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Autore: annabeth lightwood    26/10/2014    1 recensioni
Pensieri. Parole. Lettere e feste a sorpresa. Ezra è andato a Venezia, lasciando Aria da sola, immersa nella sua tristezza e nei suoi problemi. Riuscirà una festa a tirarle sù il morale? Hanna quale regalo avrà ideato? Dal testo: "...Sorrise allo specchio. –Sono Aria e sono favolosa!- Hanna aveva detto che era un modo infallibile per tirarsi su il morale. Beh, infallibile forse è esagerato, pensò la ragazza."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aria Montgomery, Ezra Fitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COMPLEANNO A SORPRESA
 
Aria non riusciva a fare altro che pensare. Ai due suoi problemi principali. Uno dei quali le aveva distrutto la vita. L’altro aveva direttamente accartocciato e tagliuzzato il suo cuore. La ragazza se ne stava seduta sul letto di casa sua, con in mano una tazza di cioccolata calda e lo sguardo perso fuori dalla finestra. Chiuse gli occhi e sospirò. Non voleva pensare a tutto quello che riguardava la sua vita, ma ci era costretta. A era un pericolo e lei, Hanna, Spencer ed Emily dovevano capire chi fosse. Cosa per niente facile, visto che ogni volta che provavano anche solo ad avvicinarsi alla soluzione, saltava fuori un dettaglio che li portava subito su un’ altra strada. E poi, come se non bastasse, c’era Ezra. E lì sorgevano altri problemi. Il padre di lei per esempio non voleva che si frequentassero e Ezra, ad un certo punto aveva smesso di lottare per loro due. E aveva deciso di trasferirsi. In Italia. A Venezia. Una lacrima le rigò il viso. Certo, capiva il fatto che doveva lavorare e che il padre della ragazza non aiutasse affatto ma possibile che chi amava non la ricambiava? La madre sembrava essere preoccupata e scandalizzata allo stesso tempo per la sua storia con il professore di letteratura e suo padre…beh, basti dire che non appena sentiva il nome del ragazzo, diventava di una sfumatura tra il verde e il giallognolo. Il fratello invece, invece, ogni volta che lei provava a rivolgergli la parola, si chiudeva in un silenzio fatto di rabbia e odio. E il suo ragazzo, anzi ex-ragazzo, era partito, per allontanarsi da tutto e, probabilmente, con l’intenzione di dimenticare. Ma come ci si fa a dimenticare l’amore della propria vita? O forse non era lei la ragazza che Ezra amava? Il campanello suonò. Aria posò la tazza sul comodino e si asciugò gli occhi. Era sola in casa, ed il fatto che fuori tuonasse e il tempo fosse non dei migliori, la preoccupava un po’. Si diede un’ occhiata veloce allo specchio vicino al comò. Aveva gli occhi arrossati e il trucco sbavato. Perfetto. Avrebbe detto che le era salita la febbre. Insomma, era o no un genio nel dire bugie? Non aveva destato sospetti dell’ affare Jenna e del fatto che un pazzo che si firmava A la minacciava, perché non inventare ancora qualcosa. Sorrise allo specchio. –Sono Aria e sono favolosa!
Hanna aveva detto che era un modo infallibile per tirarsi su il morale. Beh, infallibile forse è esagerato, pensò la ragazza. Fece un lungo respiro e aprì la porta. Non comparve nessuno. Solo una lettera tenuta da un fermacarte a forma di bambola. La prese e chiuse la porta.
“Per Aria Montgomery.
Dal tuo migliore A-mico.”
Trasalì. Aprì la busta e ne lesse il contenuto.
Cara, dolce e piccola Aria. Sembri così in pensiero. Pure le lacrimucce ti vengono? Aww, la mancanza del tuo amore ti distrugge. Beh, tesoro, io ti consiglierei di andare nel parco vicino alla tua scuola. Troverai una dolce sorpresa. Consideralo un regalo di compleanno. Tanti Auguri, Aria!
Baci,
A

Le mani le tremavano. Cosa voleva dire A? Controllò il calendario. Era sul serio il suo compleanno. Fece due lunghi respiri e risalì le scale. Si vestì, si truccò e uscì in fretta e furia dall’abitazione. E cosa voleva dire A con la parola sorpresa? Sentì il cellulare suonarle. Guardò il display del suo Blackberry . Era Hanna. –Pronto?
La voce della bionda le risuonò nell’orecchio, squillante come sempre. –Hey! Vorresti venire a casa mia? Non so più cosa fare…sono così annoiata… allora vuoi venire al farmi un po’ di compagnia?
Aria sorrise. Tutto ciò le puzzava di festa a sorpresa. –Mmmh, non saprei, dammi mezz’ora e sono lì, okay?
-Oh, no tesoro, adesso tu vieni qui! E saresti una mia amica? Peeeer favooooreeee..
-Okay, va bene, arrivo!- disse ridendo. Hanna sapeva convincere chiunque a fare qualsiasi cosa per lei.
Corse a casa dell’ amica. E “stranamente” le luci erano spente. –Ehilà! Hanna, dove sei?
Le luci della casa si accesero e comparirono tutti i suoi amici. –SORPRESA!!!
Aria si portò le mani alla bocca. –Wow, ragazzi, non ci posso credere! Grazie!- E abbracciò tutte le sue amiche. Il suo cellulare emise un bip. La bruna alzò gli occhi al cielo. Era di nuovo A. Oh, Aria non si fa. Non si manca agli appuntamenti. Verrai punita, per questo. I regali degli altri si accettano, non si rifiutano.
-A

Il cuore iniziò a batterle all’impazzata. Si ficcò le mani nella felpa e finse la tranquillità più assoluta. Ballò qualche canzone, poi tutti si fermarono. Hanna aveva un microfono in mano. –E ora, un regalo speciale, che ho trovato dopo cinque ore di duro lavoro. Per te, Aria! Uuuuuh!
E in mezzo a tutti, Aria riconobbe una figura alta , spalle larghe e un sorriso appena accennato. Ezra, mimò con le labbra. Le lacrime iniziarono a sgorgarle dagli occhi, come delle fontane e  corse incontro al ragazzo. Lui la sollevò e poi la baciò. Tutt’ intorno uno scroscio di applausi si manifestò, e insieme fischi, risate ed “evviva” proclamati a voce alta, ma che, per i due sembravano lontani anni luce. –Mi sei mancata.- sussurrò il ragazzo. Lei lo guardò male e gli diede uno schiaffetto. –Mi hai lasciata qui, per “lavoro” e non m dici neanche un “ti amo”? O non mi ami più? Oppure non mi hai amato? No, perché se è così, dimmelo sub…- Ezra le mise un dito sulla bocca e le fece l’ occhiolino. Prese il microfono. –Un attimo di attenzione, prego. Aria Montgomery, io ti amo e ti amerò per sempre! Perdonami per averti lasciato qui…- Diede il microfono ad Hanna e scese dal palco. Avanzò verso la ragazza. – Perdonami, non era nelle mie intenzioni ferirti. Volevo solo chiarire un po’ il casino che avevo in testa. E adesso ho capito cosa voglio. Voglio stare con te. Perché sei tu la persona che amo di più al mondo. Mi sono fatto perdonare?
Lei sembrò pensarci su. –Mmmmh, vediamo un po’. - lo baciò sulle labbra. Poi sorrise.- Dovrò pensarci. Ma credo di averti già perdonato. Ti amo, Ezra Fitzgerald.
Ed in quel momento le sembrò che il mondo intorno a lei sparisse, e c’erano solo loro due, e non le importò più di A, o di chiunque avesse commesso l’omicidio di Alison. E, per una volta desiderò che quel momento non finisse mai.
 
 
ANGOLO ANNABETH:
Yeaaaaah! Ci sono riuscita! Visto? Ormai sono un genio. Riesco a scrivere pure le fanfiction con l’ happy end! Woooow. Coomunque. Non potete immaginare quanto ci ho messo a scrivere questa fanfiction. Ma dovevo. Ho sentito una voce che mi diceva “scriiivi, devi scriiiivere una fanficton sulla tua serie TV preferita.” Un po’ tipo la voce che mi dice di leggere i libri. XD Aria è stato il mio personaggio preferito per due intere stagioni, quindi mi sentivo in dovere di scriverla su di lei. Questa fanfiction la dedico alla mia dolce sorellina, che ho assillato taanto per farle vedere la serie. Adesso poi dovrò solo convincerla a guardare Teen Wolf, The Vampire Diaries, e mooolte altre serie TV. Muahahah. A parte ciò, ci tengo a sapere la vostra opinione, perché nella mia testolina era passata l’idea di scrivere una fanfiction su Spencer, ma non ne sono molto sicura. E…niente. W la Ezria e, come sempre abbasso le anatre assassine! No, non sono pazza. Chi è del fandom di Shadowhunters capirà XD Alla prossima dunque! Baci,
A-nnabeth 
   
 
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