Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: DarknessGirl_95    03/11/2014    2 recensioni
Sakura è morta, le Carte di Sakura sono senza un padrone e distrutte dal dolore. Per evitare una catastrofe vengono sigillate in attesa di un nuovo cattura carte. Chi sarà a possedere le Carte di Sakura e farle sue? Suo figlio, il timido Kioshi o i due gemelli suoi compagni di scuola? La storia si ripete, nascono nuovi amori ma arrivano anche tante difficoltà!
Questa è la mia prima fanfic di questo tipo! Siate clementi. Non ho una grammatica delle migliori, sono straniera e scrivo da cellulare. Grazie se leggete!
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Kero-chan -Cerberus, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yue
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una bella giornata di dicembre, stavano per festeggiare il Natale come ogni anno. Sakura, moglie di Shaoran, era in macchina con lui e il loro amato figliolo, Kioshi Li. Il padre era alla guida della macchina mentre Sakura era nei posti dietro che giocava con il figlio, ovviamente entrambi avevano la cintura. Erano diretti in montagna per andare a sciare, ormai Kioshi aveva tre anni, volevano farlo divertire ad andare nelle piste da scii.
-Chi è un bravo bambino?- disse Sakura dolcemente al figlio prendendogli le mani. Il figlio sorride e la indica.
-M...ma...ma...- disse il piccolo sorridendo, aveva corti capelli scuri e gli occhi color nocciola.
-Ma che bravo! Li!- chiama Sakura felice.
-L'hai sentito? Ha detto mamma!- le salirono le lacrime agli occhi felice mentre Shaoran li accosta dal benzinaio per riempire il serbatoio, erano quasi a secco.
-Bravo il mio Makoto!- disse il padre dolcemente, poi scende e va da Sakura aprendo la portina, la bacia dolcemente e sorride per poi andare a fare benzina.
Intanto Sakura slega il piccolo che si mette in piedi sul sedile e gioca con i capelli della mamma.
-Come sei dolce!- disse, lo fece scendere dalla macchina e scende con lui.
-Facciamo una passeggiata, Kioshi?- chiede al piccolo mentre si incammina con lui che va più avanti correndo. Nel farlo però inciampa e Sakura, non accorgendosi del furgone che avanzava verso di loro, cerco di soccorrere il figlio.
Shaoran era dentro a pagare la benzina appena messa nel serbatoio della machina e vede tutta la scena.
Successe tutto in un attimo, uno stupido incidente per colpa di un ubriaco alla guida di un furgone. Lui perse la persona che amava di più nella sua vita, Kioshi perse una figura importante nella sua vita. Guardava la scena con orrore e impotente. Sakura era stata travolta da un furgone e ora giaceva a terra priva di vita in un lago di sangue. Kioshi non si era reso conto della situazione e va verso la madre, Shaoran ebbe la forza di uscire e di prendere il bimbo in braccio prima che si avvicinasse troppo alla madre. Era sotto shock e stringe il piccolo a se salvo per miracolo, si! Salvo per miracolo, perché il furgone era passato accanto a lui a tre centimetri di distanza. Lui era ancora li con lui, ma Sakura...
Come avrebbe fatto ad andare avanti senza di lei, senza il suo dolce sorriso e la sua dolce allegria? Come avrebbe fatto a dirlo agli altri senza sentirsi colpevole di tutto ciò. Sentì l'ambulanza arrivare ma sapeva che ormai era troppo tardi, e lui stava piangendo disperato da tale morte, distrutto mentre stringeva Kioshi a se che aveva iniziato a piangere chiamando la mamma. Ora lo avrebbe cresciuto da solo loro figlio, da solo...senza lei...

Era il giorno del funerale di Sakura, erano tutti vestiti di nero, specie lui che teneva lo sguardo basso. Accanto a lui c'era il fratello di Sakura, Touya, e il padre di Sakura. Nessuno gli aveva dato la colpa dell'incidente avvenuto, ma lui si sentiva colpevole. Davanti a lui, anche se non l'avrebbe voluto portare, c'era Kioshi con le lacrime agli occhi, papà gli aveva spiegato che la mamma non sarebbe più tornata e lui si sentiva così triste. E mentre il prete parla, lui va dalla tomba e urla "mamma" piangendo, voleva che tornasse da lui, che gli sorridesse come sempre faceva e che gli dicesse che sarebbe rimasta sempre con lui. Nessuno disse nulla per fermarlo, lo capivano perfettamente. Lontano da li c'erano anche Yue e Kerochan, afflitti dalla morte della loro amica e padrona. Ora le carte erano senza un padrone.







//eccomi qui con il primo capitolo! Spero vi sia piaciuto! A presto!
  
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