Serie TV > E.R.
Ricorda la storia  |      
Autore: Jarvis e Ferro Vecchio    30/10/2014    1 recensioni
Salve gente! eccomi ritornata con un'altra OS di ER.. non si nota che lo amo vero?? nooooooooooo *coretto dei lettori* comunque in questa 'piccola' OS ho deciso di scrivere una cosa che probabilmente avrà un seguito perché ho già iniziato a scrivere pezzi di storia. A me è sembrata piuttosto triste e bella allo stesso tempo. spero vi piaccia.
Xoxo Cas
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Archie Morris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Confusion.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il fatto di essere stata in Australia con Simon mi ha distratto molto da tutto.
Stare con Simon in generale è stato talmente bello che ho dimenticato tutto. Mi ha presentato la sua famiglia e mi ha fatto vedere la sua città (di cui non mi ricordo mai il nome ahahahahah). So solo che è vicino a Melbourne perché li ha fatto l’università..
Quando mi ha detto che dovevamo tornare negli Stati Uniti è stato un dramma.. Si stava cosi bene là. Sua… sua madre secondo Simon era migliorata parecchio da quando se n’era andato. Aveva trovato un altro fidanzato e quello vecchio lo aveva praticamente mandato a quel paese. Simon non lo sopportava. Mi ha detto solo che il vecchio fidanzato lo trattava male.. molto male.. ma niente di più. In un certo senso mi sembrava molto contento di andarsene e tornare negli USA, ma d’altra parte era decisamente triste di andarsene. Mollare tutto deve essere stato veramente difficile. Mollare tutti gli amici e la famiglia per andare a lavorare da un’altra parte deve essere orribile..
Una volta sull’aereo Simon si è lasciato andare e si è nascosto il viso tra le mani.
Non sapevo cosa fare.. come comportarmi.. ero impanicata.
Ma è durato tutto poco più di due minuti. Poi era di nuovo sorridente e scherzoso come al solito.
Quando siamo atterrati mi ha preso per mano e mi ha stretto a sé. Mi ha portato a casa e si è disteso sul divano.
- Domani devo ricominciare a lavorare Kate.-
- Pensavo saresti stato qualche giorno in più a casa.-
- Mi dispiace ma Morris mi ha chiamato ieri e me lo ha detto. Ha detto che gli serve un dottore. Sono a corto di personale. Mi dispiace.-
- Dispiace anche a me.. ci speravo.-
- Andiamo Kate.. non lavorerò per sempre. Insomma, a volte finisco anche il turno in orario invece di rimanere li ore dopo.-
Si mette a ridere e mi da un bacio.
- Ne sei sicuro? Da quando stiamo insieme non sei mai tornato a casa subito.-
- Perché Morris e Gates hanno bisogno di me.-
- Giusto, hai ragione. Chiedo perdono.-
Questa volta mi metto io a ridere e sparisco in camera da letto.
Si, beh, da quando stiamo insieme (più o meno un mese) abbiamo deciso di provare subito a vivere un paio di giorni a casa sua insieme. È un esperimento carino se ci si pensa anche se credo che sia un po’ troppo affrettata come cosa.
Insomma è tutto troppo veloce per i miei gusti.
E poi ho dei sospetti su Simon.
Non che non mi fidi di lui, ovvio, solo che non mi fido di Neela. Vedo come lo guarda quando sono insieme.
Non è che quella che provo sia gelosia, no, per niente. Stiamo da talmente tanto poco insieme che non mi permetto di essere gelosa. No, è più un’osservazione continua di tutti e due da parte mia. Ecco si, chiamiamola cosi.
- Domani potresti accompagnarmi al lavoro se ti va.-
- E rivedere Archie? No grazie. Preferisco disfare con calma le valigie.-
- Andiamo Kate.. fallo per me.-
Smette di urlare e mi raggiunge in camera. Mi prende le mani e si inginocchia.
- Ti prego.-
Beh se me lo chiede cosi allora potrei azzardarmi a dire di si.. ma è troppo divertente vederlo in ginocchio mentre tenta di fare gli occhi da cucciolo.
- Se rimani in ginocchio ancora un paio di minuti potrei dirti di si.-
- Tu sei crudele.-
- Si, lo so.-
Mi metto a ridere e mi inginocchio anche io per baciarlo.
- Si, va bene. Ti accompagno al lavoro domani.-
- Ti ringrazio.-
Mi sorride e si alza, andandosene in cucina.

Il giorno dopo saliamo in macchina diretti al policlinico. Prima di entrare andiamo a prendere un caffè al Jumbo Market.
Appena usciamo Simon corre incontro a Neela e si abbracciano.
Continuo a camminare facendo finta di niente. Entro al policlinico e vado in accettazione per salutare Sam e Frank.
Abbraccio Sam.
- Mi sei mancata Sam!-
- Siete tornati! È bello rivederti!-
Quando ci sciogliamo dall’abbraccio vedo Archie dietro, vicino a Simon.
- Ciao Kate.-
- Ciao Archie. Ti vedo bene.-
- Kate?-
Mi giro verso Simon.
- Allora ci vediamo dopo.-
- Certo.-
- No, aspetta. Rimani un po’ qui con me.-
- Va bene Sam.-
 Le sorrido e andiamo nel salottino.
- Com’è andata in Australia con Brenner?-
- È andata benissimo. Sono contenta di aver accettato di andare là.-
- Sono felice per te Kate.-
- Sam? Posso chiederti una cosa?-
- Ehm… certo. Dimmi pure.-
- Ti sembra che Neela e Simon si comportino in modo strano?-
- Che? Kate di che ti preoccupi? Voglio dire.. ti ha portato con sé, siete stati più di una settimana là assieme e ti preoccupi che ci sia qualcosa tra loro due?-
- Mi sento cosi stupida a pensarlo, Sam, ma non ne posso fare a meno..-
- Kate andiamo..-
La porta del salottino si apre e entrano Neela e Gates.
Ci zittiamo subito e guardo Neela andare verso il frigo per prendere qualcosa da bere.
Ok.. ok.. non sono gelosa. Non sono gelosa. Non posso esserlo andiamo.. non voglio esserlo. Mi alzo ed esco velocemente dalla stanza.
Inizio ad odiare Neela solo perché mi fa provare questa maledetta gelosia.
Uffa! Sto cosi male che mi sembra di star male fisicamente. Fanculo tutto. Fanculo lei e Simon e fanculo questa dannatissima gelosia.
Vado a sbattere contro qualcuno.
Appena alzo gli occhi vedo la barba rossa di Archie.
- Problemi?-
- No, nessuno. Grazie Archie.-
- Sicura?-
- Lasciami in pace.-
- Lo sai che puoi fidarti di me e poi.. sei tu che mi sei venuta contro.-
No grazie. Non voglio il suo aiuto. Non più.
Perché mi devo sempre prendere una cotta per qualcuno che lavora in questo ospedale?
Lo supero evitando di rispondere.
Se voleva fare il simpatico con me doveva pensarci prima di lasciarmi.
- Kate.. scusami.. puoi.. che succede tra te e Brenner? Avete litigato?-
- Le cose tra me e Simon vanno alla grande. Grazie.-
- Allora cos’hai? Si vede lontano un miglio che non stai bene.-
Fanculo. Mi conosce troppo bene.
L’unica parola che riesco a pensare adesso è solo ‘fanculo’ ripetuto all’infinito. È l’unica parola che si forma nella mia testa.
- Archie io non.. non ho voglia di parlare con te di quello che succede tra me e lui.-
Se solo si prova a chiedermi di nuovo quello che succede lo schiaffeggio.
- Forse dovrei andare. Ciao.-
Non ce la faccio. Questo mi sta distruggendo. L’amore non è fatto per me.
Se solo mi fidassi completamente di Simon ora non sarei qui sul punto di scoppiare a piangere tra le braccia  di Archie e di certo non starei cosi male da avere la testa che pulsa in modo orribile.
Esco dal policlinico.

Archie si avvicina a Simon in un momento di calma assoluta.
- Brenner ti devo parlare.-
- Andiamo Morris, dammi tregua. Sono tornato ieri dall’Australia. Devo riprendermi.-
- Non è del lavoro che ti voglio parlare. Si tratta di Kate.-
- Di che stai parlando? Le cose tra noi due vanno alla grande.-
- Tu credi? Io no.-
- Cosa stai insinuando? Stai forse dicendo che le cose vanno male?-
- Tu non l’hai vista in faccia prima! Era distru..-
- No! Stai zitto Morris.
Brenner si allontana arrabbiato e si ritira nel suo giro di visite quotidiano.

Non è possibile che vada male. Non è possibile che Kate stia male perché lui è stato cosi attento.. cosi.. perché lei sta male? Perché Morris ha detto quello?
Lo richiamano perché è distratto e gli affibbiano i suoi tirocinanti cosi sta più attento.
Lui odia i suoi tirocinanti. Non li sopporta. Sono cosi stupidi.
‘Quando io ero tirocinante non ero cosi idiota da non sapere come si compila una cartella. Stupidi’.
Ogni volta che passa davanti all’accettazione Morris lo guarda disperato.
‘Ma non ha nient’altro da fare tutto il giorno? Non ha i suoi tirocinanti a cui badare? Deve stressarmi di continuo?’

Morris vuole solo essere d’aiuto. Dopotutto a lei ci tiene ancora parecchio e si è visto. Ecco quello che ha sempre temuto. Che Brenner non si interessasse abbastanza a lei. Sapeva che non l’avrebbe fatto, Morris sapeva che Brenner non era tanto intelligente da permettersi una relazione seria.
Lo aveva sempre pensato e sempre lo penserà.
‘Brenner è veramente stupido e testardo quando si mette d’impegno. Non capisce niente!’
- Neela puoi coprirmi tu un paio di minuti? Ho bisogno di uscire da qui.-
- Si, certo. Ma tu poi devi ripagarmi il favore!.-
- Contaci.-
Morris sorride ed esce dall’ospedale.
Ne ha abbastanza di tutto questo. Della stupidità di Brenner e del fatto che non può far niente per aiutare Kate. Lei semplicemente non vuole. Ma finalmente aveva capito dove aveva sbagliato. Aveva ripercorso tutti i passi del loro periodo come coppia e anche le azione che aveva fatto dopo averle detto che era finita.
Si, aveva capito che era stato veramente uno stronzo a mollarla cosi. Non avrebbe dovuto dirle che la loro intera relazione si era basata su uno sbaglio. Che quella sera non avrebbe dovuto andarla a trovare a casa sua e non avrebbe dovuto lascarsi andare cosi tanto. Aveva detto che si era lasciato prendere la mano e che tutta la cosa gli era sfuggita dalle mani. Non poteva più controllarla.
Era ovvio che Kate lo odiasse cosi tanto, ma lui ora era fermamente convinto ad aggiustare le cose.
Doveva farlo.
Era stato cosi stupido e insensibile. Voleva solo fare il duro. Voleva solo nascondere le sue vere motivazioni. Non si sentiva adatto a lei. Tutto quello che stava capitando attorno a loro due era semplicemente troppo. I vari incidenti sul lavoro, proteggerla da tutto. Riuscire a prendersi cura di lei in modo che lei non capisse quello che lui voleva veramente fare. Doveva fare le cose in modo tale da nascondere che non si sentiva per niente adeguato a lei. Lui non ne era all’altezza. Lei era troppo.
Ma adesso le cose stavano migliorando. Lui era pronto a vivere con lei pienamente fino alla fine. Era pronto a trattarla come si deve ed era pronto a dirle tutto questo.
Ora. In questo preciso momento.
Se solo l’avesse trovata.
Entra al Jumbo Market praticamente correndo, sperando di trovarla li e di riuscire a parlarle.
Ed eccola. Tra gli scaffali mentre prende una confezione di cioccolata liquida per gelati.
Si avvicina lentamente. Non vuole spaventarla, vuole solo parlarle.
- Depressa?-
Kate fa un piccolo salto dallo spavento.
- Scusami, non volevo spaventarti..-
- No.. stai tranquillo.-
- Senti Kate.. volevo palarti di una cosa. È da quando tu e Brenner.. si insomma.. è d quando vi siete baciati che ci sto pensando.. a dir la verità anche da prima..-
- Stavi pensando a cosa?-
- Stavo pensando a quanto stupido sono stato quando ti ho lasciato andare.-
- Archie non mi sembra il momento più giusto per dirmi questo. Io sono.. Io sono in crisi e tu non puoi venirmi a dire che ci hai ripensato perché mi metteresti ancora di più in crisi e io non..-
- Lasciami parlare Kate. Ti prego ho tutto il discorso in testa e se mi interrompi non saprei andare avanti.-
- Archie, ascoltami. Solo un attimo.-
- No. Per una volta ascoltami tu. Solo per questa volta e poi non mi vedrai più se mi risponderai quello che temo, ok? Ma ora sta zitta e apri bene le orecchie. Io ho sbagliato. L’ho sempre saputo ma non volevo ammetterlo. Sapevo che non dovevo lasciarti ma io non mi sentivo pronto.. non mi sentivo giusto per te. Quello che ti ho detto quel giorno è tutta una bugia perché non lo pensavo veramente. Mi sono fatto prendere dal momento e dal fatto che dovevo nasconderti quello che provavo veramente. E mi dispiace. Mi dispiace cosi tanto di aver detto quello cose. Credimi. Mentre tu eri in Australia ho avuto del tempo per pensarci e per pensare a tutto quello che mi sono perso e tutto quello che mi sarei perso se non ti avessi detto questo. Kate, ti prego. Devi capirmi e credermi.-
Ce l’aveva fatta. Le aveva detto tutto quello che aveva da dirle. Finalmente si era liberato di quel peso e finalmente (almeno ci sperava) lei avrebbe smesso di odiarlo a vita.
- Kate?-

Non so cosa dire. È tutto cosi confuso per me. Non avrebbe dovuto dirlo ora. Nella parte peggiore della mia vita. Perche non essere sicuri del proprio ragazzo fa di questo il periodo peggiore in assoluto. Persino peggio di quando Archie mi ha mollata.
- Kate non te ne andare.-
Non posso scappare di nuovo.
Non posso permettermi di scappare ogni volta che mi trovo davanti a una situazione che non mi piace.
- No Archie. Non me ne vado. Non dopo quello che mi hai detto.. solo che non so bene cosa risponderti.-
Devo solo cercare di non farmi prendere dalla rabbia e stare calma. Potrei prenderlo a schiaffi in questo momento. Come si permette di dire tutto questo ora? Perché proprio adesso? Perché non prima della mia partenza? Perché non è rimasto con me? Perché?
- Archie ascolta. Tutto questo.. tutto quello che mi hai detto è stupendo e si vede che ci hai pensato, ma adesso, in questa fase particolare della mia dannatissima vita, questo rende le cose più difficili. Io..ho..-
Come glielo dico? Glielo posso dire? Non ne ho idea.
Sono confusa. Ho problemi e non riesco ad aprirmi.
Ok Kate. Respira.
Al tre glielo puoi dire.
Uno.
Due.
Tre.
- Archie ascolta. Io non sono sicura della ‘cosa’ tra me e Simon. Non sono sicura più di niente. Non puoi venire qua e aspettarti che mi lanci tra le tue braccia di nuovo. È semplicemente impossibile. Devi scusarmi per questo.-
- Tu non ti devi.. sei insicura della tua relazione con Simon? In che senso?-
- Nel senso che.. io penso che tra lui e Neela.. che lui soprattutto provi qualcosa per lei. È dal viaggio di ritorno che ci penso.-
- Ti sbagli. Lui non..-
- Archie sono una donna. Certe cose le capisco. Fidati. E questa l’ho capita quasi subito. Li osservo. Tutti e due. Si guardano in modo strano e Simon non mi ha mai guardato in quel modo. Quella di Simon è molto più di attrazione fisica per lei.-
- Allora perché sta con te? Ho sempre pensato che non fosse cosi intelligente da permettersi di pensare a una sola donna alla volta.-
- Archie che stai dicendo?-
- Kate ammettilo. Anche tu lo hai sempre pensato ma non l’hai mai detto.-
- No.. io..-
A dir la verità si, lo pensavo. Ma Simon mi ha fatto capire il contrario. Voglio dire che stando con Simon mi pareva di aver capito il contrario. Mi pareva di aver capito che a me ci teneva seriamente e che non pensava ad altro.
Fino a quando non ho notato come guardava Neela..
Si, Morris ha ragione. Ma non posso farmi influenzare da lui. Devo provare a far funzionare questa cosa. Devo provare a fare un tentativo.
- Archie lo so. Ma devo provare a fidarmi di lui..-
- Hai appena detto che non ci riesci!-
- Lo so quello che ho detto, ma non posso mollare tutto come hai fatto tu. Ci devo provare!-
- Io avrei mollato tutto?-
- Si, Archie! Hai mollato perché pensavi che non ce l’avresti fatta. Lo hai detto tu. Hai detto anche che ti dispiace non averci provato!-
- Va bene! Ok! Hai ragione ma ti prego dammi retta per una volta. Simon non è quello giusto per te. Devi rendertene conto e lasciarlo. Ti sta facendo diventare matta.-
Forse ha ragione. Infondo questa cosa mi sta dando cosi fastidio che non penso ad altro. Forse dovei andare a cercare da qualche altra parte e lasciar stare il policlinico.
Giusto. Ha ragione. Lasciarmi tutto alle spalle.
Devo dirglielo. Domani glielo dirò. Si.
- Grazie Archie. Domani..  domani parleremo e glielo dirò.-
- Kate lo so che farà male ma.. basta guardarti in faccia per capire che non stai per niente bene, che devi dirglielo e che devi girare alla larga da questo posto e da tutti quello che ci lavorano. Compreso me.-

È stata dura per lui dirglielo. Lasciarla andare cosi è veramente dura, ma è per il suo bene. Deve farlo. Deve dirle di andarsene perché altrimenti finirebbe male. Finirebbe per riprenderla con sé e tenerla stretta tra le braccia per non lasciarla andare mai più. Si. Deve spingerla ad andarsene. Non può obbligarla a stare in un posto dove rischierebbe di stare male a vita.. obbligarla a stare con una persona che fa fatica a perdonare, come nel suo caso.
- Parlagli e digli quello che pensi e quello che stai provando. Farà bene a tutti e due.-
- Dire cosa a chi?-
 Brenner spunta alle spalle che Morris senza che nessuno se ne accorga.
Tutti e due si girano sorpresi.
- Simon.. ciao.. credevo.. credevo fossi al policlinico..-
- Credevo ci fosse anche Morris ma a quanto pare è qui con te. Allora dire cosa a chi?-
- Stavamo parlando noi Brenner. Non ti intromettere.-
- Pensavo stesse parlando anche di me visto che parlavate di sentimenti e di coppie. Mi pare che tu Morris non rientri in nessuno di questi due argomenti.-
- Quanto.. quanto hai ascoltato Simon?-
- Abbastanza da capire cosa vuoi dirmi domani.-
- Simon, aspetta tu.. tu non hai sentito l’intero discorso!-
- Mi è bastato sentire questo. Ci vediamo.-
- Aspetta Simon!-
Brenner se ne va lasciando Morris e Kate in silenzio.
Morris vede Kate partire all’improvviso per corrergli dietro, ma la ferma.
Non può andare adesso.
Brenner è cosi incazzato che non le darebbe ascolto.
- Kate no, aspetta.-
- Lasciami Morris! Devo parlargli!-
- Non ti ascolterebbe Kate! Dagli un po’ di tempo.-

Mi affloscio praticamente tra le braccia di Morris. Simon non avrebbe dovuto sentire il discorso. Avremmo dovuto parlarne con calma domani, tranquillamente.. e adesso? Cosa faccio??
Guardo Archie sperando in una risposta, ma l’unica cosa che ricevo è un abbraccio più stretto.
Mi libero da Morris ed esco dal negozio. Devo andare a casa mia e stare lontano da tutti.
- Kate dove vai?-
- Via. Ormai Simon ha capito tutto. Tanto vale che prepari le cose da riportare a casa mia.-
- Vuoi una mano?-
- Devi lavorare..-
- Il mio turno è ufficialmente finito quando siete arrivati. Fatti aiutare.-
Si avvicina a me e mi accompagna fuori.
Intanto che timbra il cartellino lo aspetto vicino alla sua auto.
Appena esce saliamo in macchina e mi accompagna a casa di Simon.
- Mi ha chiesto se ti stavo accompagnando a prendere le tue cose. Alla fine ti conosce bene.-
- So che ti stai godendo questo momento Archie, ma evita di fare dell’ironia.-
- Non era ironia..era..-
Lo guardo male.
- Si d’accordo. Era ironia.-
Mi guarda e mi sorride.
Sono contenta di aver parlato con lui alla fine. Sono contenta che in questo momento ci sia lui accanto a me e non qualcun altro.


*angolo autrice*
spero che vi sia piaciuta questa OS anche se è un po' lunga..
devo dire che comunque rispetto alle altre due mi sto evolvendo
con la scrittura.. sono fiera di me hahaha
comunque seriamente, spero via sia piaciuta e che continuiate a seguire questa serie
Xoxo Cas

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > E.R. / Vai alla pagina dell'autore: Jarvis e Ferro Vecchio