Era Halloween
Il sangue è ovunque in questa stanza, sul pavimento, sulle pareti, sui mobili, sul coltello che avevo in mano, sul mio volto e sui miei vestiti. Che ho fatto? Lo ho ucciso chiaro, ma perché? Perché mi ha fatto perdere il controllo? Perché mi ha insultata e tradita? Che ho fatto di male?
Sento qualcosa di caldo bagnarmi le guance mi guardo allo specchio: calde e amare lacrime mi stanno rigando le guance mischiandosi agli schizzi di sangue che ho nel volto; anche il vestito è macchiato di sangue.
Mi avvicino a lui e lo guardo ben: nonostante sia morto è ancora bellissimo, sembra addormentato.
Mi siedo accanto a lui e poso la sua testa sulle mia ginocchia. Accarezzo i suoi capelli rossi per qualche minuto, percorro con l'indice i lineamenti del suo volto perfetto.
-Era Halloween il giorno in cui ci siamo conosciuti, due anni fa. Il giorno in cui ci siamo innamorati, due anni fa. Poi io ho sbagliato e non mi sono fidata, ma tu mi hai perdonata. Poi tu hai sbagliato, mi hai tradita e non ti ho perdonato. Perdonami Castiel. Era Halloween quando ci siamo conosciuti, ed è Halloween oggi. Ora potremmo stare insieme per sempre-
Recupero il coltello, sento un fitta acuta al petto, la vista si fa ovattata e mi addormento in un sonno eterno con la guancia poggiata sul tuo petto.