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Autore: Dmitrij Zajcev    31/10/2014    0 recensioni
La vera storia del gobbo di Notre Dame. Se invece di essere stati degli umani, i protagonisti fossero stati dei vampiri? Questa storia descriverà tutto.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Claude Frollo, Clopin Trouillefou, La Esmeralda, Quasimodo
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anno MXDLXXXIV, Parigi, Regno di Francia.

 

Su un cavallo bianco, giunse infine il figlio di Sorin alla città di Parigi. Era l'annua Domini 1484.

 

Nuvole cariche di pioggia gravavano sulla città, dopo una settimana di pioggia incessante, ed accolsero l'incappucciato cavaliere. Lo suo cavallo evitava con disinvoltura le pozze d'acqua presenti sull'acciottolato, mentre lo cavaliere si dirigeva verso lo centro dell'urbe.

 

La sua attenzione fu di colpo attirata da un trentino di marionette, e dallo giullare che ne teneva spettacolo. Era visibile nello sguardo di quest'ultimo lo germe della follia. Al collo indossava un medaglione rappresentante lo stemma delli farnetichi: Lo stemma era diviso in quattro quadranti. Nel quadrante in alto a sinistra et in quello opposto era presenta una mezza luna. Nelli altri due quadranti erano stati raffigurati due nodi, diversi tra loro. Sopra lo scudo, una corona capovolta, sormontata a sua volta da una coccatrice recante in una zampa uno specchio dalla forma di Ankh, la croce egizia. Sul capo, l'animale portava un copricapo da giullare. 

 

«Salute a te, Malkavi. Non mi aspettavo certo di trovarvi qui li figli di Malkav.»

 

Fu con stupore che lo giullare osservò colui che lo aveva interpellato. Gli occhi del colore di zaffiri del Farnetico si spalancarono, mentre le pupille si allargavano fin quasi a far scomparire le iridi, per poi ridursi in una fessura, simile alle pupille feline.

 

«Lo… Lo tristo mietitore!»

 

Lo giullare uscì dalle quinte del teatrino, buttandosi alli pié dello cavaliere.

 

«Non mi prenda con sé, O madama Morte! Giacché ancor nel fior degli anni son io! Vi prego ordunque di aver pietà dello povero Clopin!!»

 

Lo cavaliere scese dallo destriero e con un sorriso lo fece alzare. 

 

«Ritorna in te, Clopin Malkavi. Non son giunto pel la tua anima, giacché invero non son io lo tristo mietitore.»

 

Lo giullare alzò lo sguardo mentre le pupille ritornavano normali.

 

«Chi sei, dunque, o cavaliere?»

 

«Dimitrij Markov. Sto cercando due persone… nostre due conoscenze comuni.»

 

«parli forse di un Lebbroso et di una Ciarlatana?»

 

«Son coloro che cercò. Hai indovinato perfettamente Malkavi.»

 

«Attento Diurno! La Sanctissima Inquisitione ha mandato qui lo giudice Claude Frollo. Di coloro che cerchi solo una persona so dove abita. Se tu cerchi lo Nosferatu, ausculta cum attenzione. Laddove le campane suonano abita colui che cerchi. Altro non so, et altro da dire non ho.»

 

«Dello Iudice inquisitorio timore non ho. Ti ringrazio dunque, et ti saluto.»

 

Risalito sullo destriero, si diresse verso la cattedrale de Nôtre Dame, che or ora suonava le sue campane.

  
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