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Autore: Astasia    25/01/2005    2 recensioni
Basata sul film KING ARTHUR (2004). La vendetta e’ un sentimento che brucia il cuore e la razionalità come la passione…e questo Lancillotto e Artù lo sanno bene…ma quando di mezzo c’e’ Ginevra rapita dai Sassoni?(Lancillotto/Ginevra/Artù) ONLINE 3°CAP : "Due uomini, due cavalieri…
Due uomini innamorati della stessa donna…
Entrambi con i loro passi rivolti contro la morte"
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Revenge : 2° - Amanti contro la morte
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Un messo come un sacco pieno di patate correva su un cavallo lungo il vallo di adriano…
Era un sassone…
Artù venne avvisato mentre era nella sala della tavola rotonda…
“Capitano, un messo per voi…e’ un sassone…”
Il silenzio crollò nella sala dei cavalieri…
La distanza venne percorsa in un attimo…le urla del sassone echeggiavano nei corridoi del castello fino ad arrivare davanti all’ingresso del castello…
“Signore vi prego non fatemi del male” L’uomo logoro e sporco era trattenuto in malomodo…
“Parla cosa vuoi”
“Il mio signore, Cinric, vi manda questo messaggio”
Lancillotto arrivò in quel momento…
“Artù!Cosa e’ questa storia?”
“Presto lo sapremo Lancillotto”Preso il plico e lo consultò…

Le parole che seguirono ,a Lancillotto sembrò di averle già udite…predette tante erano le volte in cui le aveva temute e ripetute nella sua mente…
“Hanno catturato Ginevra…”
Lancillotto si slanciò verso il messo e lo sollevo da terra…
“Parla bastardo?Dove si trova il vostro accampamento?”
“Io non lo so …signore…io non posso…”
“Lancillotto lascialo…quell’uomo e’ cieco…”
La furia cedette il passo allo stupore…
Era furbo Cinric…probabilmente aveva mandato l’unico uomo che non l’avrebbe mai potutto tradire…guidato su un cavallo fino al vallo e poi lanciato di corsa verso morte certa…

Ma l’uomo non era morto e ora era lì inebetito ad attendere la sua sorte…
Artù lo lasciò alle sue guardie..
Lancillotto aveva notato una strana espressione nel momento in cui aveva aperto il plico…

Lo rincorse nella sala rotonda…
“Allora?”
Artù si sedette e le mani si persero nei capelli in un moto di rabbia…
“L’hanno catturata…e vogliono che Artù il britanno vada a riscattarla…”
“Bene avranno di che rinpiangere il loro invito…”
“Da solo…”
Lancillotto rimase perplesso…
“E’ un suicidio…”
“Lo so…”
Non gli piaceva quell’aria che c’era negli occhi di Artù…
“Artù ti seguiremo nelle retrovie e poi attaccheremo…”
“Non c’e’ margine di intervento in questo modo…un loro soldato mi attende all’inizio della foresta…”
“Lancillotto , non e’ per me che sono in ansia… Tu conosci i sassoni e sai quanto possano essere spietati…”
Sì conosceva le loro barbarie…aveva visto i resti dei villaggi in cui erano passati…non c’era più nulla di umano…nemmeno i cadaveri…
“Forse lei non e’ nemmeno più viva…”
Si sentiva schiacciato dal rimorso…lui un cavaliere…il capitano dei cavalieri aveva inviato una ragazza in bocca alla morte…
Lancillotto lesse il senso di disperazione dell’amico, lo capì immediatamente come si capisce quando ci si scotta…e prese la sua decisione…



Era notte…un cavallo abbandonò al galoppo il vallo…ed incontrò il soldato al limitare della foresta…
“Sono Artù il britanno e sono solo”
Il soldato lo scrutò,non aveva mai visto il capo dei britanni ma aveva ricevuto precise indicazioni sulle verifiche da fare…
“Provamelo, o ti sgozzo qui all’istante…”Gli puntò la spada contro…
Di tutta risposta Excalibur si poso sulla gola del sassone…brillava delle poche luci della notte che danzavano sulle sue incisioni…
“Ti basta?O mi credi, o morirai…”
Il sassone deglutì…”e sia”
Partirono al galloppo per chissà dove…alle sue spalle la sicurezza del vallo…
Di fronte a lui Ginevra…e una morte certa…


Era mattina Ginevra non aspettava visite nella sue cella, non prima di qualche giorno , l’ultimo pasto risaliva a ieri sera…
“Vieni fuori sgualdrina…”
Il soldato la strattonò…non aveva più forza per opporsi , tutto le doleva, l’innaturale posizione che era costretta a tenere in quella cella le aveva fiaccato i riflessi su tutti gli arti…
Il sole era accecante, era come una secchiata di acqua fredda e l’aria poi, le sembrò di non averla mai respirata…
C’era molta agitazione all’accampamento…sembrava che si stesse per preparare un attacco a qualcosa o a qualcuno…
I suoi passi venivano guidati a forza verso uno spiazzo…
Vide Cynric in lontananza con lo sguardo rivolto verso lo spiazzo antistante l’accampamento…
Lo sguardo di Ginevra si poso su una figura a cavallo al centro di quello spiazzo…
La sua voce forte iniziò a diffondersi nell’aria…
“Eccomi, sono Artù il britanno e sono venuto a sfidare il vostro capo…”
“Chi tu sia lo deciderò io,britanno…”
Cynric sorrise, Ginevra sbiancò…
“Dimmi donna come si chiama quel cavaliere?”
Ginevra di tutta risposta gli sputò contro…
“Maledetta bastarda…”Le diede un pugno la fece cadere a terra…
Dal suo labbro usci del sangue, la strattono per i capelli e la sollevo ad un palmo da terra…
“COME SI CHIAMA QUELL’UOMO!”
Una fievole voce rispose”Artù il britanno”
“Nonche’ il tuo amante…”
Cynric sorrise compiaciuto del suo piano, aveva rapito la figlia del capo woad ,amante del futuro re di Britannia…e ora lui gli si era servito su un piatto d’argento per salvare lei…

“Vai dal tuo amante allora…”
La lanciò in mezzo al campo…e lei cadde rovinosamente per terra…
Il cavaliere cercò di muoversi per andarle incontro…ma una spada gli si parò davanti alla gola…
“Fermo! Quella cagna dovrà strisciare fino qua…ehehe”
Il sassone godeva nel vedere la scena…la ragazza stava lentamente rimettendosi in piedi e con passi incerti si stava dirigendo verso di loro…
Il suo corpo era magro…magrissimo, le ossa spuntavano dal lacero vestito…e la distanza per raggiungere quel volto noto sembrava interminabile…
Cadde esattamente di fronte a lui…gli occhi di fuoco rivolti verso il sassone…
“Allontanati…”Comandò Cynric al suo soldato…
“E ora signora mostrami come si dicono addio due amanti sul punto di morte…”
Doveva essere impazzito ,pensò Ginevra, la sua smania di controllare tutto e tutti era assoluta…
Cosa voleva che facesse?
Il cavaliere si piegò su di lei e l’aiutò a mettersi in piedi…
“Allora? Sto aspettando?O vuoi che ti privi subito della sua compagnia?”
Il cavaliere la guardò per un attimo negli occhi…nessuno di loro avrebbe voluto in quel momento fare nulla se non fuggire…
Una spada si fece strada tra i suoi capelli fino a pungerle la schiena…
Trasalì …sentì un rigolo di sangue colarle lungo la schiena…
Volse il suo sguardo incerto a quel viso, notò che ora gli stava sorridendo…
Come poteva sorridere in una situazione simile…
“Vi ho trovato finalmente…”
Fu un bacio freddo ,teso…le loro labbra si unirono ma senza passione,la tensione glielo impediva…
Le braccia di lui l’avvolsero in un caldo abbraccio e questo fu l’unica cosa che Ginevra veramente sentì…la sicurezza…



Artù si sveglio di soprassalto…sentiva di aver dormito più del dovuto..e lo imputò al vino che aveva bevuto la sera prima in preda alla disperazione…
Istintivamente la mano si protese all’elsa di Excalibur appoggiata vicino al letto…
Ma l’elsa non venne raccolta dalla sua mano…la spada non era lì…
In quel momento un cavaliere entrò per comunicargli una notizia che Artù non avrebbe voluto udire…


Lo sguardo di Ginevra si alzò su quel viso che la sovrastava in quell’abbraccio.
“Ed ora Lancillotto?Spero che avrete un piano?”Gli sospirò pianissimo…
“Non esattamente ,myladie”

Continua…
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Fatevi sentire mi raccomando?
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