PLATONE
E SOCRATE
-Iperuranio,
idee, ooh questa si che è filosofia!-
-Ma
che cazzo stai a di?-
Era
un giorno come tanti altri ad Atene, e Platone, cioè io, un
giovane ragazzo,
stavo parlando a dei bambini in una via polverosa della polis greca.
Ero
talmente preso dal mio discorso che non mi accorsi della figura dietro
di me.
-Sei
una…CAPRA! Quante volte te lo devo ripetere? Tu devi dire di
sapere di non
sapere! Così fai bella figura davanti agli altri, e poi
smerdarli facendogli
vedere che in realtà sei super intelligente.-
-Mi
perdoni Socrate, maestro! Io sono capra! In realtà
è lei il più figo,
intelligente e sapiente e…-
-ok,
ok, sta zitto! La tua voce da plebeo urta il mio cervello fino, e poi,
io so di
essere intelligente.-
I
bambini guardarono male il muovo arrivato, che solo allora si accorse
di loro.
-Ciao
bimbi, io sono Socrate!-
-…che
brutto che sei!- Rispose uno dei fanciulli.
-Ssssssh…l’importante
non è l’aspetto esteriore, ma quello che
c’è qui!-
-La
tempia?-
-Il
cervello! Capr…bimbo dolce! Ma non ti preoccupare, questa
è una prerogativa che
ho solo io, perché…sono intelligente sopra ogni
sapiente zoticone di tutta la
Grecia!-
E
nel dirlo esibii un sorriso a 54. Strano…pensavo fossero
solo 32 i denti umani!
Senza
esitare oltre sbucai da dietro la spalla di Socrate.
-E
ricordate, l’importante è l’idea!-
Il
maestro non mi fece nemmeno finire e mi ficcò in testa
un’anfora che c’era lì
vicino.
-“l’idea”
l’hai decisa tu, CAPRA! Quante volte di devo dire do non
inventare cose a
caso?-
-Scusi,
scusi!-
Finito
tutto questo teatrino ce ne andammo, ma udii uno dei ragazzini
affermare
-secondo
me il vecchio ha la faccia di uno che morirà presto!-
Poi
anche loro se ne andarono.
Io
e il maestro continuammo ancora per un bel po’ a
battibeccare.
-Platone,
sul serio, sei proprio una capra, che cosa farai quando io
tirerò le cuoia? Tra
l’altro di mia spontanea volontà,
perché io sono stoico!-
-Lei
è sofista, maestro!-
-Stai
zitto! Sto parlando io! E ora rispondimi!-
Sbattei
le palpebre confuso per una pio di volte.
-…Allora…scriverò
molte opere, che poi le generazioni future dovranno per forza studiare.
Ah e
scriverò anche ciò che lei afferma.
Vivrò di rendita alle sua spalle, fonderò
una scuola, trasmetterò tutti i mei saperi a qualche
ragazzino deviato, che in
seguito diventerà ancora più famoso di me, e la
sua filosofia verrà adottata
come cardine di qualche religione non ancora formatasi.-
-Bravo! Questa si
che è avere ambizione!-
Il maestro mi ha fatto un complimento YEEE!
-Ora
su Paltone, andiamo a rompere le palle ai sapienti di Atene!-
-Siiiii!
Adoro rompere le palle!-
-Oh
lo so, lo so!-
*-*-*-*
Dopo
aver rotto le palle ai sapienti, che fecero il culo a Socrate, lo
condannarono
pure a morte.
-Merda,
merda, merda! Ok, calma , ragioniamo! Non voglio lasciarci la pelle,
sono
troppo intelligente!...IDEA! Platone! In do cazzo stai?-
Ero
sempre tato lì accanto a lui…
-Dica-
-Ho
un’ idea per salvarmi la pelle! Vai
nell’erboristeria del foro e compra un
chinotto. Spaccialo per cicuta e poi torna indietro!-
Io
annuii e corsi in erboristeria.
-Ok,
allora, il maestro vuole un chinotto per spacciarlo per
cicuta…o era il
contrario? No, forse vuole tutti e due…boh! Ah ho capito!
Vuole organizzare una
festa in cella! Ok, allora predo un po’ di tutto!-
Torno alla cella con
bottiglie di ogni genere,
patatine, pizzette e focacce. Nel frattempo ne approfitto per invitare
anche
altri filosofi; la cella si riempì di gente.
Tutto
andò per il meglio, fino a che Socrate non
stramazzò a terra.
-Maestro…maestro!-
Mi
guardo attorno e poi mi ricordo della bottiglia di cicuta.
-Ooooh
cazzo! Ora che dico a sua moglie? Aspetta…forse erano
divorziati…lo spero…meglio
per me! We Ari, vieni con noi a piangere al funerale?-
-No,
non posso sto fondando il liceo nella mia testa-
Boh…sti
dotti!
-
No alt! Chi è Ari?-
Lui
mi sorride malizioso.
-Non
si preoccupi, tra qualche anno mi conoscerà bene!- poi se ne
andò.
In
tutto questo mi avvolgo un riccio sul dito.
-Va
bene…Raga andiamo al funerale che poi devo scappare, ho una
scuola da fondare e
opere su opere da scrivere!-
Ah
e voi che avete letto recensite! Altrimenti l’iperuranio vi
perseguiterà
diventando il vostro incubo peggiore! Altro che mito della caverna!
Kiss
Platone!
NOTE
DELLE AUTRICI
Buongiorno
a tutti gente! Qui parlano Cammi e Alex. L’idea di scrivere
questa raccolta di
OS ci è venuta mentre la nostra prof di filosofia
interrogava su Hegel. Noi, da
brave alunne già interrogate e sapienti ahahah ci
credo ancora dopo cinque
anni abbiamo deciso di scrivere una raccolta in chiave comica
su quelli che
secondo Hegel sono i veri protagonisti della storia, gli eroi.
Naturalmente,
se non si è capito, i nostri non sono proprio eroi. ;)
Se
ci sono errori di battitura fatemelo presente, così
rimedierò.
Se
dopo aver letto l’elenco dei nostri personaggi, crediate che
ne manchi qualcuno
che vi sta a cuore ( ne abbiamo saltati alcuni apposta per farvi
interagire),
potete farcelo sapere, e noi, dopo aver terminato i personaggi
predefiniti,
scriveremo una OS anche su di lui/lei. Chiediamo solo un piccolo
piacere: NON
proponete personaggi come Mussolini, non ce la sentiamo di ironizzare
su quello
che è successo a causa solo nel 900.Grazie e ci sentiamo
alla prossima!
Ciao
ciao
Camilla
e Alexandra