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Autore: GwenJ    05/11/2014    1 recensioni
Gallavich (Ian Gallagher e Mickey Milkovich - Shameless) e Destiel (Dean Winchester e Castiel - Supernatural).
"Un bel ragazzo dai capelli rossi, con una canotta in paiettes argentate, sta parlando con un ragazzo biondo, ridendo e bevendo. Ma, appena dietro di loro, c'è un altro ragazzo, moro, pelle chiara e occhi azzurrissimi che sembrano brillare a causa delle luci che lo illuminano.
Dean e Cass si capiscono subito. Quel ragazzo potrebbe essere uno dei vampiri che stanno cercando."
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Non fa poi così freddo a Chicago
Pairing: Gallavich (Ian Gallagher e Mickey Milkovich - Shameless) e Destiel (Dean Winchester e Castiel - Supernatural). 
Note: sono settimane che penso di scrivere un cross-over, solo per poter unire il nome delle loro ship ma in effetti questa non è esattamente una -udite, udite- Destiellavich.  Per esserlo dovrebbero fare cose zozze insieme no?! Magari prima o poi scriverò anche di quello, chissà. Ne ho scritte di cose "assurde"...

Nonostante tutto sono riuscita a mettere delle emozioni in questa fanfiction, doveva essere una super banalità solo per mettere insieme le coppie, ma l'amore vince sempre e pure la mia parte poetica... e modesta, LOL. 
Ho scelto questo titolo per l'amore presente nella città, in questo caso dei Gallavich, che la riscalda. Carino, no?!
L'amore dei Gallavich riscalda anche tutto il mondo. u_u 

E troverete qualche citazione di Shameless qua e là.
Warnings: nessuno, che tristezza, solitamente ciò che scrivo è pieno di warnings. ;_; Mi sto rammollendo. 











"Chicago?!" Urlò Dean.
"Sì, la bellissima Città del Vento." Commentò Sam tranquillo e un po' sarcastico.
"Col cazzo, Sammy. Non ho intenzione di andare a Chicago con il freddo glaciale che fa lì, tanto meno da solo. La noia all'ennesima potenza. Morirò congelato in qualche vicolo buio."
Sam strabuzza gli occhi. "Da quando sei diventato così melodrammatico?" Il giovane Winchester continua scrivere al pc. Dean sbuffà. "E puoi sempre portarti dietro Castiel." Ghigna, pensando a come l'angelo potrebbe scaldare quella prima donna di suo fratello, e sarà ancora più divertente quando gli dirà dove cacciano con precisione i vampiri. 
"Cass!?" Inizia con l'intenzione di lamentarsi, ma poi ci ripensa. "Beh, in effetti non è una cattiva idea. Ultimamente mi diverto più con lui che con te." Sbuffa e lo dice soprattutto per dare fastidio all'altro. Ma, come ogni bravo fratello, Sam sa come vendicarsi. 
"Sai dove cacciano i vampiri, Dean?" Già si pregusta il suo urletto e l'indignazione.
Dean fiuta la fregatura...  "Dove?" 
"In un club gay." 
"Oh, ma dai, Sam. Che cazzo!" 
Il più piccolo ride. 
"Almeno non ho già invitato Cass." Risponde abbattuto, in un borbottio.
Sam ride più forte.




Dean si chiede come, alla fine, abbia invitato Cass. Il fratello ha cominciato a elencare tutti i pro nell'avere l'angelo con lui, compresi vantaggi discutibili e imbarazzanti, e, per fallo smettere, l'ha semplicemente accontentato.  
Si guarda attorno, l'atmosfera è satura. E' caldo, pieno di profumi intossicanti, musica quasi assordante e l'alcool si strapaga. Evviva, pensa Dean sbuffando. 
Guarda Castiel e lui, a sua volta, si guarda attorno curioso. E' divertente da osservare e diventa quasi piacevole essere lì. Certo, finchè un ragazzo non si avvicina a lui...

Dean lo osserva inquisitorio e intimidatorio, ma l'altro gli sorride, malizioso. 
"Ehi, bellezza, posso offrirti qualcosa?" Dean avvampa.
"Ehm, no, grazie." Guarda Cass in cerca di aiuto ma lui non fa caso alla scenetta, e Dean sente un leggero fastidio per questo, non solo perchè dovrebbe essere la sua spalla, ma anche per qualche motivo a cui preferisce non pensare. 
Stranamente è l'altro ragazzo a toglierlo dai guai, nota lo sguardo che il Winchester ha lanciato all'angelo e chiede: "voi due siete insieme o... ?" Dean fatica a parlare, incredulo e completamente a disagio. Lo guarda dritto negli occhi color ghiaccio - che occhi!, pensa Dean- si lecca le labbra, nervoso. "Insieme." Sussurra. L'altro sorride complice e alza il suo bicchiere in segno di saluto. 
Il Winchester è ancora stravolto e fissa il vuoto quando Castiel gli da un colpetto al braccio. -Sì, grazie, ora ti ricordi di me.- 
"Guarda lì." Fa un cenno con la testa e Dean guarda nella direzione indicata.
Un bel ragazzo dai capelli rossi, con una canotta in paillettes argentate, sta parlando con un ragazzo biondo, ridendo e bevendo. Ma, appena dietro di loro, c'è un altro ragazzo, moro, pelle chiara e occhi azzurrissimi che sembrano brillare a causa delle luci che lo illuminano. 
Dean e Cass si capiscono subito. Quel ragazzo potrebbe essere uno dei vampiri che stanno cercando. 
Il moro viene avvicinato da un altro, capelli e occhi chiari. Non è un tentativo di approccio, si conoscono, è evidente. E, dalla gestualità, si capisce che stanno parlando del rosso. 
Bingo. 
Ma forse il rosso l'ha scampata, non c'è più e nemmeno il suo amichetto biondo. Il moro se ne accorge ed impreca, si alza di scatto e va a cercarlo.
E Dean e Cass fanno lo stesso. Sollevati che sia quasi finita. 




"Ian!" 
Un urlo terrificante squarcia l'aria. Mandando un brivido di terrore giù per la schiena ad entrambi i cacciatori che iniziano a correre nella direzione dalla voce. 

Il ragazzo rosso, Ian, è costretto contro al muro dal vampiro. 
Biondo! Dean impreca, così stupido da non rendersi conto che non era il moro ad essere il pericolo. 
Il vampiro ha i denti affondati nel collo di Ian, gli occhi, vacui, puntati sull'altro ragazzo. Che è a terra, con del sangue che gli cola dalla testa al viso, fino a macchiare la camicia nera. Anche lui sta guardando l'altro, e cerca di alzarsi, ma in un attimo, al suo fianco, appare l'angelo, che lo tiene fermo. "Andrà tutto bene." Gli sussurra. "Starà bene." E lo fa addormentare. 
Dean è addosso al vampiro, e in un poche mosse riesce a staccargli la testa e mettere fine alla sua schifosa esistenza. 
Ian cade a terra e il Winchester lo segue, mettendosi in ginocchio. "Eih, ehi. Va tutto bene, è tutto ok." Ma l'altro non gli da retta, guarda, davanti a se, il suo ragazzo addormentato. Cerca di alzarsi per raggiungerlo. 
"Mickey." Sussurra, Dean lo rimette e a terra e chiama Castiel. 
L'angelo lo guarisce. "Starà bene, l'ho solo fatto dormire, sembrava l'unico modo per calmarlo." Ma Ian non lo ascolta, è già dal suo amore.
Dean lo guarda chiedendo spiegazioni e Cass gliele da. "Voleva solo raggiungerlo." Indica Ian. "Il suo unico pensiero era quello, era incredibile la forza che dimostrava, tutto convergeva verso di lui. Il suo unico pensiero, a dispetto da tutto. Era incredibile, mai sentito una cosa del genere. Era... meraviglioso." A Dean Castiel sembra commosso. 
Spezza l'imbarazzo generale tossicchiando. "Beh, ehm... è meglio andare. Penseremo agli altri domani."




La notte seguente distruggono il nido dei vampiri e decidono, la mattina dopo, di andare a salutare i due ragazzi. 
Il mini-market è deserto, nessuno alla cassa o tra i scaffali, si avventurano alla ricerca di qualcuno e Dean arraffa qualche dolcetto nel mentre.
Sentono dei rumori sul retro e quando aprono la porta la scena che si palesa davanti a loro li blocca a bocca aperta. Sesso! Sesso gay!
Il Winchester ad un certo punto, in secondi che paiono interminabili, ritrova la voce quel tanto che basta per gemere sorpreso. 
I due ragazzi si voltano, sbarrano gli occhi e, in fretta e furia, si rivestono, beh, solo i pantaloni. Mickey è terribilmente imbarazzato e sembra nascondersi dietro Ian. 
"Ehm, salve." Dean è il primo a parlare, Cass sorride, divertito e un po' rosso in viso. 
"Ciao, credevo di aver chiuso la porta." E' il rosso a parlare, sicuro di se.
"Non l'hai fatto." Mugugna Dean.
"Beh, non stavamo facendo nulla che voi due non abbiate già fatto, no?"
"Cosa?!" La voce di Dean si alza di un'ottava. "No, noi non..." Cass ride e gli altri li guardano confusi. 
"Voi non, certo" Anche Ian e Mickey ridono, non credendogli minimamente. Dean avvampa e gira sui tacchi, borbottando e lasciando Castiel a vedersela con i saluti e, magari, con le spiegazione sul sovrannaturale. E al diavolo il pagare i dolcetti, se li merita gratis.

 
   
 
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