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Autore: Crystal25396    01/11/2014    3 recensioni
Erano passati 5 anni dall'ultimo contatto delle Ojamajo con la magia. Da allora, non avevano più avuto contatti con nessuno dei loro magici amici, la piccola Hana compresa. Ma qualcosa di inaspettato stava per succedere. Presto sarebbero tornate ad avere a che fare con la magia. Non tutto, però, andrà come previsto...
Dal capitolo 6:
"Non era mia intenzione origliare. Volevo solo tornare in classe per prendere il quaderno di matematica che avevo dimenticato. Non volevo ascoltare la loro conversazione, lo giuro! [...] Però... Cosa significava? Chi erano Eufonia e Malissa? E poi c'era il mondo delle streghe, la magia e una certa Regina. Cosa c'entrava il Maho, il negozio dove Doremi e le altre avevano lavorato ai tempi delle elementari? Dovevo vederci chiaro. A tutti i costi."
Storia momentaneamente sospesa. Riprenderà probabilmente in primavera.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Doremi Harukaze, Hana-chan, Tetsuya Kotake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’INAUGURAZIONE
 
 
Quando Mindy comparve sulla soglia del Maho, fu letteralmente sommersa dalle altre, che le gettarono le braccia al collo. Nessuno si aspettava che avrebbe passato un’intera settimana con noi e niente poteva renderci più felici.
I due giorni che seguirono, Eufonia e Malissa non persero tempo e misero subito al lavoro Mindy, che non andando a scuola, aveva tutta la mattina libera. Lei però non si lamentava: era felice di rendersi utile e poi le piaceva molto stare con Hana e Haru. Svolgeva tutti i compiti che le venivano affidati con un grande sorriso sulle labbra e alla sera ci ritrovavamo nella mia stanza a chiacchierare e raccontarci la giornata l’un l’altra.
Finalmente arrivò il giorno dell’inaugurazione. Avevamo deciso di aprire sabato in tarda mattinata, e per l’occasione ci raggiunse anche Sinfony. Credo sia inutile dire che quella fu la giornata più bella di tutte: dopo cinque lunghi anni, finalmente noi Ojamajo al completo eravamo riunite.
Il tempo dei sentimentalismi, però, non durò molto. Con nostra grande gioia, la pubblicità che avevamo fatto al Flower Garden Maho aveva avuto molto successo e i clienti arrivarono numerosi.
Oltre ai nostri genitori, vennero alcuni compagni di classe, sia miei che di Doremi e Bibì, due compagni di squadra di Tetsuya e alcuni fan di Lullaby. Masaru, invece, arrivò nel pomeriggio. Gli avevo parlato della riapertura del negozio e aveva detto di voler venire a vedere come stava andando, anche perché moriva dalla voglia di prendere in giro Tetsuya per essersi messo a vendere fiori con noi ragazze. Quando però arrivarono altri clienti, Kotake dovette mettersi al lavoro e io feci fare un giro a Masaru, che alla fine decise di prendere un mazzo di girasoli.
-Nel linguaggio dei fiori, i girasoli sono il simbolo dell’allegria e della spensieratezza, ma sono anche perfetti da regalare a qualcuno per augurare una pronta guarigione. Come mai hai scelto questi?- gli chiesi mentre sceglievo i fiori più belli.
-E’ per via del vecchietto.- rispose arrossendo leggermente. Odiava mettere in mostra il suo lato dolce. Preferiva apparire come un lupo solitario senza sentimenti, perché mostrarli avrebbe significato ammettere che era debole. Non ci era mai riuscito totalmente. Masaru aveva un cuore buono e gentile, io lo sapevo meglio di tutti.
-E’ malato?- domandai preoccupata.
-Si, ma nulla di grave. Si è solo preso una piccola influenza. Fatto sta che mi ha lasciato da solo al lavoro.- borbottò lui.
-Non è colpa sua se è ammalato. E poi pensaci, se ti ha lasciato campo libero significa che si fida molto di te. Dovresti esserne contento!- replicai con convinzione porgendogli il mazzo di fiori incartato.
Lui lo afferrò pensieroso, poi si sciolse in un piccolo sorriso e mormorò –Hai ragione.-.
Fu più forte di me e non riuscii a trattenermi dall’arrossire. Non era facile vederlo con quell’espressione sul volto e ogni volta mi spiazzava. Poi si abbassò leggermente, mi lasciò un piccolo bacio sulla fronte e se ne andò salutandomi con la mano.
Ricambiai il saluto e lo osservai uscire dal negozio.
 
-Ah, l’amore…- fece una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare.
-Mindy!- esclamai poggiando una mano sul petto –Mi hai spaventata!
-Sorry- rispose lei ridacchiando
-Dì un po’, chi è il vecchietto di cui parlava Masaru?- chiese Sinfony avvicinandosi a noi.
-Come, non lo sai? E’ il proprietario del negozio dove lavora.
-Yada ha un lavoro!?- esclamò Mindy stupefatta.
-Non ne sapevo niente!- replicò Sinfony.
-Ero convinta di avervelo detto. Al primo anno del liceo, i voti di Masaru calarono vertiginosamente. Non riusciva a prendere una sola sufficienza e a metà anno decise di lasciare la scuola. Provai più volte a farlo ragionare, ma niente, così lo spronai a cercarsi un lavoro. Poi un giorno conobbe quell’anziano signore chiamato Tatsumi. E’ un artigiano, costruisce e ripara strumenti musicali. Il suo negozio è il più antico della città e le sue creazioni sono di altissimo livello. Alcuni strumenti che possiede la mia scuola li ha fabbricati lui stesso. Per qualche strano motivo, il signor Tatsumi prese subito in simpatia Masaru e così gli ha proposto di diventare un suo allievo.
-Però… Questa non me l’aspettavo.- commentò Sinfony alzando lo sguardo pensierosa.
-Ragazze, scusate se vi disturbo, ma vi spiacerebbe venirci a dare una mano?- domandò Tetsuya da dietro un grosso vaso di Bonsai che stava portando alla coppia di signori che l’aveva appena acquistato.
Ci lanciammo uno sguardo divertito e tornammo subito all’opera. Verso le sette, il negozio era ormai vuoto.
-Sono sfinita!- sbuffò Doremi accasciandosi su una sedia.
-Puoi dirlo forte- commentò Bibì stiracchiandosi la schiena.
-Ma guardate quanti soldi abbiamo fatto!- esclamò Eufonia ammirando il contenuto del registratore di cassa.
-Siete state fantastiche, continuate così e guadagneremo ancora di più.- aggiunse Hehe da sopra la testa della sua padrona, che si limitava ad osservare il gruzzolo con occhi luccicanti.
-Vi siete meritate un bel premio. Che ne dite se ordiniamo un po’ di pizza?- propose Lalà volando verso di noi.
-Per me va bene.- disse Lullaby sorridente.
-Io la voglio con funghi e salcicce!- esultò Doremi.
-Idem per me!- affermò Sinfony.
-Per me con il salame piccante!- aggiunse Mindy puntando l’indice in aria assaporando già la sua pizza.
-Io preferisco una semplice margherita.-  riferì Bibì.
-Margherita anche per me.- presi parola a quel punto.
-E a loro mi unisco anche io!- esclamò Hana raggiante.
-Perfetto! I gusti di quelle tre già li conosco- sorrise Lalà indicando Eufonia, Malissa e Hehe che erano ancora prese dal contare quanti yen avessimo guadagnato. –A te cosa ordino, Tetsuya?
-Quello che vuoi, non ho preferenze.- rispose lui con un’alzata di spalle mentre si sedeva su una sedia con Haru in braccio e un biberon pieno di latte in mano.
Era arrivato il momento più bello della serata: guardare Haru che mangiava. Ogni volta che Tetsuya gli dava il biberon, tutte noi ci fermavamo ad ammirarlo. Era di una tenerezza infinita quel bambino e ricordava tantissimo Hana quando anche lei era una neonata. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, quando poi il campanello del negozio attirò la nostra attenzione.
-Doremi, ma non avevi messo il cartello “chiuso”?- domandai stupefatta.
-Infatti l’ho messo! C’era anche Hana con me!
-E’ vero!- confermò la streghetta in difesa della madre.
-Tranquilli, ci penso io.- ci tranquillizzò Sinfony lasciando la stanza e raggiungendo la stanza d’ingresso del negozio.
Non dovemmo aspettare molto prima che tornasse da noi.
-Ragazzi- annunciò Sinfony –Abbiamo visite.
Non avemmo il tempo di chiedere spiegazioni, che subito dietro di lei comparvero due figure.
-Diamond!- esclamò Hana correndogli incontro con un sorriso che andava da orecchio a orecchio.
-Buonasera principessina- la salutò il ragazzo poggiandole una mano sulla testa.
-Che bello, sei tornato! Sono contenta di rivederti! Vieni, siediti.- lo incitò afferrandolo per un braccio e trascinandolo verso di noi.
-Ehi, e io chi sono, il vicino della porta accanto?- sbuffò divertita Crystal, sfoderando una finta faccia scocciata, poggiando le mani sui fianchi.
Scoppiammo tutti a ridere e li facemmo accomodare. Mindy li osservava a metà tra lo stupore e l’ammirazione. Mi aveva detto di essere rimasta molto incuriosita dal mio racconto su di loro e che non vedeva l’ora di incontrarli dal vivo.
Era ovvio che non fossero lì solo perché Mindy desiderava conoscerli e a quel punto la domanda sorgeva spontanea: cosa ci facevano qui due al Maho? Di certo non per vedere il negozio, altrimenti sarebbero venuti durante l’orario di apertura e dubitavo anche fosse una semplice visita di cortesia. Oramai la curiosità mi stava logorando e nella mia stessa situazione erano gli altri, che li osservavano aspettando che dicessero qualcosa, non sapendo come comportarsi.
 
-Come avrete intuito, la nostra non è una semplice visita di piacere.- iniziò Diamond osservandoci uno ad uno. –Siamo qui per darvi un paio di notizie. Ma prima credo che dovremmo presentarci a qualcuno- e dicendo ciò fermò il suo sguardo su Mindy.
-Tu sei l’unica che ancora non ci conosce, o almeno di vista. Sicuramente le tue amiche ti avranno parlato di noi. Il mio nome è Diamond.
-E io, invece, sono Crystal. Piacere di conoscerti Mindy.- aggiunse la ragazza sorridendo.
-Piacere mio. Posso sapere come conoscevate il mio nome?
-E’ facile. Tu sei uno dei motivi per cui siamo qui.- spiegò Crystal, infilando la mano nella tasca della sua giacca e tirandone fuori un Jingle Flower. –Tieni. Questo è tuo. Ora potrai tornare ad essere un’apprendista come le tue amiche.
Mindy osservò l’oggetto magico con stupore e lo prese fra le mani, illuminando il suo volto con un enorme sorriso a trentadue denti.
-Grazie mille!- esclamò.
-Dovere. E poi siamo qui anche per qualcosa che ti riguarda, Tetsuya.- continuò Crystal. Kotake posò il biberon sul tavolo e porse Haru a Lullaby, così che lei potesse occuparsi di fargli fare il ruttino. Sembrava improvvisamente agitato.
-Di che si tratta?- chiese.
-Due informazioni. La prima non riguarda te direttamente, ma Haru. Fra una settimana esatta ci sarà la sua prima visita medica. Dovrai portare Haru all’ospedale delle streghe, è lì che il piccolo verrà visitato. Le ragazze sanno bene come funzionano, potrai farti spiegare tutto da loro.- comunicò Diamond.
-La seconda informazione, invece, ti riguarda molto più da vicino.- prese parola Crystal –E’ stata stabilita la data dell’esame di nono livello, il primo che affronterai durante il tuo apprendistato. La prova è fissata per il 30 Aprile.
-Ma è il giorno dopo la visita medica di Haru!- esclamai facendo un rapido calcolo.
-Purtroppo non siamo noi a decidere la data.- sospirò Crystal comprensiva.
-Come la regina ti aveva annunciato- continuò Diamond –ci sarà anche un mago ad assistere, ma le esaminatrici resteranno Mota e MotaMota. Tutto chiaro?
Tetsuya aveva ascoltato in silenzio, senza proferire una sola parola, con uno sguardo serissimo.
-Si, ho capito.- affermò con convinzione.
-Molto bene. Allora il nostro compito è finito.- sentenziò Crystal stiracchiandosi.
-Cosa!? Ve ne andate di già?- domandò Hana scattando in piedi parandosi davanti ai due ragazzi.
-Mi spiace piccola, ma siamo solo di passaggio e dobbiamo tornare a casa.- spiegò Diamond comprensivo.
-Ma non è giusto!- sbuffò scocciata.
-Perché non rimanete a cena?- propose Lalà facendosi avanti. –Abbiamo ordinato delle pizze, ci farebbe piacere che restaste.
Un borbottio somigliante molto ad un –Parla per te- ci arrivò alle orecchie, facendoci voltare verso Eufonia, che aveva dipinto sul volto un broncio scocciato.
-Beh, che c’è?- sbuffò lei, guadagnandosi un “amichevole” pugno sulla testa da parte di Malissa.
-Ehi! Ma sei matta?- esclamò massaggiandosi la nuca.
Non feci più caso ai battibecchi che ne seguirono, perché ci voltammo tutti e riprendemmo la conversazione da dove l’avevamo lasciata, ignorando gli insulti che le due streghe si lanciavano, accompagnate dal tifo di Hehe e le risa di Haru.
Alla fine non riuscimmo a convincerli e i due ragazzi se ne andarono dopo aver fatto un giro per il negozio.
 
-Alla fine avevo proprio ragione.- mi sussurrò Mindy mentre ci godevamo le nostre pizze. -Quei due sono davvero misteriosi.
-Già. Chissà poi da dove vengono, per essere venuti qui solo per darci quelle notizie. Di solito è Dela che se ne occupa.- riflettei.
-Credo che non riusciremo a scoprire qualcosa in più su di loro così presto.
-Sono d’accordo. Ora però pensiamo alla nostra pizza.- conclusi addentando la fetta che avevo in mano.
Non sarebbe più capitato molto presto di ritrovarci tutti riuniti. Volevo godermi a pieno quel momento. Ai due misteriosi ragazzi che avevano lasciato il Maho qualche minuto prima, avrei pensato più avanti.

 
 

 
* * *
Angolo dell’Autrice.
Super-iper-mega-arci ritardo. Scusate!!! Non sono riuscita ad aggiornare prima.
Spero che almeno il capitolo vi sia piaciuto (e soprattutto che sia scritto bene, visto che per la fretta non l’ho riletto >_<).
Finalmente è il turno di Melody a narrare. Ormai delle Ojamajo mancavano solo lei e Bibì, quindi dovevo assolutamente rimediare. In questo capitolo ho finalmente risposti alla domanda che i Fan di Masaru si ponevano: che fine ha fatto il tenebroso? Et voilà! Mistero risolto. Scommetto che non ve l’aspettavate, come non vi aspettavate che sarebbero comparsi nuovamente Crystal e Diamond.
Sono contenta del successo che hanno avuto. Ho letto molti commenti positivi su di loro e la cosa mi rende felicissima *^*
 
Dall’ultima volta ho visto che le persone che hanno inserito questa storia fra le seguite sono aumentati. Purtroppo non ricordo più chi si è aggiunto, ma, chiunque tu sia, sappi che ti ringrazio infinitamente! Come poi ringrazio anche tutto coloro che recensiscono o leggono silenziosamente quello che la mia mente geniale malata sforna.
 
Questa volta vi mostro il disegno che ho fatto su Doremi e quindi di come immagino che sia nella storia. Quella che indossa è la divisa della scuola. Sinceramente, sono abbastanza orgogliosa del design che ho dato alle uniformi delle scuole che frequentano le Ojamajo, quindi prima o poi ve le mostrerò una ad una.
 
 
 
Vi lascio, come sempre, con la mia pagina Facebook, se vi và di seguirmi anche lì https://www.facebook.com/AppassionatiDiAnime
 
Alla prossima!
-Crystal-
   
 
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