dove poter riprendersi da queste giornate.
-Ragazze! Era ora!- disse il loro amico Tom mentre indossava anche lui la divisa.
-Non lamentarti, siamo anche in anticipo!- disse Sole restando un po' troppo sugli addominali del ragazzo.
-Si, di due minuti..-
-Due minuti hanno cambiato anche il corso della storia, non lo sai?- chiese ancora ironica.
-Ragazzi, smettetela! Dobbiamo muoverci.- disse Daniela, stanca di dover ascoltare i continui battibecchi tra i due.
-Si, signora. Agli ordini, signora.- la scimmiottarono in coro i due.
Lei, di risposta, gli fece una linguaccia. Uscì dagli spogliatoi e si incamminò alla cassa.
*******
Erano già passate 5 ore dal suo turno e decise di prendersi una pausa. Andò nel retro per fumare in tutta tranquillità.
Si sedette sugli ultimi scalini e si accese l'unica cosa che la facesse rilassare oltre la musica.
Sentì la porta dietro di lei aprirsi e intuì che fosse la sua amica.
-Che è successo?- chiese in italiano.
-Indovina chi è appena andato via?- disse lei sbattendo le mani tra di loro.
-Chi? La regina?- sorrise.
-No scema! Il ragazzo "ti tengo la porta così ti rimorchio"!-
-Ah, quello di stamattina?-
-Proprio lui!- Daniela annuì distratta.
-Ora due sono le cose..- disse proseguendo.- o segue me, o segue te.-
-Non segue proprio nessuno. Secondo me segue solo l'odore del caffè.- gettò il mozzicone di sigaretta e si alzò, pulendosi i pantaloni.




Ogni tanto ho qualche ispirazione e mi viene voglia di scrivere. Spero solo vi piaccia. 
Dania.

 
  
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