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Autore: zwingli    06/11/2014    3 recensioni
"È qui che ti sbagli, Gallagher, non me ne vado via, non me ne andrò mai via, anche se hai deciso di passare il resto della tua vita in stato vegetativo sul letto del ragazzo che ha fatto coming out per te"
(SPOILER quarta stagione)
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Saalve! Questa è la prima storia che scrivo su Shameless ed in particolare su Ian e Mickey che sono dei ciccini. E' un possibile seguito della quarta stagione, mi è venuto così di getto dopo aver visto la 4x12 che mi ha lasciato con gli occhi lucidi. Sono entrata da poco in questo fandom quindi mi scuso se i personaggi sono OOC. Spero vi piaccia e buona lettura c,:

 

 

Dimmelo di nuovo

 

Erano passati quasi 2 giorni ormai; 2 giorni in cui Ian non si era mosso dal letto di Mickey; 2 giorni che si era rifiutato di mangiare il cibo che gli veniva portato; 2 giorni in cui non aveva aperto bocca, se non per dire "lasciatemi solo".  Due giorni di merda, in sostanza.

Fiona e Lip si dividevano fra casa, lavoro e college, mentre i Gallagher più piccoli si facevano compagnia a vicenda in casa, scappando qualche volta dai Milkovich per vedere il fratello. Ogni tanto tornava anche Frank, probabilmente ancora ignaro di tutta la situazione. I Gallagher sospettavano della malattia di Ian, ma semplicemente avevano sperato che quei cambiamenti d'umore fossero solo frutto del malsano ambiente in cui vivevano. Ci avevano creduto davvero, come avevano sempre fatto durante tutta la loro vita, del resto. Però dopo questa caduta così disastrosa sperare era diventato impossibile.

Erano tutti devastati da tale situazione, certo, ma Mickey sembrava logorarsi ad ogni ora che passava. Per un momento aveva creduto che lui ci sarebbe riuscito a far stare meglio Ian, forse si era solo sopravalutato. Lo vedeva sdraiato sul suo letto nascosto sotto le lenzuola, come se volesse sfuggire da tutto il resto. La notte precedente gli si era sdraiato accanto, portandogli un braccio attorno al bacino, gesto che gli costò parte del suo orgoglio, orgoglio che si ruppe insieme al suo cuore quando Ian lo allontanò implorando di lasciarlo solo. Mickey si era alzato di scatto imprecando e correndo fuori dalla stanza e da quella casa maledetta.

Prese dei respiri per non piangere, i veri uomini non piangono, e sfilò una sigaretta dal pacchetto di Marlboro. Fumava come una ciminiera in quel periodo, gli sarebbe venuto un maledetto cancro prima o poi, se lo sentiva.

Dopo quell'episodio si era promesso di non stare più con Ian, anche a costo di non poter entrare nella sua stanza, dopo aver fatto coming out aveva sperato in qualcosa di meglio, ecco.Tuttavia quando il giorno dopo vide Fiona uscire disperata dalla stanza non poté fare a meno di andarci a parlare una volta per tutte.

"Ehy Bella Addormentata"

"Mpf"

"Mpf anche a te, sei molto solare oggi"

"Vai via Mickey"

" È qui che ti sbagli, Gallagher, non me ne vado via, non me ne andrò mai via, anche se hai deciso di passare il resto della tua vita in stato vegetativo sul letto del ragazzo che ha fatto coming out per te"

Ian si rigirò nel letto dandogli la schiena. Mickey si mise inginocchiato ai piedi del letto, non lo toccava.

"Puoi scappare da chiunque, ma non da me"

Milkovich lo sapeva, sapeva che il ragazzo lo stava ascoltando, anche senza dimostrarlo.

"Questo non è quello che vuoi per te. Non è quello che io voglio per te. Ora puoi anche startene lì sbracato sul mio letto, ma prima o poi dovrai affrontare la realtà, dovrai affrontare me. Perché giuro su Cristo che non ti lascerò in pace finché non vedrò di nuovo il mio Ian, quel frocetto che mi fa sciogliere"

"Mickey...vattene"

Il moro lo prese per una coscia.

"Non lo capisci che non me ne vado? In questo modo stai distruggendo tutti! Stai distruggendo te stesso, stai distruggendo la tua famiglia, stai distruggendo me. L'Ian che conosco io non vorrebbe mai far soffrire la sua famiglia. Forse mi picchierebbe a morte perché sono una testa di cazzo, ma... Ian, ci manchi, mi manchi Cristo santo!"

Mickey si avvicinò alla sua spalla per baciare la pelle tenera. Rimase con il viso abbassato sul corpo del compagno.

"Io ti amo, Gallagher. Ti ho sempre amato e forse continuerò a farlo, ma non riesco a guardarti in questo stato"

Il corpo di Ian tremò appena, Mickey se ne accorse dalle brevi scosse delle sue spalle, tipiche di qualcuno che sta per singhiozzare.

"Mickey?"

"Dimmi"

"Non mi lasciare per piacere"

"Non lo farò"

"Non farmi mandare in manicomio"

"Non lo farò, Ian"

Si abbracciarono allacciando le gambe e buttando giù dal letto le coperte.

Mickey gli baciò la nuca, tutta la sua solita esitazione era sparita.

"Che ne dici di alzarci e farci una doccia?

Ian si irrigidì un istante, poi si voltò verso di lui.

"Insieme?"

"Sì, insieme"

 

 

Nel soggiorno c'erano Fiona e Mandy che parlavano. Nervose com'erano per un istante pensarono di avere le visioni quando Mickey arrivò mano nella mano con Ian.

Fiona corse ad abbracciare il fratello mentre Mandy guardava Mickey apprensiva. Suo fratello era un coglione come tutti i Milkovich, ma a volte sapeva combinare qualcosa di buono anche lui.

"Fiona sto bene, tranquilla. Scusami, mi dispiace"

"No, no, no, non devi scusarti noi siamo qui per te e... Grazie al cielo!"

"Io direi grazie a Mickey"

Ian sorrise appena, vedendo come arrossiva il ragazzo.

"Okay, okay fighette, noi andiamo a farci una bella doccia eh"

 

Mickey aprì l'acqua della vasca mentre Ian si chiuse la porta alle spalle. Iniziarono a spogliarsi in silenzio e si immersero nell'acqua, il minore fra le gambe del compagno con la schiena appoggiata al suo torace. Passarono del tempo in silenzio, con le mani intrecciate sul bordo della vasca e lo scorrere dell'acqua come sottofondo.

"Non ci siamo mai tenuti per mano davanti agli altri"

"Cosa stai dicendo, Gallagher?"

"No niente, pensavo solo che prima ci tenevamo per mano davanti a Mandy e Fiona e non l'abbiamo mai fatto prima"

"Be', avevo paura che cadessi o altro"

Ian poggiò la guancia sul petto di Mickey.

"Mick? Mi puoi ripetere quello che mi hai detto prima? Quello che mi hai detto in camera da letto"

"Cosa, che ti amo?"

"Sì, dimmelo di nuovo"

"Ti amo, Ian"

 

 

 

NDA

Dadaaaaaaaaa! È finita questa piccola cosa! Ogni parere è ben accetto, dico solo che mi farebbe molto piacere conoscere le vostre opinioni soprattutto perché non ho mai scritto nulla su di loro.

Grazie del tempo concessomi e alla prossima! <3

 

 

 

 

 

  
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