Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |      
Autore: kenia kenny    27/10/2014    0 recensioni
«Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis.» (è l'intro del Requiem, nota all'interno della storia)
Genere: Erotico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Title: Lucien’s Requiem
Fandom: Original carachter
Pairing: Solo
Raiting: nc-18
Genere: AU (Alternative Universe)/Erotic/spin off/Lime
Status: one shot
Author: kenia kenny
Desclaimer: Il personaggio è di proprietà intellettuale di Darky Soldati mi sono ispirata al suo disegno, di mia proprietà e solo la storia dove il personaggio si muove.
Note: I disegni appartengono esclusivamente a Darky Soldati e la storia a me, quindi si prega di non salvarle o prenderli in alcun modo^^. ah! vi avviso che è inutile chiedermi un continuo o di scrivere la storia intera di Lucien in quanto non posso XD il personaggio non mi appartiene quindi ho potuto fare solo uno spin off (in quanto l'ideatrice di Lucien gli sta scrivendo la storia completa) però  ho amato talmente tanto questo personaggio che almeno una one-shot (cioè una scena) dovevo dedicargliela <3  nel frattempo sto lavorando anche a Forbidden 3 quindi tranquilli ^^ spero vi piaccia anche se breve ^^

 

«Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis.»[1]

 

Lucien. Buffo. Questo è il nome di chi di luce, non ha assolutamente nulla.
Forse, potrei azzardare a dire che l’unica luce che questo Lucien può produrre, è quella che sgorga dalle corde strofinate di un antichissimo violino di mogano che accompagna e scandisce la solitaria esistenza di questa figura eterea, che si staglia in tutta la sua eleganza sulla finestra spalancata rivolto alla luna piena. Sulla pelle marmorea soltanto un sottile strato di seta nero come l’oscurità. Appunto.
I momenti in cui posso bearmi della luce della Luna e della musica sono nel mio paradiso, nel momento in cui posso cibarmi e orgasmare nel sangue delle mie vittime … sono nel mio inferno. La cosa positiva è che entrambi sono positivi per me. Esatto signori, Lucien sono io.
Stringo tra le dita lunghe e affusolate il manico del violino già pronto all’uso, sospiro profondamente per poi, portarlo sulla mia spalla leggermente scoperta iniziando ad intonare il Requiem K626 di Mozart. [2]
Chiudo gli occhi mentre le note del Requiem mi pervadono la mente, i sensi, e mentre suono trasportato dalla melodia i lunghi capelli scintillanti e argentei svolazzano all’ebbrezza notturna sulla schiena. Riesco a sentirli anche attraverso la seta, l’unica cosa che mi copre in questo momento.
Sto per svelarvi un segreto signori sapete? Un segreto che può concedervi solo chi ha conosciuto la vita e la vita dopo la morte. Voi umani, avete un momento preciso in cui raggiungete il vostro paradiso e il vostro inferno. Per noi è il momento in cui il vostro sangue caldo ci circola nelle vene ormai senza vita. Gli occhi si dilatano, il calore si espande, siamo bestie. Bestie eccitate, affamate di sangue. Voi dovreste provare più o meno qualcosa di simile durante l’orgasmo. La differenza è che voi non uccidete per provare orgasmo, noi si e devo dire che mi manca la sensazione di provare un orgasmo puro senza il peso della colpa. Ebbene sì, il nostro piacere è una lama a doppio taglio. Quindi, cerco tutto questo nella musica.
Abbasso il violino e poggiando delicatamente i miei occhi di un rosso intenso sul drappo vellutato della tenda della finestra, volgo le spalle alla luna rientrando nella mia stanza, ove alle mie spalle la finestra si chiude da sola delicatamente. Mi avvio alla poltrona stringendo ancora il violino in una mano e l’archetto nell’altra. Mi siedo piano e nel fare ciò la seta della vestaglia scivola via dalle mie lunghe gambe scoprendole. Questa seta non vuole proprio coprire il mio corpo, anch’essa prova ribrezzo per me?
Guardo nel riflesso del bicchiere riempito a metà dal vino, ma l’unico riflesso che riesco a scorgervi e una macchia scura che non delinea per niente i tratti del mio corpo. Lo getto a terra facendo finire il cristallo in mille pezzi. E poi…
Sollevo il violino, sul suo dorso lucido, li riesco a scorgermi, il petto marmoreo, scolpito, scoperto, un’anatomia sottile, i capelli scompigliati, lunghi, argentei. Mi mordo le labbra con i canini appuntiti. Il sangue della cena di quella sera mi scorre sul mento, sul petto, lo raccolgo con due dita e accompagno la vestaglia a slacciarsi completamente lasciandomi libero. Mi accarezzo tutto con quella mano, sporcando la mia pelle chiara come la luna di striature rosse accompagnate da profondi graffi che si, mi eccitano. Continuo a guardarmi attraverso il violino. Mi sento entrare a far parte delle cellule lignee dello strumento, mi sento vivo. L’archetto dello strumento scivola sul mio corpo non facendo altro che farmi sentire sempre più incastonato nello strumento. Nella testa il requiem suonato poco prima che continuo a sentire come se non avessi mai smesso di suonarlo. Ritorno giù, li ... ero fermamente convinto che non avrei mai potuto provare più niente e questo pensiero mi straziava. Non capisco cosa mi avesse impedito di provarci fino ad adesso. Mi stringo e un gemito fuoriesce dalle mie labbra. Spalanco gli occhi ove le mie pupille si restringono diventando due cerchi rossi, di fuoco. Muovo le mie mani spinto dalla musica che mi suona nella testa. 

Musica, sesso, sangue…

Donagli la luce perpetua …. L’eternità.

Adesso ho la mia luce.


Note:
[1] «L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua.»

[2] https://www.youtube.com/watch?v=6Rwu16GRseg


   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: kenia kenny