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Autore: frances bruise    02/11/2014    2 recensioni
Dalla storia:
"Per Mary Margaret, il Vero Amore valeva molto più di qualunque oggetto prezioso, di qualunque sacrificio o rinuncia. Nella sua mente, il Vero Amore era proprio come una freccia: la preda, un po’ per distrazione un po’ per noncuranza, veniva colpita all’improvviso, senza accorgersene, e rimane ferita per sempre. Ma, a pensarci bene, per lei il Vero Amore non era tanto doloroso. Quindi, se proprio si dovesse ricercare una metafora per spiegare la sua concezione di Vero Amore, si potrebbe portare l’esempio della pioggia: la pioggia non sempre viene preceduta da un cielo cupo, può cadere anche quando c’è il sole. E chi si innamorava era il povero sciocco che si dimenticava l’ombrello e tornava a casa fradicio. "
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COME LA PIOGGIA


Per tanti anni, Mary Margaret era stata solo la signorina Blanchard, una comunissima insegnante delle elementari apprezzata sia dai bambini che – in particolare – dai loro genitori: per anni, aveva insegnato ai piccoli a non abbandonare i propri sogni e, anzi, a perseguirli con tutte le forze di cui fosse possibile disporre. E, anche se il suo era al contempo uno dei lavori più comuni e più difficili, a Mary Margaret era spesso bastato incrociare gli sguardi dei suoi alunni per sentirsi immediatamente ripagata dei propri sforzi. Era da quei occhi che derivava tutta la soddisfazione e, sì, a lei importava solo che i bambini fossero felici—e che non la odiassero, ovviamente. Essere odiati e rimanere soli era, secondo la sua modesta opinione, una delle cose peggiori che potessero capitare ad una persona. Ma, soprattutto, ad un insegnante. Per questo metteva passione costante in tutto ciò che faceva per quelli che chiamava “i suoi piccoli”, affinché fossero felici e soddisfatti dei propri sogni, dei loro progressi e – perché no? – anche della signorina Blanchard. Mary Margaret adorava i bambini.
D’altro canto, tutti gli abitanti provavano una profonda stima nei confronti di Mary Margaret: ai loro occhi, era la ragazza più semplice e genuina sulla faccia della Terra, e mai avrebbero potuto crederla capace di commettere delle ingiustizie. E, con questa reputazione, Mary Margaret aveva vissuto tranquillamente per molto tempo.
Tranquillamente e con i suoi ideali, che – in linea generale – erano i più semplici che si potessero avere. Ad una ragazza che amava il sorriso dei bambini non servivano affatto quelle cose per cui molti sarebbero stati disposti ad uccidere: niente denaro, niente oggetti preziosi, nessuna fama. Niente di tutto ciò. Forse Mary Margaret era veramente ingenua, quando affermava che tutto ciò che desiderava era il vero amore.
Vero Amore, con le maiuscole, perché era ciò in cui credeva di più. Per Mary Margaret, il Vero Amore valeva molto più di qualunque oggetto prezioso, di qualunque sacrificio o rinuncia. Nella sua mente, il Vero Amore era proprio come una freccia: la preda, un po’ per distrazione un po’ per noncuranza, veniva colpita all’improvviso, senza accorgersene, e rimane ferita per sempre. Ma, a pensarci bene, per lei il Vero Amore non era tanto doloroso. Quindi, se proprio si dovesse ricercare una metafora per spiegare la sua concezione di Vero Amore, si potrebbe portare l’esempio della pioggia: la pioggia non sempre viene preceduta da un cielo cupo, può cadere anche quando c’è il sole. E chi si innamorava era il povero sciocco che si dimenticava l’ombrello e tornava a casa fradicio.
In effetti, se ci si pensa bene, il Vero Amore è davvero come la pioggia. Se non ci si copre abbastanza, ci si potrebbe ammalare.
 
E fu esattamente ciò che accadde alla signorina Blanchard.
Lui si chiamava David, David Nolan. E non si potrebbe mai affermare che la pioggia cadde all’improvviso, quando Mary Margaret decise di innamorarsi di lui. Il cielo era cupo, le grigie nuvole nascondevano il sole, e Mary Margaret avrebbe potuto decidere di portare con sé un ombrello. Ma non lo fece e permise alla pioggia di posarsi dapprima sui suoi capelli corvini, poi di rigarle le guance, poi di inzupparle gli abiti, infine di raggiungere la sua pelle candida—fu così che si ammalò e che nessuna medicina fu in grado di guarirla. Ma aveva comunque avuto la libertà di scegliere ed avrebbe pagato per non aver ascoltato la voce della propria coscienza.
Anche se Mary Margaret amava David Nolan, il suo sentimento – corrisposto, tra l’altro – non avrebbe potuto cancellare i fatti: non solo David era sposato, ma sua moglie – Kathryn – era anche una donna deliziosa e gentile. E questo particolare rendeva tutto molto più difficile. Se Kathryn fosse stata una donna dispotica ed antipatica, forse sarebbe stato più facile – per Mary Margaret – coltivare il suo amore per David; ma, dato che le cose non stavano così, non poteva fare a meno di sentirsi in colpa.
Tuttavia, l’amore – il Vero Amore, secondo lei – fu in grado di sopprimere per un po’ quella morsa allo stomaco che avvertiva ogni notte, quando – nel buio della sua stanza – si sdraiava sotto le coperte e rimaneva a fissare il soffitto: in quei momenti, non faceva che pensare all’ingiustizia che stava commettendo nei confronti di quella povera donna e cercava di immaginare come si sarebbe sentita lei, se fosse stata al suo posto. A quel punto, la morsa che avvertiva alla bocca dello stomaco sembrava farsi più pungente e Mary Margaret si addormentava con il proposito di dire al suo amato che era finita, che non potevano continuare a vivere in quel modo così ingiusto. Ma, puntualmente, il mattino dopo dimenticava i suoi buoni propositi e soffocava il proprio senso di colpa con il pensiero dello sguardo azzurro di David.
Perché nulla, veramente nulla avrebbe potuto intaccare la sua visione tanto ottimistica dell’amore. O, almeno, così credeva all’inizio.
 
Non furono tanto gli sguardi disgustati della gente a farle cambiare idea. Nemmeno coloro che, con un pizzico in più di coraggio, la chiamavano “rovina-famiglie”. Nemmeno la sensazione di aver deluso le persone che la stimavano di più e che lei stimava a sua volta, in particolare Granny.
A farle cambiare idea fu la consapevolezza che la strada del Vero Amore non era spianata come aveva creduto. Era in salita.
Ma, se c’era qualcosa che Mary Margaret non era proprio in grado di fare, questa era arrendersi. Anche se aveva rischiato di perdere la sua fiducia nell’amore, presto capì che l’amore – per lei – era una cosa troppo importante per poter essere messa da parte.
Così, asciugò le lacrime che le rigavano le guance e decise di affrontare la realtà. In fondo, era fermamente convinta che David fosse il suo Vero Amore. E, quando uno ama, non ha nulla di cui vergognarsi. 
   
 
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